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Cipressa

Coordinate: 43°51′05.16″N 7°55′49.97″E
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Cipressa
comune
Cipressa – Stemma
Cipressa – Bandiera
Cipressa – Veduta
Cipressa – Veduta
Panorama di Cipressa
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Liguria
Provincia Imperia
Amministrazione
SindacoFilippo Rinaldo Guasco (lista civica Cipressa riparte) dal 6-6-2016 (2º mandato dal 4-10-2021)
Data di istituzione1861
Territorio
Coordinate43°51′05.16″N 7°55′49.97″E
Altitudine240 m s.l.m.
Superficie9,39 km²
Abitanti1 185[1] (30-4-2024)
Densità126,2 ab./km²
FrazioniAregai, Lingueglietta, Piani di Cipressa
Comuni confinantiCivezza, Costarainera, Pietrabruna, Pompeiana, San Lorenzo al Mare, Santo Stefano al Mare, Terzorio
Altre informazioni
Cod. postale18017
Prefisso0183
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT008021
Cod. catastaleC718
TargaIM
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona D, 1 694 GG[3]
Nome abitanticipressini
PatronoVisitazione della Beata Vergine Maria
Giorno festivo2 luglio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Cipressa
Cipressa
Cipressa – Mappa
Cipressa – Mappa
Posizione del comune di Cipressa nella provincia di Imperia
Sito istituzionale

Cipressa (Çipressa in ligure[4]) è un comune italiano di 1 185 abitanti[1] della provincia di Imperia in Liguria.

Geografia fisica

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Il territorio comunale di Cipressa è ubicato in posizione panoramica, affacciato sul mare, tra la costa della punta di Santo Stefano e il capo di San Lorenzo.

Tra le vette del territorio il monte Pian delle Vigne (541 m), il monte Casarazzi (474 m) e il monte della Costa (393 m).

Scorcio del centro storico di Cipressa

Il toponimo Cipressa deriverebbe - secondo una diffusa leggenda locale[5] - dai primi abitanti del luogo fuggiti dall'isola di Cipro che approdarono sulla spiaggia degli Aregai; sempre secondo la leggenda i tre pastori diedero il nome alle tre contrade storiche di Cipressa: Piazza, Poggio e Collautra.

Il territorio cipressino fu un antico possedimento dei conti di Ventimiglia[6] e fu un suo rappresentante, il conte Oberto, a vendere nel 1252[6] questa parte del territorio della Riviera dei Fiori ai monaci benedettini del principato monastico di Villaregia di Santo Stefano al Mare, dipendente dall'abbazia di Santo Stefano di Genova. Fu l'abate Fredencio a concedere, nel 1276[6], i primi statuti alla piccola comunità di Cipressa che via via fu retta da locali consoli avente giurisdizione in materia criminale e civile.

Una situazione debitoria dei monaci verso la famiglia Doria, all'inizio del Trecento[6], costrinsero i primi a stipulare un accordo nel quale Niccolò Doria entrò in possesso dei proventi dell'ampia tenuta per un periodo di nove anni; termine che fu poi prorogato di altri nove anni, quindi intorno al 1335[6]. Nonostante l'accordo, i monaci non riuscirono ad estinguere il loro debito verso la famiglia doriesca e di li a poco furono costretti a cedere la proprietà, per concludere l'estinzione debitoria, al Comune di Genova per una somma di 2300 lire genovesi[6].

Subì come altri comuni liguri le invasioni dei pirati saraceni intorno alla seconda metà del XVI secolo che causarono devastazioni e razzie. Risale proprio a questo periodo l'erezione della torre, detta Gallinara, considerata il simbolo della municipalità di Cipressa ed inserita pertanto nello stemma comunale.

La torre del centro storico cipressino

In epoca repubblicana genovese il feudo di Cipressa venne inserito nella giurisdizione del podestà di Porto Maurizio e facente parte territorialmente al terziere di San Maurizio[6].

Con la caduta della Repubblica di Genova sul finire del 1797, e la conseguente istituzione della napoleonica Repubblica Ligure, i territori di Cipressa e di Lingueglietta divennero municipalità autonome che furono inquadrate nel cantone di Santo Stefano nella giurisdizione degli Ulivi, con capoluogo Porto Maurizio[6]; cantone che nel 1803 fu poi soppresso e sottoposto a quello di Porto Maurizio. Dal 1805, con il passaggio della Repubblica Ligure nel Primo Impero francese, rientrò nel circondario di Porto Maurizio del Dipartimento di Montenotte[6].

Furono annessi al Regno di Sardegna nel 1815[6] dopo il congresso di Vienna del 1814, a seguito della caduta di Napoleone Bonaparte. Facente parte del Regno d'Italia dal 1861, dal 1859 al 1926 i comuni di Cipressa e di Lingueglietta furono compresi nel V mandamento di Santo Stefano al Mare del circondario di Sanremo facente parte della provincia di Nizza (poi provincia di Porto Maurizio e, dal 1923, di Imperia)[6].

Nel 1928[6] il comune di Cipressa inglobò i soppressi comuni di Lingueglietta e di Costarainera; quest'ultimo venne ricostituito nel 1954.

Dal 2015 al 2024 ha fatto parte dell'Unione dei comuni della Valle del San Lorenzo.

Stemma

«Su sfondo a bande rosse e argento, una torre in oro con mattoni profilati di nero, cimata con merli alla guelfa. Sul merlo centrale un gallo multicolore con barba e bargilli rossi.[7][8]»

Gonfalone

«Drappo rettangolare, innestato sul lato corto, trinciato di rosso e di giallo, caricato dello stemma civico sormontato dall'iscrizione centrata del nome del comune.[8]»

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica n. 3638 del 20 giugno 1988[9][10]. Nello stemma è rappresentata la torre Gallinara.

Monumenti e luoghi d'interesse

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La chiesa-fortezza di San Pietro di Lingueglietta
La torre Gallinara

Architetture religiose

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  • Chiesa parrocchiale della Visitazione nel centro storico di Cipressa, costruita nel XVII secolo in stile barocco ad unica navata.
  • Oratorio dell'Annunciazione, vicino alla parrocchiale, fu edificato nel XVIII secolo su progetto di Francesco Marvaldi.
  • Chiesa parrocchiale della Natività di Maria Vergine nel centro storico della frazione di Lingueglietta, risalente al XIII secolo. Nell'ultimo altare laterale di sinistra si conservano le spoglie mortali di san Clemente[Esistono diversi santi con questo nome; il link, ora rimosso, puntava una disambigua], qui sistemate nel 1762 ed oggetto di particolare culto.
  • Chiesa-fortezza di San Pietro, monumento simbolo del borgo di Lingueglietta. È un raro esempio di edificio religioso (della metà del XIII secolo) trasformato in fortezza, per ragioni difensive, all'epoca delle scorrerie barbaresche che afflissero il Ponente ligure all'incirca a metà del XVI secolo.

Architetture militari

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  • Torre Gallinara. Eretta nel corso del Cinquecento è situata in posizione rialzata rispetto al paese. È un'antica torre saracena in pietra, parte della rete di torri d'avvistamento distribuite sulla costa ligure per sorvegliare i pirati mori.
  • Torre della seconda metà del Cinquecento ad Aregai sul lungomare, sul confine con Santo Stefano al Mare[11].

Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[12]

Etnie e minoranze straniere

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Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2019, i cittadini stranieri residenti a Cipressa sono 120[13], così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative[14]:

  1. Romania, 27
  2. Germania, 23
  3. Turchia, 20

Qualità della vita

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La frazione di Lingueglietta fa parte del circuito dei borghi più belli d'Italia.

Geografia antropica

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La frazione di Aregai

Il territorio comunale è costituito, oltre al capoluogo, dalle frazioni di Aregai, Lingueglietta, Piani di Cipressa per una superficie territoriale di 9,39 km²[15].

Confina a nord con il comune di Pietrabruna, a sud è bagnato dal mar Ligure, ad ovest con Pompeiana e Terzorio e ad est con Civezza, San Lorenzo al Mare e Costarainera.

L'economia si basa principalmente sul turismo e sulla coltivazione di fiori ed olive.

Infrastrutture e trasporti

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Il territorio comunale di Cipressa è attraversato principalmente dalla strada provinciale 77 collegante Costarainera e la frazione cipressina di Aregai. La provinciale 47 permette ancora il collegamento stradale del comune costarainese con Lingueglietta e, proseguendo, verso la frazione pietrabrunese di Boscomare. Arteria principale è la strada statale 1 Via Aurelia che nel territorio a meridione attraversa il territorio di Cipressa collegando, ad est, San Lorenzo al Mare e, ad ovest, Santo Stefano al Mare.

Fino al 2001 era attiva la stazione di San Lorenzo-Cipressa, ubicata nel territorio comunale di San Lorenzo al Mare, lungo la tratta ferroviaria Genova-Ventimiglia e poi soppressa dopo lo spostamento a monte della stessa linea ferroviaria.

Piste ciclabili

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Il territorio comunale di Cipressa è attraversato dalla pista ciclabile della Riviera Ligure, lunga 24 km, che da ovest verso est collega i vari comuni costieri di Ospedaletti, Sanremo, Taggia, Riva Ligure, Santo Stefano al Mare, Cipressa, Costarainera e San Lorenzo al Mare lungo il vecchio tracciato della ferrovia Genova-Ventimiglia.

Amministrazione

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Il municipio
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
24 giugno 1988 7 giugno 1993 Luciano Garibaldi Partito Socialista Italiano Sindaco
7 giugno 1993 28 aprile 1997 Luciano Garibaldi Partito Democratico della Sinistra Sindaco
28 aprile 1997 14 maggio 2001 Luciano Garibaldi lista civica Sindaco
14 maggio 2001 30 maggio 2006 Filippo Rinaldo Guasco lista civica Sindaco
30 maggio 2006 16 maggio 2011 Filippo Rinaldo Guasco lista civica Sindaco
16 maggio 2011 1º luglio 2015 Gianna Angela Spinelli Rilanciamo Cipressa
(lista civica)
Sindaco [16]
1º luglio 2015 6 giugno 2016 Fernando Colangelo Comm. straord. [17]
6 giugno 2016 4 ottobre 2021 Filippo Rinaldo Guasco Cipressa riparte
(lista civica)
Sindaco
4 ottobre 2021 in carica Filippo Rinaldo Guasco Cipressa riparte
(lista civica)
Sindaco

Da molti anni costituisce la penultima salita della classica di ciclismo Milano-Sanremo (aggiunta in un secondo tempo per dare più competitività e spettacolo all'ultima fase della gara, nonostante non sia una salita molto impegnativa), nella quale, insieme alla successiva salita del Poggio, ha fatto più volte la differenza ai fini della vittoria finale.

  1. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 30 aprile 2024 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario del professor Gaetano Frisoni, Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese, Genova, Nuova Editrice Genovese, 1910-2002.
  5. ^ Fonte dal sito del comune di Cipressa Archiviato l'11 giugno 2010 in Internet Archive.
  6. ^ a b c d e f g h i j k l Fonte dal Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Artistiche, su siusa.archivi.beniculturali.it. URL consultato il 21 maggio 2019.
  7. ^ Lo stemma si potrebbe più correttamente blasonare: bandato di argento e di rosso, alla torre d'oro, attraversante, murata di nero, merlata di cinque alla guelfa, cimata dal gallo fermo sul merlo centrale, multicolore al naturale, crestato e bargigliato di rosso. Ornamenti esteriori da Comune.
  8. ^ a b Comune di Cipressa – (IM), su araldicacivica.it. URL consultato il 6 novembre 2011.
  9. ^ Cipressa, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 29 agosto 2023.
  10. ^ Stemma Comune di Cipressa, su Comuni-Italiani.it. URL consultato il 3 marzo 2023.
  11. ^ Tutte le fortificazioni della provincia di Imperia in sintesi, Castelli della Liguria, su www.mondimedievali.net. URL consultato il 3 marzo 2023.
  12. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  13. ^ Cittadini stranieri residenti secondo i dati Istat del 31-12-2019, su demo.istat.it. URL consultato il 3 aprile 2021.
  14. ^ Dati superiori alle 20 unità
  15. ^ Fonte dallo statuto comunale di Cipressa, su comune.cipressa.im.it. URL consultato il 21 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 1º giugno 2019).
  16. ^ Dopo le dimissioni di tre consiglieri la giunta cade per la mancanza del numero legale
  17. ^ Nominato con Decreto del Presidente della Repubblica del 30 luglio 2015 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 189 del 17 agosto 2015

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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