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31ª Squadriglia

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
31ª Squadriglia
Descrizione generale
Attiva15 aprile 1916 - novembre 1920
NazioneItalia (bandiera) Italia
Servizio Servizio Aeronautico
Regio Esercito
Regia Aeronautica
campo voloCampo di aviazione di Verona-Tombetta
Campo di aviazione di Castelgomberto
Campo di aviazione di Sovizzo
Aeroporto di Bolzano
Aeroporto di Venaria Reale
Aeroporto di Patrasso-Araxos
velivoliFarman MF.11
Farman Colombo
Savoia-Pomilio SP.2
Savoia-Pomilio SP.3
SIA 7b
Pomilio PE
Ansaldo S.V.A.
IMAM Ro.37
Fiat B.R.20
Battaglie/guerreprima guerra mondiale
Seconda guerra mondiale
Parte di
III Gruppo (poi 3º Gruppo caccia terrestre)
IX Gruppo (poi 9º Gruppo Caccia)
XVI Gruppo
V Gruppo
LXXII Gruppo Autonomo Osservazione Aerea
Comandanti
Degni di notaCapitano Ferdinando Bonazzi (aviatore)
Capitano Franco Scarioni
Tenente Giuseppe Veronesi (aviatore)
Capitano Ferruccio Capuzzo
Voci su unità militari presenti su Wikipedia

La 31ª Squadriglia del Servizio Aeronautico del Regio Esercito nell'aprile 1915 era di stanza sul Campo di aviazione di Verona-Tombetta con aerei Farman.

Prima guerra mondiale

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Il 15 aprile 1916 nel cambio generale dei nomi delle squadriglie la 1ª Squadriglia da ricognizione e combattimento diventa 31ª Squadriglia sul Campo di aviazione di Verona-Tombetta inquadrata nel III Gruppo (poi 3º Gruppo caccia terrestre) comandata dal Capitano Ferdinando Bonazzi dotata di 6 Farman 14, altri 4 piloti tra cui il Sottotenente Giuseppe Ghislanzoni e 9 osservatori. Il 20 aprile il Tenente osservatore Mario Poli e il Caporale pilota Michele Riello, rientrando con il velivolo colpito in più punti, riferirono di un intenso traffico di carri ed autocarri sulla strada per Folgaria e su quella del Monte Finonchio. Il 1º maggio Bonazzi e il Tenente osservatore Mario Poli mitragliano truppe in Piazza Venezia a Trento, il 3 maggio l'aereo dei Tenenti Enrico Cottino e dell'osservatore Carlo Emanuele Parini affronta due duelli durante una ricognizione e il 29 giugno prende parte ad un bombardamento sull'Osteria all'Antico Termine in Val d'Assa. Il 25 agosto bombardano la stazione di San Cristoforo al Lago e il 19 ottobre il comando passa al Cap. Nicola Straziota. Nel 1916 l'unità ha svolto 354 voli di guerra sostenendo 23 combattimenti.

All'inizio del 1917 il reparto dispone di 12 piloti, 8 osservatori tra cui il Tenente Giovanni Cartia (politico 1894), 6 Farman e 4 Farman con motore Colombo, e in marzo inizia a passare sui Savoia-Pomilio SP.2. Il 21 marzo il comando interinale passa al Ten. osservatore Giuseppe Micheli fino al ritorno del 10 aprile di Bonazzi e il 23 maggio un Savoia-Pomilio SP.3 viene abbattuto da un aereo e atterra in emergenza vicino a Schio. Il 19 giugno 6 Farman bombardano baraccamenti a Campo Gallina nella vallata di Cima Portule e in estate il reparto dispone di 9 piloti, 8 osservatori e 2 mitraglieri.

Il 31 luglio si sposta al Campo di aviazione di Castelgomberto e il 16 ottobre entra nel IX Gruppo (poi 9º Gruppo Caccia). Il comando passa al Cap. osservatore Franco Scarioni e nell'ambito della Prima battaglia del Piave il 18 novembre un S.P.3 viene abbattuto dagli Albatros D.III degli assi Julius Arigi (22ª vittoria), Josef Kiss (12ª) e Josef von Maier sul Monte Cengio. Il 7 dicembre un suo aereo partecipa all'attacco sulle truppe a Gallio (Italia) e il 10 dicembre si sposta al Campo di aviazione di Sovizzo. La settimana successiva entra nel XVI Gruppo per il V Corpo d'Armata. A fine anno il comandante interinale Tenente Lorenzo Marchese Cassolo dispone di altri 5 piloti e 6 osservatori. Nel 1917 l'unità ha svolto 193 voli di guerra sostenendo 9 combattimenti aerei e perdendo un equipaggio.

Al 1º marzo 1918 dispone di 4 S.P.3 ma l'unico efficiente ha un incidente il 12 marzo e a Castelgomberto vi è un solo ricognitore SIA 7 doppio comando per riqualificare i piloti della 31ª e 121ª. Conseguentemente il 10 aprile torna a Castelgomberto e il comando passa al Ten. Giuseppe Pallavicini. In primavera il reparto dispone di 8 piloti, 5 osservatori e 7 allievi osservatori che volano con aerei di altre squadriglie. All'inizio di maggio arriva un SIA 7b e il 21 maggio Scarioni e Marchese Cassolo hanno un incidente di volo sul vecchio S.P.3. Il 28 giugno il comando passa al Cap. osservatore Manlio Barichello, che dispone di 7 piloti per 7 Pomilio PE.

In settembre il reparto dispone di 9 Pomilio e il 29 settembre il comando passa al Ten. osservatore Giuseppe Veronesi. Alla fine della guerra aveva 7 Pomilio, 9 piloti, 3 osservatori e 8 allievi osservatori per la 1ª Armata. Durante la guerra ha svolto 832 voli di guerra, sostenendo 34 combattimenti aerei e subendo la perdita di 10 aviatori.

Dopo la guerra dispone di 10 Pomilio e nel marzo 1919 arrivano gli Ansaldo S.V.A. ricevendo la 1ª Sezione SVA; al 20 aprile 1919 dispone di 6 SVA. Alla fine del 1919, sull'Aeroporto di Bolzano, la 1ª Sezione SVA è comandata dal Cap. Ferruccio Capuzzo. La 1ª Sezione SVA viene sciolta nel novembre 1920.[1]

Seconda guerra mondiale

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Al 10 giugno 1940 era nel V Gruppo del 19º Stormo Osservazione Aerea all'Aeroporto di Venaria Reale con 10 IMAM Ro.37 per l'Aviazione Ausiliaria per l'Esercito. Nell'ambito della Campagna italiana di Grecia si sposta in Albania a Devoli dal 15 gennaio 1941. Dopo l'Invasione della Jugoslavia dell'aprile 1941 partecipa alle operazioni di contro guerriglia da Udine. All'8 settembre 1943 era con 8 Fiat B.R.20 all'aeroporto di Patrasso-Araxos nel LXXII Gruppo Autonomo Osservazione Aerea.

  1. ^ Roberto Gentilli e Paolo Varriale, I reparti dell'aviazione italiana nella Grande Guerra, Ufficio Storico Aeronautica Militare, 1999, pp. 170–174.
  • (EN) Franks, Norman; Guest, Russell; Alegi, Gregory. Above the War Fronts: The British Two-seater Bomber Pilot and Observer Aces, the British Two-seater Fighter Observer Aces, and the Belgian, Italian, Austro-Hungarian and Russian Fighter Aces, 1914–1918: Volume 4 of Fighting Airmen of WWI Series: Volume 4 of Air Aces of WWI. Grub Street, 1997. ISBN 1-898697-56-6, ISBN 978-1-898697-56-5.
  • I Reparti dell'aviazione italiana nella Grande Guerra, AM Ufficio Storico - Roberto Gentilli e Paolo Varriale, 1999
  • Manlio Molfese, L'aviazione da ricognizione italiana durante la grande guerra europea (maggio 1915-novembre-1918), Roma, Provveditorato generale dello Stato, 1925.
  • I reparti dell'Aeronautica Militare, Roma, Ufficio Storico Stato Maggiore dell'Aeronautica, 1977.

Voci correlate

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Altri progetti

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