Ziti
Ziti | |
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Origini | |
Luogo d'origine | Italia |
Regioni | Campania Italia meridionale |
Zona di produzione | Italia meridionale |
Dettagli | |
Categoria | primo piatto |
Riconoscimento | P.A.T. |
Settore | Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria |
Gli ziti sono un tipo di pasta di grano duro, di forma allungata, tubolare e cava e con superficie liscia come i bucatini ma di diametro maggiore, un po' più stretti dei rigatoni ma più larghi dei mezzani. Nella varietà "ziti rigati", presentano sulla superficie righe e creste elicoidali o parallele alla sezione verticale.
Anche se confezionati come pasta lunga, nella tradizione culinaria dell'Italia meridionale si utilizzano solitamente come pasta corta, spezzandoli in 3-4 parti prima di cuocerli[1][2].
La parola zito è forma meridionale della parola toscana citto "fanciullo", che al meridione aveva il significato di "scapolo", "donna nubile" e poi "fidanzato/-a".[3] Il nome deriva dall’espressione Maccheroni della zita, un piatto tradizionalmente preparato dalla sposa (a Napoli chiamata zita) per il pranzo di nozze.[4]. Gli ziti sono diventati molto popolari negli Stati Uniti con la serie televisiva I Soprano.
Note
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Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su ziti
- ^ Ziti, su barilla.com. URL consultato l'11 marzo 2019.
- ^ Ricetta Ziti al forno, su Il Cucchiaio d'Argento. URL consultato l'11 marzo 2019.
- ^ zito1 in Vocabolario - Treccani, su treccani.it. URL consultato il 30 aprile 2020.
- ^ Ziti - Specialità, su pastagarofalo.it. URL consultato l'11 marzo 2019.