Sh2-193
Sh2-193 Regione H II | |
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Sh2-193, al centro | |
Dati osservativi (epoca J2000) | |
Costellazione | Cassiopea |
Ascensione retta | 02h 47m 40s[1] |
Declinazione | +61° 58′ 48″[1] |
Coordinate galattiche | l = 136,1; b = +02,1[1] |
Distanza | 7500[2] a.l. (2300[2] pc) |
Magnitudine apparente (V) | - |
Dimensione apparente (V) | 2' x 2' |
Caratteristiche fisiche | |
Tipo | Regione H II |
Classe | 2 1 1[3] |
Caratteristiche rilevanti | Avedisova 1562 |
Altre designazioni | |
LBN 660[1] | |
Mappa di localizzazione | |
Categoria di regioni H II |
Sh2-193 è una nebulosa a emissione visibile nella costellazione di Cassiopea.
Si individua nella parte orientale della costellazione, circa 1° a nordest della grande nebulosa IC 1805; il periodo più indicato per la sua osservazione nel cielo serale ricade fra i mesi di settembre e febbraio ed è notevolmente facilitata per osservatori posti nelle regioni dell'emisfero boreale terrestre, dove si presenta circumpolare fino alle regioni temperate calde.
Si tratta di una piccola regione H II situata al centro di un trio di nebulose costituito dalle vicine Sh2-192 e Sh2-194. Nei pochi studi riguardanti questo gruppo si tende a considerare le tre nebulose come parte di un unico complesso, come nel Catalogo Avedisova, dove viene associato anche a tre sorgenti di radiazione infrarossa catalogate dall'IRAS;[4] fra queste sorgenti vi è IRAS 02407+6047, coincidente con un ammasso aperto fortemente oscurato dai gas formato da almeno 50 giovani stelle, racchiuse in un diametro di 0,92 parsec.[5] Sempre in questi studi si segnala una distanza simile al Complesso W3/W4/W5, stimata attorno ai 2300 parsec (7500 anni luce),[2] a cui sarebbero quindi associate. In studi precedenti invece queste nebulose non venivano considerate come parte di un unico sistema e venivano indicate distanze diverse per ciascuna nebulosa; nel caso di Sh2-193 era comunque già stata proposta una distanza di 2300 parsec.[6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d Simbad Query Result, su simbad.u-strasbg.fr. URL consultato il 14 aprile 2013.
- ^ a b c Russeil, D., Star-forming complexes and the spiral structure of our Galaxy, in Astronomy and Astrophysics, vol. 397, gennaio 2003, pp. 133-146, DOI:10.1051/0004-6361:20021504. URL consultato il 14 aprile 2013.
- ^ Sharpless, Stewart, A Catalogue of H II Regions., in Astrophysical Journal Supplement, vol. 4, dicembre 1959, p. 257, DOI:10.1086/190049. URL consultato il 14 aprile 2013.
- ^ Avedisova, V. S., A Catalog of Star-Forming Regions in the Galaxy, in Astronomy Reports, vol. 46, n. 3, marzo 2002, pp. 193-205, DOI:10.1134/1.1463097. URL consultato il 14 aprile 2013.
- ^ Carpenter, John M.; Heyer, Mark H.; Snell, Ronald L., Embedded Stellar Clusters in the W3/W4/W5 Molecular Cloud Complex, in The Astrophysical Journal Supplement Series, vol. 130, n. 2, ottobre 2000, pp. 381-402, DOI:10.1086/317352. URL consultato il 14 aprile 2013.
- ^ Blitz, L.; Fich, M.; Stark, A. A., Catalog of CO radial velocities toward galactic H II regions, in Astrophysical Journal Supplement Series, vol. 49, giugno 1982, pp. 183-206, DOI:10.1086/190795. URL consultato il 14 aprile 2013.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Tirion, Rappaport, Lovi, Uranometria 2000.0 - Volume I - The Northern Hemisphere to -6°, Richmond, Virginia, USA, Willmann-Bell, inc., 1987, ISBN 0-943396-14-X.
- Tirion, Sinnott, Sky Atlas 2000.0 - Second Edition, Cambridge, USA, Cambridge University Press, 1998, ISBN 0-933346-90-5.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sky-Map.org - Sharpless Catalogue (from 191 to 200) [collegamento interrotto], su galaxymap.org.