Hatikvah
HaTikvah (in ebraico התקוה?, La Speranza) è l'inno nazionale israeliano.
Hatikvah inno nazionale israeliano | |
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Inserto di seta per confezione di sigarette con l'incipit dell'inno e il testo della prima quartina in inglese | |
Dati generali | |
Nazione | Israele |
Adozione | 1948 de facto 2004 de iure |
Lingue | ebraico |
Componimento poetico | |
Titolo | (HE) Tikvatenu |
Autore | Naftali Herz Imber |
Epoca | 1877 |
Composizione musicale | |
Titolo | Carul cu boi |
Autore | anonimo |
Audio | |
(info file) |
Il testo fu scritto da Naftali Herz Imber (1856-1909), un ebreo galiziano laico e proto-sionista (Hovevei Zion o Hibbat Zion) che emigrò in terra d'Israele nel 1882.
Il tema musicale, di origine popolare, utilizzato già nel XV secolo ne il Ballo di Mantova di Giuseppe Cenci[1] o Giuseppino del Biado, trova una sua ripresa colta nella variazione n. 8 delle "Dodici variazioni in do maggiore sulla canzone francese "Ah, vous dirai-je Maman" KV 265 (300e)"[2] di Wolfgang Amadeus Mozart.[3][v. discussione]
Storia
modificaIl testo, scritto come poesia nel 1877 e intitolato Tikvatenu ("nostra speranza"), mentre Imber era ospite presso la città di Iași, Romania, fu pubblicato nel 1886 nella raccolta Barkai ("Stella del mattino"). La poesia è composta di nove strofe intervallate da un ritornello: nell'inno si cantano la prima strofa e il ritornello.
HaTikva esprime la speranza del popolo ebraico di tornare un giorno nella terra dei propri avi come profetizzato nella Bibbia. Il popolo ebraico fu esiliato da Israele nel 70 d.C. dall'esercito romano guidato da Tito, che distrusse la città ed il Tempio di Gerusalemme. Durante i due millenni di esilio, il popolo ebraico pregava in modo speciale ogni giorno per il ritorno in Israele, rivolgendosi ad est nella direzione di Gerusalemme. Il monte Sion rappresenta Israele e Gerusalemme.
La melodia fu adattata nel 1888 da Samuel Cohen (1870-1940), un immigrato rumeno, sulla base del tema musicale di lingua romena (Oi Scha o Carul cu Boi) da cui Cohen proveniva. Un altro probabile riferimento consapevole di Cohen fu il notissimo tema (1874) della Moldava di Bedřich Smetana (1824-1884), che a sua volta probabilmente la trasse da una versione svedese (Ack, Värmeland) della canzone italiana. Sono state notate tracce della Mantovana anche nella melodia sefardita della preghiera dell'hallel e in una canzone popolare yiddish. Si tratta di una melodia in scala minore, fatto insolito per un inno nazionale, e in contrasto con il titolo.
Tikvatenu (completo) fu cantato nel 1901 dai delegati del 5º Congresso Sionista mondiale, ma già dal successivo si affermò l'uso attuale. Inizialmente osteggiato dal sionismo religioso per la laicità del testo, fu adottato come inno ufficiale del movimento sionista solo nel 18º Congresso Sionista (1933).
Dopo la costituzione dello Stato d'Israele nel 1948, HaTikva divenne l'inno nazionale de facto. Venne proclamato ufficialmente inno nazionale dello Stato d'Israele solo nel novembre 2004, quando la Knesset (parlamento israeliano) approvò una modifica alla Legge Fondamentale "Bandiera e Stemma dello Stato", ora chiamata "Bandiera, Stemma dello Stato ed Inno Nazionale".
Testi e melodia
modificaTesto in ebraico | Traslitterazione latina | Traduzione in italiano |
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Note
modifica- ^ Fuggi, fuggi, fuggi da questo cielo (Cenci, Giuseppe) - IMSLP, su imslp.org. URL consultato il 3 settembre 2024.
- ^ 12 Variations on 'Ah, vous dirai-je maman', K.265∕300e (Mozart, Wolfgang Amadeus) - IMSLP, su imslp.org. URL consultato il 3 settembre 2024.
- ^ riccardodisegni, Breve storia dell’Hatikvà, su Shalom, 16 maggio 2022. URL consultato il 3 settembre 2024.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Hatikvah
Collegamenti esterni
modifica- MP3 (MP3), su navyband.navy.mil. URL consultato il 14 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2009).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 179511516 · LCCN (EN) n93076520 · J9U (EN, HE) 987007507459405171 |
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