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Paolo Lorenzi

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Paolo Lorenzi
Paolo Lorenzi nel 2018
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Altezza183 cm
Peso77 kg
Tennis
Termine carriera26 agosto 2021
Carriera
Singolare1
Vittorie/sconfitte 110–185 (37.29%)
Titoli vinti 1
Miglior ranking 33º (15 maggio 2017)
Risultati nei tornei del Grande Slam
Australia (bandiera) Australian Open 2T (2015, 2017)
Francia (bandiera) Roland Garros 2T (2017)
Regno Unito (bandiera) Wimbledon 2T (2017, 2018)
Stati Uniti (bandiera) US Open 4T (2017)
Altri tornei
 Giochi olimpici 2T (2016)
Doppio1
Vittorie/sconfitte 44–108 (28.95%)
Titoli vinti 1
Miglior ranking 82º (29 gennaio 2018)
Risultati nei tornei del Grande Slam
Australia (bandiera) Australian Open 2T (2013)
Francia (bandiera) Roland Garros QF (2017)
Regno Unito (bandiera) Wimbledon 1T (2011, 2012, 2013, 2014, 2016, 2017, 2018)
Stati Uniti (bandiera) US Open 2T (2017)
1 Dati relativi al circuito maggiore professionistico.
 

Paolo Lorenzi (Roma, 15 dicembre 1981) è un ex tennista italiano.

Nella sua longeva carriera, decollata a un'età relativamente avanzata, in singolare ha vinto un torneo del circuito maggiore a Kitzbühel nel 2016, mentre nelle prove del Grande Slam non ha mai superato gli ottavi di finale. Vanta inoltre 21 titoli dell'ATP Challenger Tour ed è stato 33º del ranking ATP nel 2017.

I primi anni da professionista: tornei Futures e Challengers

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La sua carriera professionistica inizia nel 1999 al Future di Valdengo; nell'annata conquista altri due secondi turni, ai Futures di Trani e Grottaglie. Nel suo secondo anno di professionismo, Paolo inizia la stagione al Future di Viterbo, dove vincerà l'unica vittoria dell'anno, ma l'anno successivo ottiene risultati migliori con i quarti a Trani e i secondi turni a Jesi, Oristano e Selargius.

Nel 2002 al Futures di El Menzah in Tunisia raggiunge i quarti di finale ma viene sconfitto dall'iberico Guillermo García López in due set. Due settimane dopo Paolo è all'Italy F4 di Oristano dove raggiunge la sua prima semifinale superando Gianluca Luddi, Florian Mayer e Rodolphe Cadart, perdendo la semifinale contro connazionale Massimo Dell'Acqua per 6-3, 6-0. La settimana successiva si migliora ulteriormente nell'Italy F5 di Selargius dove supera Luca Fereghino, il tedesco Florian Jeschonek, Daniele Bracciali e Massimo Dell'Acqua. In finale il senese viene però sconfitto dal francese Cadart, che aveva battuto la settimana precedente. Chiude il 2002 con un avanzamento di 281 nella classifica ATP.

Nel 2003 Paolo debutta anche nel circuito Challenger esordendo a Recanati il 21 luglio, con la sconfitta rimediata da Daniele Giorgini. La settimana successiva riusce invece a raggiungere la semifinale battendo nell'ordine Carlos Cuadrado, Andrés Dellatorre, Florin Mergea e fermandosi solo contro Francisco Fogues. Dopo questa buona prestazione gioca al Futures di Valpovo in Croazia conquistando il primo titolo in carriera. Nei successivi tornei raggiunge due volte i quarti di finale e cinque volte il secondo turno. A fine anno Paolo avrà guadagnato 83 punti e 138 posizioni del ranking. Nella stagione successiva coglie i migliori risultati in estate e in Italia con i quarti di Mantova e San Benedetto del Tronto e l'unica semifinale dell'anno a Cordenons, ma gli scarsi risultati della parte finale di stagione lo fanno uscire dai primi 300 del mondo. Nel 2005 raggiunge la semifinale al Challenger di Canberra e in estate conferma i quarti a Mantova; stesso risultato ottiene a Trani in agosto e a Sunderland in novembre chiudendo la stagione al 264º posto, dopo aver toccato la 247ª posizione.

Nel 2006 ottiene il suo primo accesso in un main draw del circuito principale superando le qualificazioni del torneo di Adelaide, battendo il francese Jean-René Lisnard, l'inglese Jamie Delgado e il canadese Frédéric Niemeyer. Al primo turno incontra un giovanissimo Andy Murray che, dopo aver perso il primo set 6-3, lo batte nei due parziali seguenti per 6-0, 6-2. Tornato ai tornei Challengers, subisce cinque eliminazioni consecutive ai primi turni prima di conquistare la finale nel torneo messicano di San Luis Potosí dove viene sconfitto in finale da Rainer Eitzinger per 6-4, 6(5)–7, 7-5. Tornato in Europa conquista i quarti a Roma e le semifinali nei Challenger di Milano, dove la finale gli viene negata da Wayne Odesnik, e di Costanza. Dopo alterni risultati in estate, conquista a settembre il suo primo titolo Challenger a Tarragona senza mai perdere un set e battendo in finale il marocchino Younes El Aynaoui battendolo per 6-4, 7–6(4). La vittoria lo porta al 171º posto del ranking mondiale, posizione che migliora ulteriormente nei mesi successivi fino al 164º posto, ottenuto dopo il torneo di Barcellona, dove viene superato nei quarti da Federico Luzzi.

L'ingresso tra i primi duecento del mondo gli permette di giocare le qualificazioni dei tornei del circuito principale. Viene però eliminato al primo turno degli International Series di Costa de Sauipe, di Buenos Aires e all'International Series Gold di Acapulco. Partecipa poi al Challeger di Salinas in Ecuador dove raggiunge la semifinale sia in singolare che in doppio con lo spagnolo Fernando Vicente. Tenta le qualificazioni prima al Master di Miami perdendo al primo turno con il sudafricano Rik de Vost per 6-0, 6-4 e poi a quello di Monte Carlo, dove viene battuto dal serbo Ilija Bozoljac 6-4, 6-2. Riesce invece ad entrare nel tabellone principale a Barcellona dove al primo turno supera in un match durato 170 minuti Stefano Galvani con il punteggio di 6(6)–7, 6-2, 7–6(1), per poi essere sconfitto dall'argentino Agustín Calleri con un duplice 6-2. Dopo alcuni challenger prende parte anche alle qualificazioni del Roland Garros dove raggiunge il terzo turno battendo Frank Dancevic e Robin Vik, per poi perdere 6-2, 6-0 dall'argentino Juan Pablo Brzezicki. Supera un turno anche alle qualificazioni di Wimbledon dove viene poi estromesso dallo svizzero Michael Lammer in tre set. Ancora meno fortunate le qualificazioni degli Us Open dove viene subito battuto da Michał Przysiężny per 6-3, 6-4.

Continua ad alternare i tornei minori alle qualificazioni di quelli maggiori. Partecipa alle qualificazioni degli Australian Open ma viene subito eliminato da Matwé Middelkoop. Dopo alcuni Futures in Cina, a febbraio coglie il successo in un torneo della stessa categoria in Italia battendo in finale l'austriaco Philipp Oswald. Subito dopo tenta senza fortuna l'accesso a Dubai perdendo il primo turno delle qualificazioni contro Wesley Moodie. Dopo alcuni Challenger partecipa alle qualificazioni di Roma ma viene subito battuto in tre set da Nicolás Lapentti. Supera un turno di qualificazioni al Roland Garros ma al secondo è battuto da Marc López. Subito dopo partecipa al Challenger di Alessandria battendo in sequenza Ivan Serheev, Flavio Cipolla, Aleksandr Dolhopolov e Adrian Ungur prima di superare in finale Simone Vagnozzi per 4-6 7-6 7-6.

Anche a Wimbledon il percorso si interrompe subito per opera del tedesco Andreas Beck, mentre agli Us Open passa il primo turno di qualificazione ai danni di Lukáš Dlouhý per poi uscire sconfitto da Kevin Kim. Alla fine dell'anno Lorenzi sfiora le prime duecento posizioni del ranking mondiale nel singolare, mentre la stagione di doppio lo vede imporsi nel Challenger di San Benedetto del Tronto in coppia con il brasiliano Júlio Silva e in due Futures, uno in Cina e uno in Italia, in coppia con Giancarlo Petrazzuolo, con il quale raggiunge anche la finale di un Challenger, a Roma, e di un secondo Future in Cina.

Come nel 2008 tenta le qualificazioni agli Australian Open subendo di nuovo l'immediata eliminazione per mano di Bjorn Rehnquist. Ma la settimana successiva ottiene il suo sesto titolo (quarto del circuito Futures) ad Abidjan grazie ad un percorso netto (nessun set perso) e alla vittoria finale contro l'ivoriano Valentin Sanon; anche la settimana successiva nel secondo Future di Abidjan raggiunge le semifinali, perdendo poi dal monegasco Benjamin Balleret che aveva superato nei quarti la settimana precedente. A Dubai supera un turno di qualificazioni contro Marco Crugnola per perdere al secondo turno con lo svizzero Marco Chiudinelli 7–6(1), 6-4. Nei mesi successivi si dedica con buoni risultati al circuito Challenger raggiungendo in aprile la semifinale a Roma e le finali a San Luis Potosí sconfitto da Santiago Giraldo 6-2, 6(3)–7, 6-2 e a Tenerife dove perde di nuovo con Chiudinelli in due set. Sfiora la qualificazione al Roland Garros, dove elimina l'argentino Guillermo Cañas e lo spagnolo Daniel Muñoz de la Nava prima che il serbo Ilija Bozoljac gli neghi l'accesso al draw principale.

Lorenzi si consola il mese successivo conquistando prima il suo sesto titolo a Reggio Emilia dove elimina in sequenza Daniele Bracciali, Alberto Brizzi (per ritiro), Flavio Cipolla e Sebastian Decoud prima di superare in finale il monegasco Jean-René Lisnard per 7-5, 1-6, 6-2 e subito dopo vincendo il Challenger di Fiume dove, superato al secondo turno lo spagnolo nº 68 del mondo Iván Navarro, vince la finale con lo sloveno Blaž Kavčič in due set. A luglio arriva ai quarti sia a Recanati che ad Orbetello dove conquista anche il secondo titolo Challenger (quarto totale) in doppio, di nuovo in coppia con Giancarlo Petrazzuolo con il quale aveva vinto già i primi Futures l'anno precedente. Dopo le semifinali a Como centra il terzo titolo dell'anno a Lubiana vincendo in rimonta la finale con lo sloveno Grega Žemlja per 1-6, 7–6(4), 6-2. La successiva finale raggiunta a Tarragona e persa in due set contro Daniel Gimeno Traver, gli consente comunque di entrare per la prima volta nei primi 100 del ranking ATP, e di essere ammesso al tabellone principale del torneo 250 di Lione dove viene però eliminato al primo turno dal tedesco Benjamin Becker con un duplice 6-2. I buoni risultati gli permettono di toccare a fine anno il suo best ranking con l'84º posto mondiale in singolare.

La migliorata situazione di classifica permette per la prima volta a Lorenzi di accedere ai tabelloni principali del circuito ATP. Tuttavia non riesce mai a superare il primo turno dei tornei a cui partecipa. A Doha viene sconfitto da Chiudinelli, a Auckland, superati i tre turni di qualificazione, viene sconfitto dal tedesco Simon Greul 6-3, 6-3. Accede anche per la prima volta in carriera al tabellone principale di uno Slam ma la sua avventura agli Australian Open termina subito per mano di Marcos Baghdatis che lo batte 6-2, 6-4, 6-4. Lorenzi ritocca però il suo best ranking ATP in singolare arrivando alla posizione nº83. Partecipa anche al torneo di doppio in coppia con il belga Christophe Rochus ma al primo turno i due vengono eliminati dagli australiani Hensel/Jones per 6(3)–7, 6-3, 6(2)–7. A febbraio partecipa a quattro tornei 250: a Santiago del Cile perde al primo turno dall'argentino Eduardo Schwank 6-4, 6(3)–7, 3-6; al Brasil Open viene sconfitto al debutto dall'atleta di casa Ricardo Mello in due set; a Buenos Aires è nettamente battuto, di nuovo al primo turno, da Marcos Daniel; infine a Delray Beach è il finlandese Jarkko Nieminen ad eliminarlo al primo incontro.

Il mese di marzo lo vede debuttare nei Master 1000, prima di Indian Wells, dove viene battuto da Michael Russell per 6-3, 6-4, e poi in quello di Miami, dove viene superato da Juan Ignacio Chela al tiebreak del terzo set. Il primo passaggio di turno importante lo ottiene a Roma dove al debutto ha la meglio sullo spagnolo Albert Montañés per 2-6, 6-4, 6-3. Nel secondo turno viene invece battuto da Robin Söderling in due set. A maggio viene convocato per la prima volta da Corrado Barazzutti per la Coppa Davis a completare la squadra composta da Simone Bolelli, Potito Starace e Daniele Bracciali per l'incontro di secondo turno del Gruppo I del Girone euro-africano contro i Paesi Bassi. Lorenzi debutta nella competizione a risultato acquisito e porta agli azzurri il quarto punto battendo Igor Sijsling per 6-4, 6-3.- A maggio debutta anche allo Slam Parigino, dove perde 6-4, 3-6, 2-6, 2-6 con il tedesco Andreas Beck. Come in Australia, anche qui si iscrive al torneo di doppio in coppia con il kazako Andrej Golubev con il quale riesce a superare il primo turno (contro i colombiani Falla e Giraldo) per poi concludere la propria avventura contro la coppia francese Ascione/Recouder per 6-4, 3-6, 4-6.

Dopo questo risultato tocca il vertice stagionale nella classifica di doppio arrivando al 267º posto ATP. Il mese successivo gioca lo Slam inglese, quello di Wimbledon, dove incontra di nuovo Albert Montañés, dal quale viene stavolta superato per 6-3, 7–6(5), 6-2. Sull'erba aveva già debuttato ai Queens di Londra dove aveva superato al primo turno Pere Riba per poi incontrare Novak Đoković, allora numero tre del mondo, dal quale viene battuto con un duplice 6-3. Nella seconda metà dell'anno l'unico 250 a cui prende parte è quello di Umago dove viene sconfitto al debutto da Aleksandr Dolhopolov. Per il resto è impegnato soprattutto in tornei Challenger: è a Rimini, a luglio, che conquista l'unico trofeo in singolare dell'anno, battendo nettamente in finale l'argentino Federico Delbonis 6-2, 6-0. Ad ottobre vince anche un titolo di doppio, il quinto della carriera, al Challenger di Asunción in Paraguay in coppia con Fabio Fognini in una finale vinta 6-3, 6-4 contro gli argentini Carlos Berlocq e Brian Dabul.

Partendo da una classifica peggiore rispetto a dodici mesi prima, non ha molte occasioni di giocare i tornei del circuito maggiore. Tenta le qualificazioni al 500 di Dubai ma, superato Illja Marčenko al primo turno, viene battuto al secondo dall'altro ucraino Bubka 7–6(1), 6-4. A marzo torna a Miami dove, superate le qualificazioni ai danni di João Souza e di Daniel Muñoz de la Nava, supera anche il primo turno battendo Ivan Ljubičić 7–6(7), 6-1, prima di arrendersi al numero 18 del mondo, Richard Gasquet per 6-2, 6-3. La primavera gli regala due successi: il primo in doppio, a Barranquilla in coppia con Flavio Cipolla, grazie al successo in finale con gli atleti di casa Alejandro Falla e Eduardo Struvay. Il secondo in singolare, sempre in Colombia, a Pereira, dove conquista il suo settimo titolo Challenger (e undicesimo totale), superando in finale il brasiliano Rogério Dutra da Silva. A maggio supera i due turni di qualificazione degli Internazionali d'Italia ai danni di Pablo Andújar e di Gianluca Naso per poi eliminare al primo turno anche Thomaz Bellucci per 7–6(5), 6-3. Al secondo turno il tabellone gli riserva lo scontro con Rafael Nadal al quale Lorenzi riesce a strappare il primo set 7–6(5) per poi perdere i restanti due 6-4, 6-0.

Rinfrancato dal buon torneo capitolino affronta anche il Roland Garros dove però supera solo il primo turno di qualificazione prima di perdere con il francese Romain Jouan. Sempre a maggio conquista le semifinali al Challenger di Fiume, dove, in coppia con Júlio Silva si aggiudica il titolo di doppio senza mai perdere un set. A Wimbledon partecipa senza successo alle qualificazioni del singolare, dove viene subito eliminato dall'australiano Greg Jones; iscritto anche al torneo di doppio, in coppia con Flavio Cipolla, supera i turni di qualificazione per poi perdere al primo turno contro Grigor Dimitrov e Dmitrij Tursunov 3-6, 4-6. Sempre in doppio, questa volta con Fabio Fognini, partecipa anche al torneo di Stoccarda perdendo al primo turno contro Melzer/Petzschner. Il successivo raggiungimento delle semifinali al Challenger di Orbetello, in coppia con Matteo Baldi gli permette di salire al 169º posto nel ranking di questa specialità. In estate la trasferta negli Stati Uniti lo vede impegnato prima a Washington (sconfitta al primo turno contro Michael Berrer) poi nelle qualificazioni degli US Open dove, superato il primo turno contro Víctor Estrella Burgos, perde al secondo contro il monegasco Jean-René Lisnard. L'ultimo risultato di rilievo dell'anno arriva in settembre, nel Challenger di Lubiana dove, senza mai perdere un set, bissa il successo del 2009 conquistando il dodicesimo titolo di singolare della sua carriera. Alla fine dell'anno Lorenzi risale così al 108º posto del ranking ATP.

Torna a disputare gli Australian Open dopo un anno di assenza, ma il sorteggio gli oppone subito Novak Đoković, futuro vincitore del torneo dal quale subisce una netta sconfitta, rimediando solo due giochi in tre set. La settimana successiva conquista l'unica finale di doppio dell'anno, in coppia con Miguel Lopez Jean, al Challenger colombiano di Bucaramanga. Eliminato da Frederico Gil nel primo turno del 250 di Viña del Mar, disputa il Challenger di Salinas raggiungendo la finale, perdendo con Guido Pella 6-1, 5-7, 3-6. I punti conquistati gli consentono però di rientrare nei primi cento del mondo. Successivamente supera i due turni di qualificazione a Indian Wells, ma al primo turno perde con Robby Ginepri 6-1, 3-6, 4-6. Subito dopo raggiunge ancora una finale Challenger a Guadalajara ma il successo gli viene negato da Thiago Alves che lo batte 6-3, 7–6(4).

Al successivo Master 1000, a Miami, perde il combattuto match di secondo turno di qualificazioni con Roberto Bautista Agut per 7-5, 4-6, 5-7. Di nuovo raggiunge la finale al Challenger di San Luis Potosí ma non riesce a conquistare la vittoria, questa volta battuto da Rubén Ramírez Hidalgo 6-3, 3-6, 4-6. Nel 250 di Houston supera al primo turno Wayne Odesnik in tre set ma al secondo turno viene eliminato dal nº15 del mondo Feliciano López per 6-4, 7–6(4). Raggiunge la terza Finale Challenger dell'anno a Sarasota fallendo la vittoria finale contro Sam Querrey che lo batte 1-6, 7–6(3), 3-6. Al 500 di Barcellona perde al primo turno il derby con Flavio Cipolla per 6-0, 6-3; sulla terra dell'Estoril supera invece al primo turno Édouard Roger-Vasselin prima di perdere col futuro finalista del torneo, Richard Gasquet (6-1, 6-1 il risultato).

Anche al Foro Italico è Gasquet a interrompere il percorso di Lorenzi al secondo turno, dopo che l'italiano aveva superato all'esordio Nikolaj Davydenko in tre set. Si interrompe subito la partecipazione al Roland Garros dove al primo turno esce sconfitto dall'incontro con Nicolás Almagro per 6-3, 7-5, 6-4. La stagione sull'erba lo vede eliminato al primo turno al Queen's (sconfitto dal giapponese Tatsuma Itō) mentre, superato il primo turno contro Ivan Dodig, esce al secondo turno di 's-Hertogenbosch perdendo 7–6(3), 6-2 contro Xavier Malisse. A Wimbledon è costretto a cedere al primo turno nei confronti di Nicolas Mahut dopo quasi quattro ore di gioco, con il punteggio di 3-6, 7-5, 7–6(3), 5-7, 2-6. Dopo le eliminazioni all'esordio nei 250 di Umago e di Atlanta, coglie finalmente il primo successo dell'anno nel Challenger di Cordenons grazie al successo in finale contro Daniel Gimeno Traver per 7–6(5), 6-3. Il sorteggio degli US Open gli mette di nuovo subito di fronte il futuro finalista del torneo e numero due del mondo Novak Đoković, contro il quale anche questa volta Lorenzi riesce a vincere solo due game. A settembre raggiunge la sesta finale di stagione al Challenger di Todi ma è costretto al ritiro nella finale contro Andrej Kuznecov quando era in svantaggio 6-3, 2-0.

Costretto al ritiro anche al secondo turno al 250 di San Pietroburgo, a Vienna supera prima la testa di serie nº7 Benoît Paire 6-4, 6-4 poi il canadese Vasek Pospisil 6-4, 6-4, prima di arrendersi ai quarti contro Gilles Müller per 6-3, 6-4. Il secondo titolo stagionale giunge nel Challenger di Medellin dove, dopo tre ore di gioco, Lorenzi ha la meglio in finale sull'argentino Leonardo Mayer per 7–6(5), 6(4)–7, 6-4. Sarà proprio Mayer a negargli la settimana successiva l'ennesima vittoria nel Challenger ecuadoregno di Guayaquil: l'argentino ha infatti la meglio in questa seconda finale consecutiva per 6-2, 6-4. Per Lorenzi la soddisfazione di toccare il suo best ranking (63ª posizione) e di partecipare come testa di serie nº2 alla seconda edizione dell'ATP Challenger Tour Finals dove però vince solo il primo incontro del suo girone (contro Gastão Elias); le successive sconfitte subite contro Victor Hănescu e Aljaž Bedene non gli consentono la qualificazione alle semifinali del torneo.

2013 – Il primo titolo ATP in doppio

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Inizia l'anno raggiungendo i quarti a Doha dove, dopo aver eliminato Albert Ramos Viñolas e Lukáš Rosol, viene sconfitto da David Ferrer per 6-3, 6-0. Dopo l'immediata eliminazione ad Auckland, arriva agli Australian Open da numero 59 del mondo; qui incontra al primo turno Kevin Anderson al quale cede dopo quasi tre ore di gioco con il punteggio di 3-6, 7–6(3), 6-3, 6-4. I buoni risultati degli ultimi mesi gli valgono la terza convocazione della sua carriera in Coppa Davis per il primo turno del World Group contro la Croazia. Lorenzi viene sconfitto nel primo incontro in programma da Marin Čilić per 6-1, 6(6)–7, 4-6, 6-3, 6-2. Torna a raggiungere i quarti di finale nel 250 di Viña del Mar dove, eliminati Gianluca Naso e Tommy Robredo, perde con Jérémy Chardy per 6-2, 6-3. Nello stesso torneo ottiene però la vittoria in doppio in coppia con Potito Starace, battendo in finale Rafael Nadal, al suo rientro dopo l'infortunio e vincitore in singolare, e Juan Mónaco per 6-2, 6-4. Dopo le sconfitte al primo turno a San Paolo e a Buenos Aires, disputa il primo 500 dell'anno ad Acapulco: supera al primo turno la testa di serie numero 7 Benoît Paire in tre set 4-6, 6-3, 6-4 e poi lo spagnolo Pablo Andújar per 6-4, 6-3, prima di perdere ancora contro David Ferrer, numero uno del torneo, per 6-3, 6-1. Nello stesso torneo coglie ancora un buon risultato in doppio, raggiungendo la semifinale in coppia con Thomaz Bellucci.

Grazie a questo risultato entra, sebbene per poco, nei primi cinquanta del mondo; raggiunge il secondo turno a Indian Wells (sconfitto da Gilles Simon 3-6, 6-3, 7-5) ma perde al primo turno al successivo Master 1000 di Miami contro Nikolaj Davydenko per 6-0, 2-6, 6-0. Raggiunge poi i quarti di finale a Houston, dove viene eliminato da Nicolás Almagro, il secondo turno nell'ATP 500 di Barcellona e nel 250 all'Estoril mentre non va oltre il primo turno agli Internazionali d'Italia, a Nizza, al Roland Garros, a Wimbledon, Amburgo, a Umago, agli US Open e a San Pietroburgo. In questa fase centrale dell'anno dunque l'unico turno superato è stato il primo di 's-Hertogenbosch (contro Thiemo de Bakker) e la discesa in classifica gli impone di giocare le qualificazioni prima, senza successo, a Pechino e poi a Shanghai dove approda al primo turno e viene eliminato da Fabio Fognini in tre set. Chiude la stagione ATP a Mosca, dove supera Filippo Volandri per ritiro 3-6, 7-5, 4-1, ma poi perde da Andreas Seppi 6-3, 6-2; nemmeno nei restanti tornei Challenger ottiene risultati di rilievo e chiude l'anno fuori dai primi cento del mondo.

2014 – La prima finale ATP in singolare

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Apre la stagione con due tornei Challenger: la finale raggiunta all'Open Bucaramanga e persa contro Alejandro Falla in due set e la semifinale di Chitré. Il debutto annuale nel circuito ATP avviene a Viña del Mar dove viene eliminato al secondo turno da Guillermo García López e non riesce quindi a difendere i quarti di finale dell'anno precedente. Raggiunge la prima finale ATP della sua carriera a San Paolo, dove elimina lo spagnolo Pere Riba 7-5, 6-3, il brasiliano Rogério Dutra da Silva 6-4, 6-3, prima di eliminare la testa di serie numero 4 del torneo, l'argentino Juan Mónaco per 7–6(6), 6(4)–7, 6-4. In semifinale incontra la testa di serie numero 1, il tedesco Tommy Haas e, dopo aver vinto il primo set per 6-3, gode del ritiro per infortunio dell'avversario quando era in vantaggio per 3-2. In finale incontra l'argentino Federico Delbonis che lo supera in rimonta dopo oltre due ore di gioco, con il punteggio di 4-6, 6-3, 6-4; grazie a questo buon risultato risale alla posizione numero 100 del ranking mondiale.

Passando dalle qualificazioni accede anche al main draw di Indian Wells, dove batte al primo turno Pablo Carreño Busta 3-6, 6-2, 6-1, per poi cedere al secondo contro Marin Čilić con un duplice 6-2. Eliminato al primo turno delle qualificazioni del Master 1000 di Miami, torna in campo nel Challenger di San Luis Potosí raggiungendo per la quarta volta in carriera la finale e riesce per la prima volta ad aggiudicarsi il trofeo, battendo in finale lo spagnolo Adrián Menéndez Maceiras con un agevole 6-1, 6-3. Grazie a questa vittoria scala 22 posizioni nel ranking mondiale fino alla posizione 85. In maggio ottiene una wild card per gli Internazionali d'Italia ma viene subito estromesso dal torneo per mano dello spagnolo Pere Riba. Successivamente disputa e supera le qualificazioni per il Roland Garros ma perde al primo turno contro Roberto Bautista Agut 6-3, 7-5, 6-2.

La sua stagione sull'erba lo vede prima impegnato ai Queen's (sconfitta al debutto in tre set contro Vasek Pospisil) e successivamente nelle qualificazioni di 's-Hertogenbosch, che vince, trovandosi poi opposto al portoghese João Sousa che lo elimina al primo turno in tre set. A Wimbledon il sorteggio gli pone di fronte Roger Federer che lo batte in tre set (6-1,6-1, 6-3).

Agli US Open successivi, sconfiggendo il giapponese Yoshihito Nishioka che si ritirerà nel terzo set dopo aver perso i primi due, vince il suo primo incontro in un torneo del Grande Slam dopo tredici eliminazioni al primo turno. In seguito supera un turno a Metz contro la wild card francese Laurent Lokoli prima di perdere con Philipp Kohlschreiber; in ottobre conquista il secondo titolo dell'anno a Cali, in Colombia, dove, da numero due del tabellone, supera in finale il numero tre del torneo Estrella Burgos per 4-6, 6-3, 6-3.

2015 – ATP Challenger Tour Finals

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Dopo due eliminazioni al primo turno a Doha e Auckland, ottiene la prima vittoria agli Australian Open dove supera per la prima volta in carriera un turno grazie al successo su Dolhopolov, numero 23 del mondo, per 6-4, 6-3, 6-2; nel turno successivo viene però estromesso dal torneo dal canadese Pospisil in quattro set, dopo aver vinto al tie-break il primo.

Si spinge fino ai quarti a Quito, superando Menendez-Maceiras e Falla prima di arrendersi a Verdasco con un pesante 6-1, 6-2. A San Paolo viene eliminato al primo turno in singolare, ma raggiunge la seconda finale della sua carriera in doppio in un torneo del circuito maggiore, in coppia con l'argentino Schwartzman; torna alla vittoria a Buenos Aires dove supera al debutto Bellucci in tre set, ma perde nel secondo turno con il tennista di casa Delbonis (6-4, 6-2 i parziali). Eliminato al primo turno di Miami da Kližan, vola in Messico per difendere il titolo di San Luis Potosí, ma viene fermato in semifinale dall'irlandese McGee.

Perde al primo turno sia a Barcellona che a Roma, dove viene battuto da Pablo Cuevas per 6-3, 6-2. Conquista il primo titolo della stagione al Challenger turco di Eskişeir superando in finale lo spagnolo Cervantes con due tie-break. Perde al primo turno sia al Roland Garros, dove viene battuto da Müller dopo cinque combattuti set, che a Wimbledon, sconfitto da Veselý. Torna a superare un turno in un torneo del circuito maggiore a Umago, dove batte in tre set Matteo Trevisan prima di perdere con Kohlschreiber. Dopo un'altra negativa apparizione nel 250 di Gstaad (eliminazione da parte di Giraldo) è di nuovo in un challenger che Lorenzi torna al successo: ad inizio agosto infatti vince a Cortina d'Ampezzo, battendo in finale Máximo González per 6-3, 7-5, e conquistando anche il titolo di doppio in coppia con Matteo Viola. È di nuovo il ceco Veselý a sbarrargli la strada nell'ultimo Slam di stagione, battendolo agli US Open con un triplo 6-4.

In settembre torna a giocare per la nazionale italiana di Davis battendo, nell'ultimo (e ininfluente) match di spareggio contro la Russia, Kravčuk. A Metz batte al primo turno Darcis, poi viene eliminato di nuovo da Kohlschreiber 6-3, 6-3. È il preludio al periodo migliore dell'anno: a ottobre infatti conquista due titoli challenger consecutivi in Colombia. A Pereira batte in finale e in rimonta il tennista di casa González per 4-6, 6-3, 6-4 e a Medellín supera il cileno Gonzalo Lama che si ritira durante il secondo set della finale. Sempre in Colombia raggiunge la quinta finale della stagione, perdendo a Bogotà al cospetto del colombiano Eduardo Struvay per 3-6, 6-4, 4-6.

Chiude la stagione disputando le ATP Challenger Tour Finals a San Paolo del Brasile: nel Round Robin conquista una vittoria contro Dustov, ma subisce due sconfitte contro gli spagnoli Cervantes (che poi si aggiudicherà il trofeo) e Muñoz-De la Nava, non riuscendo ad accedere alle semifinali.

2016 – Il primo titolo ATP in singolare e numero 1 italiano

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Inizia la stagione a Doha da numero 68 del mondo, dove perde al primo turno con Andújar in tre set. La settimana successiva conquista il suo diciassettesimo trofeo Challenger a Canberra superando in finale il croato Dodig per 6-2, 6-4. Al primo turno degli Australian Open incontra invece Dimitrov, dal quale viene superato in tre set. Si sposta quindi in Sudamerica esordendo sulla terra rossa al Challenger di Bucaramanga, in Colombia: raggiunge per la seconda volta la finale del torneo (come nel 2014) ma viene di nuovo sconfitto all'atto conclusivo, stavolta dall'austriaco Gerald Melzer per 6-3, 6-1. Conquista i primi successi nel circuito maggiore a Quito dove, da testa di serie numero sei, si spinge fino alle semifinali, battendo nei quarti il numero venti del mondo Tomić per perdere poi contro il brasiliano Bellucci in tre set. A Buenos Aires trova di nuovo Andújar e poi Schwartzman e supera entrambi in tre set, prima di incontrare nei quarti il numero 5 del mondo Nadal, che lo supera per 7–6(3) 6-2. Nel torneo argentino Lorenzi raggiunge la finale di doppio (la terza in carriera nel circuito ATP) in coppia con Iñigo Cervantes; il trofeo viene però vinto dalla coppia colombiana Farah - Cabal che si impone in finale per 6-3, 6-0.

Dopo questo torneo Lorenzi tocca di nuovo la posizione numero 50 nella classifica mondiale, quasi tre anni dopo essere arrivato così in alto per la prima volta (marzo 2013). Il primo 500 della stagione, quello di Rio, lo vede affrontare il derby con Marco Cecchinato, dal quale esce vincitore in tre set, prima di perdere nettamente al secondo turno con Delbonis. Subito eliminato al primo turno del torneo di San Paolo, è tra i protagonisti della fortunata sfida Davis di Pesaro contro la Svizzera: batte infatti Marco Chiudinelli nella prima giornata contribuendo poi al 5-0 finale la nazionale italiana ai quarti di finale anche con il successo, a risultato acquisito, su Antoine Bellier. Archiviato con una sconfitta al debutto il 250 di Houston, Lorenzi vola a Monte Carlo per il secondo derby di stagione: avversario del primo turno è infatti il numero uno italiano Fognini che Lorenzi supera per la prima volta in carriera per 2-6, 6-0, 6-1; al secondo turno perde però in due set con il numero 16 del mondo Monfils.

Si spinge di nuovo fino ai quarti a Bucarest, eliminando ancora Schwartzman e poi il giapponese Taro Daniel prima di cedere a Pouille in tre set. All'Estoril supera al primo turno lo svedese Ymer, ma perde al secondo contro Mayer. Sconfitto all'esordio degli Internazionali d'Italia da Bautista Agut, torna a giocare un challenger a Mestre, arrivando alla semifinale. Partecipa per la sesta volta agli Open di Francia e, per la sesta volta, viene eliminato al debutto, stavolta per opera di Berlocq. Vista la prematura eliminazione, si iscrive al challenger di Caltanissetta e conquista il diciottesimo titolo di categoria, superando, tra gli altri, Giannessi in semifinale e Donati in finale.

Nei tre tornei sull'erba a cui prende parte non riesce a conquistare nessun successo; se a Nottingham esce al secondo turno grazie al bye ottenuto come testa di serie, ad Halle e Wimbledon viene eliminato al primo turno. A luglio viene confermato titolare di Davis giocando il doppio con Fognini nel quarto di finale contro l'Argentina: il duo italiano viene però sconfitto dalla coppia Del Porto - Pella in cinque combattuti set.

Il 23 luglio 2016 Lorenzi diventa il giocatore più anziano al mondo (34 anni, 7 mesi e 19 giorni) ad aggiudicarsi per la prima volta in carriera un torneo del circuito ATP, nonché il più anziano tennista italiano in assoluto a conquistare un titolo del circuito maggiore. Sulla terra rossa di Kitzbühel, dopo aver superato Roberto Carballés Baena, Jan-Lennard Struff e Gerald Melzer, sconfigge in finale Nikoloz Basilašvili con il punteggio di 6-3, 6-4. Diventa così il 22º giocatore italiano ad aggiudicarsi un trofeo del circuito maggiore. In virtù di questo risultato raggiunge la 41ª posizione del ranking ATP.[1] Il 1º agosto migliora ulteriormente la sua classifica, salendo al 40º posto e diventando per la prima volta il n° 1 italiano davanti a Fabio Fognini.

Paolo disputa gli Internazionali di Tennis del Friuli Venezia Giulia come prima testa di serie grazie a una Wild card, seppur con qualche difficoltà, supera i primi turni sconfiggendo Walter Trusendi 6-4, 3-6, 6-1, Edoardo Eremin 4-6, 6-1, 6-1, per aggiudicarsi poi la rivincita nei confronti di Filip Krajinović, stavolta battuto 6-2, 4-6, 6-1. La sua corsa termina però in semifinale dove viene battuto dallo spagnolo Daniel Gimeno Traver 6-3, 3-6, 7–6(4).

Agli Us Open di New York raggiunge per la prima volta in carriera il terzo turno in uno Slam: dopo aver battuto in tre set l'argentino Carlos Berlocq, supera in una maratona di 4 ore e 54 minuti, la testa di serie numero 30 Gilles Simon: 3-6, 6-2, 6-2, 6(1)–7, 7–6(3) il risultato finale.[2] Successivamente viene eliminato dalla seconda forza del torneo e del ranking mondiale, lo scozzese Andy Murray, vincitore per 7–6(4), 5-7, 6-2, 6-3.[3]

In seguito partecipa al torneo di San Pietroburgo, dove raggiunge i quarti di finale per la quinta volta in stagione nel circuito maggiore, dopo aver superato Miša Zverev 3-6, 7–6(6), 6-0, Alexandre Sidorenko 7–6(6), 6-4, prima di arrendersi al numero 9 del mondo il ceco Tomáš Berdych 6-3, 6-4. Lorenzi parte poi per la tournée asiatica; a Chengdu sconfigge al primo turno John Millman, ma poi perde da Schwartzman; nell'ATP 500 di Pechino viene sconfitto all'esordio dal numero 4 del mondo lo spagnolo Rafael Nadal. Poi prende parte al Master 1000 cinese, lo Shanghai Rolex Masters, superando il primo turno in rimonta lo spagnolo García López con il punteggio di 5-7, 7–6(2), 6-3, per poi perdere al secondo turno contro il numero 6 del mondo il canadese Milos Raonic per 6-2, 6-4.

Tornato in Europa è presente alla Kremlin Cup, dove affronta due derby: prima supera il faentino Federico Gaio, grazie ad un duplice 6-4, poi contro Fabio Fognini, dal quale perde invece in tre set. Lorenzi partecipa per la prima volta in carriera a Basilea, allo Swiss Indoors, batte in due set 6-4, 7–6(4) il francese Nicolas Mahut, prima di cedere al numero 5 del mondo il giapponese Kei Nishikori 7–6(3), 6-2. Nel torneo di Parigi-Bercy ultimo Master 1000 dell'anno, sconfigge il tennista di casa Benoît Paire, ma poi viene eliminato da Pablo Cuevas. Chiude la stagione al quarantesimo posto del ranking mondiale, mantenendo il primo posto tra i tennisti italiani.

2017 – Ottavi agli US Open e best ranking

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Inizia l'anno a Doha, dove viene eliminato al primo turno da Almagro in tre set. Nel torneo di Sydney, vince il primo turno dopo una dura battaglia contro Floriar Mayer con il punteggio 7–6(4), 4-6, 7–6(5), ma viene poi sconfitto dal campione in carica Viktor Troicki 6-3, 6-4. Agli Australian Open, supera il primo turno contro l'australiano Duckworth per 6-4, 7–6(4), 6(4)–7, 6-4, al secondo turno si trova di fronte di nuovo Troicki che lo sconfigge ancora al termine di un incontro durato 3 ore e 52 minuti in cinque set molto lottati: 6-3, 1-6, 7–6(3), 3-6, 6-3 il risultato finale. In Coppa Davis, nella trasferta sudamericana contro l'Argentina, vince l'incontro contro Pella con il punteggio di 6-3, 6-3, 6-3 regalando all'Italia il primo punto di una sfida poi vinta dagli azzurri, che accedono così ai quarti di finale.

In seguito partecipa al torneo dell'Ecuador Open, accreditato dalla teste di serie numero 3 che gli vale un bye al primo turno; nel secondo, affronta l'australiano Matthew Ebden 6-4, 6-4, ai quarti di finale si scontra con lo statunitense Rajeev Ram battendolo 6-3, 6-4 e in semifinale gioca contro la testa di serie numero 2 del torneo, Albert Ramos Viñolas, costringendolo alla resa per 6-1, 6-4. In finale è costretto a cedere, dopo 2 ore e 36 minuti, a Víctor Estrella Burgos campione in carica, con il risultato di 6(2)–7, 7-5, 7–6(6). Per Lorenzi si tratta della terza finale ATP. Il 13 febbraio sale alla posizione n° 37 del ranking ATP riconquistando la leadership nazionale davanti a Fabio Fognini, che deterrà fino al 2 aprile. Nei tornei successivi di Buenos Aires e Rio esce al primo turno. Torna a vincere un match ad Acapulco contro Lu, e poi perde in maniera netta da Nadal.

Partecipa al primo Master 1000 di Indian Wells, supera il primo turno battendo Robin Haase 6-4, 6-3, ma cede al turno successivo contro lo svizzero numero 3 del mondo Stan Wawrinka, che prevale 6-3, 6-4. A Miami usufruisce di un bye al primo turno in quanto testa di serie numero 32, al secondo turno esce di scena, sconfitto da Mannarino in tre set. Prende parte alla trasferta di Coppa Davis contro il Belgio valevole per un posto in semifinale, perdendo in quattro set il singolare con Steve Darcis e in tre set quello con David Goffin. Alla fine la squadra belga prevale per 3 punti a 2. Al Grand Prix Hassan II di Marrakech raggiunge i quarti di finale battendo lo spagnolo Guillermo García López 7–6(4), 7-5, e il marchigiano Gianluigi Quinzi 7–6(5), 2-6, 6-4, ma poi dopo un match molto equilibrato cede a Jiří Veselý 3-6, 6-3, 7–6(5). Al Master 1000 di Monte Carlo supera Marcel Granollers 6-2, 6-4, prima di essere eliminato con il medesimo punteggio dal francese Lucas Pouille, testa di serie numero 11. Partecipa alla prima edizione del Gazprom Hungarian Open di Budapest, dove batte in successione Michail Kukuškin 6-4, 7-5, Serhij Stachovs'kyj 6-4, 3-6, 6-3, Andrej Kuznecov 6-4, 6-4, ma la sua corsa si ferma in semifinale sconfitto nuovamente da Lucas Pouille, numero uno del torneo in due set 6-2, 7-5.

Il 15 maggio raggiunge la sua migliore classifica in carriera salendo al n° 33.[4]

Alla vigilia degli Internazionali d'Italia Lorenzi è costretto ad annunciare il proprio forfait a causa di problemi fisici.[5] Torna in campo a Ginevra ma viene sconfitto al primo turo da Kevin Anderson in due set. Al Roland Garros riesce a vincere il suo primo incontro in carriera, superando Ričardas Berankis col punteggio di 6-0, 6-2, 6-4[6], per poi cedere al secondo turno contro John Isner 3-6, 6(3)–7, 6(2)–7[7]. In doppio raggiunge inoltre i quarti di finale in coppia con Rogério Dutra da Silva.

Dopo l'esperienza al Roland Garros partecipa al torneo italiano challenger di Caltanissetta di cui era il detentore. Al primo turno si impone per 7-5, 6-4 sul tennista Marcelo Arévalo, al secondo supera Laslo Đere 6(6)–7, 6-3, 6-2, nei quarti Guido Andreozzi 6-2, 3-6, 6-4 e in semifinale Radu Albot con un doppio 6-4. Raggiunge quindi la seconda finale consecutiva, dove batte Alessandro Giannessi per 6-4, 6-2. La settimana successiva ad Halle viene sconfitto al primo turno 6-3, 6-2 da Alexander Zverev. Non va meglio ad Adalia, dove viene sorpreso all'esordio da Radu Albot 6-3, 6-4.

A Wimbledon, supera per la prima volta in carriera il primo turno, battendo 7–6(3), 4-6, 7–6(8), 7-5 Horacio Zeballos. Al secondo turno viene sorpreso da Jared Donaldson per 4-6, 6(0)–7, 7–6(0), 2-6. Torna in campo a Umago, dove dopo aver superato Aljaž Bedene, Jiří Veselý e Alessandro Giannessi raggiunge la sua quarta finale in carriera, dove viene sorpreso da Andrej Rublëv col punteggio di 6-4, 6-2. La settimana seguente a Gstaad batte Marco Chiudinelli al primo turno, ma viene poi sconfitto da Ernests Gulbis al secondo. A Kitzbühel, dove difendeva il titolo, viene sorpreso all'esordio, al secondo turno, da João Sousa.

Apre la stagione sul veloce americano a Montreal superando il giovane emergente Tiafoe per perdere al secondo turno contro Kyrgios; esce poi al primo turno a Cincinnati, dove viene superato con un doppio 6-3 da Carreño Busta. A Wiston-Salem, da testa di serie numero sette, dopo il bye del primo turno, batte il brasiliano Monteiro in tre set ma perde agli ottavi con la wild card Fritz, cedendo in entrambi i set al tie break.

Agli Us Open batte al primo turno il portoghese João Sousa in 4 set, per poi sconfiggere Gilles Müller al secondo turno. Nel terzo turno incontra il connazionale Thomas Fabbiano, che sconfigge abilmente in tre set. Viene eliminato al quarto turno, più anziano giocatore ad esordire in un quarto turno di uno slam, da Kevin Anderson in 4 set dopo 2 ore e 57 minuti di gioco.

2018 – L'uscita dalla Top 100, due titoli Challenger

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Inizia la stagione a Doha, dove perde al primo turno in tre set da Gaël Monfils, che poi si aggiudicherà il torneo. Gioca successivamente il torneo di Sydney, dove batte Jordan Thompson e Albert Ramos Viñolas, prima di essere eliminato ai quarti di finale da Daniil Medvedev, che sarà poi il vincitore del torneo.

Agli Australian Open esce al primo turno dopo essere stato in vantaggio per due set a zero contro Džumhur, testa di serie n. 28 del seeding, con il punteggio di 3-6 2-6 7-6 6-2 6-4. A Quito, dove è accreditato della testa di serie numero 4 e dove difendeva la finale dell'anno precedente, gode di un bye al primo turno ma nel secondo viene battuto da Carballés Baena in due set; la precoce eliminazione porta Lorenzi ad uscire dalle prime cinquanta posizioni del ranking per la prima volta dal giugno 2016.

Annullate le previste partecipazioni a Buenos Aires, Rio, Dubai, Indian Wells e Miami[8] a causa del persistere di un problema al piede, Lorenzi rientra in campo al Challenger di San Luis Potosí, torneo in cui in carriera ha conquistato quattro finali con una vittoria nel 2014, nel tentativo di guadagnare punti utili a disputare al meglio la stagione sulla terra rossa. Ampiamente accreditato del numero uno del tabellone in quanto unico partecipante tra i primi cento del mondo, subisce una cocente sconfitta per 7–6(2),1-6, 6-3 al debutto contro lo statunitense Austin Krajicek.

Nonostante la convocazione, non disputa nessun incontro nei quarti di Davis di Genova contro la Francia ma il digiuno di vittorie continua ad allungarsi con le sconfitte al primo turno contro Miša Zverev a Marrakech, contro Pierre-Hugues Herbert a Montecarlo e contro Nikoloz Basilašvili a Budapest. A Istanbul arriva ai quarti, dove viene battuto da Laslo Đere per 7-6, 5-7, 6-7. Anche al Madrid Masters esce al primo turno battuto in due set da Fernando Verdasco. Per il dolore al piede salta i tornei successivi, tra cui Roma, e si ripresenta al Roland Garros perdendo nettamente al primo turno da Anderson. Dopo l'ennesima uscita stagionale al primo turno al Challenger Città di Caltanissetta, che l'aveva visto vincitore nelle ultime due edizioni, perde la finale del nuovo Challenger dell'Aquila contro Facundo Bagnis.

In luglio supera Laslo Đere al primo turno a Wimbledon e perde in 4 set al secondo contro Gaël Monfils. Subito dopo esce al primo turno al torneo di Umago, perde quindi i punti guadagnati con la finale dell'anno precedente ed esce dalla top 100, prima volta dall'aprile 2014. Vi rientra due settimane dopo vincendo la prima edizione del Challenger di Sopot, battendo in finale Daniel Gimeno Traver per 7–6, 6–7, 6–3. Sempre ad agosto si impone anche nel Challenger di Cordenons vincendo la finale contro l'ungherese Valkusz. Riesce così ad entrare nel tabellone degli US Open dove al primo turno elimina in quattro set Kyle Edmund ma viene eliminato al secondo turno da Guido Pella che lo batte per 7-5, 6-0, 6-2. Si tratta dell'ultimo incontro nel circuito maggiore di una stagione che prosegue solo sui campi del circuito Challenger senza risultati di particolare rilievo. Un andamento che porta Lorenzi a chiudere la stagione oltre la centesima stagione per la prima volta dal 2013.

2019 – Terzo turno agli US Open

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La nuova stagione si apre con le qualificazioni di Doha dove, pur battuto nel secondo turno di qualificazione da Berankis, viene ripescato e torna a giocare in un torneo ATP contro Fernando Verdasco dal quale viene però battuto in due partite. Anche agli Australian Open arriva fino all'ultimo turno delle qualificazioni, ma, di nuovo, viene sconfitto, stavolta da Daniel Evans: per Lorenzi si tratta della prima assenza in un torneo Slam dagli Australian Open del 2014. Battuto all'esordio, al secondo turno del ricco Challenger di Newport Beach, accede, ancora come lucky loser, al tabellone della prima edizione del torneo di Cordoba, dove era stato superato da Giannessi in tre combattuti set nell'ultimo turno di qualificazione. Ma il match inaugurale del torneo, contro Pella, si risolve a favore dell'argentino per 6-1, 6-3[9].

La prima vittoria in stagione giunge nell'ATP 250 di New York, dove al primo turno supera in tre set la testa di serie nº 8 Tennys Sandgren. Negli ottavi sconfigge sempre in tre partite Ryan Harrison,[10] prima di arrendersi nel set decisivo al qualificato statunitense Brayden Schnur. Nel 250 di Delray Beach esce agli ottavi di finale contro la testa di serie nº 4 Steve Johnson, dopo aver superato al primo turno il qualificato Tim Smyczek. Dopo tre sconfitte consecutive al primo turno, tra cui quella di Wimbledon per mano di Daniil Medvedev, torna al successo al primo turno del 250 di Umago, a spese del qualificato tedesco Peter Torebko, per poi inchinarsi in tre set alla testa di serie nº 3 Laslo Đere. Nel 250 di Gstaad si ferma all'esordio, sconfitto da Roberto Carballés Baena, testa di serie nº 6.

A Flushing Meadows prende parte al torneo di qualificazioni dove, dopo aver superato i primi due turni a spese dello spagnolo Enrique López Pérez e del francese Enzo Couacaud viene eliminato da Jiří Veselý al tie-break del set decisivo. Grazie al forfait di Kevin Anderson, viene ripescato come lucky loser ed entra nel tabellone principale. All'esordio rimonta uno svantaggio di due set per eliminare il sedicenne statunitense Zachary Svajda, in tabellone grazie a una wild card. Al secondo turno si impone, sempre in cinque partite, su Miomir Kecmanović dopo 4 ore e 47 minuti. Viene sconfitto al terzo turno da Stan Wawrinka, dopo tre set combattuti e conclusi col punteggio di 6-4, 7-6, 7-6.

Si arrende all'esordio nel Bangkok Challenger per mano di Sasikumar Mukund. Nelle qualificazioni degli Australian Open supera Adrián Menéndez Maceiras per poi arrendersi in tre set a Lukáš Rosol. Perde al primo turno del Maharashtra Open contro il futuro finalista Jahor Herasimaŭ. Supera le qualificazioni dell'ATP 250 di New York (New York Open) sconfiggendo in due set Guillermo García López e Noah Rubin, nel tabellone principale supera nettamente Danilo Petrović, per poi perdere contro Miomir Kecmanović 6-3 6-3. Esce al primo turno degli ATP 250 di Delray Beach e Santiago del Cile. Nel Monterrey Open supera all'esordio James Ward e poi si arrende in tre parziali a Ulises Blanch. Agli Us Open viene sconfitto da Brandon Nakashima al primo turno con il punteggio di 6-3 6-2 7-6. Al Roland Garros, spostato a settembre a causa della pandemia di COVID-19, perde al primo turno di qualificazioni contro Botic van de Zandschulp 7-6 6-3.

2021 – Il ritiro

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Agli Australian Open viene sconfitto al primo turno di qualificazioni dalla wild card John-Patrick Smith con il punteggio di 7-5 6-1. A marzo disputa il Miami Open, il primo Masters 1000 dell'anno dopo la posticipazione di Indian Wells. Partendo dalle qualificazioni, supera João Menezes in rimonta, poi elimina Jason Jung 6-4 6-4, qualificandosi per il tabellone principale ma viene sconfitto al primo turno da Ernesto Escobedo in due set. Ad aprile raggiunge la finale in doppio al Challenger di Roma I con il peruviano Juan Pablo Varillas, perdendo da Sadio Doumbia e Fabien Reboul in due set combattuti. Dopo aver perso al primo turno di qualificazioni anche al Roland Garros e a Wimbledon e aver avuto in bilancio negativo di vittore-sconfitte nei Challenger senza risultati notevoli il trentanovenne Lorenzi annuncia l'intenzione di ritirarsi dopo gli US Open. Nello Slam di New York batte al primo turno delle qualificazioni il portoghese João Sousa 7-6, 1-6, 7-5 al termine di una partita lunga e lottata. Chiude la carriera, a 39 anni, al termine di una sconfitta contro Maxime Janvier nel match successivo con il punteggio di 6-4, 6-3.[11]

Nato a Roma e vissuto a Siena, risiede attualmente a Sarasota, Florida.

Il 17 dicembre 2016 ha sposato Elisa Braccini, a Siena.[12]

È un appassionato di basket e calcio e tifa rispettivamente la Mens Sana Basket 1871 e la Fiorentina.[13]

È un contradaiolo del Nicchio.

Legenda
Grande Slam (0)
ATP Finals (0)
ATP Masters 1000 (0)
ATP Tour 500 (0)
ATP Tour 250 (1)
Nr. Data Torneo Superficie Avversario in finale Punteggio
1. 23 luglio 2016 Austria (bandiera) Generali Open, Kitzbühel Terra rossa Georgia (bandiera) Nikoloz Basilašvili 6–3, 6–4

Finali perse (3)

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Legenda
Grande Slam (0)
ATP Finals (0)
ATP Masters 1000 (0)
ATP Tour 500 (0)
ATP Tour 250 (3)
Nr. Data Torneo Superficie Avversario in finale Punteggio
1. 2 marzo 2014 Brasile (bandiera) Brasil Open, San Paolo Terra rossa indoor Argentina (bandiera) Federico Delbonis 6–4, 3–6, 4–6
2. 12 febbraio 2017 Ecuador (bandiera) Ecuador Open, Quito Terra rossa Rep. Dominicana (bandiera) Víctor Estrella Burgos 7–6(2), 5–7, 6(6)–7
3. 23 luglio 2017 Croazia (bandiera) Croatia Open Umag, Umago Terra rossa Russia (bandiera) Andrej Rublëv 4–6, 2–6
Legenda
Grande Slam (0)
ATP Finals (0)
ATP Masters 1000 (0)
ATP Tour 500 (0)
ATP Tour 250 (1)
Nr. Data Torneo Superficie Compagno Avversari in finale Punteggio
6. 10 febbraio 2013 Cile (bandiera) VTR Open, Viña del Mar Terra rossa Italia (bandiera) Potito Starace Spagna (bandiera) Rafael Nadal
Argentina (bandiera) Juan Mónaco
6–2, 6–4

Finali perse (2)

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Legenda
Grande Slam (0)
ATP Finals (0)
ATP Masters 1000 (0)
ATP Tour 500 (0)
ATP Tour 250 (2)
Nr. Data Torneo Superficie Compagno Avversari in finale Punteggio
1. 15 febbraio 2015 Brasile (bandiera) Brasil Open, San Paolo Terra rossa Argentina (bandiera) Diego Schwartzman Colombia (bandiera) Juan Sebastián Cabal
Colombia (bandiera) Robert Farah
4–6, 2–6
2. 14 febbraio 2016 Argentina (bandiera) Argentina Open, Buenos Aires Terra rossa Spagna (bandiera) Íñigo Cervantes Colombia (bandiera) Juan Sebastián Cabal
Colombia (bandiera) Robert Farah
3–6, 0–6

Tornei minori

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Vittorie (21)
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Legenda tornei minori
Challenger (21)
Futures (0)
Nr. Data Torneo Superficie Avversario in finale Punteggio
1. 18 settembre 2006 Spagna (bandiera) Open Tarragona Costa Daurada, Tarragona Terra rossa Marocco (bandiera) Younes El Aynaoui 6–4, 7–6(4)
2. 26 maggio 2008 Italia (bandiera) Alessandria Challenger, Alessandria Terra rossa Italia (bandiera) Simone Vagnozzi 4–6, 7–6(5), 7–6(4)
3. 22 giugno 2009 Italia (bandiera) Camparini Gioielli Cup, Reggio Emilia Terra rossa Monaco (bandiera) Jean-René Lisnard 7–5, 1–6, 6–2
4. 29 giugno 2009 Croazia (bandiera) Rijeka Open, Fiume Terra rossa Slovenia (bandiera) Blaž Kavčič 6–3, 7–6(2)
5. 21 settembre 2009 Slovenia (bandiera) BMW Ljubljana Open, Lubiana Terra rossa Slovenia (bandiera) Grega Žemlja 1–6, 7–6(4), 6–2
6. 18 luglio 2010 Italia (bandiera) Riviera Di Rimini Challenger, Rimini Terra rossa Argentina (bandiera) Federico Delbonis 6–2, 6–0
7. 10 aprile 2011 Colombia (bandiera) Open Pereira, Pereira Terra rossa Brasile (bandiera) Rogério Dutra da Silva 7–5, 6–2
8. 25 settembre 2011 Slovenia (bandiera) BMW Ljubljana Open, Lubiana Terra rossa Slovenia (bandiera) Grega Žemlja 6–2, 6–4
9. 19 agosto 2012 Italia (bandiera) Friuladria Crédit Agricole Tennis Cup, Cordenons Terra rossa Spagna (bandiera) Daniel Gimeno Traver 7–6(5), 6–3
10. 4 novembre 2012 Colombia (bandiera) Open Medellin, Medellin Terra rossa Argentina (bandiera) Leonardo Mayer 7–6(5), 6(4)–7, 6–4
11. 20 aprile 2014 Messico (bandiera) San Luis Potosí Challenger, San Luis Potosí Terra rossa Spagna (bandiera) Adrián Menéndez Maceiras 6–1, 6–3
12. 4 ottobre 2014 Colombia (bandiera) Open Cali II, Cali Terra rossa Rep. Dominicana (bandiera) Víctor Estrella Burgos 4–6, 6–3, 6–3
13. 24 maggio 2015 Turchia (bandiera) Eskişehir Cup, Eskişehir Cemento Spagna (bandiera) Iñigo Cervantes 7–6(4), 7–6(5)
14. 9 agosto 2015 Italia (bandiera) ATP Challenger Cortina, Cortina d'Ampezzo Terra rossa Argentina (bandiera) Máximo González 6–3, 7–5
15. 4 ottobre 2015 Colombia (bandiera) Open Pereira, Pereira Terra rossa Colombia (bandiera) Alejandro González 4–6, 6–2, 6–4
16. 10 ottobre 2015 Colombia (bandiera) Open Medellin, Medellín Terra rossa Cile (bandiera) Gonzalo Lama 7–6(3)– 2–0 rit.
17. 16 gennaio 2016 Australia (bandiera) Canberra Tennis International, Canberra Cemento Croazia (bandiera) Ivan Dodig 6–2, 6–4
18. 12 giugno 2016 Italia (bandiera) Città di Caltanissetta, Caltanissetta Terra rossa Italia (bandiera) Matteo Donati 6–3, 4–6, 7–6(7)
19. 18 giugno 2017 Italia (bandiera) Città di Caltanissetta, Caltanissetta Terra rossa Italia (bandiera) Alessandro Giannessi 6–4, 6–2
20. 5 agosto 2018 Polonia (bandiera) BNP Paribas Sopot Open, Sopot Terra rossa Spagna (bandiera) Daniel Gimeno Traver 7–6(2), 6(5)–7, 6–3
21. 19 agosto 2018 Italia (bandiera) Acqua Dolomia Tennis Cup, Cordenons Terra rossa Ungheria (bandiera) Máté Valkusz 6–3, 3–6, 6–4
Finali perse (18)
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Legenda tornei minori
Challenger (18)
Futures (0)
Nr. Data Torneo Superficie Avversario in finale Punteggio
1. 10 aprile 2006 Messico (bandiera) San Luis Potosí Challenger, San Luis Potosí Terra rossa Austria (bandiera) Rainer Eitzinger 4–6, 7–6(5), 5–7
2. 6 aprile 2009 Messico (bandiera) San Luis Potosí Challenger, San Luis Potosí Terra rossa Colombia (bandiera) Santiago Giraldo 2–6, 7–6(3), 2–6
3. 27 aprile 2009 Spagna (bandiera) Open Costa Adeje - Isla de Tenerife, Tenerife Cemento Svizzera (bandiera) Marco Chiudinelli 3–6, 4–6
4. 5 ottobre 2009 Spagna (bandiera) Open Tarragona Costa Daurada, Tarragona Terra rossa Spagna (bandiera) Daniel Gimeno Traver 4–6, 0–6
5. 18 aprile 2010 Colombia (bandiera) Open Pereira, Pereira Cemento Colombia (bandiera) Santiago Giraldo 3–6, 3–6
6. 4 marzo 2012 Ecuador (bandiera) Challenger Salinas, Salinas Terra rossa Argentina (bandiera) Guido Pella 6–1, 5–7, 3–6
7. 18 marzo 2012 Messico (bandiera) Jalisco Open, Guadalajara Cemento Brasile (bandiera) Thiago Alves 3–6, 6(4)–7
8. 8 aprile 2012 Messico (bandiera) San Luis Potosí Challenger, San Luis Potosí Terra rossa Spagna (bandiera) Rubén Ramírez Hidalgo 6–3, 3–6, 4–6
9. 22 aprile 2012 Stati Uniti (bandiera) Sarasota Open, Sarasota Terra verde Stati Uniti (bandiera) Sam Querrey 1–6, 7–6(3), 3–6
10. 16 settembre 2012 Italia (bandiera) Internazionali di Tennis dell'Umbria, Todi Terra rossa Russia (bandiera) Andrej Kuznecov 3–6, 0–2 rit.
11. 10 novembre 2012 Ecuador (bandiera) Challenger Ciudad de Guayaquil, Guayaquil Terra rossa Argentina (bandiera) Leonardo Mayer 2–6, 4–6
12. 26 gennaio 2014 Colombia (bandiera) Open Floridablanca, Bucaramanga Terra rossa Colombia (bandiera) Alejandro Falla 5–7, 1–6
13. 15 novembre 2014 Ecuador (bandiera) Challenger Ciudad de Guayaquil, Guayaquil Terra rossa Uruguay (bandiera) Pablo Cuevas w/o
14. 8 novembre 2015 Colombia (bandiera) Milo Open, Bogotà Terra rossa Colombia (bandiera) Eduardo Struvay 3–6, 6–4, 4–6
14. 31 gennaio 2016 Colombia (bandiera) Open Floridablanca, Bucaramanga Terra rossa Austria (bandiera) Gerald Melzer 3–6, 1–6
16. 24 giugno 2018 Italia (bandiera) Internazionali di Tennis Città dell'Aquila, L'Aquila Terra rossa Argentina (bandiera) Facundo Bagnis 6–2, 3–6, 4–6
17. 5 maggio 2019 Stati Uniti (bandiera) Savannah Challenger, Savannah Terra verde Argentina (bandiera) Federico Coria 3–6, 6–4, 2–6
18. 11 agosto 2019 Italia (bandiera) Internazionali di Tennis Manerbio, Manerbio Terra rossa Italia (bandiera) Federico Gaio 3–6, 1–6
Legenda tornei minori
Challenger (7)
Futures (0)
Nr. Data Torneo Superficie Compagno Avversari in finale Punteggio
1. 13 luglio 2008 Italia (bandiera) Carisap Tennis Cup, San Benedetto del Tronto Terra rossa Brasile (bandiera) Júlio Silva Romania (bandiera) Cătălin Gârd
Austria (bandiera) Max Raditschnigg
6–3, 7–5
2. 2 agosto 2009 Italia (bandiera) Trofeo Bellaveglia, Orbetello Terra rossa Italia (bandiera) Giancarlo Petrazzuolo Italia (bandiera) Alessio di Mauro
Italia (bandiera) Manuel Jorquera
7–6(5), 3–6, [10–6]
3. 16 ottobre 2010 Paraguay (bandiera) Asunción Challenger, Asunción Terra rossa Italia (bandiera) Fabio Fognini Argentina (bandiera) Carlos Berlocq
Argentina (bandiera) Brian Dabul
6–3, 6–4
4. 2 aprile 2011 Colombia (bandiera) Open Barranquilla, Barranquilla Terra rossa Italia (bandiera) Flavio Cipolla Colombia (bandiera) Alejandro Falla
Colombia (bandiera) Eduardo Struvay
6–3, 6–4
5. 4 giugno 2011 Croazia (bandiera) Rijeka Open, Fiume Terra rossa Brasile (bandiera) Júlio Silva Croazia (bandiera) Dino Marcan
Croazia (bandiera) Lovro Zovko
6–3, 6–2
6. 8 agosto 2015 Italia (bandiera) ATP Challenger Cortina, Cortina d'Ampezzo Terra rossa Italia (bandiera) Matteo Viola Taipei cinese (bandiera) Lee Hsin-han
Italia (bandiera) Alessandro Motti
6(5)–7, 6–4, [10–3]
7. 21 aprile 2019 Stati Uniti (bandiera) Sarasota Open, Sarasota Terra verde Uruguay (bandiera) Martin Cuevas Regno Unito (bandiera) Luke Bambridge
Regno Unito (bandiera) Jonny O'Mara
7–6(5), 7–6(6)

Finali perse (4)

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Legenda tornei minori
Challenger (4)
Futures (0)
Nr. Data Torneo Superficie Compagno Avversari in finale Punteggio
1. 4 maggio 2008 Italia (bandiera) Roma Open, Roma Terra rossa Italia (bandiera) Giancarlo Petrazzuolo Italia (bandiera) Flavio Cipolla
Italia (bandiera) Simone Vagnozzi
3–6, 3–6
2. 29 gennaio 2012 Colombia (bandiera) Open Floridablanca, Bucaramanga Terra rossa Spagna (bandiera) Miguel Lopez Jaen Uruguay (bandiera) Ariel Behar
Argentina (bandiera) Horacio Zeballos
4–6, 6(5)–7
3. 31 ottobre 2015 Messico (bandiera) Monterrey Open, Monterrey Cemento Brasile (bandiera) Fernando Romboli Paesi Bassi (bandiera) Thiemo de Bakker
Paesi Bassi (bandiera) Mark Vervoort
w/o
4. 25 aprile 2021 Italia (bandiera) Roma Open, Roma Terra rossa Perù (bandiera) Juan Pablo Varillas Francia (bandiera) Sadio Doumbia
Francia (bandiera) Fabien Reboul
6(5)–7, 5–7

Risultati in progressione

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Sigla Risultato
V Vincitore
F Finalista
SF Semifinalista
O Oro olimpico
A Argento olimpico
SF Bronzo olimpico
QF Quarti di Finale
4T Quarto turno
3T Terzo turno
2T Secondo turno
1T Primo turno
RR Round Robin
LQ Turno di qualificazione
A Assente
ND Non disputato
Legenda superfici
Cemento
Terra battuta
Erba
Superficie variabile
Torneo 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 V–P
Tornei Grande Slam
Australia (bandiera) Australian Open, Melbourne Q2 Q3 A Q1 Q1 1T A 1T 1T A 2T 1T 2T 1T Q3 Q2 Q1 2–7
Francia (bandiera) Roland Garros, Parigi Q1 A Q3 Q2 Q3 1T Q2 1T 1T 1T 1T 1T 2T 1T Q1 Q1 Q1 1–8
Regno Unito (bandiera) Wimbledon, Londra Q1 A Q2 Q1 Q1 1T Q1 1T 1T 1T 1T 1T 2T 2T 1T ND Q1 2–9
Stati Uniti (bandiera) US Open, New York Q2 Q3 Q1 Q2 Q1 A Q2 1T 1T 2T 1T 3T 4T 2T 3T 1T Q2 9–9
Vittorie-Sconfitte 0–0 0–0 0–0 0–0 0–0 0–3 0–0 0–4 0–4 1–3 1–4 2–4 6–4 2–4 2–2 0–1 0–0 12–32
Statistiche carriera
Finali ATP World Tour 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 1 2 0 0 0 0 4
Tornei vinti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 1
Ranking di fine anno 252 168 287 207 84 143 108 64 109 64 68 40 40 109 115 146 274
Anno ATP 250 Challenger Futures Totale YTD ($) Carriera ($) Posizione
1999 0 0 0 0 1.399 1.399 1019
2000 0 0 0 0 921 2.320 ND
2001 0 0 0 0 1.770 4.900 ND
2002 0 0 0 0 3.324 7.414 820
2003 0 0 1 1 8.390 15.804 572
2004 0 0 0 0 27.328 43.132 345
2005 0 0 1 1 31.474 74.606 321
2006 0 1 0 1 51.650 126.256 266
2007 0 0 0 0 50.760 177.016 283
2008 0 2 3 5 60.199 237.215 273
2009 0 4 1 5 98.918 336.133 207
2010 0 2 0 2 181.968 518.101 139
2011 0 4 0 4 111.380 629.481 189
2012 0 2 0 2 297.925 927.406 105
2013 1 0 0 1 437.565 1.364.971 77
2014 0 2 0 2 335.202 1.700.173
2015 0 4 0 4 396.537 2.096.710 310
2016 1 2 0 3 790.935 2.887.645
2017 0 1 0 1 1.152.042 4.039.687 189
2018 0 2 0 2 479.008 4.518.695 177
2019 0 1 0 1 393.316 4.912.011
2020 0 0 0 0 143.927 5.055.938
Carriera 2 27 6 35 5.055.938
  1. ^ Tennis: prima di Lorenzi a Kitz. Fognini in finale a Umago, su gazzetta.it, 23 luglio 2016.
  2. ^ Tennis, Us Open, Lorenzi indomabile. Stasera sfida Murray. Resa Fognini al 5º, su gazzetta.it, 2 settembre 2016. URL consultato l'8 settembre 2016.
  3. ^ Tennis, Us Open: un instancabile Lorenzi fa sognare, ma sono ottavi per Murray, su gazzetta.it, 4 settembre 2016. URL consultato l'8 settembre 2016.
  4. ^ (EN) Paolo Lorenzi | Overview | ATP World Tour | Tennis, in ATP World Tour. URL consultato il 28 ottobre 2018.
  5. ^ Tennis, Internazionali BNL d’Italia 2017: Paolo Lorenzi non ci sarà per un problema al polpaccio, in SportFace, 11 maggio 2017. URL consultato il 12 maggio 2017.
  6. ^ Roland Garros 2017, con Lorenzi cinque italiani al secondo turno, in Sky Sport.it, 30 maggio 2017. URL consultato il 9 giugno 2017.
  7. ^ Tennis, Roland Garros 2017: Paolo Lorenzi cade sotto i colpi di John Isner, in OASport.it, 1º giugno 2017. URL consultato il 9 giugno 2017.
  8. ^ Masters 1000 Miami 2018: Paolo Lorenzi dà ancora forfait, in SportFace, 13 marzo 2018. URL consultato il 29 marzo 2018.
  9. ^ Guido Pella Beats Paolo Lorenzi During First Day Of 2019 Cordoba Open | ATP Tour | Tennis, su ATP Tour. URL consultato il 13 febbraio 2019.
  10. ^ Tennis ATP: Lorenzi ai quarti a New York, Sonego cede a Buenos Aires, su corrieredellosport.it. URL consultato il 13 febbraio 2019.
  11. ^ Lorenzi dice addio a 39 anni: “È stato il più bel viaggio della mia vita”, su gazzetta.it, 27 agosto 2021. URL consultato il 27 agosto 2021.
  12. ^ ANCHE LORENZI HA DETTO "SI’" Paolo e Elisa sposi a Siena, su federtennis.it, Federazione Italiana Tennis, 17 dicembre 2016. URL consultato il 12 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 19 gennaio 2018).
  13. ^ Tennis, il tifosissimo viola Lorenzi alla prima finale in torneo Atp (FOTO), su fiorentina.it. URL consultato il 2 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2014).
  14. ^ Singolare e doppio sommati. Player Activity

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Collegamenti esterni

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