[go: up one dir, main page]

Vai al contenuto

Castelnuovo Nigra

Coordinate: 45°26′17.36″N 7°41′40.61″E
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Castelnuovo Nigra
comune
Castelnuovo Nigra – Stemma
Castelnuovo Nigra – Bandiera
Castelnuovo Nigra – Veduta
Castelnuovo Nigra – Veduta
Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Piemonte
Città metropolitana Torino
Amministrazione
SindacoEnrica Domenica Caretto (lista civica Per il nostro paese) dal 21-9-2020
Territorio
Coordinate45°26′17.36″N 7°41′40.61″E
Altitudine828 m s.l.m.
Superficie28,38 km²
Abitanti400[1] (31-7-2024)
Densità14,09 ab./km²
FrazioniCademoniale, Caretto Superiore, Caretto Inferiore, Alpetta, Cicolelio, Moris, Pontiglia, Cantello, Filippi, Trucco, Vai, Coste, Foresta, Sale Castelnuovo (capoluogo), Villa Castelnuovo
Comuni confinantiBorgiallo, Castellamonte, Cintano, Colleretto Castelnuovo, Frassinetto, Rueglio, Traversella, Valchiusa, Val di Chy, Vistrorio
Altre informazioni
Cod. postale10080
Prefisso0124
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT001067
Cod. catastaleC241
TargaTO
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona F, 3 483 GG[3]
Nome abitantisalesi
Patronosan Sebastiano
Giorno festivo20 gennaio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Castelnuovo Nigra
Castelnuovo Nigra
Castelnuovo Nigra – Mappa
Castelnuovo Nigra – Mappa
Localizzazione del comune di Castelnuovo Nigra nella città metropolitana di Torino.
Sito istituzionale

Castelnuovo Nigra (Castelneuv Nigra in piemontese) è un comune italiano sparso di 400 abitanti della città metropolitana di Torino in Piemonte il cui capoluogo è Sale Castelnuovo.

Geografia fisica

[modifica | modifica wikitesto]

Il paese è adagiato a 828 m.s.l.m. sulle ultime propaggini prealpine verso i monti Verzel e Giavino, nella valle chiamata un tempo di Castelnuovo ed ora Valle Sacra.

Grazie alla sua posizione sui poggi che circondano la pianura canavesana, e ai favorevoli elementi climatici, la località è un piacevole sito di soggiorno estivo, in particolare per bambini e persone anziane e anche un ideale appoggio per l'escursionismo.

Il comune di Castelnuovo Nigra è formato dall'unione di due villaggi: Villa Castelnuovo ed il più grande, Sale Castelnuovo, dove ha sede il municipio e da cui deriva il nome degli abitanti (salesi).

Origini del nome

[modifica | modifica wikitesto]

Castelnuovo Nigra prende il suo nome da Costantino Nigra (1828-1907), celebre poeta e eroe risorgimentale nato qui.

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con DPR del 17 dicembre 1953.

«Stemma troncato; nel primo, d'argento, al castello di rosso, aperto e finestrato, merlato alla guelfa, torricellato di due parti laterali, fondato su campagna di verde; nel secondo, d'azzurro, a tre file di tre losanghe, d'oro, accollate. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo partito di azzurro e di rosso.[4]

Monumenti e luoghi d'interesse

[modifica | modifica wikitesto]
  • Chiesa parrocchiale di San Sebastiano
  • Bosco Parco del Bric Filia, con un percorso didattico naturalistico ed area attrezzata per pic-nic

Castello di Villa Castelnuovo

[modifica | modifica wikitesto]
Ciclo dei Prodi

Nell'anno 1120 Guglielmo I di San Martino acquisì il titolo di conte di San Martino e Castelnuovo. Gli succedette il figlio Guala che nel 1202 acquistò il diritto di decima su Castelnuovo. Pertanto, dai pochi elementi conosciuti, si può affermare che il castello può essere datato intorno a questo periodo. L'edificio fu costruito nella zona in cui erano già preesistenti i resti di un'antichissima fortificazione o torre di segnalazione, di cui si individuano ancora tracce sulle fondamenta, e per questo alla nuova costruzione venne assegnato il nome bene augurante di Castelnuovo. Il castello fu coinvolto nella rivolta del Tuchinaggio tra il 1386 e il 1391, ma non si hanno dati precisi.

Nella metà del 1500, durante le lunghe guerre franco-spagnole di Francesco I e di Carlo V, il castello affrancato agli spagnoli, venne posto sotto assedio dalle truppe francesi che lo occuparono, ma dopo soli 15 giorni venne nuovamente riconquistato dagli spagnoli, che riuscirono a conservarlo in loro possesso. Queste azioni di guerra danneggiarono gravemente la struttura dell'edificio principale, tanto da costringere il proprietario conte Pompeo I, nell'anno 1611, ad acquistare un palazzo nella vicina Castellamonte e ivi trasferirsi con la famiglia poiché il castello di Castelnuovo risultava ormai poco confortevole. A questo punto si perdono le tracce del castello nella storia ed esso rimase affidato ai mezzadri e al contado del Signore che continuavano ad abitarlo e coltivare le terre intorno. È certo che ancora agli albori del XX secolo una parte di esso era ancora abitabile sebbene in condizioni di estremo disagio.[5]

Nel 1980 venne casualmente scoperto, per la caduta dell'intonacatura sovrapposta nei secoli successivi, il cosiddetto Ciclo dei Prodi di Villa Castelnuovo, un affresco databile verso il secondo quarto del XV secolo, che era nei ruderi di quella che doveva essere la sala di rappresentanza del castello. A causa della condizioni di degrado dell'edificio, per salvaguardare l'opera, nel 2004-2005, i dipinti che compongono il ciclo furono staccati, trasportati su pannello, restaurati ed esposti presso il Museo archeologico del Canavese di Cuorgnè.

Oggi il castello è abbandonato e ridotto a un rudere.

Evoluzione demografica

[modifica | modifica wikitesto]

Negli ultimi cento anni, a partire dal 1921, la popolazione residente è diminuita dell'80 %.

Abitanti censiti[6]

Museo all'aperto dei Presepi (MAP)

[modifica | modifica wikitesto]
Ceramica della Natività

Si tratta di una iniziativa singolare che è stata promossa dal Comune e dalla Comunità Montana, in collaborazione con l'Associazione Artisti della Ceramica di Castellamonte. L'idea iniziale è stata quella di arricchire i muri delle abitazioni private e della chiesa del paese con una serie di opere in ceramica ispirate al tema "Paese da presepe".
Il primo presepe è stato installato per il Natale del 1998 ed ora più di una trentina di opere si trovano nella via pedonale del paese.
Una antica tradizione riporta il fatto che la valle era luogo di antiche rappresentazioni popolari e religiose, specialmente durante le festività natalizie.[7]


Amministrazione

[modifica | modifica wikitesto]

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
24 giugno 1985 23 giugno 1990 Giacomo Caretto Buffo lista civica Sindaco [8]
23 giugno 1990 24 aprile 1995 Giacomo Caretto Buffo lista civica Sindaco [8]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Renato Bertoglio - Sindaco [8]
14 giugno 1999 7 febbraio 2000 Dario Ciochetto lista civica Sindaco [8]
7 febbraio 2000 17 aprile 2000 Marita Bevilacqua Comm. pref. [8]
17 aprile 2000 5 aprile 2005 Matteo Sergio Bracco lista civica Sindaco [8]
5 aprile 2005 30 marzo 2010 Matteo Sergio Bracco lista civica Insieme Sindaco [8]
30 marzo 2010 1º giugno 2015 Danilo Giovanni Chiuminatti lista civica Sindaco [8]
1º giugno 2015 21 settembre 2020 Danilo Giovanni Chiuminatti lista civica Insieme Sindaco [8]
21 settembre 2020 in carica Enrica Domenica Caretto lista civica Per il nostro paese Sindaco [8]

Altre informazioni amministrative

[modifica | modifica wikitesto]

Il comune faceva parte della Comunità montana Val Chiusella, Valle Sacra e Dora Baltea Canavesana.

  1. ^ Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Bozzetti di stemma e gonfalone del Comune di Castelnuovo Nigra, su ACS, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città. URL consultato il 12 ottobre 2024.
  5. ^ Castelnuovo Nigra (TO) : Castello di San Martino a Villa Castelnuovo e il “Ciclo dei Prodi”, su archeocarta.org. URL consultato il 16 aprile 2019.
  6. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 31-12-2019.
  7. ^ Presepi Murali - La Storia, su Comune di Castelnuovo Nigra.
  8. ^ a b c d e f g h i j http://amministratori.interno.it/

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN239731414
  Portale Piemonte: accedi alle voci di Wikipedia che parlano del Piemonte