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IC 1470

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
IC 1470
Regione H II
IC 1470
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneCefeo
Ascensione retta23h 05m 10s[1]
Declinazione+60° 14′ 31″[1]
Coordinate galattichel = 110,1; b = +00,1[1]
Distanza15940[2] a.l.
(4890[2] pc)
Magnitudine apparente (V)-
Dimensione apparente (V)2' x 2'
Caratteristiche fisiche
TipoRegione H II
Classe1 2 3[3]
Dimensioni16,6 a.l.
(5,1 pc)
Caratteristiche rilevantiAvedisova 1336
Altre designazioni
Sh2-156; Ced 208[1]
Mappa di localizzazione
IC 1470
Categoria di regioni H II

IC 1470 (nota anche come Sh2-156) è una piccola nebulosa a emissione visibile nella costellazione di Cefeo.

Si individua nella parte sudorientale della costellazione, a breve distanza dal confine con Cassiopea; il periodo più indicato per la sua osservazione nel cielo serale ricade fra i mesi di luglio e dicembre ed è notevolmente facilitata per osservatori posti nelle regioni dell'emisfero boreale terrestre, dove si presenta circumpolare fino alle regioni temperate calde.

Si tratta di una regione H II compatta situata sul Braccio di Perseo e legata all'ammasso aperto NGC 7510; si trova alla distanza di 4890 parsec (quasi 16000 anni luce),[2] in una regione distante alcune centinaia di parsec dall'associazione stellare Cepheus OB1. La responsabile dalla sua ionizzazione è una stella blu di classe spettrale O7 che si trova sul bordo di una grande nube molecolare, la cui radiazione ultravioletta penetra il gas frammisto alle polveri, eccitandolo e rendendolo visibile.[4] Nella nebulosa sono attivi fenomeni di formazione stellare, come è testimoniato dall'elevato numero di sorgenti di radiazione infrarossa individuate nella sua direzione, sette delle quali individuate dall'IRAS;[5] alcune di queste coincidono con giovani protostelle profondamente immerse nei gas. Numerosi maser sono inoltre stati scoperti nella regione, fra i quali tre con emissioni OH, tre con emissioni H2O e uno con emissioni CH3OH; la nebulosa e le nubi molecolari annesse sono state inserite nel catalogo Avedisova come facenti parte di un'unica grande regione di formazione stellare.[6]

  1. ^ a b c d Simbad Query Result, su simbad.u-strasbg.fr. URL consultato il 26 marzo 2013.
  2. ^ a b c Paladini, R.; Burigana, C.; Davies, R. D.; Maino, D.; Bersanelli, M.; Cappellini, B.; Platania, P.; Smoot, G., A radio catalog of Galactic HII regions for applications from decimeter to millimeter wavelengths, in Astronomy and Astrophysics, vol. 397, gennaio 2003, pp. 213-226, DOI:10.1051/0004-6361:20021466. URL consultato il 26 marzo 2013.
  3. ^ Sharpless, Stewart, A Catalogue of H II Regions., in Astrophysical Journal Supplement, vol. 4, dicembre 1959, p. 257, DOI:10.1086/190049. URL consultato il 26 marzo 2013.
  4. ^ Lynds, B. T.; Oneil, E. J., Jr., An optical study of IC 1470, in Astrophysical Journal, Part 1, vol. 265, febbraio 1983, pp. 803-807, DOI:10.1086/160725. URL consultato il 26 marzo 2013.
  5. ^ Helou, George; Walker, D. W., Infrared astronomical satellite (IRAS) catalogs and atlases. Volume 7: The small scale structure catalog, in Infrared astronomical satellite (IRAS) catalogs and atlases, vol. 7, 1988, pp. 1-265. URL consultato il 26 marzo 2013.
  6. ^ Avedisova, V. S., A Catalog of Star-Forming Regions in the Galaxy, in Astronomy Reports, vol. 46, n. 3, marzo 2002, pp. 193-205, DOI:10.1134/1.1463097. URL consultato il 26 marzo 2013.
  • Tirion, Rappaport, Lovi, Uranometria 2000.0 - Volume I - The Northern Hemisphere to -6°, Richmond, Virginia, USA, Willmann-Bell, inc., 1987, ISBN 0-943396-14-X.
  • Tirion, Sinnott, Sky Atlas 2000.0 - Second Edition, Cambridge, USA, Cambridge University Press, 1998, ISBN 0-933346-90-5.

Voci correlate

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