Tanka
Il tanka (短歌, letteralmente, in giapponese, "poesia breve"), anche chiamato waka o Yamato uta, è un componimento poetico d'origine giapponese di 31 morae.
Nato nel V secolo d.C., grazie alla sua versatilità e alla pratica ininterrotta, non ha subito variazioni nel corso dei sedici secoli della sua storia.
A partire soprattutto dal XVII secolo, i primi tre versi iniziarono ad essere usati come una poesia a sé, dando così vita all'haiku.
Struttura
[modifica | modifica wikitesto]È formato da 5 versi di 5 e 7 morae così disposti: 5, 7, 5, 7, 7.
È diviso in due parti: i primi tre versi formano il kami no ku (上の句, strofa superiore), gli ultimi due lo shimo no ku (下の句, strofa inferiore); le due parti devono produrre un effetto contrastante.
Diffusione
[modifica | modifica wikitesto]Il tanka, come l'haiku, è molto diffuso e praticato in Giappone sia da letterati, sia da gente comune; in tale nazione, infatti, ancora adesso l'imperatore indice annualmente una competizione per il miglior tanka dell'anno, fornendo il tema a cui attenersi. Tra i migliori poeti si può menzionare Rofū Miki.
Il genere del tanka è stato praticato anche da autori occidentali, come ad esempio Jorge Luis Borges, Jacques Roubaud e Nicolas Grenier.
Curiosità
[modifica | modifica wikitesto]Un esempio, eseguito da uno scrittore occidentale, si trova in uno dei 99 Esercizi di stile (Exercices de style) collezione di racconti dello scrittore francese Raymond Queneau.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) tanka, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | Thesaurus BNCF 63190 · GND (DE) 4184398-8 · BNE (ES) XX5349087 (data) · BNF (FR) cb12512348t (data) |
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