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Renato Gei

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Renato Gei
Gei ai tempi della Lazio
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Calcio
RuoloAllenatore (ex attaccante)
Termine carriera1956 - giocatore
1977 - allenatore
Carriera
Squadre di club1
1938-1941Brescia65 (35)
1941Torino0 (0)
1941-1943Fiorentina53 (29)
1944Brescia11 (5)
1945-1948Fiorentina64 (13)
1948-1953Sampdoria149 (44)
1953-1955Brescia45 (8)
1955-1956Pavia29 (3)
Nazionale
1951Italia (bandiera) Italia2 (0)
Carriera da allenatore
1955-1956Pavia
1958-1960Sampdoria[1]
1961-1963Genoa
1963-1967Brescia
1967-1968Lazio
1968-1969Lecco
1969-1970Atalanta
1971Casertana
1973-1974Brescia
1975Parma
1976-1977Seregno
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Renato Gei (Brescia, 1º febbraio 1921Nave, 20 maggio 1999) è stato un allenatore di calcio e calciatore italiano, di ruolo attaccante.

Gei (in piedi, quarto da destra) nel Brescia del 1940-1941

Esordisce con la maglia delle rondinelle del Brescia a 16 anni nel campionato di Serie C, realizzando nel Giugno 1939 il gol decisivo nello spareggio per la promozione in Serie B contro la Reggiana. La sua permanenza con la maglia delle Rondinelle durò fino alla stagione 1940-1941, quando con 25 gol a 20 anni conquistò il titolo di capocannoniere della Serie B, prima di trasferirsi alla Fiorentina. La sua destinazione era il Torino, che lo acquistò e poi lo girò alla Fiorentina in cambio di Romeo Menti. Gei riuscì quindi a non essere vittima della tragedia di Superga. A Firenze realizzò 18 reti (sfiorando il titolo di capocannoniere, che toccò a Silvio Piola) e la Fiorentina si piazzò comunque seconda in classifica.

Nel 1948, veste la maglia della Sampdoria. Nel 1951 viene convocato in Nazionale veste la maglia azzurra a Lugano contro la Svizzera e successivamente contro la Turchia. Conclude la sua attività di calciatore con la maglia della sua città, tornando quindi al Brescia nel 1953 e rimanendoci fino al 1955. Gioca un ultimo anno in Serie C nel Pavia quando attacca le scarpe al chiodo per iniziare la carriera di allenatore.

Esordisce come tecnico in Serie A nel 1958, affiancando Eraldo Monzeglio alla guida della Sampdoria.

Dopo due buone stagioni coi blucerchiati passa al Genoa, in Serie B. Sulla panchina del "grifone" vince il campionato con undici punti di vantaggio rispetto alle altre due promosse, Napoli e Modena, e trionfa nella Coppa delle Alpi 1962 grazie alla vittoria in finale per 1-0 contro i francesi del Grenoble.[2]

Lasciata Genova ottiene la guida del Brescia nuovamente in Serie B, dove una penalizzazione di 7 punti in classifica fa terminare la squadra al settimo posto, mancando così la promozione. L'anno seguente vince il campionato cadetto con le rondinelle, conducendole poi a due salvezze consecutive nei successivi campionati di massima serie. In particolare, nel campionato 1965-1966 ottiene un nono posto finale, che rimane il miglior piazzamento delle rondinelle in Serie A fino che Carlo Mazzone non ottiene l'ottavo posto al termine del campionato 2000-2001.

Siede poi sulle panchine di Lazio (23 presenze in Serie B e due in Coppa Italia), Lecco, Atalanta, Casertana prima del nuovo ritorno a Brescia nel 1973, quando rileva la squadra all'ultimo posto e conquista la salvezza.

Allena ancora Parma e Seregno prima del ritiro nel 1977.

Cronologia presenze e reti in nazionale

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Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Italia
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
25-11-1951 Lugano Svizzera Svizzera (bandiera) 1 – 1 Italia (bandiera) Italia Amichevole -
Totale Presenze 1 Reti 0
Brescia: 1938-1939
1940-1941 (24 gol)

Competizioni nazionali

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Genoa: 1961-1962
Brescia: 1964-1965

Competizioni internazionali

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Genoa: 1962
  1. ^ Assume l'incarico di allenatore in coppia con Eraldo Monzeglio.
  2. ^ Padovano, p.158.
  • Davide Rota, Dizionario illustrato dei giocatori genoani, Genova, De Ferrari, 2008, ISBN 978-88-6405-011-9.
  • Aldo Padovano, Accadde domani...un anno con il Genoa, De Ferrari, 2005, ISBN 88-7172-689-8.

Collegamenti esterni

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  • (EN) Renato Gei, su national-football-teams.com, National Football Teams. Modifica su Wikidata
  • (DEENIT) Renato Gei (calciatore), su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG. Modifica su Wikidata
  • (DEENIT) Renato Gei (allenatore), su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG. Modifica su Wikidata
  • Renato Gei, su smr.worldfootball.net, HEIM:SPIEL Medien GmbH. Modifica su Wikidata
  • (ENRU) Renato Gei, su eu-football.info. Modifica su Wikidata
  • Dario Marchetti (a cura di), Renato Gei, su Enciclopediadelcalcio.it (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2011).