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Governo Pelloux II

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Governo Pelloux II
StatoItalia (bandiera) Italia
Presidente del ConsiglioLuigi Pelloux
(Militare)
CoalizioneDestra storica, Militari, Indipendenti
LegislaturaXXI
Giuramento14 maggio 1899
Dimissioni18 giugno 1900
Governo successivoSaracco
24 giugno 1900

Il Governo Pelloux II fu in carica dal 14 maggio 1899 al 24 giugno 1900 per un totale di 407 giorni, ovvero 1 anno, 1 mese e 10 giorni. Dopo le elezioni del marzo 1900 la maggioranza non garantiva più l'appoggio al generale Pelloux, che di conseguenza si dimise.

Compagine di governo

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Appartenenza politica

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Partito Presidente Ministri Sottosegretari Totale
Militare 1 1 1 3
Destra storica - 6 6 12
Sinistra storica[1] - 2 5 7
Indipendente - 1 - 1

Situazione parlamentare

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Camera Collocazione Partiti Seggi
Camera dei deputati[2] Maggioranza PLC (99), PD (327)
426 / 508
Opposizione ER (42), PRI (25), PS (15)
82 / 508
Carica Titolare Sottosegretario
Presidenza del Consiglio dei ministri Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio
Presidente
del Consiglio dei ministri
Luigi Pelloux (Militare) Carica non assegnata[3]
Ministero Ministri Sottosegretario
Agricoltura, Industria e Commercio Antonio Salandra (Destra storica) Paolo Vagliasindi
Lavori Pubblici Pietro Lacava (Sinistra storica) Felice Chiapusso
Interno Luigi Pelloux (Militare) Pietro Bertolini
Pubblica Istruzione Guido Baccelli (Sinistra storica) Gennaro Manna
Guerra Giuseppe Mirri (Militare)[4]
(fino al 7 gennaio 1900)
  • Cesare Tarditi
    (fino al 14 gennaio 1900)
  • Bonaventura Zanelli
    (dal 7 aprile 1900)
Luigi Pelloux (Militare)
Ad interim (dal 7 gennaio al 7 aprile 1900)
Coriolano Ponza di San Martino
(Destra storica)
(dal 7 aprile 1900)
Marina Giovanni Bettolo (Militare) Carlo Alberto Quigini Puliga
Finanze Pietro Carmine (Indipendente)[5] Cesare Ferrero di Cambiano
Tesoro Paolo Boselli (Destra storica) Vincenzo Saporito
Grazia e Giustizia e Culti Adeodato Bonasi (Destra storica) Nicola Falconi
(dal 25 maggio 1899)
Poste e Telegrafi Antonino Paternò Castello, marchese di San Giuliano (Destra storica) Mansueto De Amicis
  1. ^ In cambio di posizioni esecutive, il partito decise di supportare saltuariamente il governo
  2. ^ Viene riportata la situazione parlamentare solo di questa camera (e non anche del Senato del Regno) poiché, sebbene entrambe partecipino al processo di controllo del rapporto di fiducia con l'esecutivo, per convenzione costituzionale in caso di disaccordo è la decisione della camera bassa a prevalere, risultando essere la posizione ufficiale del Parlamento nella sua totalità.
  3. ^ Poiché all'epoca del Regno d'Italia la figura del Presidente del Consiglio era vista come una figura mediatrice e coordinatrice piuttosto che dirigenziale rispetto all’esecutivo, e dunque senza una costituzione autonoma, il detentore era più identificato con il ministero da egli detenuto piuttosto che dalle sue funzioni, e per questo non vi era mai stata la necessità di nominare un sottosegretario specifico, ma il Capo di governo si serviva dei propri sottosegretari ministeriali.
  4. ^ Affiliato alla Sinistra storica
  5. ^ Affiliato alla Destra storica solo ai fini della formazione del governo
  • Parlamenti e Governi d’Italia (dal 1848 al 1970) - Vol. II - Francesco Bartolotta - Vito Bianco Editore - 1971

Altri progetti

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