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Sallustio di Gerusalemme

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Sallustio I

Patriarca di Gerusalemme
Intronizzazione486
Fine patriarcato23 luglio 493
PredecessoreMartirio
SuccessoreElia I
 
Morte23 luglio 493

Sallustio o Salusto[1] (... – 23 luglio 493) è stato il patriarca di Gerusalemme tra il 486 e il 493[2][3].

Succedette a Martirio nel 486.[2][1] Sottoscrisse l'Enotico di Zenone per quieto vivere piuttosto che convinzioni di fede.[1] Nel 491 ordinò presbitero il futuro santo Saba, dedicò la chiesa del suo eremo e lo nominò archimandrita di tutti gli anacoreti della Palestina.[1] Similmente, nominò Teodosio archimandrita di tutti i cenobiti del circondario della sua Chiesa.[1] Secondo il monaco Cirillo, autore della vita di san Saba, morì di 23 luglio,[1] nel 493.[2]

  1. ^ a b c d e f PadriBenedettini, pp. 374-375.
  2. ^ a b c jerusalem-patriarchate.info.
  3. ^ Secondo le fonti dei Padri Benedettini, il patriarcato si sarebbe invece concluso nel 494.

Collegamenti esterni

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  • (EN) Apostolic succession, su en.jerusalem-patriarchate.info, Jerusalem Patriarchate official website. URL consultato il 27 luglio 2020.

Predecessore Patriarca di Gerusalemme Successore
Martirio 486 - 493 Elia I