Governo Tittoni
Aspetto
Governo Tittoni | |
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Stato | Italia |
Presidente del Consiglio | Tommaso Tittoni (Destra storica) |
Coalizione | Destra storica |
Legislatura | XXII |
Giuramento | 16 marzo 1905 |
Dimissioni | 25 marzo 1905 |
Governo successivo | Fortis I 28 marzo 1905 |
Il Governo Tittoni è stato in carica dal 16 marzo[1] al 28 marzo 1905[2] per un totale di 12 giorni. Ebbe gli stessi ministri del precedente Governo. È stato il governo più breve della storia del Regno d'Italia e della storia d'Italia in quanto non gli venne accordata la fiducia alla camera il 24 marzo 1905.
- Composizione del governo:
Presidente del Consiglio dei ministri ad interim
[modifica | modifica wikitesto]Tommaso Tittoni |
Ministeri
[modifica | modifica wikitesto]Affari Esteri
[modifica | modifica wikitesto]Ministro | Tommaso Tittoni |
Agricoltura, Industria e Commercio
[modifica | modifica wikitesto]Ministro | Luigi Rava |
Finanze
[modifica | modifica wikitesto]Ministro | Angelo Majorana Calatabiano |
Grazia e Giustizia e Culti
[modifica | modifica wikitesto]Ministro | Scipione Ronchetti |
Guerra
[modifica | modifica wikitesto]Ministro | Ettore Pedotti |
Interno
[modifica | modifica wikitesto]Ministro | Tommaso Tittoni | ad interim |
Lavori Pubblici
[modifica | modifica wikitesto]Ministro | Francesco Tedesco |
Marina
[modifica | modifica wikitesto]Ministro | Carlo Mirabello |
Poste e Telegrafi
[modifica | modifica wikitesto]Ministro | Francesco Tedesco | ad interim |
Pubblica Istruzione
[modifica | modifica wikitesto]Ministro | Vittorio Emanuele Orlando |
Tesoro
[modifica | modifica wikitesto]Ministro | Luigi Luzzatti |
Cronologia
[modifica | modifica wikitesto]1905
[modifica | modifica wikitesto]Marzo
[modifica | modifica wikitesto]- 4 marzo - Il Presidente del Consiglio Giovanni Giolitti si dimette improvvisamente ufficialmente per motivi di salute, ma sembra per favorire la nazionalizzazione delle ferrovie e la nascita delle Ferrovie dello Stato[3][4][5].
- 16 marzo - Il Re affida tramite decreto il governo ad interim a Tommaso Tittoni del Partito Liberale Costituzionale dopo rifiuto dell'on. Alessandro Fortis; Tittoni lo stesso giorno si reca alla Camera dove ha un colloquio con alcuni onorevoli e con il presidente della Camera Giuseppe Marcora, poi riceve alla Consulta l'on. Ugo di Sant'Onofrio del Castillo, poi si reca a Palazzo Braschi e infine al Senato per un colloquio con il presidente Tancredi Canonico[6].
- 23 marzo - Il Presidente del Consiglio Tittoni commemora alla Camera l'on. Lodovico Ceriana Mayneri, scomparso qualche giorno prima, e comunica la crisi ministeriale, in seguito fa le stesse dichiarazioni al Senato[7].
- 25 marzo - Il Presidente del Consiglio ad interim Tittoni rassegna le dimissioni e si reca alle due Camere[8].
- 28 marzo - Con il giuramento del nuovo governo di Alessandro Fortis termina ufficialmente il governo Tittoni.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Il decreto ufficiale che toglie l'incarico a Fortis e affida l'interim a Tittoni, su archiviolastampa.it, 17 marzo 1905, p. 1.
- ^ Il nuovo Ministero, 29 marzo 1905, p. 1.
- ^ Accadde oggi - 4 marzo 1905
- ^ CRONOLOGIA SINTETICA DELLA VITA DI GIOVANNI GIOLITTI
- ^ La Stampa, 5 marzo 1905 pag. 1
- ^ La Stampa, 17 marzo 1905 pag. 1
- ^ La Stampa, 23 marzo 1905, pag. 1
- ^ La Stampa, 26 marzo 1905, pag. 1
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