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Olbia (turbonave passeggeri)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Olbia
Descrizione generale
Tipoturbonave passeggeri
ArmatoreTirrenia di Navigazione
Registro navaleRINA
Porto di registrazioneNapoli
CostruttoriJohn I. Thornycroft & Company Limited
CantiereSouthampton
Varo19 giugno 1947
Consegna1947
Entrata in servizio1947
Nomi precedentiEl Malek Foad
El Malek Fouad ( - 1956)
Nefertiti (1956 - 1960)
Disarmo22 luglio 1971
Destino finaledemolita nel 1972
Caratteristiche generali
Dislocamento4 235
Stazza lorda3 975,1 tsl
Portata lorda1 200 tpl
Lunghezza109 m
Larghezza15,24 m
Pescaggio5,35 m
Propulsionedue turbine a vapore John I. Thornycroft, potenza complessiva 7 500 cavalli
Velocità18,5 nodi (34,26 km/h)
Capacità di caricodue stive, 1 608 m³
40 automobili
Numero di cabine74 di prima e seconda classe, 5 dormitori di terza classe
Equipaggio82
Passeggeri850
Bruno Balsamo, pp. 392-395[1]
Ogliari, p.1971[2]
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L'Olbia era una turbonave passeggeri, in servizio con questo nome per la Tirrenia di Navigazione dal 1961 al 1971.

Caratteristiche

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Lunga 109 metri e larga 15, l'Olbia era una turbonave passeggeri in grado di trasportare un massimo di 850 persone[1]. Le sistemazioni per i passeggeri erano divise nelle canoniche tre classi: dopo i lavori di adeguamento compiuti a Napoli per conto della Tirrenia, la nave disponeva di 40 cabine di prima classe (per un totale di 88 posti), 34 cabine di classe turistica (con 158 posti in tutto) e cinque dormitori di terza classe (due per donne, per complessivi 28 posti, e tre per uomini, con capienza per 52 persone)[1]. Dopo i lavori, gli spazi comuni per passeggeri ed equipaggio furono dotati di aria condizionata e televisione[1]. La nave aveva inoltre due stive per il carico, con una capacità complessiva di 1 608 m³, e poteva trasportare 40 automobili, imbarcate per mezzo di gru[1].

L'Olbia era spinta da due eliche quadripala, ciascuna connessa a una linea d'assi mossa da un gruppo di turbine a vapore; l'impianto sviluppava una potenza complessiva di 7 500 cavalli, che le consentiva di raggiungere una velocità di servizio di 18,5 nodi[1]. Le caldaie ebbero per tutta la durata del servizio per Tirrenia dei problemi di combustione, che facevano sì che la nave scaricasse sui ponti esterni abbondante nafta incombusta durante la navigazione[2].

La nave fu varata il 19 giugno 1947 con il nome di El Malek Foad presso i cantieri John I. Thornycroft & Company Limited di Southampton[2]. Fu consegnata nello stesso anno alla compagnia di navigazione egiziana Khedivial Mail Lines[1]. Rinominata El Malek Fouad e, nel 1956, Nefertiti, il 16 novembre 1960 fu venduta alla Tirrenia di Navigazione, che la ribattezzò Olbia[1][2]. La compagnia statale intendeva affiancarla alla Torres sulla linea Genova - Porto Torres, che aveva visto un notevole aumento nella domanda di traffico negli anni precedenti, al punto da rendere necessario mettervi in servizio delle unità di classe Regione in rinforzo[1][2]. Dopo la consegna alla Tirrenia fu sottoposta a lavori di ristrutturazione presso gli Stabilimenti dei Bacini di Napoli, durante i quali le sovrastrutture furono ampliate e le sistemazioni di passeggeri ed equipaggio completamente rifatte[1].

I lavori furono terminati nel febbraio 1961 e l'Olbia fu sottoposta alle prove in mare, affiancando poi dal 7 marzo la Torres sulla linea tra Genova e Porto Torres[1][2]. Rimase in servizio su quella linea per alcuni anni e venne in seguito destinata ad altri collegamenti per la Sardegna, da ultimo nella stagione 1970 - 1971 la Livorno - Bastia - Porto Torres - Genova[1][3]. L'entrata in servizio dei traghetti della classe Poeta rese ridondante l'Olbia, che fu posta in disarmo nel luglio 1971 e venduta per la demolizione a Genova[3][1].

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m Balsamo, pp.392-395.
  2. ^ a b c d e f Ogliari, p.1971.
  3. ^ a b Ogliari, pp.2090 - 2091.
  • Bruno Balsamo, Le navi della Tirrenia, Sorrento, Con-fine Edizioni di arte & cultura, 2018, ISBN 978-88-96427-73-6.
  • Francesco Ogliari, Trasporti marittimi di linea, volume sesto - Gli anni della Fenice, il Gruppo Finmare, le compagnie sovvenzionate dal 1945 al 1985, Milano, Cavallotti Editori, 1985, SBN IT\ICCU\RMS\2396174.