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Bussoleno

Coordinate: 45°08′21.38″N 7°08′51.78″E
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Bussoleno
comune
Bussoleno – Stemma
Bussoleno – Bandiera
Bussoleno – Veduta
Bussoleno – Veduta
Panorama dalle montagne
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Piemonte
Città metropolitana Torino
Amministrazione
SindacoAntonella Zoggia (lista civica) dal 15-5-2023
Territorio
Coordinate45°08′21.38″N 7°08′51.78″E
Altitudine440 m s.l.m.
Superficie37,07 km²
Abitanti5 793[1] (31-7-2024)
Densità156,27 ab./km²
FrazioniAmprimo, Arbrea, Argiassera, Ballai, Baroni, Bessetti, Bringetto, Campobenello, Cervetto, Creitet, Falcemagna, Foresto, Fornelli, Grange, Grangia delle Alpi, La Mura, Meitre, Meineri, Meisonetta, Pietra Bianca, Pinetti, Pralombardo, Prapontin, Richettera, Roncaglie, San Basilio, San Lorenzo, Santa Petronilla, Tignai
Comuni confinantiChianocco, Mattie, Mompantero, Roure, San Giorio di Susa, Susa, Usseglio
Altre informazioni
Cod. postale10053
Prefisso0122
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT001044
Cod. catastaleB297
TargaTO
Cl. sismicazona 3s (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona F, 3 014 GG[3]
Nome abitantibussolinesi
Patronosanta Maria Assunta
Giorno festivo15 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Bussoleno
Bussoleno
Bussoleno – Mappa
Bussoleno – Mappa
Localizzazione del comune di Bussoleno nella città metropolitana di Torino.
Sito istituzionale

Bussoleno è un comune italiano di 5 793 abitanti[1] della città metropolitana di Torino, in Piemonte. Situato in val di Susa, il paese è cresciuto nel Medioevo grazie ai commerci della via Francigena proveniente dal Moncenisio, e nell'età moderna grazie alle ferriere e al deposito ferroviario della linea Torino-Modane.

Origini del nome

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Bussolin in piemontese significa biancospino. Raramente nei testi in italiano Bussolino, mentre in latino è Buxolinum Secusiensium.[4][5] L'italianizzazione Bussoleno, con la e, deriva dalla pronuncia francese secondo cui i nomi che finiscono con -in vengono pronunciati /eŋ/.

Secondo altre versioni, il nome deriverebbe dalla pianta del bosso che è presente anche sullo stemma del Comune.

La storia di Bussoleno comincia all'inizio del Medioevo, e si intreccia con quella delle famiglie nobili della valle: i Giusti, i Ferrandi, i Bartolomei, gli Aprili, i Pascali, i Barberi, i signori di Bardonesca, i Calvi d'Avigliana, i Rotari, gli Aschieri e altre.[4] Del periodo medievale si riscontrano molti elementi all'interno della città. Esempio ne sono la casaforte Allais alle spalle della Chiesa, la casa Aschieri, l'Antica Osteria della Croce bianca o Casa Amprimo, che si trovano nell'antico borgo storico.
Quest'ultima in particolare, attigua alla porta di Francia, era la principale osteria del paese all'interno delle mura. Fu frequentata da nobili casati, come dimostrano i numerosi stemmi nobiliari posti sull'ingresso della casa stessa.

Per tutto il periodo che parte dall'anno mille alla seconda metà del XIX secolo il paese crebbe gradatamente grazie ai commerci e all'ospitalità lungo la Via Francigena, che aveva nel paese un importante punto di passaggio del fiume Dora Riparia[6]. Il paese rimase di dimensioni contenute al borgo fortificato fino a quando il governo piemontese non decise di farci passare la ferrovia, prima diretta solo a Susa e poi diretta in Francia, attraverso il Traforo ferroviario del Frejus. La posizione dell'abitato, all'intersezione delle due linee, ne fece la Stazione di Bussoleno importante per il traffico ferroviario. Il paese crebbe, da questo momento in poi, di pari passo con la stazione di Bussoleno e l'officina.

Lo sviluppo si ebbe inoltre anche con l'industria cotoniera e dell'acciaio, che ne fece un polo tessile per molto tempo. Verso la fine del XX secolo la situazione cambiò, e con i grandi tagli effettuati nelle ferrovie (eliminazione del Deposito locomotive di Bussoleno) e con la crisi del tessile il paese perse molto del suo peso, e la chiusura delle attività principali ne determinò un lento declino che dura tuttora. Ormai persa la partita ferroviaria, il paese ha tentato di rilanciarsi in attività differenti, potenziando l'industria estrattiva.

Simbolo araldico Bussoleno

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con regio decreto del 16 novembre 1933.[7] Lo stemma comunale è così blasonato:

«D'azzurro, ad un vaso contenente una pianta di bosso e poggiante sul terreno, il tutto al naturale, accompagnato da un sole d'oro uscente dal cantone destro. Corona di Comune.»

Il gonfalone è un drappo di azzurro.[8]

Bussoleno è tra le città decorate al valor militare per la guerra di liberazione, insignita della medaglia di bronzo al valor militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per l'attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale[9]:

Medaglia di bronzo al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Al centro della lotta partigiana in Val Dora durante l'occupazione nazista, subito dopo l'armistizio la sua popolazione raccoglieva le armi del disciolto Esercito per armare i suoi partigiani che reagivano contro l'invasore. Nel giugno 1944 insorgeva eroicamente contro il nemico subendo in conseguenza rastrellamenti e deportazioni dei suoi figli migliori, mentre le sue case venivano distrutte, senza che ciò potesse piegare l'orgoglio dei suoi figli. Nell'aprile 1945 i suoi partigiani partecipavano validamente all'insurrezione nazionale liberando la zona ovest di Torino, dimostrando che rappresaglie, deportazioni e fucilazioni non piegano un popolo che crede nei valori di libertà. Bussoleno, 8 settembre 1943 - aprile 1945»
— 31 luglio 1984

I nomi di molte vie del Comune e del centro storico sono state intitolate a partigiani caduti durante la lotta di Resistenza.

Monumenti e luoghi d'interesse

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  • Casa Aschieris, tipica casa porticata medievale in mattoni posta lungo la strada centrale di Bussoleno, ora via Walter Fontan e un tempo tratto della Via Francigena del Moncenisio. Insieme ad altre due abitazioni poste ancora oggi poco più a ovest, verso l'uscita dal borgo chiuso, Casa Aschieris venne utilizzata dall'architetto e Sovrintendente delle Belle Arti Alfredo d'Andrade come modello per la costruzione di abitazioni del Borgo medioevale di Torino[10]
  • Locanda della Croce Bianca o Casa Amprimo. Una delle due altre abitazioni medievali, oltre a Casa Aschieris ancora oggi esistenti, si affaccia sulla odierna piazza del Mulino e si conosce la destinazione d'uso: era la Locanda della Croce Bianca, casa di ospitalità per pellegrini e mercati della Via Francigena del Moncenisio che con la fiera fece la fortuna del paese nel Medioevo[11]
  • Castel Borello (frazione Baroni), risalente probabilmente al XII secolo.
  • Casaforte Allais, antica casa nobiliare nel Borgo Chiuso (non visitabile)
  • Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta. Nell'interno ci sono alcuni quadri di valore: Madonna col Bambino; l'Annunciazione ed un Crocefisso ligneo del XIV secolo
  • Ponte Vecchio sul fiume Dora Riparia, già presente nel Medioevo, punto di importante passaggio per i pellegrini e per le merci ed i traffici nonché punto di unione tra le due parti della cittadina, danneggiato e poi ricostruito nello stesso luogo alla fine del secolo XIX[12]

Via Francigena

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Per il centro storico di Bussoleno e sul ponte vecchio passa il tracciato storico della Via Francigena, rami del Moncenisio e del Monginevro, provenienti da Susa e da Foresto e dirigentesi successivamente verso Bruzolo[13].

Galleria d'immagini

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Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[14]

Etnie e minoranze straniere

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Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2017, i cittadini stranieri residenti a Bussoleno sono 424[15], così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative[16]:

  1. Romania, 136
  2. Marocco, 124
  3. Albania, 85

Infrastrutture e trasporti

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Il centro abitato dispone della Stazione di Bussoleno che è il punto di diramazione della ferrovia Bussoleno-Susa dalla Ferrovia Torino-Modane, che è anche un deposito ferroviario per la linea.

La principale squadra di calcio della città è la Polisportiva Dilettantistica Bussoleno 2000 che milita nel girone H piemontese e valdostano di 2ª Categoria. È nata nel 2000.

Lancio del Barro

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L'antico gioco piemontese del Barro, riscoperto a Bussoleno, utilizza un attrezzo fusiforme in legno tornito - dalla lunghezza di circa mezzo metro e del peso di 700 gramm - che viene lanciato a mano e deve raggiungere il terreno conficcandosi con una delle punte; le distanze percorse da più lanci validi portano al punteggio della gara. Segue una sfilata di gruppi storici in costume.[17]

Amministrazione

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Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
10 ottobre 1988 12 dicembre 1990 Bruno Alpe Partito Comunista Italiano Sindaco [18]
12 dicembre 1990 23 ottobre 1992 Mario Solara Partito Socialista Italiano Sindaco [18]
21 dicembre 1992 5 giugno 1993 Enzo Tamarin Partito Socialista Italiano Sindaco [18]
13 giugno 1993 28 aprile 1997 Alida Benetto Lega Nord Sindaco [18]
28 aprile 1997 26 gennaio 1999 Marco Ettore Blandino centro-sinistra Sindaco [18]
26 gennaio 1999 14 giugno 1999 Giuseppe Amelio Comm. pref. [18]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Alida Benetto centro Sindaco [18]
14 giugno 2004 7 giugno 2009 Giuseppe Joannas centro-sinistra Sindaco [18]
8 giugno 2009 26 maggio 2014 Anna Maria Allasio lista civica Sindaco [18]
26 maggio 2014 27 maggio 2019 Anna Maria Allasio lista civica Prima di tutto Bussoleno Sindaco [18]
27 maggio 2019 8 novembre 2022 Bruna Consolini lista civica Per Bussoleno Sindaco [18]
8 novembre 2022 15 maggio 2023 Marita Bevilacqua Comm. pref. [18]
15 maggio 2023 Antonella Zoggia lista civica Obiettivo Bussoleno Sindaco [18]

Altre informazioni amministrative

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Il comune faceva parte della Comunità Montana Valle Susa e Val Sangone della quale era il capoluogo.

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ a b Goffredo Casalis, Dizionario geografico, storico, statistico, commerciale degli stati di S.M. il re di Sardegna, Torino 1834, Vol II, p. 772-773.
    «Bussolino ( Buxolinum Secusiensium ), capo di mand. nella prov. e dioc. di Susa , div. di Torino. Dipende dal senato di Piemonte, vice-intend. prefett. insin'. ipot. e posta di Susa. Ha il tribunale di giudicatura. Bussolino è ricordato nel diploma del 1001, d'Ottone III imperatore, che ne conferma fra molti altri beni allodiali il possesso ad Olderico Manfredo marchese. In quel diploma è chiamato Buceletum. Venne poi rammentato col nome di Bozoletum nella carta del 1029 a pro di S. Giusto di Susa, e con quello di Bocelen nella Ulciense 127 del 1137. Dal privilegio di Adriano IV del 1158 appare, che la chiesa di questo luogo era stata annessa al monastero d'Oulx. Sotto Olderico lo possedevano i signori di Giallione (Giaglione), e dopo loro lo ebbero parecchi gentiluomini di Susa, cioè gli Aprili, i Giusti, i Ferandi, i Bartolommei, i Pascali, e i Barberi. Lo tennero in appresso i signori di Bardonesca (Bardonecchia), i Calvi d'Avigliana, i Vagnoni di Trofarello, a' quali s'unirono i Bunei astesi di Moncalieri, i Bernezzi di Vigone, e i marchesi Versoi della Borgogna. (...)»
  5. ^ Nomi d'Italia - AAVV, De Agostini
  6. ^ Cfr. pannelli turistici informativi a cura di Luca Patria e Centro Studi Bellone situati in paese,, alcuni dei quali allegati alla pagina sul Medioevo nel sito del Comune di Bussoleno
  7. ^ Bussoleno, decreto 1933-11-16 RD, concessione di stemma e gonfalone, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 25 novembre 2022 (archiviato il 25 novembre 2022).
  8. ^ Bozzetti di stemma e gonfalone del Comune di Bussoleno, su ACS, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città. URL consultato il 13 ottobre 2024.
  9. ^ Bussoleno, su istitutonastroazzurro.it.
  10. ^ Vedere i pannelli turistici informativi a cura di Luca Patria e Centro Studi Bellone situati in paese, alcuni dei quali allegati alla pagina sul Medioevo nel sito del Comune di Bussoleno Archiviato il 15 luglio 2014 in Internet Archive.
  11. ^ Consultare i pannelli turistici informativi a cura di Luca Patria e Centro Studi Bellone situati in paese, alcuni dei quali allegati alla pagina sul Medioevo nel sito del Comune di Bussoleno
  12. ^ Bussoleno dai romani ad oggi - Comune di BUSSOLENO (TO)
  13. ^ Da Torino a Vercelli (Km 84,8) – Turismo Torino e Provincia Archiviato il 29 novembre 2014 in Internet Archive.
  14. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 31-12-2019.
  15. ^ Dato Istat al 31 dicembre 2017, su demo.istat.it. URL consultato il 27 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2017).
  16. ^ Dati superiori alle 20 unità
  17. ^ https://www.valsusaoggi.it/bussoleno-domenica-torna-il-gioco-del-barro/
  18. ^ a b c d e f g h i j k l m http://amministratori.interno.it/
  • Progetto Tesori d'Arte e Cultura alpina, Itinerari di arte religiosa alpina, Valle di Susa, Borgone Susa 2009
  • Progetto Tesori d'Arte e Cultura alpina, Itinerari di Cultura e Natura alpina, Valle di Susa, Borgone Susa 2010

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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