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Teodosio di Gerusalemme

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Teodosio I

Patriarca di Gerusalemme
Intronizzazione860 o 862
Fine patriarcato878
PredecessoreSalomone
SuccessoreElia III
 
Morte878

Teodosio o Teodoro[1][2] (... – 878) è stato il patriarca di Gerusalemme nella seconda metà del IX secolo.

Secondo alcune fonti succedette a Salomone nell'860[2], secondo altre nell'862[1][3] durante il primo anno di regno del califfo al-Musta'in.[1][2] Secondo Eutichio avrebbe regnato per diciannove anni.[1]

Nell'867 scrisse a sant'Ignazio di Costantinopoli una lettera contro Fozio, considerato usurpatore della sede di Costantinopoli,[1] e che fu letta durante l'ottavo concilio generale, dove fu rappresentato dal suo sincello Elia[1][2] e dal vescovo Tommaso di Tiro.[2] In una lettera a Ignazio, Teodosio giustifica la rarità della corrispondenza tra loro a causa delle autorità locali musulmane, a cui comunque debita parole di encomio, e incoraggia una maggiore collaborazione tra imperatore e califfo per il bene dei cristiani della Terra Santa.[2]

Verso la fine della sua vita, avrebbe mandato tramite Elia una lettera a Fozio, dopo la deposizione del suo rivale Ignazio, condannando il concilio dell'869.[2]

Il suo patriarcato terminò nell'878.[2][3]

Collegamenti esterni

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  • (EN) Apostolic succession, su en.jerusalem-patriarchate.info, Jerusalem Patriarchate official website. URL consultato il 27 luglio 2020.

Predecessore Patriarca di Gerusalemme Successore
Salomone 862 - 878 Elia III