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Milano-Sanremo

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Milano-Sanremo
Logo della corsa
Altri nomiClassica di Primavera
Classicissima
Sport
TipoGara individuale
CategoriaUomini Elite, UCI World Tour
FederazioneUnione Ciclistica Internazionale
PaeseItalia (bandiera) Italia
OrganizzatoreRCS Sport
CadenzaAnnuale
Aperturamarzo
PartecipantiVariabile
FormulaCorsa in linea
Storia
Fondazione1907
Numero edizioni115 (al 2024)
DetentoreBelgio (bandiera) Jasper Philipsen
Record vittorieBelgio (bandiera) Eddy Merckx (7)
Ultima edizioneMilano-Sanremo 2024
Prossima edizioneMilano-Sanremo 2025

La Milano-Sanremo è una corsa in linea maschile di ciclismo su strada professionistico, una delle più importanti corse ciclistiche del relativo circuito internazionale e prima grande classica nel calendario ciclistico stagionale. Dal 1989 al 2004 la corsa ha fatto parte del circuito di Coppa del mondo, dal 2005 al 2007 è stata inclusa fra le prove dell'UCI ProTour, mentre dal 2011 è inserita nel programma dell'UCI World Tour.

Conosciuta con il nome di Classica di Primavera o la Classicissima, è la più importante e famosa corsa di un giorno che si corre in Italia e, con una lunghezza che sfiora in media i 300 km, è anche la più lunga. Il percorso ed il chilometraggio, salvo poche eccezioni descritte più avanti, sono rimasti pressoché invariati sin dalla prima edizione, particolare che rappresenta una rarità nel panorama delle grandi classiche internazionali. Nel 1937 fu stabilita la data fissa della gara il 19 marzo, giorno della festa di San Giuseppe. Dopo l'abrogazione di tale festività la corsa si è svolta durante il sabato più vicino al 19 marzo, con eccezione delle edizioni dal 2012 al 2015 durante le quali la corsa si è svolta nella domenica più vicina a tale data.

Assieme alla Parigi-Roubaix, al Giro di Lombardia, al Giro delle Fiandre e alla Liegi-Bastogne-Liegi, la Milano-Sanremo fa parte delle cosiddette classiche monumento, le cinque corse in linea più prestigiose e importanti del ciclismo su strada.[1]

L'arrivo dell'edizione 1938

L'idea di svolgere lungo il percorso Milano-Sanremo una competizione automobilistica venne ai membri della Gazzetta dello sport.[2] La competizione si svolse il 2 aprile 1906, su due tappe (Milano-Acqui e Acqui-Sanremo), con i premi «Marcia Milano-Sanremo» e «Gara per il Record del chilometro».

La gara fu un parziale insuccesso. Fu così che l'anno seguente il giornalista Tullo Morgagni, che aveva già lanciato il Giro di Lombardia e che nel 1909 avrebbe ideato anche il Giro d'Italia, ebbe l'idea di utilizzare il percorso per una corsa ciclistica. Sottopose il progetto al vaglio del direttore de La Gazzetta dello Sport, Eugenio Costamagna. Pur con qualche perplessità, Costamagna affidò la realizzazione del progetto a uno dei più grandi organizzatori di competizioni ciclistiche, Armando Cougnet. Il 14 aprile 1907 si svolse la prima edizione della Milano-Sanremo ciclistica. Al ritrovo, nell'osteria della Conca Fallata di Milano, lungo il Naviglio Pavese, si presentarono trentatré dei sessantadue corridori iscritti.[2] Era una giornata di pioggia e freddo, e a vincere fu il francese Lucien Petit-Breton, sotto contratto con la Bianchi, che completò i 281 chilometri del percorso a 26,206 chilometri all'ora di media.[2]

Gino Bartali alla vigilia dell'edizione 1950

Nel 1910 la Classicissima entrò definitivamente nella leggenda delle due ruote, in una giornata d'inferno, con i corridori che cercavano rifugio nelle case lungo il percorso a causa delle condizioni atmosferiche estreme. Dei circa sessanta iscritti solo sette riuscirono ad arrivare al traguardo, e a vincere fu il francese Eugène Christophe che, convinto di aver sbagliato strada, fu rincuorato dalla vista delle prime case della città ligure. Dopo i primi anni arrivò l'epoca di Costante Girardengo, che legò il suo nome a questa classica in maniera indelebile, vincendola per ben sei volte in undici anni e classificandosi per undici volte tra i primi tre.[2] Si passò quindi all'era di Guerra e Binda, da ricordare per le sconfitte a cui andarono incontro a causa della loro grande rivalità. Una rivalità simile si ripropose poi negli anni mitici di Bartali e Coppi.

Seguì un periodo difficile, non per la gara, ma per gli italiani che, dopo la vittoria di Loretto Petrucci del 1953, per ben sedici anni non seppero più imporsi, fino alla vittoria di Michele Dancelli nel 1970. Nel 1960 venne inserita la famosa salita del Poggio, voluta fortemente da Torriani,[2] stanco di vedere sul traguardo sanremese i velocisti fiamminghi alzare le braccia al cielo; tuttavia non si ebbero gli effetti desiderati e le vittorie straniere continuarono.

Il campione del mondo Giuseppe Saronni vince l'edizione 1983

Nel 1965 fu inserita nel percorso anche la salita di Ponte di Merlo (i primi 6 km del Colle del Melogno, con inizio a Finale Ligure e rientro sulla Via Aurelia a Pietra Ligure), spostando la partenza reale alla Certosa di Pavia, ma nonostante l'esito sfavorevole ai velocisti (vinse l'olandese Arie den Hartog al termine di una fuga a tre con Vittorio Adorni e Franco Balmamion) l'esperimento non fu ripetuto[3].

Nel 1966 si aprì l'era Merckx, il quale con sette affermazioni superò lo storico record dell'Omino di Novi (si tratta anche del record assoluto di vittorie di un ciclista in una classica monumento). Dal Cannibale in poi la gara non ebbe più un vero padrone fino al 1997, quando il forte e potente velocista tedesco Zabel seppe inanellare una lunga striscia positiva di quattro vittorie e due secondi posti.

Alessandro Petacchi vince l'edizione 2005

Fra le vittorie più belle degli ultimi tre decenni vanno ricordate quella di Sean Kelly nel 1992, quando l'irlandese raggiunse Moreno Argentin lungo la discesa del Poggio per poi batterlo in uno sprint a due[4], e quella di Andrei Tchmil nel 1999, che con un allungo all'ultimo chilometro riuscì a giungere sul traguardo con pochissimi secondi d'anticipo sul gruppo, regolato da Zabel[5]. L'edizione numero 100 ha visto il trionfo di Mark Cavendish (alla sua prima partecipazione), che ha superato al fotofinish il tedesco Heinrich Haussler, scattato in anticipo sul gruppo a 250 m dal traguardo.

Nel 2008, insieme alle altre maggiori classiche e alle tre principali corse a tappe (Giro d'Italia, Tour de France e Vuelta a España), la Milano-Sanremo è uscita dal circuito ProTour. Attualmente è inclusa nel calendario mondiale UCI. Sono inoltre stati introdotti alcuni cambiamenti, per il momento provvisori, al percorso tradizionale.

L'edizione del 2013, la prima disputata di domenica nel dopoguerra, è stata interrotta a Ovada per un'intensa nevicata. I corridori sono stati trasportati in pullman fino ad Arenzano, e sono stati fatti ripartire da Cogoleto con i distacchi registrati a Ovada.[6]

Altimetria dell’edizione 2006.[7]

Nei primi anni, il tratto di maggior difficoltà della corsa era il Passo del Turchino, dove spesso avevano luogo le azioni decisive; tuttavia, con il passare degli anni e l'avvento del ciclismo professionistico, l'ascesa del Turchino si rivelò non eccessivamente impegnativa e troppo lontana dal traguardo per essere risolutiva. Molto spettacolare e tipico è il tratto del percorso che si snoda lungo l'Aurelia, quando i ciclisti attraversano la Riviera ligure di ponente superando i famosi tre capi che precedono Imperia (Capo Mele, Capo Cervo e Capo Berta). Le ascese della Cipressa (inserita nel 1982) e del Poggio (inserita nel 1960) sono le principali difficoltà che i corridori affrontano negli ultimi chilometri; il fatto che si trovino in prossimità del traguardo ha spesso fatto sì che la selezione su questi colli risultasse decisiva; il record di scalata del Poggio è attualmente detenuto dall’olandese Mathieu van der Poel, che nell'edizione 2023 completò la salita in 5'39", superando il record di Giorgio Furlan di 5'48", che resisteva dal 1994. L'arrivo della corsa, peraltro in leggera salita, è posto tradizionalmente in via Roma, nel centro di Sanremo. Negli ultimi anni raramente c'è stata una grande selezione nelle ultime fasi di corsa e si è spesso assistito a uno sprint finale con il gruppo compatto.

Nel 2008 è stata introdotta una modifica al percorso classico (mantenuta poi anche nelle edizioni successive): a causa di una frana sulla Via Aurelia all'altezza di Capo Noli, fra Noli e Varigotti, è stata inserita una nuova salita, di 4 km circa con pendenze del 5-9%, che da Noli sale attraversando la frazione Voze fino all'altopiano delle Mànie, con successiva discesa verso il mare all'altezza dell'abitato di Finale Ligure. Nel 2014 la salita delle Mànie è stata rimossa e si è tornati al percorso più classico,[8] con Cipressa e Poggio come uniche vere difficoltà nel finale, trampolini per chi vuole evitare un arrivo in volata. Nell'edizione precedente a causa di una forte nevicata sul Passo del Turchino la corsa fu interrotta all'altezza di Ovada, punto d'inizio della salita, e il tratto tra il comune alessandrino e Arenzano venne percorso in pullman ; la lunghezza del percorso passò quindi da 298 km a 255, che venne ripreso nel comune genovese coi distacchi registrati ad Ovada.[6]

Nell'edizione del 2020, rinviata all'8 agosto per la pandemia di COVID-19, è stato proposto un percorso in gran parte differente. Per non transitare nei comuni del savonese, a causa della difficile gestione della viabilità locale nel periodo dell'affollamento turistico estivo, è stato previsto il transito attraverso la Lomellina, il Monferrato, le Langhe, con la prima vera salita verso i 785 m di Niella Belbo, all'inedita salita del Colle di Nava, che coi i suoi 936 mslm è il punto più alto mai toccato nella storia della corsa, e la discesa molto tecnica fino a Pieve di Teco, dove risale fino al lungo tunnel che immette nella valle Impero, da dove ridiscende fluida fino ad Imperia: qui la corsa riprende il tracciato abituale per affrontare prima la Cipressa e poi il Poggio, con l'arrivo a Sanremo in via Roma dopo 305 km di corsa. Aggiungendo gli 11 km che i corridori percorrono in trasferimento prima della partenza, dal Castello Sforzesco, lungo i navigli, fino ad Abbiategrasso, punto del Via ufficiale, s'arriva addirittura a 316 km, distanza record assoluta per tutto il ciclismo moderno.[9]

Il percorso dell'edizione del 2021 vede il ritorno del transito nei comuni del savonese e sui tre capi ma non il Colle del Turchino, a causa di una frana lungo la salita, rimpiazzato dal non troppo distante Colle del Giovo, con immissione sulla via Aurelia non più a Genova Voltri, bensì ad Albisola, già in provincia di Savona.

Il percorso dell'edizione del 2022 presenta due importanti novità: il passo del Turchino, nuovamente incluso nel percorso dopo due anni di assenza, e la partenza dallo storico velodromo Vigorelli.[10], mentre l'edizione del 2023 non partì da Milano bensì da Abbiategrasso, alle porte del capoluogo lombardo, punto d'avvio inedito per la corsa. L'edizione 2024 è partita da Pavia, per attraversare l'Oltrepò Pavese e immettersi nel percorso tradizionale a Casteggio[11].

Aggiornato all'edizione 2024.[12]

Anno Vincitore Secondo Terzo
1907 Francia (bandiera) Lucien Petit-Breton Francia (bandiera) Gustave Garrigou Italia (bandiera) Giovanni Gerbi
1908 Belgio (bandiera) Cyrille Van Hauwaert Italia (bandiera) Luigi Ganna Francia (bandiera) André Pottier
1909 Italia (bandiera) Luigi Ganna Francia (bandiera) Émile Georget Italia (bandiera) Giovanni Cuniolo
1910[13] Francia (bandiera) Eugène Christophe Italia (bandiera) Giovanni Cocchi Italia (bandiera) Giovanni Marchese
1911 Francia (bandiera) Gustave Garrigou Francia (bandiera) Louis Trousselier Italia (bandiera) Luigi Ganna
1912 Francia (bandiera) Henri Pélissier Francia (bandiera) Gustave Garrigou Belgio (bandiera) Jules Masselis
1913 Belgio (bandiera) Odile Defraye Belgio (bandiera) Louis Mottiat Italia (bandiera) Ezio Corlaita
1914 Italia (bandiera) Ugo Agostoni Italia (bandiera) Carlo Galetti Francia (bandiera) Charles Crupelandt
1915 Italia (bandiera) Ezio Corlaita Italia (bandiera) Luigi Lucotti Italia (bandiera) Angelo Gremo
1916 non disputata[14]
1917 Italia (bandiera) Gaetano Belloni Italia (bandiera) Costante Girardengo Italia (bandiera) Angelo Gremo
1918 Italia (bandiera) Costante Girardengo Italia (bandiera) Gaetano Belloni Italia (bandiera) Ugo Agostoni
1919 Italia (bandiera) Angelo Gremo Italia (bandiera) Costante Girardengo Italia (bandiera) Giuseppe Olivieri
1920 Italia (bandiera) Gaetano Belloni Francia (bandiera) Henri Pélissier Italia (bandiera) Costante Girardengo
1921 Italia (bandiera) Costante Girardengo Italia (bandiera) Giovanni Brunero Italia (bandiera) Giuseppe Azzini
1922 Italia (bandiera) Giovanni Brunero Italia (bandiera) Costante Girardengo Italia (bandiera) Bartolomeo Aymo
1923 Italia (bandiera) Costante Girardengo Italia (bandiera) Gaetano Belloni Italia (bandiera) Giuseppe Azzini
1924 Italia (bandiera) Pietro Linari Italia (bandiera) Gaetano Belloni Italia (bandiera) Costante Girardengo
1925 Italia (bandiera) Costante Girardengo Italia (bandiera) Giovanni Brunero Italia (bandiera) Pietro Linari
1926 Italia (bandiera) Costante Girardengo Italia (bandiera) Nello Ciaccheri Italia (bandiera) Egidio Picchiottino
1927 Italia (bandiera) Pietro Chesi Italia (bandiera) Alfredo Binda Italia (bandiera) Domenico Piemontesi
1928 Italia (bandiera) Costante Girardengo Italia (bandiera) Alfredo Binda Italia (bandiera) Giovanni Brunero
1929 Italia (bandiera) Alfredo Binda Italia (bandiera) Leonida Frascarelli Italia (bandiera) Pio Caimmi
1930 Italia (bandiera) Michele Mara Italia (bandiera) Pio Caimmi Italia (bandiera) Domenico Piemontesi
1931 Italia (bandiera) Alfredo Binda Italia (bandiera) Learco Guerra Italia (bandiera) Domenico Piemontesi
1932 Italia (bandiera) Alfredo Bovet Italia (bandiera) Alfredo Binda Italia (bandiera) Michele Mara
1933 Italia (bandiera) Learco Guerra Italia (bandiera) Alfredo Bovet Italia (bandiera) Pietro Rimoldi
1934 Belgio (bandiera) Jef Demuysere Italia (bandiera) Giovanni Cazzulani Italia (bandiera) Francesco Camusso
1935 Italia (bandiera) Giuseppe Olmo Italia (bandiera) Learco Guerra Italia (bandiera) Mario Cipriani
1936 Italia (bandiera) Angelo Varetto Italia (bandiera) Carlo Romanatti Italia (bandiera) Olimpio Bizzi
1937 Italia (bandiera) Cesare Del Cancia Italia (bandiera) Pierino Favalli Italia (bandiera) Marco Cimatti
1938 Italia (bandiera) Giuseppe Olmo Italia (bandiera) Pierino Favalli Italia (bandiera) Alfredo Bovet
1939 Italia (bandiera) Gino Bartali Italia (bandiera) Aldo Bini Italia (bandiera) Osvaldo Bailo
1940 Italia (bandiera) Gino Bartali Italia (bandiera) Pietro Rimoldi Italia (bandiera) Aldo Bini
1941 Italia (bandiera) Pierino Favalli Italia (bandiera) Mario Ricci Italia (bandiera) Pietro Chiappini
1942 Italia (bandiera) Adolfo Leoni Italia (bandiera) Antonio Bevilacqua Italia (bandiera) Pierino Favalli
1943 Italia (bandiera) Cino Cinelli Italia (bandiera) Glauco Servadei Italia (bandiera) Quirino Toccacelli
1944-45 non disputate[15]
1946 Italia (bandiera) Fausto Coppi Francia (bandiera) Lucien Teisseire Italia (bandiera) Mario Ricci
1947 Italia (bandiera) Gino Bartali Italia (bandiera) Ezio Cecchi Italia (bandiera) Sergio Maggini
1948 Italia (bandiera) Fausto Coppi Italia (bandiera) Vittorio Rossello Italia (bandiera) Fermo Camellini
1949 Italia (bandiera) Fausto Coppi Italia (bandiera) Vito Ortelli Italia (bandiera) Fiorenzo Magni
1950 Italia (bandiera) Gino Bartali Italia (bandiera) Nedo Logli Italia (bandiera) Oreste Conte
1951 Francia (bandiera) Louison Bobet Francia (bandiera) Pierre Barbotin Italia (bandiera) Loretto Petrucci
1952 Italia (bandiera) Loretto Petrucci Italia (bandiera) Giuseppe Minardi Francia (bandiera) Serge Blusson
1953 Italia (bandiera) Loretto Petrucci Italia (bandiera) Giuseppe Minardi Belgio (bandiera) Valère Ollivier
1954 Belgio (bandiera) Rik Van Steenbergen Francia (bandiera) Francis Anastasi Italia (bandiera) Giuseppe Favero
1955 Belgio (bandiera) Germain Derycke Francia (bandiera) Bernard Gauthier Francia (bandiera) Jean Bobet
1956 Belgio (bandiera) Fred De Bruyne Italia (bandiera) Fiorenzo Magni Belgio (bandiera) Joseph Planckaert
1957 Spagna (bandiera) Miguel Poblet Belgio (bandiera) Fred De Bruyne Gran Bretagna (bandiera) Brian Robinson
1958 Belgio (bandiera) Rik Van Looy Spagna (bandiera) Miguel Poblet Francia (bandiera) André Darrigade
1959 Spagna (bandiera) Miguel Poblet Belgio (bandiera) Rik Van Steenbergen Belgio (bandiera) Léon Van Daele
1960 Francia (bandiera) René Privat Francia (bandiera) Jean Graczyk Belgio (bandiera) Yvo Molenaers
1961 Francia (bandiera) Raymond Poulidor Belgio (bandiera) Rik Van Looy Italia (bandiera) Rino Benedetti
1962 Belgio (bandiera) Emile Daems Belgio (bandiera) Yvo Molenaers Belgio (bandiera) Louis Proost
1963 Francia (bandiera) Joseph Groussard Germania Ovest (bandiera) Rolf Wolfshohl Belgio (bandiera) Willy Schroeders
1964 Gran Bretagna (bandiera) Tom Simpson Francia (bandiera) Raymond Poulidor Belgio (bandiera) Willy Bocklant
1965 Paesi Bassi (bandiera) Arie den Hartog Italia (bandiera) Vittorio Adorni Italia (bandiera) Franco Balmamion
1966 Belgio (bandiera) Eddy Merckx Italia (bandiera) Adriano Durante Belgio (bandiera) Herman Van Springel
1967 Belgio (bandiera) Eddy Merckx Italia (bandiera) Gianni Motta Italia (bandiera) Franco Bitossi
1968 Germania Ovest (bandiera) Rudi Altig Francia (bandiera) Charly Grosskost Italia (bandiera) Adriano Durante
1969 Belgio (bandiera) Eddy Merckx Belgio (bandiera) Roger De Vlaeminck Italia (bandiera) Marino Basso
1970 Italia (bandiera) Michele Dancelli Paesi Bassi (bandiera) Gerben Karstens Belgio (bandiera) Eric Leman
1971 Belgio (bandiera) Eddy Merckx Italia (bandiera) Felice Gimondi Svezia (bandiera) Gösta Pettersson
1972 Belgio (bandiera) Eddy Merckx Italia (bandiera) Gianni Motta Italia (bandiera) Marino Basso
1973 Belgio (bandiera) Roger De Vlaeminck Italia (bandiera) Wilmo Francioni Italia (bandiera) Felice Gimondi
1974 Italia (bandiera) Felice Gimondi Belgio (bandiera) Eric Leman Belgio (bandiera) Roger De Vlaeminck
1975 Belgio (bandiera) Eddy Merckx Italia (bandiera) Francesco Moser Francia (bandiera) Guy Sibille
1976 Belgio (bandiera) Eddy Merckx Italia (bandiera) Wladimiro Panizza Francia (bandiera) Michel Laurent
1977 Paesi Bassi (bandiera) Jan Raas Belgio (bandiera) Roger De Vlaeminck Belgio (bandiera) Wilfried Wesemael
1978 Belgio (bandiera) Roger De Vlaeminck Italia (bandiera) Giuseppe Saronni Italia (bandiera) Alessio Antonini
1979 Belgio (bandiera) Roger De Vlaeminck Italia (bandiera) Giuseppe Saronni Norvegia (bandiera) Knut Knudsen
1980 Italia (bandiera) Pierino Gavazzi Italia (bandiera) Giuseppe Saronni Paesi Bassi (bandiera) Jan Raas
1981 Belgio (bandiera) Alfons De Wolf Belgio (bandiera) Roger De Vlaeminck Francia (bandiera) Jacques Bossis
1982 Francia (bandiera) Marc Gomez Francia (bandiera) Alain Bondue Italia (bandiera) Moreno Argentin
1983 Italia (bandiera) Giuseppe Saronni Italia (bandiera) Guido Bontempi Paesi Bassi (bandiera) Jan Raas
1984 Italia (bandiera) Francesco Moser Irlanda (bandiera) Sean Kelly Belgio (bandiera) Eric Vanderaerden
1985 Paesi Bassi (bandiera) Hennie Kuiper Paesi Bassi (bandiera) Teun van Vliet Italia (bandiera) Silvano Riccò
1986 Irlanda (bandiera) Sean Kelly Stati Uniti (bandiera) Greg LeMond Italia (bandiera) Mario Beccia
1987 Svizzera (bandiera) Erich Mächler Belgio (bandiera) Eric Vanderaerden Italia (bandiera) Guido Bontempi
1988 Francia (bandiera) Laurent Fignon Italia (bandiera) Maurizio Fondriest Paesi Bassi (bandiera) Steven Rooks
1989 Francia (bandiera) Laurent Fignon Paesi Bassi (bandiera) Frans Maassen Italia (bandiera) Adriano Baffi
1990 Italia (bandiera) Gianni Bugno Germania (bandiera) Rolf Gölz Francia (bandiera) Gilles Delion
1991 Italia (bandiera) Claudio Chiappucci Danimarca (bandiera) Rolf Sørensen Belgio (bandiera) Eric Vanderaerden
1992 Irlanda (bandiera) Sean Kelly Italia (bandiera) Moreno Argentin Belgio (bandiera) Johan Museeuw
1993 Italia (bandiera) Maurizio Fondriest Italia (bandiera) Luca Gelfi Italia (bandiera) Maximilian Sciandri
1994 Italia (bandiera) Giorgio Furlan Italia (bandiera) Mario Cipollini Italia (bandiera) Adriano Baffi
1995 Francia (bandiera) Laurent Jalabert Italia (bandiera) Maurizio Fondriest Italia (bandiera) Stefano Zanini
1996 Italia (bandiera) Gabriele Colombo Ucraina (bandiera) Oleksandr Hončenkov Italia (bandiera) Michele Coppolillo
1997 Germania (bandiera) Erik Zabel Italia (bandiera) Alberto Elli Italia (bandiera) Biagio Conte
1998 Germania (bandiera) Erik Zabel Francia (bandiera) Emmanuel Magnien Francia (bandiera) Frédéric Moncassin
1999 Belgio (bandiera) Andrei Tchmil Germania (bandiera) Erik Zabel Polonia (bandiera) Zbigniew Spruch
2000 Germania (bandiera) Erik Zabel Italia (bandiera) Fabio Baldato Spagna (bandiera) Óscar Freire
2001 Germania (bandiera) Erik Zabel Italia (bandiera) Mario Cipollini Lettonia (bandiera) Romāns Vainšteins
2002 Italia (bandiera) Mario Cipollini Stati Uniti (bandiera) Fred Rodriguez Svizzera (bandiera) Markus Zberg
2003 Italia (bandiera) Paolo Bettini Italia (bandiera) Mirko Celestino Italia (bandiera) Luca Paolini
2004 Spagna (bandiera) Óscar Freire Germania (bandiera) Erik Zabel Australia (bandiera) Stuart O'Grady
2005 Italia (bandiera) Alessandro Petacchi Germania (bandiera) Danilo Hondo Norvegia (bandiera) Thor Hushovd
2006 Italia (bandiera) Filippo Pozzato Italia (bandiera) Alessandro Petacchi Italia (bandiera) Luca Paolini
2007 Spagna (bandiera) Óscar Freire Australia (bandiera) Allan Davis Belgio (bandiera) Tom Boonen
2008 Svizzera (bandiera) Fabian Cancellara Italia (bandiera) Filippo Pozzato Belgio (bandiera) Philippe Gilbert
2009 Gran Bretagna (bandiera) Mark Cavendish Germania (bandiera) Heinrich Haussler Norvegia (bandiera) Thor Hushovd
2010 Spagna (bandiera) Óscar Freire Belgio (bandiera) Tom Boonen Italia (bandiera) Alessandro Petacchi
2011 Australia (bandiera) Matthew Goss Svizzera (bandiera) Fabian Cancellara Belgio (bandiera) Philippe Gilbert
2012 Australia (bandiera) Simon Gerrans Svizzera (bandiera) Fabian Cancellara Italia (bandiera) Vincenzo Nibali
2013 Germania (bandiera) Gerald Ciolek Slovacchia (bandiera) Peter Sagan Svizzera (bandiera) Fabian Cancellara
2014 Norvegia (bandiera) Alexander Kristoff Svizzera (bandiera) Fabian Cancellara Gran Bretagna (bandiera) Ben Swift
2015 Germania (bandiera) John Degenkolb Norvegia (bandiera) Alexander Kristoff Australia (bandiera) Michael Matthews
2016 Francia (bandiera) Arnaud Démare Gran Bretagna (bandiera) Ben Swift Belgio (bandiera) Jürgen Roelandts
2017 Polonia (bandiera) Michal Kwiatkowski Slovacchia (bandiera) Peter Sagan Francia (bandiera) Julian Alaphilippe
2018 Italia (bandiera) Vincenzo Nibali Australia (bandiera) Caleb Ewan Francia (bandiera) Arnaud Démare
2019 Francia (bandiera) Julian Alaphilippe Belgio (bandiera) Oliver Naesen Polonia (bandiera) Michał Kwiatkowski
2020 Belgio (bandiera) Wout Van Aert Francia (bandiera) Julian Alaphilippe Australia (bandiera) Michael Matthews
2021 Belgio (bandiera) Jasper Stuyven Australia (bandiera) Caleb Ewan Belgio (bandiera) Wout Van Aert
2022 Slovenia (bandiera) Matej Mohorič Francia (bandiera) Anthony Turgis Paesi Bassi (bandiera) Mathieu van der Poel
2023 Paesi Bassi (bandiera) Mathieu van der Poel Italia (bandiera) Filippo Ganna Belgio (bandiera) Wout Van Aert
2024 Belgio (bandiera) Jasper Philipsen Australia (bandiera) Michael Matthews Slovenia (bandiera) Tadej Pogačar

Vittorie per nazione

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Aggiornato al 2024 [16]

Pos Paese Vittorie
1 Italia (bandiera) Italia 51
2 Belgio (bandiera) Belgio 23
3 Francia (bandiera) Francia 14
4 Germania (bandiera) Germania 7
5 Spagna (bandiera) Spagna 5
6 Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi 4
7 Australia (bandiera) Australia 2
Irlanda (bandiera) Irlanda 2
Gran Bretagna (bandiera) Gran Bretagna 2
Svizzera (bandiera) Svizzera 2
11 Norvegia (bandiera) Norvegia 1
Polonia (bandiera) Polonia 1
Slovenia (bandiera) Slovenia 1

Plurivincitori

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Un corridore ha ottenuto sette vittorie:

Un corridore ha ottenuto sei successi:

Due corridori hanno ottenuto quattro vittorie:

Tre corridori hanno ottenuto tre successi:

Sette corridori hanno ottenuto due vittorie:

Tra l'edizione del 1917 e quella del 1926, Costante Girardengo è sempre arrivato sul podio centrando 5 vittorie, 3 secondi posti e 2 terzi posti in 10 edizioni.

Nella cultura di massa

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La Milano-Sanremo è citata nel film Fantozzi contro tutti, del 1980. In particolare il nuovo direttore, il temuto visconte Cobram, dopo aver correttamente citato il terzo e il secondo classificato dell'edizione del 1931, chiede al rag. Fantozzi chi sia stato il primo. Alla domanda Fantozzi risponde: «Primo? Carnera!».

  1. ^ LE CINQUE CLASSICHE MONUMENTO DEL CICLISMO, su bora.com. URL consultato il 1º giugno 2024.
  2. ^ a b c d e Storia della Milano-Sanremo, su gazzetta.it, La Gazzetta dello Sport. URL consultato il 19 novembre 2010.
  3. ^ The 1965 Milan-San Remo (en) Archiviato il 30 aprile 2015 in Internet Archive. Milansanremo.co.uk
  4. ^ Gianni Ranieri, Kelly fa saltare la Sanremo di Argentin, in La Stampa, 22 marzo 1992, p. 33.
  5. ^ Leonardo Coen, Illusione Pantani, Sanremo a Tchmil, in Repubblica.it, 21 marzo 1999. URL consultato il 18 marzo 2017.
  6. ^ a b Milano-Sanremo, la neve diventa protagonista della corsa, su sport.sky.it. URL consultato il 1º giugno 2024.
  7. ^ Copia archiviata, su revistadesdelacuneta.com. URL consultato il 20 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015). Parcorso dil 2013
  8. ^ La Milano-Sanremo cancella le Manie, 11 settembre 2013. URL consultato il 3 agosto 2020.
  9. ^ Milano-Sanremo, percorso 2020 cambia dopo "no" dei sindaci della Liguria, 28 luglio 2020. URL consultato il 3 agosto 2020.
  10. ^ Milano-Sanremo 2022, si corre sabato 19 marzo, su ilgiorno.it.
  11. ^ MILANO-SANREMO, PRESENTATA A PAVIA L'EDIZIONE NUMERO 115 Tuttobiciweb.it
  12. ^ Milano-San Remo (Ita) - Cat. Pro Tour, su memoire-du-cyclisme.eu. URL consultato il 25 marzo 2014.
  13. ^ Luigi Ganna, giunto secondo all'arrivo, fu poi squalificato per essersi fatto trainare.
  14. ^ Nel 1916 la corsa non fu disputata a causa della prima guerra mondiale
  15. ^ Nel 1944 e 1945 la corsa non fu disputata a causa della seconda guerra mondiale
  16. ^ MILANO - SANREMO, su paolociraci.it. URL consultato il 1º giugno 2024.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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