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Città di Marsala (nave)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Città di Marsala
poi Città di Trapani
La nave quando in servizio come Città di Trapani
Descrizione generale
Tipomotonave passeggeri (1929-1957)
ClasseCittà di Trapani
ProprietàTirrenia S. A. di Navigazione (1937-1957)
CantiereCantieri del Tirreno, Riva Trigoso (Genova)
Impostazione1928
Varo1928
Entrata in servizio1929
Destino finaleaffondata per naufragio
Caratteristiche generali
Stazza lorda2372 tsl
Lunghezza92,1 m
Larghezza12,22 m
Pescaggio5,74 m
Propulsione1 motore diesel Tosi a 6 cilindri
potenza 1625 CV
1 elica
Velocità12,2-12,5 nodi
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La Città di Marsala è stata una motonave passeggeri italiana della compagnia Tirrenia di Navigazione, dal 1948 ribattezzata Città di Trapani. Naufragò nel 1957.

Fu varata alla fine degli anni venti insieme ad altre due navi gemelle, Città di Alessandria e Città di Trapani. Durante la seconda guerra mondiale fu requisita e utilizzata per il trasporto di truppe e rifornimenti. Nel 1940 fece la spola da Taranto a Durazzo. Il 20 dicembre 1941 da Taranto ad Argostoli trasportò personale del Regio Esercito e rifornimenti. Due giorni più tardi la nave fece la spola da Taranto a Navarino.

Alla fine del 1944 la nave si trovava nel porto di Trieste ma senza motori, sbarcati e inviati alla revisione presso la Franco Tosi di Legnano ancora durante il periodo bellico, e poi trattenuti in Italia. Nel dicembre 1946 fu riconsegnata all'Italia la “Città di Marsala” dopo una vertenza con il governo jugoslavo che aveva dichiarato la nave preda bellica all'atto dell'occupazione di Trieste. La nave per la Tirrenia affiancò la gemella “Città di Alessandria” sulla rotta Civitavecchia – Olbia con frequenza pentasettimanale.[1]

Il cambio di nome

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La Tirrenia, in ricordo dell'unità perduta nel corso della guerra, la ribattezzò nel 1948 Città di Trapani come la nave gemella, utilizzata durante la guerra come nave ospedale e affondata nel 1942.[2]

Nel 1957 fu spostata nella linea celere Genova – Cagliari – Trapani – Tunisi.

Il relitto del Città di Trapani affondato nel porto di Trapani

Tale unità, al comando del fiumano Pietro Justin, in viaggio da Cagliari a Trapani con 13 passeggeri, naufragò a seguito d'incaglio nelle acque di Trapani, un miglio a ponente della Torre di Ligny il 4 dicembre 1957, causando la morte di quattro uomini dell'equipaggio e due marinai del rimorchiatore Pirano, giunto in soccorso ed anch'esso affondato.[3] La tempesta spezzò lo scafo del postale in due e scaraventò parte del relitto verso la Casina Nasi, dove è tuttora visibile.[4]

  1. ^ Navi e Armatori - Approdi di Passione
  2. ^ Copia archiviata, su naviearmatori.net. URL consultato il 20 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 19 giugno 2010).
  3. ^ Documento senza titolo, su cittaditrapani.it. URL consultato il 20 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2014).
  4. ^ Copia archiviata, su antoninorallo.it. URL consultato il 20 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 1º agosto 2013).