Juventus Football Club 1982-1983
Juventus FC | |
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Stagione 1982-1983 | |
Sport | calcio |
Squadra | Juventus |
Allenatore | Giovanni Trapattoni |
All. in seconda | Romolo Bizzotto |
Presidente | Giampiero Boniperti |
Serie A | 2º |
Coppa Italia | Vincitore (in Coppa delle Coppe) |
Coppa dei Campioni | Finalista |
Maggiori presenze | Campionato: Platini, Scirea, Zoff (30) Totale: Platini (52) |
Miglior marcatore | Campionato: Platini (16) Totale: Platini (28) |
Stadio | Comunale |
Abbonati | 15 166[1] |
Media spettatori | 41 877[2]¹ |
considera le partite giocate in casa in campionato. Si invita a seguire il modello di voce
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Questa voce raccoglie le informazioni riguardanti la Juventus Football Club nelle competizioni ufficiali della stagione 1982-1983.
Stagione
[modifica | modifica wikitesto]«Ci sono voluti quasi undici mesi dall'inizio dell'anno più lungo, perché la Vecchia Signora facesse onore al suo prestigio, alla sua tradizione, alla sua golosità. Ci sono voluti quasi undici mesi, insomma, perché la Juve vincesse qualcosa. La Coppa Italia, finita in mani tanto degne, riacquista persino dignità: la sua consegna suggella il risveglio della Bella Addormentata del calcio italiano. Vien quasi da pensare che per la Juve, ovvero per tutti i suoi uomini che costituiscono il nerbo della Nazionale campione del mondo, bisognerebbe studiare ogni anno una proroga del campionato: alla fine del giugno '82, infatti, i bianconeri-azzurri iniziarono la volata che li avrebbe portati al trionfo di Madrid. Alla fine del giugno '83 i bianconeri-azzurri e i loro soci di complemento hanno regalato ai propri tifosi l'unico alloro della stagione. Con grinta, con volontà con determinazione, con cattivera, con coraggio. Tutte doti che la sbornia mondiale sembrava aver irreversibilmente raso al suolo. La Juve, insomma, ha acciuffato per i capelli e ai limiti del tempo massimo l'ultimo obbiettivo – sarebbe meglio dire l'obbiettivo minimo – che si era prefissa.»
L'annata 1982-1983 fu contraddistinta dall'esordio in bianconero di due nuovi stranieri, la mezzapunta polacca Zbigniew Boniek e il fantasista francese Michel Platini, i quali arricchirono una rosa che si presentava ai nastri di partenza con ben sei campioni del mondo (Zoff, Gentile, Cabrini, Scirea, Tardelli e Rossi),[4] sufficientemente attrezzata per cercare la vittoria in tutte le competizioni. Al termine del campionato di Serie A la Juventus si piazzò al secondo posto dietro la Roma, staccata di quattro lunghezze, con Platini il quale, nonostante un impatto difficile con il calcio italiano, alla fine vinse la classifica dei capocannonieri con 16 reti.
La squadra raggiunse la sua seconda finale di Coppa dei Campioni, contro i tedeschi d'Occidente dell'Amburgo: a dispetto dei pronostici che davano per favorita la Vecchia Signora – che oltre a vantare nelle proprie file il capocannoniere dell'edizione (prima volta assoluta per un bianconero), un Paolo Rossi[4] peraltro insignito del Pallone d'oro 1982, nel corso del suo cammino aveva anche estromesso i detentori del trofeo, gli inglesi dell'Aston Villa[5] –, venne battuta ad Atene con il risultato di 0-1 con un gol di Felix Magath.[4][6]
La stagione si chiuse quindi in maniera agrodolce per la Juventus, che un mese dopo la sconfitta europea sollevò per la settima volta nella sua storia la Coppa Italia, vinta battendo nella doppia finale il Verona: nella gara di andata al Bentegodi gli scaligeri si aggiudicarono l'incontro per 2-0, tuttavia al ritorno al Comunale la Juventus riuscì a ribaltare il risultato vincendo 3-0 ai tempi supplementari con gol di Rossi e doppietta di Platini, con la decisiva rete del francese arrivata allo scadere dell'overtime.[7] A corollario, tra giugno e luglio i torinesi ottennero un prestigioso successo nella Coppa Super Clubs.[8][9]
Tale annata costituì l'ultima esibizione in campo con i colori bianconeri del portiere Dino Zoff e dell'attaccante Roberto Bettega: il primo si ritirò dall'attività agonistica al termine della stessa,[10] mentre il secondo aveva già lasciato la squadra dopo la finale di Atene per andare a concludere la propria carriera in Canada.[11]
Divise e sponsor
[modifica | modifica wikitesto]Il fornitore tecnico per la stagione 1982-1983 fu Kappa, mentre lo sponsor ufficiale fu Ariston.
La prima divisa bianconera ricalcò quella portata al debutto della stagione precedente, segnalandosi nella versione utilizzata in campionato unicamente per l'invenzione della «scatolina» sul lato sinistro del petto, abbinata allo scudetto: una soluzione atta a contenere le due stelle dopo la sopravvenuta conquista, pochi mesi prima, del ventesimo titolo italiano.[12] Al contrario nelle coppe, la Juventus impiegò una differente versione della maglia, talvolta priva della suddetta «scatolina», e soprattutto caratterizzata dal palo centrale nero anziché bianco, nonché dal maggiore spazio riservato allo sponsor;[13][14] in occasione di alcune trasferte continentali, tuttavia, a causa dei diversi regolamenti la squadra torinese dovette sfoggiare casacche prive del marchio Ariston.[12]
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Anche la divisa di cortesia ripropose il modello utilizzato nelle più recenti stagioni, ovvero blu con bordini bianconeri; tuttavia, nella sola trasferta polacca del 20 aprile 1983 contro il Widzew Łódź e valevole come retour match della semifinale di Coppa dei Campioni, la Juventus scese in campo – per motivi rimasti ignoti – con un'inedita casacca celeste, rimasta un unicum nella storia bianconera.[15]
Organigramma societario
[modifica | modifica wikitesto]Area direttiva
- Presidente: Giampiero Boniperti
- General Manager: Pietro Giuliano
- Segretario: Sergio Secco
Area tecnica
- Direttore sportivo: Francesco Morini
- Allenatore: Giovanni Trapattoni
- Allenatore in seconda: Romolo Bizzotto
- Allenatore Primavera: Francesco Grosso
Area sanitaria
- Medico sociale: Francesco La Neve
- Massaggiatori: Luciano De Maria e Valerio Remino
Rosa
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Calciomercato
[modifica | modifica wikitesto]Sessione estiva
[modifica | modifica wikitesto]Acquisti | |||
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R. | Nome | da | Modalità |
D | Massimo Storgato | Cesena | fine prestito |
C | Zbigniew Boniek | Widzew Łódź | definitivo |
C | Giovanni Koetting | SPAL | fine prestito |
C | Michel Platini | Saint-Étienne | definitivo |
Cessioni | |||
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R. | Nome | a | Modalità |
C | Liam Brady | Sampdoria | definitivo |
C | Pierino Fanna | Verona | definitivo |
C | Roberto Tavola | Lazio | prestito |
A | Pietro Paolo Virdis | Udinese | definitivo |
Sessione autunnale
[modifica | modifica wikitesto]Cessioni | |||
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R. | Nome | a | Modalità |
D | Carlo Osti | Avellino | compartecipazione (400 milioni ₤)[20] |
Operazioni esterne alle sessioni
[modifica | modifica wikitesto]Cessioni | |||
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R. | Nome | a | Modalità |
A | Roberto Bettega | Toronto Blizzard | [11] |
Risultati
[modifica | modifica wikitesto]Serie A
[modifica | modifica wikitesto]Girone di andata
[modifica | modifica wikitesto]Genova 12 settembre 1982, ore 16:00 CEST 1ª giornata | Sampdoria | 1 – 0 referto | Juventus | Stadio Luigi Ferraris
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Torino 19 settembre 1982, ore 16:00 CEST 2ª giornata | Juventus | 2 – 0 referto | Cesena | Stadio Comunale
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Verona 26 settembre 1982, ore 15:00 CET 3ª giornata | Verona | 2 – 1 referto | Juventus | Stadio Marcantonio Bentegodi
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Torino 3 ottobre 1982, ore 15:00 CET 4ª giornata | Juventus | 3 – 0 referto | Napoli | Stadio Comunale
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Firenze 10 ottobre 1982, ore 15:00 CET 5ª giornata | Fiorentina | 0 – 1 referto | Juventus | Stadio Comunale
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Udine 17 ottobre 1982, ore 14:30 CET 6ª giornata | Udinese | 0 – 0 referto | Juventus | Stadio Friuli
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Torino 24 ottobre 1982, ore 14:30 CET 7ª giornata | Juventus | 2 – 1 referto | Roma | Stadio Comunale
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Avellino 31 ottobre 1982, ore 14:30 CET 8ª giornata | Avellino | 1 – 1 referto | Juventus | Stadio Partenio
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Torino 7 novembre 1982, ore 14:30 CET 9ª giornata | Juventus | 3 – 2 referto | Pisa | Stadio Comunale
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Torino 21 novembre 1982, ore 14:30 CET 10ª giornata | Juventus | 1 – 0 referto | Torino | Stadio Comunale
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Ascoli Piceno 28 novembre 1982, ore 14:30 CET 11ª giornata | Ascoli | 2 – 0 referto | Juventus | Stadio Cino e Lillo Del Duca
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Torino 12 dicembre 1982, ore 14:30 CET 12ª giornata | Juventus | 3 – 1 referto | Catanzaro | Stadio Comunale
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Milano 19 dicembre 1982, ore 14:30 CET 13ª giornata | Inter | 0 – 0 referto | Juventus | Stadio Giuseppe Meazza
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Torino 2 gennaio 1983, ore 14:30 CET 14ª giornata | Juventus | 1 – 1 referto | Cagliari | Stadio Comunale
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Genova 9 gennaio 1983, ore 14:30 CET 15ª giornata | Genoa | 1 – 0 referto | Juventus | Stadio Luigi Ferraris
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Girone di ritorno
[modifica | modifica wikitesto]Torino 16 gennaio 1983, ore 14:30 CET 16ª giornata | Juventus | 1 – 1 referto | Sampdoria | Stadio Comunale
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Cesena 23 gennaio 1983, ore 14:30 CET 17ª giornata | Cesena | 2 – 2 referto | Juventus | Stadio Dino Manuzzi
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Torino 30 gennaio 1983, ore 14:30 CET 18ª giornata | Juventus | 0 – 0 referto | Verona | Stadio Comunale
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Napoli 6 febbraio 1983, ore 15:00 CET 19ª giornata | Napoli | 0 – 0 referto | Juventus | Stadio San Paolo
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Torino 20 febbraio 1983, ore 15:00 CET 20ª giornata | Juventus | 3 – 0 referto | Fiorentina | Stadio Comunale
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Torino 27 febbraio 1983, ore 15:00 CET 21ª giornata | Juventus | 4 – 0 referto | Udinese | Stadio Comunale
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Roma 6 marzo 1983, ore 15:00 CET 22ª giornata | Roma | 1 – 2 referto | Juventus | Stadio Olimpico
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Torino 13 marzo 1983, ore 15:00 CET 23ª giornata | Juventus | 4 – 1 referto | Avellino | Stadio Comunale
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Pisa 20 marzo 1983, ore 15:00 CET 24ª giornata | Pisa | 0 – 0 referto | Juventus | Arena Garibaldi
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Torino 27 marzo 1983, ore 15:30 CEST 25ª giornata | Torino | 3 – 2 referto | Juventus | Stadio Comunale
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Torino 10 aprile 1983, ore 15:30 CEST 26ª giornata | Juventus | 5 – 0 referto | Ascoli | Stadio Comunale
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Catanzaro 24 aprile 1983, ore 15:30 CEST 27ª giornata | Catanzaro | 1 – 2 referto | Juventus | Stadio Comunale
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Torino 1º maggio 1983, ore 16:00 CEST 28ª giornata | Juventus | 0 – 2 (tav.)[21] referto | Inter | Stadio Comunale
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Cagliari 8 maggio 1983, ore 16:00 CEST 29ª giornata | Cagliari | 1 – 2 referto | Juventus | Stadio Sant'Elia
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Torino 15 maggio 1983, ore 16:00 CEST 30ª giornata | Juventus | 4 – 2 referto | Genoa | Stadio Comunale
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Coppa Italia
[modifica | modifica wikitesto]Fase a gironi
[modifica | modifica wikitesto]Catania 18 agosto 1982, ore 16:30 CEST 1ª giornata | Catania | 1 – 1 referto | Juventus | Stadio Cibali
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Torino 22 agosto 1982, ore 20:30 CEST 2ª giornata | Juventus | 2 – 1 referto | Pescara | Stadio Comunale
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Genova 29 agosto 1982, ore 18:30 CEST 3ª giornata | Genoa | 3 – 4 referto | Juventus | Stadio Luigi Ferraris
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Torino 1º settembre 1982, ore 20:30 CEST 4ª giornata | Juventus | 2 – 1 referto | Milan | Stadio Comunale
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Padova 5 settembre 1982, ore 17:00 CEST 5ª giornata | Padova | 1 – 1 referto | Juventus | Stadio Silvio Appiani
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Fase finale
[modifica | modifica wikitesto]Torino 9 febbraio 1983, ore 15:00 CET Ottavi di finale - Andata | Juventus | 1 – 0 referto | Bari | Stadio Comunale
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Bari 23 febbraio 1983, ore 15:00 CET Ottavi di finale - Ritorno | Bari | 1 – 1 referto | Juventus | Stadio della Vittoria
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Torino 1º giugno 1983, ore 20:30 CEST Quarti di finale - Andata | Juventus | 3 – 0 referto | Roma | Stadio Comunale (ca 35 000 spett.)
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Roma 4 giugno 1983, ore 18:30 CEST Quarti di finale - Ritorno | Roma | 0 – 2 referto | Juventus | Stadio Olimpico (64 648 spett.)
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Torino 11 giugno 1983, ore 20:30 CEST Semifinale - Andata | Juventus | 2 – 1 referto | Inter | Stadio Comunale (35 190 spett.)
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Milano 15 giugno 1983, ore 20:30 CEST Semifinale - Ritorno | Inter | 0 – 0 referto | Juventus | Stadio Giuseppe Meazza (73 956 spett.)
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Verona 19 giugno 1983, ore 20:30 CEST Finale - Andata | Verona | 2 – 0 referto | Juventus | Stadio Marcantonio Bentegodi (34 606 spett.)
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Torino 22 giugno 1983, ore 20:30 CEST Finale - Ritorno | Juventus | 3 – 0 (d.t.s.) referto | Verona | Stadio Comunale (33 207 spett.)
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Coppa dei Campioni
[modifica | modifica wikitesto]Copenaghen 15 settembre 1982, ore 19:00 CEST Primo turno - Andata | Hvidovre | 1 – 4 referto | Juventus | Idrætsparken (ca 5 000 spett.)
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Torino 29 settembre 1982, ore 20:30 CET Primo turno - Ritorno | Juventus | 3 – 3 referto | Hvidovre | Stadio Comunale (30 210 spett.)
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Liegi 20 ottobre 1982, ore 20:00 CET Secondo turno - Andata | Standard Liegi | 1 – 1 referto | Juventus | Stadio Maurice Dufrasne (ca 44 000 spett.)
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Torino 3 novembre 1982, ore 20:30 CET Secondo turno - Ritorno | Juventus | 2 – 0 referto | Standard Liegi | Stadio Comunale (70 370 spett.)
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Birmingham 2 marzo 1983, ore 20:30 CET Quarti di finale - Andata | Aston Villa | 1 – 2 referto | Juventus | Villa Park (45 531 spett.)
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Torino 16 marzo 1983, ore 20:30 CET Quarti di finale - Ritorno | Juventus | 3 – 1 referto | Aston Villa | Stadio Comunale (65 941 spett.)
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Torino 6 aprile 1983, ore 20:30 CEST Semifinale - Andata | Juventus | 2 – 0 referto | Widzew Łódź | Stadio Comunale (66 391 spett.)
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Łódź 20 aprile 1983, ore 20:00 CEST[23] Semifinale - Ritorno | Widzew Łódź | 2 – 2 referto | Juventus | Stadion Miejski Łódź (ca 29 000 spett.)
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Amarousio 25 maggio 1983, ore 20:15 CEST Finale | Amburgo | 1 – 0 referto | Juventus | Stadio Olimpico di Atene (ca 73 500 spett.)
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Statistiche
[modifica | modifica wikitesto]Statistiche di squadra
[modifica | modifica wikitesto]Competizione | Punti | In casa | In trasferta | Totale | DR | |||||||||||||||
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G | V | N | P | Gf | Gs | G | V | N | P | Gf | Gs | G | V | N | P | Gf | Gs | |||
Serie A | 39 | 15 | 11 | 3 | 1 | 36 | 11 | 15 | 4 | 6 | 5 | 13 | 15 | 30 | 15 | 9 | 6 | 49 | 26 | + 23 |
Coppa Italia | - | 6 | 6 | 0 | 0 | 13 | 3 | 7 | 2 | 4 | 1 | 9 | 9 | 13 | 8 | 4 | 1 | 22 | 12 | + 10 |
Coppa dei Campioni | - | 4 | 3 | 1 | 0 | 10 | 4 | 5 | 2 | 2 | 1 | 9 | 6 | 9 | 5 | 3 | 1 | 19 | 10 | + 9 |
Totale | - | 25 | 20 | 4 | 1 | 59 | 18 | 27 | 8 | 12 | 7 | 31 | 30 | 52 | 28 | 16 | 8 | 90 | 48 | + 42 |
Statistiche dei giocatori
[modifica | modifica wikitesto]Giocatore | Serie A | Coppa Italia | Coppa dei Campioni | Totale | ||||||||||||
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R. Bettega | 27 | 6 | ? | ? | 7 | 1 | ? | ? | 6 | 1 | ? | ? | 40 | 8 | ? | ? |
L. Bodini | - | - | - | - | 7 | -3 | ? | ? | - | - | - | - | 7 | -3 | 0+ | 0+ |
Z. Boniek | 28 | 5 | ? | ? | 12 | 3 | ? | ? | 9 | 2 | ? | ? | 49 | 10 | ? | ? |
M. Bonini | 27 | 0 | ? | ? | 13 | 0 | ? | ? | 9 | 0 | ? | ? | 49 | 0 | ? | ? |
S. Brio | 24 | 3 | ? | ? | 13 | 0 | ? | ? | 8 | 1 | ? | ? | 45 | 4 | ? | ? |
A. Cabrini | 25 | 1 | ? | ? | 8 | 1 | ? | ? | 8 | 1 | ? | ? | 41 | 3 | ? | ? |
G. Furino | 21 | 0 | ? | ? | 10 | 0 | ? | ? | 5 | 0 | ? | ? | 36 | 0 | ? | ? |
G. Galderisi | 7 | 0 | ? | ? | 6 | 1 | ? | ? | 1 | 0 | ? | ? | 14 | 1 | ? | ? |
C. Gentile | 28 | 0 | ? | ? | 10 | 0 | ? | ? | 9 | 0 | ? | ? | 47 | 0 | ? | ? |
G. Koetting | 1 | 0 | ? | ? | 1 | 0 | ? | ? | - | - | - | - | 2 | 0 | 0+ | 0+ |
D. Marocchino | 23 | 1 | ? | ? | 9 | 1 | ? | ? | 6 | 0 | ? | ? | 38 | 2 | ? | ? |
C. Osti | - | - | - | - | 5 | 0 | ? | ? | - | - | - | - | 5 | 0 | 0+ | 0+ |
M. Platini | 30 | 16 | ? | ? | 13 | 7 | ? | ? | 9 | 5 | ? | ? | 52 | 28 | ? | ? |
C. Prandelli | 15 | 0 | ? | ? | 9 | 0 | ? | ? | 3 | 0 | ? | ? | 27 | 0 | ? | ? |
P. Rossi | 23 | 7 | ? | ? | 11 | 5 | ? | ? | 9 | 6 | ? | ? | 43 | 18 | ? | ? |
G. Scirea | 30 | 3 | ? | ? | 12 | 1 | ? | ? | 9 | 0 | ? | ? | 51 | 4 | ? | ? |
M. Storgato | 6 | 0 | ? | ? | 6 | 0 | ? | ? | 1 | 0 | ? | ? | 13 | 0 | ? | ? |
M. Tardelli | 26 | 5 | ? | ? | 10 | 1 | ? | ? | 8 | 2 | ? | ? | 44 | 8 | ? | ? |
D. Zoff | 30 | -24 | ? | ? | 6 | -8 | ? | ? | 9 | -10 | ? | ? | 45 | -42 | ? | ? |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Spettatori ed Incassi dal 1962-63 al 2000-01 (PDF), su stadiapostcards.com, StadiaPostcards. URL consultato il 27 marzo 2016 (archiviato il 24 settembre 2015).
- ^ (EN) Attendance Statistics of Serie A – 1974-75 to 1985-86, su stadiapostcards.com. URL consultato il 9 marzo 2016 (archiviato il 4 marzo 2016).
- ^ Marino Bartoletti, Brindisi amaro, in Guerin Sportivo, nº 26 (444), Bologna, Conti Editore, 29 giugno – 5 luglio 1983, p. 7.
- ^ a b c 1982/83: Magath fulmina una Juve stellare, su it.uefa.com (archiviato dall'url originale il 5 giugno 2013).
- ^ Juve in the World: Birmingham, su juventus.com, 3 maggio 2020. URL consultato il 4 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 4 maggio 2020).
- ^ Carlo Coscia, L'Amburgo vince la Coppa dei Campioni. Un gol di Magath condanna la Juve, in La Stampa, 26 maggio 1983, p. 22.
- ^ 22 giugno 1983, prodigio in Coppa Italia, su juventus.com, 22 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2014).
- ^ La Juventus vince allo sprint il Mundialito, in La Stampa, 3 luglio 1983, p. 21.
- ^ 2 luglio 1983, trionfo al Mundialito!, su juventus.com, 2 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 18 marzo 2015).
- ^ Bruno Bernardi, «È arrivato il momento: non posso parare anche l'età», in La Stampa, 3 giugno 1983, p. 21.
- ^ a b Bettega in Canada, in La Stampa, 29 maggio 1983, p. 22.
- ^ a b Calzaretta, p. 100.
- ^ Calzaretta, p. 96.
- ^ Calzaretta, p. 124.
- ^ Calzaretta, Juventus "celestiale", p. 209.
- ^ Beltrami 1982, p. 203.
- ^ Beltrami 1982, p. 204.
- ^ Ceduto all'Avellino nella sessione autunnale di calciomercato.
- ^ Ceduto al Toronto Blizzard nel maggio 1983.
- ^ Giorgio Gandolfi, Osti all'Avellino, forse Turone alla Samp, in La Stampa, 22 settembre 1982, p. 17. URL consultato il 9 maggio 2019 (archiviato il 9 maggio 2019).
- ^ Partita terminata 3-3 ma successivamente assegnata a tavolino dal giudice sportivo per il lancio di oggetti contundenti contro il pullman dell'Inter che ferirono Marini; cfr. Ai nerazzurri il 2-0 nella partita con la Juventus, in La Stampa, 19 maggio 1983, p. 22. URL consultato il 1º maggio 2021.
- ^ Nonostante il tocco decisivo di Rossi su calcio di punizione di Tardelli, la UEFA assegna la rete a quest'ultimo, autore del tiro dalla distanza; cfr. Bruno Perucca, Juventus, un pareggio con tanti fischi, in La Stampa, 30 settembre 1982, p. 23. URL consultato il 29 settembre 1982.
- ^ Gara sospesa al 54' per circa 18 minuti, subito dopo il pareggio di Surlit, per il lancio di una bottiglia da un settore di tifosi polacchi che colpì e ferì alla testa il guardalinee nederlandese Wil de Vrieze; cfr. Gian Paolo Ormezzano, Segna Surlit, bottiglia in testa, in La Stampa, 21 aprile 1983, p. 21. URL consultato il 20 aprile 2021.
- ^ Nelle cronache dei quotidiani italiani, la seconda rete polacca viene indicata come autorete di Scirea per la netta deviazione del libero bianconero su punizione di Surlit; cfr., ad esempio, Bruno Perucca, Guardalinee ferito, sosta, 4 gol per il pari, in La Stampa, 21 aprile 1983, p. 21. URL consultato il 20 aprile 2021.
- ^ Beltrami 1983, pp. 128, 278-286, 557-558.
- ^ Beltrami 1983, pp. 166, 278-286, 557-558.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Arrigo Beltrami (a cura di), Almanacco illustrato del calcio 1983, Modena, Panini, 1982.
- Arrigo Beltrami (a cura di), Almanacco illustrato del calcio 1984, Modena, Panini, 1983.
- Nicola Calzaretta, I colori della vittoria, Pisa, Goalbook Edizioni, 2014, ISBN 978-88-908115-9-3.
- Calciatori 1982-83, Modena – Milano, Panini – l'Unità, 1994.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni sulla Juventus Football Club 1982-1983
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Stagione 1983-83, su myjuve.it.
- Stagione 1983-83, su juworld.net.
- (EN) Maurizio Mariani, Italy Championship 1982/83, su rsssf.com, 26 ottobre 2000.