La formula del campionato fu la stessa della stagione precedente; la manifestazione fu organizzata con un girone all'italiana, con gare di andata e ritorno per un totale di 18 giornate: erano assegnati 2 punti per l'incontro vinto e un punto a testa per l'incontro pareggiato, mentre non ne era attribuito alcuno per la sconfitta. Al termine del campionato la prima squadra classificata venne proclamata campione d'Italia mentre la nona e la decima classificata retrocedettero in serie B.
Il campionato iniziò il 3 giugno e si concluse il 30 settembre 1967. Il girone di andata fu caratterizzato da un equilibrio tra le varie squadre partecipanti; nessun team riuscì ad imporsi in maniera marcata. Fu l'Amatori Modena a prendere la testa della classifica ma fu subito scalzata da tale posizione al turno successivo dai campioni in carica del Monza; anche i brianzoli però persero subito la posizione venendo superati nuovamente dai modenesi e dal sorprendente Breganze. Furono proprio i veneti ad issarsi in cima alla classifica all'ottava tornata per poi incappare in sei turni senza vittorie lasciando via libera al ritorno della Triestina e del Novara. Furono quest'ultimi due club a caratterizzare la lotta finale per il titolo, lotta che arrise ai friulani che in questo modo vinsero per la diciannovesima volta il titolo. Questo fu l'ultimo campionato vinto dalla formazione di Trieste, guidata per l'ultima volta in panchina da Mario Cergol, prima di avviarsi a un lento declino[1] che la porterà prima a retrocedere nelle serie inferiori del campionato e poi a cessare le attività. La Triestina acquisì il diritto di rappresentare l'Italia in coppa dei Campioni. Il Novara vinse la seconda edizione della coppa Italia. Retrocedettero in serie B l'Arengo Mona e Pirelli di Milano. Per entrambe le squadre questo fu l'ultimo campionato di massima serie disputato. Beniamino Battistella del Laverda Breganze segnando 43 reti vinse per la prima volta la classifica dei cannonieri.