Pixar Animation Studios: differenze tra le versioni

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* 2009 - ''[[Partly Cloudy|Parzialmente Nuvoloso]]''
* 2009 - ''[[Partly Cloudy|Parzialmente Nuvoloso]]''
* 2009 - ''[[Dug's Special Mission|La Missione Speciale di Dug]]''
* 2009 - ''[[Dug's Special Mission|La Missione Speciale di Dug]]''

===Storia dei cortometraggi Pixar===

All'inizio degli anni ottanta il gruppo che poi avrebbe costituito i Pixar Animation Studios era in realtà la divisione computer della [[Lucas Film]]. All'epoca la realizzazione di animazioni grafiche era difficile e molto costosa, oltre a richiedere tempi lunghissimi, vista la scarsa velocità dei computer. I cortometraggi in computer grafica si riducevano a semplici dimostrazioni tecnologiche, nella maggior parte dei casi si trattava di [[logo|loghi]] animati.

La svolta avvenne quando il gruppo della [[Lucas Film]] contattò un ex animatore della [[Walt Disney Pictures|Disney]], [[John Lasseter]], proponendogli di realizzare una vera e propria animazione in computer grafica. Lasseter aveva già acquisito esperienza con quella tecnica alla Disney, pur non essendo un esperto di comuter o informatica, e il suo obbiettivo a lungo termine era la realizzazione di un [[lungometraggio]] animato interamente in CGI. Nel realizzare dei personaggi animati si trovò di fornte ad un grosso problema: si potevano utilizzare soltanto semplici forme geometriche (cilindri, sfere...), che non gli consentivano di dare al corpo dei personaggi la flessibilità che avrebbe dato loro la maggior parte dell'espressività. Sotto pse il problema ai tecnici della pixar, che in risposta crearono la ''forma a goccia''. Questo oggetto era costituito da una semisfera rivolta verso il basso, sovrastata ad una certa distanza da una semisfera molto più piccola. Si lasciava al computer il compito di riempire lo spazio vuoto. In questo modo, muovendo le due semisfere l'una rispetto all'altra, l'oggetto si piegava. Lasseter utilizzò questa forma per realizzare il corpo di un robottino e le zampe di un'ape. Nacque così nel 1984 [[The Adventures of André and Wally B.]].

Oltre ad essere il primo cortometraggio in CGI ad avere una vera e propria trama e dei personaggi, [[The Adventures of André and Wally B.]] introduceva anche delle importanti innovazioni tecniche. Comparivano infatti per la prima volta il sistema a particelle (che consentiva di animare migliaia di piccoli oggetti contemporaneamente, qui fu utilizzato per le foglie) e la scia di movimento (che faceva sì che gli oggetti che si muovevano velocemente si sfocassero seguendo il movimento). Presentato al SIGGRAPH del 1984 il corto ebbe un grandissimo successo. In seguito alla fama ottenuta, la compuuter division della Lucas Film fu acquistata da [[Steve Jobs]], diventando la Pixar.

Tuttavia non si trattava ancora di uno studio di animazione, in quanto lo scopo principale dell'azienda era vendere [[hardware]], e i cortometraggi animati avevano lo scopo di pubblicizzare i computer mostrando le prestazioni che potevano raggiungere, oltre che essere un mezzo per lo sviluppo di nuovi [[software]].

Nel 1986 lasseter si ispira ad alla lampada poggiata sulla sua scrivania (una struttura piuttosto semplice), per creare il personaggio di Luxo. Ne modifica poi le proporzioni, per creare una lampada "bambina", [[Luxo Junior]], che sarà il protagonista del cortometraggio omonimo, oltre a diventare successivamente il logo della Pixar. In [[Luxo Junior]] Le due lampade, genitore e figlio, sono animate in una scena di vita quotidiana. Dal punto di vista tecnico è notevole l'algoritmo usato per le ombreggiature, con le lampade che sono esse stesse la fonte della luce che le illumina. I dettagli tecnici passarono però in secondo piano al SIGGRAPH di fromte all'incredibile umanità impressa dall'animatore nelle lampade.

È dell'anno successivo [[Il sogno di Red]], in cui i tecnici della Pixar si impegnano nella realizzazione di una scena di pioggia e della prima figura "antropomorfa" realizzata in CGI (un clown). Dal punto di vista dell'animazione, Lasseter inserisce un notevole pathos, realizzando un finale triste.

Ma quello che forse è il più importante cortometraggio realizzato dalla Pixar è [[Tin Toy]] (1988), che fu il primo cortometraggio in CGI a vincere l'[[premio oscar|oscar]]. In questo cortometraggio compare per la prima volta una figura umana, quella di un bambino, che terrorizza i giocattoli, che sono dotati di una volontà propria e scappano a nascondersi. Il cortometraggio è importante anche perché contiene in embrione l'idea da cui nascerà [[Toy story]].

In questo periodo [[Steve Jobs]] effettua una riorganizzazione dell'azienda, eliminando la parte [[hardware]] e concentrandosi totalmente sull'animazione. Nascono ufficialmente i Pixar animation Studios

L'ultimo cortometraggio realizzato da Lasseter come direttore è [[Knick Knack]] (1989). Realizzato con forme semplici e geometriche e senza figure umane, contiene tuttavia innovazioni tecniche, soprattutto nel fluttuare della neve all'interno della sfera.

Nell'ambito del suo obbiettivo di realizzare un lungometraggio animato in CGI il gruppo della Pixar incominciò a dedicarsi alla televisione, realizzando pubblicità e altre sequenze. L'obbiettivo intermedio era quello di realizzare uno speciale per la TV di mezz'ora.

La [[Walt Disney Pictures|Disney]] aveva tentato più volte di firmare un contratto con Lasseter, il quale però aveva sempre rifiutato. Gli propose a questo punto un posto come direttore di un lungometraggio animato, proponendogli così di realizzare il suo obbiettivo iniziale. Lasseter rifiutò, ma suggerì alla Disney di realizzare il lungometraggio con la Pixar. La Disney accettò il suggerimento e propose alla Pixar un accordo, affermando che, se erano in grado di realizzare una sequenza animata di mezz'ora, erano in grado di realizzarne una di un'ora e mezza. Lasseter e il gruppo della Pixar abbandonarono quindi momentaneamente i cortometraggi per dedicarsi alla realizzazione di [[Toy Story]], che uscì nel [[1995]].

La Pixar riprese la realizzazione di cortometraggi nel [[1997]] con [[Il gioco di Geri]] (''Geri's game''), che vinse l'[[premio oscar|oscar]] come miglior cortometraggio animato. Oggi continua la produzione di cortometraggi animati, anche allo scopo di far emergere nuovi talenti e di sviluppare ulteriori innovazioni tecniche.


=== Prodotti televisivi ===
=== Prodotti televisivi ===

Versione delle 14:36, 1 mar 2010

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La Pixar Animation Studios è una delle più importanti case cinematografiche specializzata in "computer generated imagery" (CGI), con base a Emeryville, California (USA).

Specialisti in tecnologie grafiche innovative, gli sviluppatori della Pixar sono i creatori del software RenderMan, usato per il rendering delle immagini delle loro pellicole.

Storia

La compagnia nacque inizialmente come una divisione della LucasFilm di George Lucas. Fu acquisita da Steve Jobs (co-fondatore della Apple Computer) per dieci milioni di dollari nel 1986, rendendola indipendente. In quel periodo la società si occupava di grafica al computer dal punto di vista software e hardware e il suo principale prodotto era una workstation grafica sviluppata per gestire ed elaborare immagini di grandi dimensioni. I progetti hardware della società non ebbero molto successo mentre i cortometraggi e lo sviluppo di software per la computer grafica si dimostrò una strada più produttiva per la società.[1] Nel gennaio 2006 è stata acquistata dalla multinazionale dell'intrattenimento The Walt Disney Company, di cui è tuttora parte.

Nell'86 Jobs fondò la nuova compagnia indipendente con Edwin Catmull, che rimane membro del team esecutivo. John Lasseter, due volte vincitore dell'Oscar, regista ed animatore, supervisiona tutti i progetti dello studio come vice-presidente esecutivo del Creative Department.

Altri membri degni di nota del team esecutivo sono Sarah McArthur (vice-presidente esecutivo della produzione), Simon Bax (vice-presidente esecutivo e tesoriere) e Lois Scali (vice-presidente esecutivo e consigliere generale).

Disney•Pixar

Gli studi della Pixar a Emeryville

Tutti i lungometraggi della Pixar sono stati realizzati in collaborazione con la Walt Disney Pictures. Entrambe le compagnie hanno siglato un affare da 10 anni e 5 film, nei quali le due compagnie si dividono i costi di produzione ed i profitti, con la Disney che riceve il 12,5% del reddito ed i diritti del film (compresi quelli per il merchandising). L'accordo si è rivelato molto fruttuoso per entrambe le aziende, ed i lungometraggi della Pixar hanno ottenuto molto più successo di quelli d'animazione propri della Disney.

I primi cinque lungometraggi della Pixar hanno incassato più di 2,5 miliardi di dollari, rendendola, film dopo film, la casa di produzione con il maggior successo di tutti i tempi. Nonostante questo, il CEO della Disney, Michael Eisner, e quello della Pixar, Steve Jobs (CEO anche della Apple Computer), non si sono mai amati.

All'inizio del 2004, in realtà, ci fu un tentativo di rinnovo del patto. Per il nuovo affare, la Pixar, forte della posizione di superiorità garantitasi nel tempo, che non aveva al tempo del primo contratto, avrebbe voluto pagare la Disney solamente per la distribuzione, senza la divisione dei profitti e dei diritti commerciali. L'offerta non fu, come ci si aspettava, accettata dalla Disney, ma la Pixar rifiutò ogni altra concessione.

La Disney conservò i diritti dei primi film, e decise di crearne dei sequel. Mise in pre-produzione il terzo episodio di Toy Story (il progetto fu poi bloccato e rimesso in produzione dalla Pixar) e nel 2005 iniziò a produrre propri film in CGI, il primo dei quali è stato Chicken Little - Amici per le penne.

Nel 2006 la Disney acquista, con un'operazione da 7,4 miliardi di dollari (contro i 10 milioni pagati da Jobs nel 1986) la Pixar, diventando così il più grande studio d'animazione del mondo; Steve Jobs entra nel consiglio di amministrazione della Disney e ne è attualmente il più grande azionista individuale.

Il 6 settembre 2009 nel corso della 66ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia è stato consegnato a John Lasseter e ai registi della Disney•Pixar il Leone d'oro alla carriera.

RenderMan (letteralmente "uomo del rendering") è il software sviluppato e utilizzato dalla Pixar per i suoi film. È anche un plug-in compatibile con i più importanti software di animazione 3D come Maya. Render Man aggiunge alcuni shaders alle librerie e la possibilità di creare materiali con più opzioni.

Filmografia

Lungometraggi

Lo stesso argomento in dettaglio: Lista dei lungometraggi d'animazione Pixar.

Cortometraggi

Lo stesso argomento in dettaglio: Lista dei cortometraggi Pixar.

Storia dei cortometraggi Pixar

All'inizio degli anni ottanta il gruppo che poi avrebbe costituito i Pixar Animation Studios era in realtà la divisione computer della Lucas Film. All'epoca la realizzazione di animazioni grafiche era difficile e molto costosa, oltre a richiedere tempi lunghissimi, vista la scarsa velocità dei computer. I cortometraggi in computer grafica si riducevano a semplici dimostrazioni tecnologiche, nella maggior parte dei casi si trattava di loghi animati.

La svolta avvenne quando il gruppo della Lucas Film contattò un ex animatore della Disney, John Lasseter, proponendogli di realizzare una vera e propria animazione in computer grafica. Lasseter aveva già acquisito esperienza con quella tecnica alla Disney, pur non essendo un esperto di comuter o informatica, e il suo obbiettivo a lungo termine era la realizzazione di un lungometraggio animato interamente in CGI. Nel realizzare dei personaggi animati si trovò di fornte ad un grosso problema: si potevano utilizzare soltanto semplici forme geometriche (cilindri, sfere...), che non gli consentivano di dare al corpo dei personaggi la flessibilità che avrebbe dato loro la maggior parte dell'espressività. Sotto pse il problema ai tecnici della pixar, che in risposta crearono la forma a goccia. Questo oggetto era costituito da una semisfera rivolta verso il basso, sovrastata ad una certa distanza da una semisfera molto più piccola. Si lasciava al computer il compito di riempire lo spazio vuoto. In questo modo, muovendo le due semisfere l'una rispetto all'altra, l'oggetto si piegava. Lasseter utilizzò questa forma per realizzare il corpo di un robottino e le zampe di un'ape. Nacque così nel 1984 The Adventures of André and Wally B..

Oltre ad essere il primo cortometraggio in CGI ad avere una vera e propria trama e dei personaggi, The Adventures of André and Wally B. introduceva anche delle importanti innovazioni tecniche. Comparivano infatti per la prima volta il sistema a particelle (che consentiva di animare migliaia di piccoli oggetti contemporaneamente, qui fu utilizzato per le foglie) e la scia di movimento (che faceva sì che gli oggetti che si muovevano velocemente si sfocassero seguendo il movimento). Presentato al SIGGRAPH del 1984 il corto ebbe un grandissimo successo. In seguito alla fama ottenuta, la compuuter division della Lucas Film fu acquistata da Steve Jobs, diventando la Pixar.

Tuttavia non si trattava ancora di uno studio di animazione, in quanto lo scopo principale dell'azienda era vendere hardware, e i cortometraggi animati avevano lo scopo di pubblicizzare i computer mostrando le prestazioni che potevano raggiungere, oltre che essere un mezzo per lo sviluppo di nuovi software.

Nel 1986 lasseter si ispira ad alla lampada poggiata sulla sua scrivania (una struttura piuttosto semplice), per creare il personaggio di Luxo. Ne modifica poi le proporzioni, per creare una lampada "bambina", Luxo Junior, che sarà il protagonista del cortometraggio omonimo, oltre a diventare successivamente il logo della Pixar. In Luxo Junior Le due lampade, genitore e figlio, sono animate in una scena di vita quotidiana. Dal punto di vista tecnico è notevole l'algoritmo usato per le ombreggiature, con le lampade che sono esse stesse la fonte della luce che le illumina. I dettagli tecnici passarono però in secondo piano al SIGGRAPH di fromte all'incredibile umanità impressa dall'animatore nelle lampade.

È dell'anno successivo Il sogno di Red, in cui i tecnici della Pixar si impegnano nella realizzazione di una scena di pioggia e della prima figura "antropomorfa" realizzata in CGI (un clown). Dal punto di vista dell'animazione, Lasseter inserisce un notevole pathos, realizzando un finale triste.

Ma quello che forse è il più importante cortometraggio realizzato dalla Pixar è Tin Toy (1988), che fu il primo cortometraggio in CGI a vincere l'oscar. In questo cortometraggio compare per la prima volta una figura umana, quella di un bambino, che terrorizza i giocattoli, che sono dotati di una volontà propria e scappano a nascondersi. Il cortometraggio è importante anche perché contiene in embrione l'idea da cui nascerà Toy story.

In questo periodo Steve Jobs effettua una riorganizzazione dell'azienda, eliminando la parte hardware e concentrandosi totalmente sull'animazione. Nascono ufficialmente i Pixar animation Studios

L'ultimo cortometraggio realizzato da Lasseter come direttore è Knick Knack (1989). Realizzato con forme semplici e geometriche e senza figure umane, contiene tuttavia innovazioni tecniche, soprattutto nel fluttuare della neve all'interno della sfera.

Nell'ambito del suo obbiettivo di realizzare un lungometraggio animato in CGI il gruppo della Pixar incominciò a dedicarsi alla televisione, realizzando pubblicità e altre sequenze. L'obbiettivo intermedio era quello di realizzare uno speciale per la TV di mezz'ora.

La Disney aveva tentato più volte di firmare un contratto con Lasseter, il quale però aveva sempre rifiutato. Gli propose a questo punto un posto come direttore di un lungometraggio animato, proponendogli così di realizzare il suo obbiettivo iniziale. Lasseter rifiutò, ma suggerì alla Disney di realizzare il lungometraggio con la Pixar. La Disney accettò il suggerimento e propose alla Pixar un accordo, affermando che, se erano in grado di realizzare una sequenza animata di mezz'ora, erano in grado di realizzarne una di un'ora e mezza. Lasseter e il gruppo della Pixar abbandonarono quindi momentaneamente i cortometraggi per dedicarsi alla realizzazione di Toy Story, che uscì nel 1995.

La Pixar riprese la realizzazione di cortometraggi nel 1997 con Il gioco di Geri (Geri's game), che vinse l'oscar come miglior cortometraggio animato. Oggi continua la produzione di cortometraggi animati, anche allo scopo di far emergere nuovi talenti e di sviluppare ulteriori innovazioni tecniche.

Prodotti televisivi

  • La Pixar, in quanto comproprietaria con la Disney dei diritti sui personaggi del film Toy Story, figura come coproduttore della serie animata della Walt Disney Television Animation Buzz Lightyear da Comando Stellare (2000-2001). La Disney ne produsse da prima un film Buzz Lightyear da Comando Stellare: Si parte! (2000), e poi un telefilm di 62 episodi. Il film è stato distribuito anche indipendentemente per il mercato dell'home video, e inizia con una scena animata in CGI dalla Pixar contenente i personaggi del film Toy Story riuniti per guardare in tv lo show del loro amico Buzz Lightyear. Il resto della serie è in animazione tradizionale.
  • Con i personaggi di Toy Story la Pixar ha creato anche una serie di filmati originali chiamati Toy Story Treats e destinati a intervallare le trasmissioni del contenitore televisivo per ragazzi One Saturday Morning (oggi (EN) ABC Kids) in onda sulla ABC. In seguito questi video sono stati inseriti nelle edizioni in DVD di Toy Story (non in quelle italiane). In Italia sono andati in onda per un periodo su Disney Channel.
  • Dal film Cars è stata tratta una serie di quattro cortometraggi animati dal titolo Cars Toons, che ampliano e approfondiscono i personaggi e il mondo immaginario introdotti nel film. I primi tre corti sono stati trasmessi per la prima volta dal canale televisivo statunitense Toon Disney tra il 27 e il 29 ottobre 2008, mentre in Italia sono stati trasmessi da Disney Channel tra il 24 dicembre 2008 e il 7 gennaio 2009. Il quarto corto, intitolato Cricchetto ninja-carro nervosetto, è stato distribuito direttamente nelle sale cinematografiche americane dal 12 dicembre 2008, abbinato al film d'animazione Disney Bolt - Un eroe a quattro zampe, anche in Disney Digital 3-D, mentre in Italia è arrivato il 9 aprile 2009 in anteprima televisiva su Playhouse Disney.

Curiosità

Note

Voci correlate

Collegamenti esterni