Palazzo Frescobaldi
Palazzo Frescobaldi | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Toscana |
Località | Firenze |
Indirizzo | via Santo Spirito, 11-13 |
Coordinate | 43°46′05.17″N 11°14′53.2″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Palazzo Frescobaldi è un edificio storico del centro di Firenze, zona Oltrarno, situato in via Santo Spirito 11-13.
Storia e descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Fin dal XVI secolo la famiglia Frescobaldi possedeva nel "fondaccio di Santo Spirito" (attuale via Santo Spirito) alcuni edifici, uno dei quali era conosciuto anche come "Casa del Cortile", così chiamato per un ampio giardino interno; in seguito questi possedimenti (torri, case medievali e rinascimentali) furono unificati dando vita all'attuale palazzo, tra il 1621 e il 1644, su iniziativa di Matteo Frescobaldi. Dietro la facciata più moderna venne quindi a essere realizzata una residenza più spaziosa e funzionale, sebbene non furono completamente cancellati alcuni segni delle strutture precedenti, come i piccoli cortili con pozzi. Il pian terreno infatti, che maggiormente mantenne l'aspetto primitivo, era destinato a botteghe e attività commerciali, funzione che in parte svolge anche oggi.
Altri lavori si ebbero nel 1712, nell'ambito dei quali si costruì in profondità un basso corpo di fabbrica a collegare il palazzo alla basilica di Santo Spirito, in modo da rendere disponibile un 'coretto' affacciato sulla cappella di famiglia per consentire ai membri della famiglia di "sentir messa senza uscire di casa". Sempre al Settecento risalgono anche vari ambienti signorili interni, decorati con profusione di stucchi e pitture. Al 1850, invece, si data un significativo riordino del vasto immobile ad opera di Giuseppe Poggi, in parte finalizzato a ricavare appartamenti da affittare (a partire da questi anni è qui documentata, ad esempio, la residenza dello scultore inglese Charles Francis Fuller). L'attuale configurazione si deve tuttavia a un complesso intervento di restauro condotto dall'architetto Emilio Dori negli anni sessanta del Novecento, comunque precedente il volume di Ginori Lisci su I palazzi di Firenze (1972) che ne documenta le motivazioni (riconducibili alla necessità di adibire parte della vasta proprietà ad attività commerciali) e gli esiti, che lo stesso considera "veramente degni della migliore tradizione fiorentina".
Il fronte a undici finestre (su tre piani più un mezzanino), che "non riesce ad avere interasse costante e presenta in facciata tre flessi corrispondenti ad altrettante murature portanti interne, ortogonali al percorso, condizionanti la conformazione attuale"[1]. Ad uso privato rimane la porzione con accesso al numero civico 13, scrigno di innumerevoli opere d'arte [2]. Dal portale principale si accede a un androne con cancello, che immette in un piccolo cortile decorato da colonne, archi ellittici e un busto nel timpano dell'apertura principale. Da questo ambiente attraverso un altro corridoio voltato si accede al giardino interno.
Per quanto riguarda le decorazioni murali degli interni si segnalano le pitture del coretto ad opera di Alessandro Gherardini e Rinaldo Botti e una galleria interamente dipinta con quadrature di Lorenzo Del Moro e Rinaldo Botti con sulla volta un'Allegoria nuziale con la gloria delle famiglie Frescobaldi e Acciaioli, opera di Matteo Bonechi, presumibilmente realizzata in occasione delle nozze di Pier Matto Frescobaldi e di Anna Acciaioli, celebrate nel 1717[3].
Il giardino Frescobaldi
[modifica | modifica wikitesto]Del giardino non abbiamo notizie certe ma sicuramente era caratterizzato per avere come sfondo la magnifica architettura del campanile e della basilica di Santo Spirito, già finanziata a suo tempo proprio da Stoldo di Lamberto Frescobaldi ed eretta su alcuni terreni da lui donati[4].
L'area verde nell'Ottocento era divisa in quattro parti con al centro una fontana barocca con concrezioni spugnose, che oggi si trova addossata alla parte posteriore e fa da sfondo all'insieme. Oggi, secondo la ristrutturazione di fine del XIX secolo, è presente un unico ampio spazio erboso, circondato da un vialetto e rallegrato da piante d'azalee. Non sono molte le decorazioni lapidee, ma resta una statua del dio Pan in pietra serena, e quelle di due cani da guardia, forse un tempo sui piedritti di una cancellata. Per un certo periodo il centro dell'aiuola è stato decorato da due sculture bronzee dell'artista contemporaneo Arnaldo Pomodoro, oggi non più in sito[5].
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- L’illustratore fiorentino. Calendario storico per l’anno ..., a cura di Guido Carocci, Firenze, Tipografia Domenicana, 1880, pp. 68-71;
- Walther Limburger, Die Gebäude von Florenz: Architekten, Strassen und Plätze in alphabetischen Verzeichnissen, Lipsia, F.A. Brockhaus, 1910, n. 269;
- Augusto Garneri, Firenze e dintorni: in giro con un artista. Guida ricordo pratica storica critica, Torino et alt., Paravia & C., s.d. ma 1924, p. 299, n. XXXIV;
- Walther Limburger, Le costruzioni di Firenze, traduzione, aggiornamenti bibliografici e storici a cura di Mazzino Fossi, Firenze, Soprintendenza ai Monumenti di Firenze, 1968 (dattiloscritto presso la Biblioteca della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio per le province di Firenze Pistoia e Prato, 4/166), n. 269;
- Leonardo Ginori Lisci, I palazzi di Firenze nella storia e nell’arte, Firenze, Giunti & Barbèra, 1972, II, pp. 757-762;
- Piero Bargellini, Ennio Guarnieri, Le strade di Firenze, 4 voll., Firenze, Bonechi, 1977-1978, III, 1978, pp. 344-345;
- Gian Luigi Maffei, La casa fiorentina nella storia della città dalle origini all’Ottocento, con scritti originali di Gianfranco Caniggia, appendici documentarie di Valeria Orgera, Venezia, Marsilio, 1990, p. 125;
- Mariachiara Pozzana, Firenze: giardini di città, con acquerelli e disegni di Mauro Falzoni, Firenze, FMG Studio Immagini, 1994, p. 103;
- Marcello Vannucci, Splendidi palazzi di Firenze, con scritti di Janet Ross e Antonio Fredianelli, Firenze, Le Lettere, 1995, pp. 132-135;
- Toscana esclusiva, pubblicazione edita in occasione dell’iniziativa Firenze: cortili e giardini aperti, 18 e 25 maggio 2003, a cura dell’Associazione Dimore Storiche Italiane, Sezione Toscana, testi a cura dell’Associazione Culturale Città Nascosta, Firenze, ADSI, 2003, p. 10;
- Dino Frescobaldi, Francesco Solinas, I Frescobaldi: una famiglia fiorentina, Firenze, Le Lettere, 2004 (pp. 239-242, Case antiche e fortune moderne);
- Franco Cesati, Le strade di Firenze. Storia, aneddoti, arte, segreti e curiosità della città più affascinante del mondo attraverso 2400 vie, piazze e canti, 2 voll., Roma, Newton & Compton editori, 2005, II, p. 625;
- Silvia Huober, La via Santo Spirito, in "MCM", 2006, 74, pp. 19-29;
- Toscana Esclusiva XII edizione, Associazione Dimore Storiche Italiane 2007.
- Toscana esclusiva, pubblicazione edita in occasione dell’iniziativa Firenze, Lucca, Pisa, Siena: cortili e giardini aperti, 20 e 27 settembre 2009, a cura dell’Associazione Dimore Storiche Italiane, Sezione Toscana, testi a cura dell’Associazione Culturale Città Nascosta, Firenze, ADSI, 2009, pp. 55-56;
- Toscana esclusiva, pubblicazione edita in occasione dell’iniziativa Lucca, Pisa, Siena: cortili e giardini aperti, Firenze: cortili e giardini aperti, 16 e 23 maggio 2010, a cura dell’Associazione Dimore Storiche Italiane, Sezione Toscana, testi a cura dell’Associazione Culturale Città Nascosta, Firenze, ADSI, 2010, pp. 31-32;
- Claudio Paolini, A Sentimental Journey. Inglesi e Americani a Firenze tra Ottocento e Novecento: i luoghi, le case, gli alberghi, Firenze, Polistampa, 2013, p. 57.
- Lisa Leonelli, Palazzo Frescobaldi, in Fasto privato. La decorazione murale in palazzi e ville di famiglie fiorentine, III, Dal Tardo Barocco al Romanticismo, a cura di Mina Gregori e Mara Visonà, Firenze, Edifir, 2016, pp. 155-166;
- Angiolo Pucci, I giardini di Firenze, IV, Giardini e orti privati della città, a cura di Mario Bencivenni e Massimo de Vico Fallani, Firenze, Leo S. Olschki, 2017, p. 417.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Palazzo Frescobaldi
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Claudio Paolini, schede nel Repertorio delle architetture civili di Firenze di Palazzo Spinelli (testi concessi in GFDL)
- Sito della Regione Toscana da cui è tratta la versione originale della voce in licenza GFDL (vedi autorizzazione).