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repubblica del Nordafrica
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Tunisia
La medina di Hammamet
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Stemma e Bandiera
Tunisia - Stemma
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Tunisia - Bandiera
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Abitanti
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Fuso orario
Sito web
Avviso di viaggio! ATTENZIONE: Si sconsiglia di viaggiare verso le zone del sud e dell'interno della Tunisia e le aree vicino ai confini con la Libia.
Avvisi turistici governativi
(Ultimo aggiornamento: ottobre 2021)

Tunisia è una nazione del Nordafrica che si affaccia sul Mar Mediterraneo e confina con l'Algeria ad ovest e con la Libia a sud-est.

Da sapere

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La Tunisia fin dall'antichità ha rivestito un ruolo importante nel Mediterraneo grazie allo sviluppo e alla potenza economica e militare della famosa città fenicia di Cartagine.

Ci sono diversi modi per godersi la propria vacanza in Tunisia, tra cui trascorrerla sulle splendide spiagge del Mediterraneo o pianificando un giro del Paese. Agenzie di viaggio organizzano voli e soggiorni prendendosi cura anche del visto per chi lo necessita. Ci sono anche alcune agenzie che offrono visite guidate per gruppi e per viaggiatori privati.

Il turismo è abbastanza ben sviluppato in Tunisia. La classificazione alberghiera non equivale agli standard europei e statunitensi a parità di stelle; un hotel tunisino a 4 stelle è paragonabile ad un hotel a 3 stelle situato altrove.

Cenni geografici

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Il 40% della sua superficie è occupato dal deserto del Sahara, mentre gran parte del territorio restante è composta da terreno particolarmente fertile e circa 1.300 km di coste facilmente accessibili. Il paese possiede una rete idrografica scarsamente sviluppata. Il fiume Megerda, lungo 365 km, nasce in Algeria ma si snoda per ¾ del suo percorso in territorio tunisino prima di sfociare a nord di Tunisi. Unico bacino lacustre dolce di rilievo è il lago di Biserta, mentre nel sud desertico sono presenti i due laghi salati di Chott el-Jerid (la cui parte orientale viene a volte considerata un bacino separato e detta anche Chott el-Fejaj) e Chott El Gharsa, la cui parte più occidentale è in territorio algerino; i loro bacini sono per parte dell'anno asciutti o al più fangosi e ricoperti di sale, per cui più che laghi veri e propri il termine corretto sarebbe sabkha o deserti di sale.

Il punto più basso del paese è Shatt al Gharsah a -17 metri (sotto il livello del mare) mentre il punto più alto è Jebel el Chambi che raggiunge 1.544 metri.

Quando andare

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Per scegliere quando visitare il paese è opportuno tenere presente che il clima si presenta mediterraneo sulle coste, con inverni miti e umidi ed estati calde e secche, mentre è di tipo semi-desertico o desertico nell'interno, con temperature estive molto elevate (fino a 45-47 °C) e precipitazioni scarse. Il caldo estivo è comunque limitato dalle brezze marine (solo sulle coste), mentre quando il vento (ghibli) soffia dal deserto, la temperatura può diventare opprimente.

Cenni storici

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La Tunisia ha una ricca storia culturale fin dall'antichità. È stata abitata già dalla preistoria: la presenza umana è documentata dal paleolitico. I suoi primi abitanti noti furono tribù berbere.

L'impero cartaginese, acerrimo nemico di Roma, ebbe il suo fulcro in Tunisia. La sua capitale Cartagine, oggi sobborgo di Tunisi, fu fondata nell'814 a.C. da coloni fenici provenienti dalla Fenicia e più precisamente da Tiro e Sidone (l'attuale Libano), divenendo una antica potenza del Mediterraneo. Il 264 a.C. ha segnato l'inizio di 120 anni di guerre contro Roma, note col nome di "guerre puniche". I cartaginesi uscirono sconfitti da queste tre guerre e Cartagine venne distrutta nel 146 a.C. dal generale romano Scipione, che si dice abbia pianto alla sua distruzione.

Tra la distruzione dell'antica Cartagine e le conquiste arabe del VII secolo, molte culture hanno fatto della Tunisia la loro casa. Cartagine ha goduto di un nuovo periodo di prosperità sotto l'Impero Romano fino al suo crollo nel V secolo. Il dominio romano è stato sostituito per breve tempo dai Vandali, che hanno fatto di Cartagine la capitale del loro regno. Cartagine fu poi assorbita temporaneamente dall'impero bizantino, fino all'ascesa dell'Islam nel VII secolo.

Dopo la fine dei Califfati arabi, pascià turchi dell'Impero Ottomano hanno governato la Tunisia. Con la caduta dell'impero ottomano, la Tunisia alla fine cadde sotto il dominio dell'imperialismo europeo intorno a fine '800 in qualità di protettorato francese (insieme con la vicina Algeria) e successivamente di colonia.

Il Ribat a Susa, un patrimonio mondiale dell'UNESCO

Dopo l'indipendenza dalla Francia il 20 marzo 1956, il presidente Habib Bourguiba ha stabilito un rigoroso Stato a partito unico. Ha dominato il paese per 31 anni, reprimendo il fondamentalismo islamico e stabilendo diritti per le donne che non hanno pari in alcun'altra nazione araba. Bourghiba è stato tranquillamente sostituito nel 1987 da Zine El Abidine Ben Ali. Le sue dimissioni sono state forzate col pretesto che era inadatto a svolgere le sue funzioni di presidente, per il suo stato mentale e fisico sofferente a causa di estrema vecchiaia. Tuttavia Bourghiba è ancora associato alla nascita dello stato moderno della Tunisia, per la quale ha combattuto tutta la sua vita. Ben Ali si staccò moderatamente dalle precedenti relazioni con l'estero. Sul fronte interno ha cercato di disinnescare la crescente pressione per una società politica più aperta.

Tuttavia questo è cambiato alla fine del 2010. Mohamed Bouazizi, un venditore ambulante, si è dato fuoco per protestare contro la confisca della sua merce e molestie della polizia. Questo è diventato il catalizzatore per la rivoluzione tunisina, nota come la primavera araba. Dopo le massicce proteste di piazza, Ben Ali è stato costretto a lasciare il potere nel gennaio 2011. Da allora la Tunisia ha preso il cammino verso la democratizzazione della sua vita politica e civile.

Malta e Tunisia stanno discutendo lo sfruttamento commerciale della piattaforma continentale tra i loro paesi, in particolare per l'esplorazione petrolifera.

Lingue parlate

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L'arabo è la lingua ufficiale della Tunisia e una delle lingue del commercio, l'altra è il francese - una reliquia del precedente status della Tunisia come protettorato francese fino al 1956; non per niente è la seconda lingua più diffusa. Il dialetto arabo in Tunisia, simile a quello delle vicine Algeria e Marocco, è l'arabo maghrebino, che è quasi incomprensibile per gli arabi del Golfo, quindi non stupitevi se non capite la gente del posto nonostante la vostra eventuale conoscenza dell'arabo. Tuttavia tutti i tunisini imparano l'arabo classico a scuola, quindi la maggior parte della gente del posto sarà in grado di comunicare in arabo standard (i.e. Fuṣḥah), se necessario. Quasi tutti i locali sono bilingue conoscendo arabo e francese. Il francese è la lingua principale dell'istruzione superiore, ed è comunemente usato in amministrazione, commercio e dai media. L'inglese è di uso limitato, ma va bene per l'uso intorno alle zone turistiche, dove in minore parte vengono parlati anche italiano e tedesco. I tunisini spesso utilizzano ciò che è noto come "commutazione di codice". Questo avviene quando due o più lingue sono utilizzate all'interno della stessa conversazione o frase. Francese e arabo sono usati in modo intercambiabile.

Cultura e tradizioni

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La società tunisina, seppur influenzata dalla cultura e dalle tradizioni islamiche si presenta abbastanza aperta. Per quanto la religione pervata gli usi e i costumi essa non è sempre scrupolosamente applicata. Il contatto con la civiltà occidentale da tempi immemori determina una vicinanza di costumi. L’abbigliamento delle persone, ma soprattutto quello delle donne tunisine, specie quelle più giovani segue l’andamento delle mode occidentali: jeans, magliette aderenti e persino gonne non sono una rarità nelle grandi città. Mentre nelle località interne si mantiene una certa tendenza tradizionale a tratti persino rigida.

La gente è generalmente molto aperta con gli stranieri e ancor più con gli italiani. Nel parlare applicano molta cordialità e sorridono spesso anche se molte volte tale apertura nasconde una finalità economica: la voglia di ricevere una mancia o di poter vendere qualcosa.

Film suggeriti

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  • La bella e le bestie di Kaouther Ben Hania (2017) - Ambientato nella Tunisia post rivoluzionaria racconta le peripezie di una giovane donna violentata dalla polizia che ha avuto il coraggio di denunciare gli aguzzini.


Territori e mete turistiche

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La Tunisia è suddivisa in 5 regioni (minṭaqa, in arabo: ﻣﻨﻄﻘـة) con 24 province (wilāyāt, in arabo: ﻭلاﻳـة), che prendono il nome dalle città capoluogo.

Mappa divisa per regioni
Mappa divisa per regioni
      Tunisia settentrionale La capitale Tunisi, tutte le coste e le montagne del nord, e diverse spiagge mediterranee molto popolari.
      Costa centrale tunisina Sfax, Gabes, le spiagge meridionali e il tragitto via bus per la Libia.
      Tunisia sahariana L'hinterland sahariano - pianure rocciose, dune, trekking sul deserto e alcuni dei maggiori siti archeologici.

Centri urbani

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  • Tunisi Capitale della Tunisia da cui è facile visitare i resti di Cartagine.
  • Douz Conosciuta come «La porta del Sahara» e frequentata da turisti interessati a mete desertiche.
  • El Kef Architettura bizantina e ottomana in questa piccola città nel nordovest.
  • Hammamet Località turistica e balneare.
  • Mahdia Città costiera posta all'estremità meridionale del Golfo di Hammamet.
  • Monastir Città storica risalente all'epoca fenicia. Possiede un aeroporto secondario usato principalmente per voli charter.
  • Sfax Città storica con una notevole vecchia qasba da cui è anche facile accedere alle isole Kerkenna.
  • Susa (Sousse)  unesco Località turistica e balneare. La sua medina fa parte dei patrimoni mondiali dell'umanità in Tunisia.
  • Tabarka Località turistica e balneare.
  • Tozeur Punto di partenza per molti villaggi montani.

Altre destinazioni

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  • Cartagine  unesco Resti della capitale fenicia non distante da Tunisi; uno dei patrimoni dell'UNESCO più importanti del paese.
  • El Jem  unesco Nota per il suo anfiteatro; uno dei meglio preservati al mondo nonché patrimonio UNESCO.
  • Gabès Oasi marittima.
  • Gerba (Djerba o Jerba) Isola nota per le località balneari.
  • Kerkouane  unesco Resti quasi intatti di un insediamento punico che fa parte dell'UNESCO.
  • Ksar Ghilane Al confine col deserto, l'oasi sahariana nota per il suo vecchio forte romano.
  • al-Qayrawan (Kairouan)  unesco Città santa meta di pellegrinaggi islamici e patrimonio dell'UNESCO.
  • Matmata Villaggio berbero in cui furono girate alcune scene del film Star Wars.
  • Parco nazionale di Jebil Un esteso parco nazionale sahariano con impressionanti dune e formazioni rocciose.
  • Sufetula Resti di un insediamento romano decentemente conservato e situato nei pressi di Sbeitla nell'area occidentale del paese.
  • Thugga (o Dougga) Impressionante sito archeologico di una remota città romana.

Sono quasi 60 le aree naturali protette della Tunisia.

Come arrivare

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      Tunisia
      Esenzione del visto
      Esenzione del visto per viaggi organizzati
      Visto necessario

Requisiti d'ingresso

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I cittadini di Algeria, Antigua e Barbuda, Arabia Saudita, Argentina, Austria, Bahrein, Barbados, Belgio, Belize, Bermuda, Bosnia ed Erzegovina, Brasile, Brunei, Bulgaria, Cile, Cina, Città del Vaticano, Costa d'Avorio, Corea del Sud, Croazia, Danimarca, Dominica, Emirati Arabi Uniti, Figi, Finlandia, Francia , Gambia, Germania, Gibilterra, Grecia, Guinea, Honduras, Hong Kong, Ungheria, Islanda, Isole Salomone, Isole Falkland, Isole Vergini Britanniche, Irlanda, Italia, Giappone, Kiribati, Kuwait, Libia, Liechtenstein, Lussemburgo, Macedonia del Nord, Malesia, Mali, Malta, Mauritania, Maurizio, Montenegro, Montserrat, Marocco, Niger, Norvegia, Oman, Polonia, Portogallo, Qatar, Regno Unito, Romania, Sant'Elena, Ascensione e Tristan da Cunha, Saint Kitts e Nevis, Saint Lucia, Saint Vincent e Grenadine, San Marino, Senegal, Serbia, Seychelles, Singapore, Slovenia, Stati Uniti d'America, Paesi Bassi, Principato di Monaco, Spagna, Svezia, Svizzera e Turchia non necessitano di un visto per entrare e rimanere per un massimo di 3 mesi.

Ai cittadini del Canada non serve un visto d'ingresso per soggiorni fino a 4 mesi.

Gli australiani possono ottenere un visto all'arrivo.

Per Nuova Zelanda, i cittadini di altri paesi africani e asiatici, il visto deve essere richiesta presso l'ambasciata di competenza.

In generale, per i cittadini italiani, i documenti necessari sono: passaporto per turisti individuali, carta d'identità valida per l'espatrio per gruppi organizzati, visto d'ingresso per soggiorni superiori a 3 mesi. L'ambasciata italiana si trova a Tunisi.

In aereo

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Tunisair è la compagnia aerea nazionale della Tunisia.

La Tunisair e Ita Airways effettuano voli di linea da Milano, Roma, Bologna e Venezia mentre durante i mesi estivi i voli charter collegano anche le altre principali città italiane con diverse località turistiche tunisine.

Principale aeroporto internazionale della Tunisia per i voli di linea è l'aeroporto internazionale di Tunisi-Cartagine (IATA: TUN) nei pressi di Tunisi. Dall'aeroporto, si può prendere un taxi per il centro di Tunisi (attenzione: i tassametri possono essere truccati). I migliori partono dal 2° piano della sala partenze per evitare di essere truffati e dovrebbero costare non più di 4 TND al centro di Tunisi (zona viale Habib Bourguiba) durante il giorno, e non più di 7 TND nella fascia oraria 21:00-05:00 (durante la quale i tassametri girano al 150% della tariffa giornaliera).

In alternativa, prendere l'autobus #635 o #35 per il viale Habib Bourguiba a 0.470 TND. Il bus arriva all'incirca ogni mezz'ora e si arresta davanti al terminale.

La WiFi ufficiale dell'aeroporto è gratuito.

Per gli spuntini a basso costo e caffè/tè al posto dei carissimi prezzi in aeroporto, camminare 3 minuti fuori dell'aeroporto al piano inferiore (arrivi), oltre la fontana attraverso il parcheggio e troverete accanto a un autolavaggio un piccolo negozio di alimentari e articoli da caffè a prezzi locali (e.g. caffè espresso per 0.700 TND).

Il secondo aeroporto di Tunisia è Habib Bourguiba, Skanes-Monastir (IATA: MIR) che è servito da voli a basso costo e charter provenienti da tutta Europa. Monastir è più vicina alla maggior parte delle destinazioni di vacanza. Voli charter a basso costo (almeno dal Regno Unito) sono disponibili attraverso compagnie aeree come Thomas Cook. Jet2.com opera su Monastir. Altre destinazioni con aeroporti internazionali includono Tozeur e Gerba.

L'aeroporto di Tozeur

Altri aeroporti sul territorio tunisino servono voli nazionali e internazionali, ed ecco un elenco degli aeroporti del Paese:


In nave

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Servizi di traghetto collegano Tunisi a Malta, Trapani e Palermo, Napoli, Genova e Marsiglia. Imbarcazioni da viaggio in genere partono dal porto di La Goulette (vicino Tunisi). Sono disponibili anche altri porti commerciali come Radès, Gabès, Susa, Sfax e Zarzis.

La CNT e la GNV collegano Genova con Tunisi in circa 22 ore. Tempo inferiore viene impiegato da Ostia.


Come spostarsi

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In aereo

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Tunisair Express è la divisione di TunisAir che si occupa dei voli nazionali. Effettua voli tra Tunisi e Tozeur, Gerba e Gabes, ma anche tra Malta, Napoli e Bizerte. La prenotazione è effettuabile on-line sul sito o tramite le agenzie dislocate sul territorio.

In auto

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Le autostrade tunisine assomigliano alle superstrade o autostrade d'Europa con doppia carreggiata: l'A-1 va da Tunisi a sud verso Sfax, l'A-4 va da Tunisi a nord in direzione Bizerte e l'A-3 da Tunisi a ovest alla volta di Oued Zarga.

Nelle autostrade tunisine vige il limite di velocità di 110 km/h. È possibile mantenere quella velocità molto facilmente. Le restanti strade hanno singole carreggiate, con rotonde nei principali incroci che seguono il modello europeo (ha la precedenza chi è già nella rotonda). Di conseguenza su strade diverse dalla A-1,3,4 può essere difficile mantenere una velocità media di oltre 75 chilometri all'ora nella maggior parte del tempo in quanto il limite di velocità è di 90 km/h. Quasi tutti i cartelli stradali sono in arabo e francese.

Come la maggior parte dei Paesi in via di sviluppo, gli incidenti stradali sono la principale causa di morte e di lesioni in Tunisia. I tunisini sono piloti aggressivi, poco esperti e scortesi. Sono imprevedibili nelle loro abitudini di guida, ignorano i semafori rossi, raramente segnalano una manovra con le frecce, spesso ignorando i segnali di stop, guidando a velocità molto elevate indipendentemente dalla qualità delle strade o dalle condizioni dei loro veicoli e fermandosi quasi in qualsiasi punto anche se può bloccare le altre auto o potenzialmente causare un incidente. A causa della mancanza di marciapiedi, i pedoni camminano sulle strade spesso senza curarsi degli autoveicoli o della loro sicurezza. Purtroppo i tunisini raramente assicurano i propri figli negli appositi sedili per automobile e questi minuscoli passeggeri spesso si sobbarcano le conseguenze della maggior parte degli incidenti.

Anche se la polizia è visibile in molti dei principali incroci, raramente fa rispettare le regole del traffico o ferma i cattivi conducenti, a meno che non sia per sollecitare tangenti.

Le persone che non hanno familiarità con la guida nei Paesi in via di sviluppo è meglio che usino i mezzi pubblici o noleggino un autista.

La guida a Tunisi è ulteriormente complicata da strade strette e posti auto limitati. Per vedere la Medina di Tunisi sarebbe meglio parcheggiare ad una certa distanza dalla Medina e prendere la metropolitana leggera (chiamata TGM) da La Marsa/Cartagine, il tram verde (chiamato Metro) dal centro o forse un taxi dalle vicine periferie.

Gli autonoleggi sono abbastanza facili da trovare, ma un po' costosi: circa 100 TND al giorno, per una vettura di medie dimensioni.

In treno

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Treno TGM alla stazione di La Goletta

Le strade ferrate si trovano in discreto stato. Il sistema ferroviario, di matrice francese, garantisce buoni servizi lungo il territorio costiero. Generalmente comunque risulta essere un mezzo poco usato dalla popolazione.

I collegamenti interregionali (grande ligne)

La compagnia ferroviaria nazionale SNCFT opera treni moderni e confortevoli da Tunisi sud a Susa, Sfax e Monastir. Ci sono tre classi di servizio, chiamate: Grand confort (1° deluxe), 1° e 2°, e tutte sono piuttosto adeguate. Tariffe indicative da Tunisi a Susa sono 12/10/6 TND in classe Grand/1°/2°. Anche se i biglietti sono emessi con numeri carrozza/sedile stampati su di essi, questa indicazione è in gran parte ignorata dalla gente del posto. Quindi, se si viaggia con più persone, cercare di salire a bordo rapidamente per trovare posti adiacenti.

Una buona cosa da fare è quella di acquistare una carte bleue (carta blu). Il costo è intorno 20 TND per una settimana e si può viaggiare in tutto il Paese con la banlieue (treno a breve distanza) e grande ligne (lunga distanza). Per la lunga distanza si dovrà fare una prenotazione e pagare una piccola tassa (circa 1,50 TND). Questi biglietti possono anche essere acquistati per coprire 10 o 14 giorni. Ci sono raramente code presso l'ufficio prenotazioni e un po' di francese può essere utile per farsi strada. I treni vanno anche a Tozeur e Gabes nel sud, dove è facile accedere alle regioni del Sahara e Ksour, rispettivamente. In alcune stazioni in cui la frequenza dei treni è bassa (ad esempio Tozeur), la biglietteria rimarrà chiusa per gran parte della giornata e riaprirà intorno al momento della partenza del treno successivo.

Una metropolitana leggera (chiamata TGM, che sta per Tunis-Goulette-Marsa) collega anche Tunisi nord di Cartagine e La Marsa. Prendete questo sistema di metropolitana leggera anche a Sidi Bou Said. I biglietti ferroviari di sola andata costano circa 0.675 TND.

In autobus

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Gli autobus a lunga distanza (chiamata car) gestiti da SNTRI, sono un modo sicuro ed economico per viaggiare tra le grandi città come Tunisi, Nabeul, Hammamet, ecc. Generalmente si trova una stazione in ogni grande città che offre molte partenze al giorno (e.g. ogni 30 minuti fra Tunisi e Hammamet). Alcuni dei bus localmente chiamato "car comfort" offrono standard più elevati (TV, aria condizionata) a prezzi economici. Gli orari sono disponibili online.

In louage

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I louage ​(taxi collettivi) sono onnipresenti in Tunisia

Gli abitanti del posto usano i louage o taxi condivisi a lungo raggio per destinazioni non servite da treni e autobus, solitamente in buono stato. Non ci sono orari, ma aspettano nella stazione dei louage (generalmente vicino a una stazione ferroviaria se la vostra destinazione è raggiungibile in treno) fino al raggiungimento di 8 passeggeri. È accettato pagare per un posto vuoto per partire prima. L'attesa non è mai troppo lunga per le grandi città, il più delle volte meno di mezz'ora. Sono quasi a buon mercato come i treni e operano con prezzi fissi. Ad esempio da Douz a Gabès (120 km) per 7 TND. Siate consapevoli del fatto che, sebbene i louage siano molto economici, possono anche essere soffocanti durante i mesi estivi e alcuni turisti possono esserne infastiditi (anche se i finestrini vengono lasciati aperti durante la corsa). Inoltre i louage hanno la reputazione di andare ad alta velocità e di essere meno sicuri di altri mezzi di trasporto; l'importante è esserne consapevoli. Tutte le vetture sono di colore bianco, con una striscia laterale che mostra l'area di copertura. I louage tra le principali città sono riconoscibili per la loro striscia rossa, quelli che operano all'interno di una regione hanno una striscia blu e infine i louage che servono le zone rurali hanno strisce gialle (sebbene possano essere di colore giallo con strisce blu o furgoni completamente marroni).

In taxi

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I taxi privati hanno prezzi ragionevoli anche per i viaggi a lunga distanza, l'importante è concordare chiaramente il prezzo prima di partire. Esempi di prezzi per una quattro posti è di 40 € per Tunisi-Hammamet o 50 € per Monastir-Hammamet. Nel prendere il taxi all'interno delle città più grandi come Tunisi, sono presenti dei chioschi. Assicurarsi che il tassametro sia nella corretta modalità (notte, giorno, ecc.) per evitare sovrapprezzi. Una luce verde indica che il taxi è già preso, quella rossa invece che è libero.

Cosa vedere

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Per approfondire, vedi: Patrimoni mondiali dell'umanità in Tunisia.

Storia e archeologia

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L’opus africanum
Opus africanum a Bulla Regia

I siti romani della Tunisia presentano una struttura costruttiva chiamata opus africanum, perché molto in uso presso le regioni romane dell’Africa. L’opus africanum è costituito da un "telaio" ottenuto con l'inserimento di pilastri di pietra e poi completato con un riempimento di pietre più piccole e di forma irregolare, a volte legate con della terra o malta.

Byrsa Hills, alcuni dei resti di Cartagine
L'anfiteatro romano straordinariamente ben conservato a El Jem

Anche se la Tunisia è meglio conosciuta oggi per le sue vacanze sulle coste, il Paese ha un patrimonio sorprendente, con alcuni eccezionali resti archeologici da esplorare. I resti più imponenti sono certamente quelli romani che in molti siti appaiono ben conservati e chiaramente leggibili. Si aggiunga inoltre la grande qualità dei mosaici (le maestranze africane erano molto ricercate) riscontrabili sia nelle ville romane ma soprattutto presso il Museo del Bardo a Tunisi che ne espone moltissimi.

  • Poco rimane di Cartagine, ma è relativamente ben presentato rispetto al resto delle rovine in Tunisia. Questa grande città dei periodi fenicio e punico risale al VI secolo a.C. e fu la base di un enorme e potente impero che abbracciava tutto il Mediterraneo sud. Il suo più famoso generale era Annibale che attraversò le Alpi per combattere i Romani. Annibale ha subito la sua prima significativa sconfitta nella battaglia di Zama nel 202 a.C., e dopo oltre 50 anni di attenta osservazione da parte di Roma, Cartagine fu attaccata nella terza guerra punica e completamente distrutta. La città è stata riqualificata dai Romani un secolo dopo, e Cartagine divenne la capitale della provincia romana d'Africa. Quello che vediamo oggi sono i resti di quel periodo.
  • Thugga e Kerkouane sono altri due imperdibili patrimoni mondiali dell'umanità in Tunisia che contengono rovine incredibilmente ben conservate, ma purtroppo non sono corredate da alcun cartello e comunque hanno scarse informazioni.
  • Sia Monastir che Susa sono ben note località balneari tra gli europei che amano il sole, ma sono anche città con un grande patrimonio storico. Monastir ha una storia che risale ai tempi di Annibale, un museo particolarmente notevole e un meraviglioso ribat (monastero fortificato). Sempre a Monastir è degno di nota il mausoleo di Bourghiba. Susa è un patrimonio mondiale dell'UNESCO per la sua medina e il suo suq, entrambi autentici, che non si dovrebbero perdere.
  • Altre medine di rilievo sono quelle di: Hammamet, Tunisi e Qairouan.
  • Le Kef ha una splendida qasba bizantina che sorge fuori della vecchia medina con evidente architettura sia bizantina che ottomana.
  • A El Jem si trovano i resti eccezionali di un anfiteatro romano, un altro dei patrimoni mondiali dell'umanità in Tunisia.
  • La città vecchia e la fortezza di Mahdia.
  • La fortezza bizantina di Kélibia.
  • Museo del Bardo di Tunisi.

A nord del deserto

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Nel nord-ovest, la tavola di Jugurtha è una grande mesa con una superficie lunare e profondi crepacci ed è normalmente accessibile dalla città di Le Kef.

Il deserto

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La Tunisia ha alcuni dei più accessibili e splendidi scenari del deserto del Sahara. I fan di George Lucas riconosceranno il villaggio di Matmata. Le abitazioni trogloditiche qui sono state utilizzate come set per la casa del giovane Luke Skywalker a Tatooine. Le città del deserto occidentale centrali di Tozeur (col set cinematografico di Mos Eisley) e Douz sono circondate da uno splendido scenario di dune del Sahara. Dal 2009 l'oasi di Ksar Ghilane è accessibile dalla strada asfaltata.

Altre oasi del deserto sono quelle di Gafsa, Gabès e Nefta.

Sebkhet Sidi Alhani

Il territorio tunisino è pieno di Sebkha, dei laghi salati alimentati dalle sporadiche piogge. Se alcuni di essi mantengono la massa liquida altri sono a carattere stagionale e prendono il nome di Sciott.

Cosa fare

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Il Ribat a Monastir

Spiagge

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Le vacanze nei resort balneari in Tunisia sono estremamente popolari, in particolare tra gli europei. Le principali località sono sulla costa orientale da La Goletta (vicino Tunisi) a sud di Monastir. L'isola meridionale di Gerba è un'alternativa. Molte attività di sport acquatici sono ampiamente disponibili o ci si può semplicemente rilassare, approfittando del clima soleggiato quasi inarrestabile.

Tutti i tunisini possono essere orgogliosi delle proprie spiagge, basta sapere dove trovare quelle "sconosciute". C'è una spiaggia non lontano da Susa chiamato Chott Meriem. La spiaggia è pulita con sabbia bianca e un bel mare pulito. Le migliori spiagge della Tunisia possono essere trovate in Kélibia, Gerba, Ghar El Melh, Raf Raf Beach, Sidi El Mekki, Sounine, Susa e Zarzis.

Alcune associazioni turistiche organizzano escursioni giornaliere da Tunisi verso le spiagge a Biserta e dintorni per circa 25 TND a persona, con un pasto incluso. Queste offerte possono essere trovate soprattutto su Facebook.

Deserto

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Trekking nel deserto fanno sempre più parte delle visite in Tunisia e le città di Douz e Tozeur sono buoni punti di partenza. Vicino a Tozeur c'è la piccola città di Métlaoui e questo è il punto di partenza di un avventuroso viaggio in treno. I carri splendidamente restaurati risalgono al 1904 e il lussuoso treno accompagnerà i propri passeggeri in un paesaggio veramente spettacolare tra deserto e montagna. Tra le agenzie che organizzano tali escursioni c'è Libre Espace Voyage e Au Coeur du Desert.

Opportunità di studio

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  • Istituto Bourguiba di lingue moderne, Av. de la liberté, 47 (Tunisi, a circa 20 minuti di metropolitana per la spiaggia), +216 7183 2418, +216 7183 2923, fax: +216 7183 3684. 8:00-13:15. Offre sessioni estive intensive nei mesi di luglio e agosto per chiunque sia interessato a saperne di arabo standard moderno o dialetto tunisino. Nella sessione estiva del 2005 sono stati oltre 500 gli studenti di tutte le età provenienti da tutto il mondo. Questo include gli studenti provenienti dagli Stati Uniti d'America, Francia, Belgio, Italia, Spagna, Germania, Austria, Norvegia, Croazia, Turchia, Giappone, Cina. Molti studenti si sono lamentati per la mancanza di pulizia nei dormitori degli studenti. Alcuni studenti hanno alloggiato in un albergo per poi affittare un appartamento in spiaggia. Di solito è più facile negoziare i prezzi di affitto una volta arrivati a Tunisi.


Opportunità di lavoro

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Il deserto tunisino

La questione del lavoro è un tema molto sensibile in Tunisia, in quanto le offerte di lavoro sono limitate anche per i cittadini tunisini.

Si stima che circa il 15% della popolazione sia disoccupato e molti altri sopravvivono con posti di lavoro mal pagati. Visto che i giovani laureati si sono buttati prevalentemente in economia, informatica e ingegneria, le industrie di settore si sono rapidamente saturate. Per uno straniero la conoscenza di base di arabo e/o francese aiuterà non poco, e la soluzione più probabile per trovare un posto di lavoro sarà quella di cercare chi ha bisogno anche della propria lingua madre. Mentre posti di lavoro in ristoranti e da tuttofare sono comuni in altri Paesi, queste posizioni sono molto meno presenti in Tunisia a causa della concorrenza locale. È opportuno procacciarsi un lavoro prima dell'arrivo. Per un lavoro di alto livello sono ovviamente necessarie molta esperienza e ottime capacità. I lavori di basso livello sono principalmente nel settore dei servizi, come in gran parte del mondo. Gli stipendi in Tunisia sono naturalmente inferiori a quelli in Europa occidentale o in America del Nord.

Gli investitori stranieri sono invitati a proporre progetti e il governo sta fornendo strutture e autorizzazioni relative a tali iniziative.

Valuta e acquisti

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La valuta nazionale è il Dinaro tunisino (TND) indicato con il simbolo "دينار", che si divide in millesimi chiamati milim (مليم).

Le banconote circolanti hanno tagli da 5 TND (verde), 10 TND (blu o marrone), 20 TND (viola-rosso), 30 TND (arancione) e 50 TND (verde e viola). Le monete tipiche invece sono da 5 TND (argento con inserti di rame), un dinaro (grande e di colore argento), 500 milim (più piccolo, di colore argento), 100 e 50 milim (di ottone grande), 20 e 10 milim (di ottone piccola) e 5 milim (di alluminio piccola).

Le monete tunisine che dall'alto a sinistra sono: 5 TND, 1 TND, 0,50 TND, 0,10 TND, 0,05 TND, 0,02 TND e 0,01 TND

L'importazione e l'esportazione della valuta tunisina è vietata, quindi bisogna cambiare il proprio denaro localmente. Nei mesi estivi le banche sono generalmente aperte in orario 8:00-11:00.

I prezzi sono generalmente contrassegnati in dinari e milim, con un punto decimale come: 5.600 o 24.000 o 0.360 a volte con DT come etichetta come DT85.500. I mercati tipicamente vendono oggetti dal chilogrammo. Così i pomodori possono avere un segno "480" su di loro, che significa 480 milim al chilo. Un buon formaggio costerà qualcosa tipo DT12.400 al chilo. Nella maggior parte dei supermercati self-service si dovrà mettere i propri acquisti in sacchetti di plastica fragile per poi portarli alle scale vicine dove un lavoratore li peserà e applicherà un adesivo col prezzo.

Qui di seguito i link per conoscere l'attuale cambio con le principali monete mondiali:

(EN) Con Google Finance: AUD CAD CHF EUR GBP HKD JPY USD
Con Yahoo! Finance: AUD CAD CHF EUR GBP HKD JPY USD
(EN) Con XE.com: AUD CAD CHF EUR GBP HKD JPY USD
(EN) Con OANDA.com: AUD CAD CHF EUR GBP HKD JPY USD


A tavola

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Per approfondire, vedi: Cucina africana del nord.

La cucina tunisina ha analogie con la cucina del Medio Oriente e si basa principalmente sulla tradizione del Maghreb africano del Nord, con couscous e marqa stufati (simile al marocchino tajine) che sono la colonna portante della maggior parte dei pasti. Le caratteristiche distintive sono la piccante salsa di peperoncino harissa, l'uso pesante di piccole olive che sono abbondanti nel Paese e la tajine tunisina, che, a differenza dell'omonimo piatto marocchino, si riferisce ad un tipo di torta-frittata preparata con un ragù di carne e/o verdure con aggiunta di erbe, legumi e anche le frattaglie, arricchita con uova e formaggio e cotta in una teglia profonda fino a quando le uova sono appena pronte, un po' come la frittata italiana. L'agnello costituisce la base della maggior parte dei piatti di carne, inoltre il pesce locale è abbondante. Carne di maiale e salumi non sono ampiamente disponibili, ma si possono trovare in alcuni supermercati e in alcuni alberghi nelle zone turistiche.

Un piatto piccante di Harissa
  • Harissa: pasta di peperoncino molto piccante (a volte mitigata con carote o yogurt), servito con pane e olio d'oliva come stuzzichino in quasi ogni pasto.
  • Shorba Frik: zuppa di agnello.
  • Coucha: spalla di agnello cucinato con curcuma e pepe di Caienna.
  • Khobz Tabouna: pane al forno tradizionale
  • Brik: sfoglia croccante molto sottile con un uovo intero (Brik à l'œuf), prezzemolo e cipolla e talvolta carne come agnello macinato o tonno (Brik au thon): antipasto molto gustoso ed economico. Mangiare con molta attenzione con le dita.
  • Berber Lamb: agnello cotto con patate e carote in una pentola di terracotta.
  • Merguez: piccole salsicce piccanti.
  • Salade tunisienne: lattuga, peperoni, pomodori, cipolle, olive, ravanelli mescolati con il tonno.
  • Salade méchouia: purea di insalata di verdure alla griglia condita (spesso con harissa) e servita con olio d'oliva e a volte tonno.
  • Fricassé: piccolo panino fritto con tonno, harissa, olive e olio d'oliva.
  • Tunisian cakes: dolci simili alla baklava.
  • Bambaloni: analoghi ai nostri bomboloni.
  • Tunisian "fast food": panini, makloubs (pizze ripiegate analoghe ai nostri calzoni), "libanese"...

Altri piatti principali della gastronomia tunisina sono cous cous, tajine, mulukhiyya, meshweyya, chorba e lablabi.

Fra i dolci si annoverano Samsa, Adlia, Baklawa, Kaak Anbar, Kaak Tressé, Mlabes, i achmoum, Miniardise Jiljlane e Makroud.

Bevande

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La locale birra Celtia
Bottiglie di Thibarine e Boukha

Essendo un paese musulmano progressista, la disponibilità di alcol è limitato (ma non molto) a certi ristoranti con licenza (quindi più costosi), zone di villeggiatura e nei Magasin Général. I grandi magazzini (Carrefour a La Marsa/Cartagine) e ad esempio alcuni supermercati Monoprix vendono birra, vino e alcuni superalcolici locali e d'importazione, salvo durante le vacanze musulmane. Le viaggiatrici devono essere consapevoli che, al di fuori di località e aree con notevole concentrazione turistica, possono trovare una birra solo in bar fumosi pieni di uomini che bevono in maniera non propriamente moderata. Alcuni bar si rifiuteranno di far entrare donne, altri possono richiedere un passaporto per verificare la nazionalità. Controllate bene la clientela del bar prima di decidere di entrarci!

  • Birra: Celtia è il popolare marchio locale, ma alcuni posti hanno anche birre Pilsner importate. La Löwenbräu prodotta localmente è decente, e la Heineken è entrata nel mercato tunisino nel 2007. La Celtia "En Pression" (alla spina) è buona. Celestia è una birra analcolica che è altrettanto popolare. La Berber è una più recente birra locale disponibile anche ad alta gradazione.
  • Vino: La maggior parte dei posti che servono alcol avrà anche vino tunisino, che tutto sommato è abbastanza buono. Il vino tunisino è sempre stato prodotto da enologi francesi. La maggior parte di esso è stato esportato in Francia fino al 1970. Sono presenti cantine sociali e producono l'80% del vino che è servito, soprattutto per i turisti. La privatizzazione di alcune parti di queste cooperative ha permesso al sapore internazionale del vino di entrare nel mercato tunisino. Le piccole aziende come Domaine Atlas, St. Augustin, Ceptunes ecc. hanno definito con successo la nuova generazione di vino tunisino. L'importazione di vino è estremamente difficile a causa delle altissime tasse. Alcuni ristoranti appartenenti a hotel di fascia alta sono in grado di offrire vini francesi o italiani. Qui di seguito i principali vini prodotti localmente:
    • Rossi: Tyna, Thibar, Magon
    • Bianchi: Coteaux de Carthage, Muscat sec de Kelibia
  • Boukha: è un'acquavite di fichi tipica della Tunisia. La parola, in dialetto tunisino, significa vapore d'alcol.
  • Laghmi: un liquore che consiste in linfa di palma estratta e servita senza alcun trattamento.
  • Thibarine: un liquore di origine tunisina a base di datteri aromatizzato o meno con erbe varie.
  • Caffè: servito forte in piccole tazze. Il cappuccino tunisino, anch'esso forte, è servito in piccole tazze. "Café crème" è disponibile in molte zone turistiche ed essendo un caffè lungo può anche essere servito in una "tazza americana". Tra i tanti si segnala il capucin (espresso macchiato) e il direct (solo latte).
  • : è generalmente preso dopo i pasti. A volte servito con pinoli che galleggiano nel tè.
  • Tè alla menta: tè alla menta molto dolce che viene assunto in qualsiasi momento della giornata.

Recentemente sono stati avviati programmi rivolti a tour enogastronomici presso le dieci più importanti cantine del Paese.

Infrastrutture turistiche

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La costa dispone di infrastrutture turistiche all'avanguardia, idonee ad ospitare turisti internazionali come locali. Oltre ai villaggi turistici e agli alberghi, è notevole la presenza di strutture rivolte all'affitto di miniappartamenti per periodi di soggiorno variabili.

Ci sono un sacco di buoni alberghi in Tunisia. Molti hotel più piccoli possono essere trovati in grandi città, nascosti in maggior parte delle strade. È anche possibile affittare un appartamento ammobiliato. Alcune persone private offrono i loro appartamenti in affitto soprattutto nel periodo estivo.

Importanti complessi alberghieri si trovano tra Hammamet e Nabeul, a Soussa-Port El Kantaoui, Mahdia, Gerba, Biserta. Lontano dalla costa notevole è l'offerta nelle zone ai confini col deserto, ricollegate al turismo rivolto verso quelle zone. Buona in questo caso l'offerta nelle zone di Tozeur.

Si consiglia di prenotare i pernottamenti online o per telefono prima dell'arrivo. A parte gli alberghi più costosi, la maggior parte delle strutture non sembra avere un sito web. La conoscenza del francese potrebbe essere utile al momento della prenotazione alloggi.

Ci sono cinque ostelli della gioventù della Hostelling International: a Tunisi, Djerba, Sfax, Rimel e Nabeul.

Eventi e feste

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Festività nazionali

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DataFestivitàNote
1 gennaio Capodanno Festività internazionale
14 gennaio Festa della rivoluzione e della gioventù Memoriale dell'esilio di Zine El Abidine Ben Alì (2011)
20 marzo Festa dell'indipendenza Indipendenza dalla Francia (1956)
9 aprile Giorno dei martiri Memoriale dei caudti e arresto di Bourgiba (1938)
1 maggio Festa dei lavoratori Festività internazionale
25 luglio Festa della repubblica Proclamazione della Repubblica della Tunisia (1957)
13 agosto Festa delle donne Proclamazione del Codice di statuto personale. (1956)
15 ottobre Festa della liberazione Ritiro delle truppe francesi dalla città di Biserta nel (1962)
1 muharram Ras as-Sana Festività musulmana che segna l'inizio del nuovo anno islamico
12 rabi' al-awwal Mawlid Festività musulmana che segna la nascita del profeta Maometto
1 shawwal Id al-fitr Festività musulmana che segna la fine del Ramadan
10 dhul-hijja Id Al Adha Festività musulmana del sacrificio o del montone detta anche Tabaski o Id El Kabir (grande festa)


Sicurezza

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Prima di intraprendere un viaggio consultare il sito Viaggiare sicuri della Farnesina per le indicazioni aggiornate sulla sicurezza del Paese.

Evitare di viaggiare in auto nelle ore notturne in strade secondarie dell'interno per possibile mancanza di segnaletica.

Nei mercati furti e scippi possono concretizzarsi secondo la normale alea.

Tutti i siti archeologici della Tunisia sono protetti dagli agenti della Guardia Nazionale armata. In genere quando si entra nel sito viene chiesta la provenienza da parte degli agenti.

Pericoli della strada

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La guida dei tunisini è estremamente disinvolta e possibile causa di incidenti. Il rispetto delle norme stradali è raro: si sorpassa da destra, non ci si ferma agli stop e persino ai semafori. I pedoni non attraversano mai sulle strisce pedonali anche perché seppur presenti gli automobilisti non danno mai la precedenza e spesso neanche si fermano mentre si attraversa. Noterete come moltissime auto presentano ammaccature, righe e graffi, in quanto gli incidenti sono all’ordine del giorno. In caso di incidente, siate solerti a prendere la targa o a uscire dall’auto perché l’autista potrebbe considerarlo come un disinteresse e potrebbe anche andare via come se nulla fosse.

Si sconsiglia vivamente di effettuare viaggi tra una città e l’altra quando fa buio perché le strade extraurbane sono piene di pericoli. Molte auto viaggiano senza luci posteriori, altre con un solo faro, oltre alle pericolose infrazioni al codice della strada. Le strade sono spesso in pessime condizioni, oltre alle buche e ai dislivelli sono prive di strisce per terra, di guardrail e illuminazione. Spesso si incrociano pedoni a bordo strada privi di luce e persino vestiti di scuro e quindi riconoscibili solo all’ultimo momento. Inoltre in corrispondenza dei centri abitati sono presenti dei dossi che se presi a velocità possono danneggiare l’auto. Alcune volte i dossi non sono segnalati.

La polizia stradale effettua nei normali controlli lungo le strade urbane ed extraurbane. In genere ai turisti oltre al riconoscimento non viene eseguito alcun controllo aggiuntivo, essendo più che altro interessata alla popolazione locale.

Violenza

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La Tunisia ha recentemente subito una rivoluzione ed è attualmente in un periodo di transizione di contenzioso. Sebbene la violenza su larga scala non sia in atto, le manifestazioni capitano di tanto in tanto e talvolta sono violente o finiscono brutalmente. Quindi consultare il proprio ufficio estero per verificare le condizioni attuali prima di partire per la Tunisia, e fate del vostro meglio per evitare di imbattervi in eventuali grandi manifestazioni che possono verificarsi durante la vostra permanenza.

Siate consapevoli che nel 2015 i terroristi islamici hanno preso di mira i turisti in Tunisia. Nel mese di marzo 24 persone sono state uccise nel Museo Bardo di Tunisi e nel mese di giugno un terrorista ha sparato uccidendo 39 turisti in una spiaggia e un albergo a Susa. Il governo britannico ha raccomandato che i suoi cittadini lascino la Tunisia e di non visitarla se non per viaggi indispensabili.

La situazione è generalmente buona. A seguito degli attentati del 2015 le risorse finalizzate alla sicurezza sono aumentate e garantiscono una notevole copertura. Le zone turistiche e le città sono sotto costante controllo da parte delle diverse divisioni della polizia, così come tutte le strade principali.

Viaggiatrici

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Non è apparentemente considerato scortese per un uomo fissare il corpo di una donna; la modestia attirerà meno attenzione. Le donne possono aspettarsi di essere il bersaglio di fischi frequenti. Se si viaggia in coppia, stare insieme il più possibile per evitare che la donna venga infastidita. L'insistenza di solito si traduce in appellativi bizzarri e tastate occasionali, ma può essere estremamente persistente e fastidiosa.

Le donne tunisine spesso indossano abiti che normalmente si vedono per le strade di qualsiasi grande città del mondo (e.g. jeans stretti e top attillati), ma lo fanno con tradizionale modestia, non esponendo praticamente un centimetro di pelle. Le braccia sono coperte fino ai polsi, la parte superiore degli abiti arriva al collo (lo scollo è inesistente) e un foulard sono gli elementi dell'abbigliamento usuale. Le donne occidentali in visita dovrebbero limitare l'attenzione del prossimo, selezionando i vestiti che riducano al minimo la pelle mostrata. Gli scolli a V vanno bene se è presente una maglietta che va a coprire la parte del collo che eventualmente sarebbe rimasta scoperta.

Si noti che nella maggior parte delle città ci sono caffè all'aperto intorno alle piazze e per le strade, ma sono solo per gli uomini, anche se accompagnati da uomini le donne non sono le benvenute; i prezzi sono molto più economici in questi caffè rispetto a bar e teierie di Tunisi che accettano anche donne.

Denaro e truffe

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I viaggiatori segnalano il problema di venire tormentati sia per comprare qualcosa sia per altri scopi. La persistenza è un'importante fonte di lamentele. Alcuni dicono che il rifiuto si trasforma spesso in brutte reazioni, ma coloro che hanno rifiutato gentilmente sorridendo, raramente si vengono trattati male. "Non, merci" è una risposta molto buona specialmente se accompagnata da un sorriso. Dai racconti di viaggiatrici in solitaria si apprende che non hanno riscontrato particolari problemi, forse perché più prudenti rispetto alle ragazze accompagnate. D'altro canto quando si trovano in località balneari le ragazze sole attraggono una buona dose di sgradite attenzioni (anche molestie) fino all'arrivo di un amico.

Il furto di effetti personali, anche in albergo e nelle casseforti da camera, è ampiamente segnalato e si applicano le solite regole di buon senso, come tenere gli oggetti di valore in un luogo sicuro (e.g. nelle cassette di sicurezza supervisionate dal personale alberghiero), non mostrare troppi contanti e tenere portafogli, borse e altri oggetti di valore in luoghi difficilmente raggiungibili dai borseggiatori. Una buona raccomandazione è quella di portare solo il denaro sufficiente per le esigenze immediate e una sola carta di credito, a condizione che la restante parte sia in un luogo sufficientemente sicuro. Inoltre la maggior parte degli ATM accetta le carte di credito straniere. Si possono prelevare contanti (i.e. dinari tunisini) direttamente dal proprio conto bancario con un piccolo costo aggiuntivo (1/2 € a transazione).

Sono stati segnalati furti anche negli aeroporti. Tenere i propri effetti personali sotto controllo in ogni momento.

Quando è il momento di saldare il conto in un bar o ristorante tunisino è consigliabile farsi dare preventivamente lo scontrino con il dettaglio dei prezzi prima di consegnare i soldi. Non di rado un cameriere potrebbe dirvi di aver calcolato l'importo totale a mente e questo sarà sempre maggiore di quello che effettivamente avreste dovuto pagare. Inoltre controllate i prezzi sul menu prima di ordinare. Alcuni stabilimenti pretendono di non avere alcun menù, ma magari ne hanno uno a parete. I lavoratori tunisini sono estremamente sottopagati (circa 300 euro) e frequentemente cercano di approfittarsi dei turisti meno accorti.

Siate consapevoli che l'esportazione di valuta tunisina è vietata e capita che portafogli e portamonete vengano controllati all'aeroporto di Tunisi. Se trovati con più di 20/30 TND, sarete invitati a tornare indietro per cambiarli. Il problema è che questo "invito" verrà dopo essere già passati attraverso il controllo passaporti e dopo aver consegnato la carta di uscita; quindi non è pratico. L'unica alternativa è quella di consegnare alcuni o tutti i vostri soldi tunisini (che in ogni caso non possono essere spesi nei negozi duty free) al funzionario in uniforme. Litigare non porta da nessuna parte e non sarà rilasciata alcuna ricevuta. A giudicare dal modo in cui il denaro viene rapidamente intascato, si avrà la quasi concreta sensazione di aver pagato una tangente.

Situazione sanitaria

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Il problema dei rifiuti
Spazzatura tra i cammelli

La Tunisia, ma soprattutto i tunisini, hanno un problema con la spazzatura: ne producono troppa e tendono a depositarla ovunque. Questa triste caratteristica determina la presenza di rifiuti un po’ ovunque, dagli angoli delle strade fino alle campagne. I cittadini sembrano non curarsi delle più elementari regole di comportamento contribuendo a questo triste stato di cose piuttosto comune tra i paesi dell'area del Maghreb piuttosto che tra quelli della penisola arabica.

Fin dall'epoca di Habib Bourguiba (salito al potere il 25 luglio 1957), il primo presidente dopo la dominazione francese, la sanità è uno dei settori sui quali la Tunisia ha investito di più. Lo sviluppo è stato favorito dalla pianificazione di un rigido percorso formativo per il personale medico e dalla creazione di una rete di impianti ospedalieri, pubblici e privati, in tutto il territorio tunisino.

La sanità tunisina ricalca il modello francese associando i maggiori ospedali pubblici, come il "Charles Nicolle" o l'ospedale Militare, alla facoltà di medicina dell'Università di Tunisi.

Le strutture ospedaliere possono beneficiare della collaborazione di medici altamente qualificati formati e specializzati all'estero che fanno della Tunisia il paese africano maggiormente sviluppato in ambito sanitario.

La Tunisia gode di un altro primato in Africa, quello del più alto numero di cliniche private, presenti in tutto il Paese. Spesso accessibili unicamente ai più ricchi, queste cliniche d'avanguardia sono state realizzate in primo luogo per accogliere gli stranieri che vi si recano per sottoporsi ad interventi chirurgici, la stragrande maggioranza dei quali di tipo estetico.

Le cliniche private sono nella maggior parte dei casi affiliate a delle agenzie di turismo medico, ovvero agenzie che offrono la possibilità di associare il tanto agognato intervento estetico (liposuzione, aumento del seno, rinoplastica, lifting del viso ecc...) ad un soggiorno relax in alberghi di lusso, garantendo ai pazienti stranieri assistenza di alta qualità a tariffe competitive e sicuramente inferiori ai costi della chirurgia plastica estetica occidentale.

Problemi comuni

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  • Sebbene non ci sia un alto di un rischio di malaria in Tunisia, è opportuno imballare uno spray repellente.
  • Il sole è spesso un insidioso nemico, quindi si consiglia la frequente applicazione di un alto fattore protettivo (30 o più) per evitare brutte scottature. Di solito le protezioni solari sono più convenienti (e talvolta di maggiore qualità) se acquistate nel proprio supermercato casalingo rispetto a ciò che si trova nella destinazione di viaggio.
  • Fare attenzione a cosa e dove si mangia e beve (facendo attenzione anche ai cubetti di ghiaccio!). La diarrea del viaggiatore è un disturbo comune tra i turisti incauti. L'acqua del rubinetto nei quartieri lussuosi di Tunisi-Cartagine-La Marsa sembra essere sicura.

Vaccinazioni

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Sempre consultare il medico 4-8 settimane prima del viaggio (le 4-8 settimane sono importanti perché alcune vaccinazioni richiedono settimane per diventare efficaci, e con la poliomielite si può anche essere contagiosi per un po').

  • La febbre gialla è richiesta per tutti i viaggiatori che arrivano da un'area dell'Africa o dell'America del Sud in cui è diffusa.
  • L'epatite A è di solito somministrata con due iniezioni di Havrix, date a 6 mesi di distanza, fornisce 10 anni di protezione.
  • Febbre tifoidea
  • Polio
  • Epatite B - Altamente consigliato se si pensa di avere un contatto intimo con la gente del posto o per chi prolunga la propria permanenza oltre 6 mesi.


Rispettare le usanze

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Ramadan

Il Ramadan è il nono e il più sacro mese del calendario islamico e dura 29-30 giorni. I musulmani digiunano ogni giorno per tutta la sua durata e la maggior parte dei ristoranti resterà chiusa fino al crepuscolo. Niente (compresa l'acqua e sigarette) dovrebbe passare attraverso le labbra dall'alba al tramonto. Gli stranieri e i viaggiatori sono esentati, ma dovrebbero comunque astenersi dal mangiare o bere in pubblico in quanto considerato maleducato. Le ore di lavoro diminuiscono anche nel mondo aziendale. Le date esatte del Ramadan dipendono da osservazioni astronomiche locali e possono variare da Paese a Paese. Il Ramadan si conclude con la festa di Eid al-Fitr, che può durare diversi giorni, di solito tre nella maggior parte dei Paesi.

  • 11 marzo – 9 aprile 2024 (1445 AH)
  • 1 marzo – 29 marzo 2025 (1446 AH)
  • 18 febbraio – 19 marzo 2026 (1447 AH)
  • 8 febbraio – 8 marzo 2027 (1448 AH)

Se avete in programma di viaggiare in Tunisia durante il Ramadan, prendere in considerazione la lettura dell'articolo Viaggiare durante il Ramadan.

La Tunisia, pur essendo un paese musulmano, è generalmente tollerante con le diverse culture e religioni, essendo terra dal substrato culturale millenario. Non viene richiesto alle donne di indossare il velo e generalmente, specie nelle città del nord e nelle zone turistiche le donne locali vestono all'occidentale, avendo subito l'influenza europea e sulla base delle direttive di laicità disposte dallo stato dopo l'indipendenza.

Sebbene il mettere in mostra la propria pelle da parte delle donne (anche il topless) sia tollerato sulle spiagge e all'interno di complessi alberghieri, una modesta quantità di pelle esposta può essere oggetto di eccessive attenzioni al fuori di queste aree.

Bisogna essere consapevoli del fatto che quanto più ci si sposta a sud più la Tunisia diventa conservatrice. Mentre la maggior parte delle donne indossa abiti occidentali nella capitale (che ha un mix di cultura mediterranea, europea e araba), al di fuori la cultura è molto più tradizionalista.

Grande importanza è data all'ospite, trattato regolarmente molto bene. Generalmente durante i pasti in cui gli ospiti sono presenti verrà imbandito un vero e proprio banchetto; per evitare di essere scortesi si suggerisce, qualora non si riesca a mangiare ulteriormente, di rivolgersi con il termine "hamdullah", che indica al padrone di casa di stare bene così. Rappresenta buon senso il presentarsi a casa di qualcuno portando sempre qualcosa (dolci o frutta) come dono al padrone di casa che intrattiene/ospita.

La popolazione è in genere cordiale con gli stranieri, specie con gli italiani. Molti forniscono informazioni o suggerimenti non richiedti per il piacere di aiutare i turisti, da tutti considerati come fonte di benessere economico. Ma spesso la gentilezza o l’improvvisa codialità, soprattutto da chi spiega qualcosa, diventa alla fine un modo per chiedere dei soldi. Le guide nei siti archeologici raccontano qualcosa anche se non si è interessati ad una guida, poi però chiedono un compenso. Se in alcuni casi tali comportamenti paiono fastidiosi e farlocchi, dall’altro va considerato che la gente in media ha stipendi bassi e i prezzi dei beni aumentano parecchio. Pertanto una mancia può anche essere vista come un modo per aiutarli.

Al ristorante, così come generalmente per ogni servizio (quale uso del taxi), si suggerisce di lasciare un piccolo surplus in denaro (generalmente pochi milim o un dinaro), in quanto pagare precisamente testimonia il fatto di non essersi trovati bene.

I tunisini danno molta importanza al zakat, pilastro del corano che si rivolge, spesso nei giorni di festa, a donare qualcosa a chi è meno fortunato. Le donazioni possono essere fatte in somma di denaro o in cibarie.

Tendenzialmente i tunisini sono molto accomodanti un po’ in tutto, specie quando lavorano non applicano troppa professionalità. Pertanto è normale attendere a lungo per un servizio, non ricevere risposta ad un messaggio da parte di una compagnia, arrivare in ritardo o dimenticare qualcosa. Rispetto sgli standard occidentali tale approccio è intollerabile, ma qui è la norma. Lamentarsi serve a poco perché certi comportamenti sono parte della mentalità locale.

Ramadan

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Dopo la rivoluzione del 2011 il ramadan è stato osservato più strettamente e così negli anni successivi. Per tre giorni alla fine di luglio 2012 la stragrande maggioranza dei negozi è rimasta chiusa durante le ore diurne, anche se la medina di Tunisi era per lo più aperta. Praticamente tutti i ristoranti erano chiusi. Al di là di alcuni turisti a bere Coca Cola, non c'era una sola persona a mangiare o bere durante il giorno, anche nei caffè turistici a Sidi Bou Said.

A Tunisi, in Avenue Habib Bourgiba, tutti i bar hanno i propri tavoli messi da parte fino a dopo l'iftar (la rottura del digiuno) al tramonto, intorno alle ore 19:30. Dopo che molte persone erano uscite, si poteva ordinare cibo in alcuni bar e caffè e dolci in altri. Poco prima dell'iftar, la Avenue Habib Bourgiba è completamente priva di vita. In piccoli locali, come il 3 Etoiles in Rue Mustapha M'Barek, è possibile vedere le famiglie e uomini seduti intorno a tavoli pieni di cibo, che aspettano il tramonto.

La notte però la medina si anima. Folle enormi escono affollando la strada, ed è sicuramente qualcosa da provare! Negozi e supermercati sono spesso aperti fino a mezzanotte.

Preparatevi per una esperienza unica, se si sceglie di visitare la Tunisia durante il Ramadan. Durante le ore diurne, mangiare e bere (anche l'acqua) molto discretamente. Comprare il pane e focaccia dai venditori ambulanti la sera per il pranzo del giorno successivo, o trovare uno dei negozi locali che è ancora aperto per comprare qualcosa per arrivare a cena. Praticamente nessuno beve alcol e la soluzione migliore (almeno a Tunisi), potrebbe essere l'hotel Africa.

Come restare in contatto

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Le Poste Tunisine sono molto efficienti e veloci. Il fermoposta è offerto in alcuni tra i più grandi uffici. Un francobollo per le lettere internazionali costa 0,600 TND.

La Rapide Post (posta celere) è il servizio per l'invio di corrispondenza e pacchi urgenti. Una volta che un pacchetto Rapide Post entra negli Stati Uniti d'America viene gestito da FedEx. È il modo migliore e più sicuro per inviare le cose in Tunisia.

Telefonia

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Ambulanza SAMU (Servizio d'Aiuto Medico Urgente)

I telefoni pubblici sono disponibili in tutte le città e nella maggior parte dei villaggi sotto il nome Publitel o Taxiphone in città basta guardarsi intorno, ce n'è almeno uno in ogni strada. Le chiamate internazionali tendono ad essere piuttosto costose (1.000 TND/minuto per chiamare in tutta l'Unione europea). Ci sono tre operatori di telefonia mobile, le private Ooredoo e Orange e la statale Tunisie Telecom. Tutti offrono un'ampia copertura mobile (incluse alcune oasi nel Sahara). Le tariffe tendono ad essere piuttosto basse per le chiamate nazionali, ma molto alte per le chiamate internazionali (circa 1.500 TND/minuto). Chiedete una carte prépayée per una carta SIM prepagata.

Chiamata d'emergenza

  • Polizia: 197 (numero di emergenza generale)
  • Ambulanza (SAMU): 198 (numero di emergenza sanitaria)
  • Informazioni telefoniche: 1200

Internet

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È disponibile in molte città e paesi l'accesso a Internet, di solito utilizzando il logo Publinet (cercare un grande cartello con il logo viola Publinet); l'accesso è, di solito, al costo di 0,8 TND/ora e le velocità tendono ad essere piuttosto basse (1 Mb/s è la norma a Susa e 4 Mb/s a Tunisi). Le connessioni internet residenziali (ADSL) non sono così costose come in passato e si può avere 1 anno di ADSL di 4 Mb/s, per soli 400 TND all'anno; è anche possibile avere accesso a Internet 4G+ tramite qualunque operatore di telefonia cellulare (Tunisie Telecom, Orange o Tunisiana), FTP e l'accesso peer-to-peer è disponibile ovunque in Tunisia, non vi sono più restrizioni di accesso da parte del governo. Le chiavette USB per connettersi a Internet sono piuttosto diffuse e possono essere trovate per periodi variabili, anche per brevi soggiorni.

Altri progetti

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Stati dell'Africa

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