M898 Sadarm
M898 Sadarm | |
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Descrizione | |
Tipo | Superficie/Superficie |
Impiego | Attacchi di precisione a lungo raggio |
Costruttore | Aerojet Electronics Systems Division |
Impostazione | 1983 |
In servizio | 1995 |
Peso e dimensioni | |
Peso | 44 kg |
Lunghezza | 0 805 m |
Diametro | 155 mm |
Prestazioni | |
Vettori | Cannoni da 155 mm |
Gittata | 22 km |
Spoletta | Programmabile |
Esplosivo | HE |
dati tratti da In principio fu il Copperhead...[1] | |
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L'M-898 Sadarm (Sense and Destroy Armour) è un proiettile a submunizioni del tipo "lancia e dimentica" statunitense in grado di cercare e distruggere i carri armati all'interno di una determinata area bersaglio, utilizzata anche per il tiro di controbatteria guidato da un radar.[2] La submunizione può essere utilizzata da diversi pezzi di artiglieria in calibro 155 mm, come M-114, M-109, M-198, M777. Il proiettile M898 ha una gittata massima di 22 km.[3]
Storia del progetto
[modifica | modifica wikitesto]Verso la fine degli anni sessanta del XX secolo gli strateghi della NATO erano molto preoccupati per le enormi formazioni corazzate che i paesi del Patto di Varsavia avrebbero potuto schierare durante un ipotetico attacco all'Europa occidentale.[2]
Per contrastare queste enormi formazioni, oltre alla componente corazzata e ai missili anticarro, venne deciso di utilizzare anche l'artiglieria campale tramite l'utilizzo di un apposito proiettile laser guidato in calibro 155 mm, che divenne l'M712 Copperhead.[2] Subito dopo sulla base delle specifiche emesse dall'Armement Research and Development dell'US Army fu avviato lo sviluppo di un proiettile a submunizioni del tipo intelligente, in calibro 203 mm, destinato all'uso da parte del semovente d'artiglieria M-110A2 che usava un pezzo da 203/39 mm.[2] Lo sviluppo di questo nuovo sistema d'arma fu avviato da un consorzio formato da Aerojet, AVCO System e Honeywell, basandosi sul proiettile M509 ICM allora in uso.[2]
A partire dal 1983 il progetto venne adattato all'uso da parte dei semoventi e dei pezzi d'artiglieria in calibro 155 mm.[4] Nel corso del 1986[5] fu avviato lo sviluppo ingegneristico della nuova submunizione, ampliandone il calibro per l'utilizzo da parte dei missili impiegati nel nuovo lanciarazzi semovente d'artiglieria M270 Multiple Launch Rocket System (MLRS).[4] All'epoca l'US Army stimava il costo del programma di acquisizione del SADARM a 5,3 bilioni di dollari.[5]
I primi tiri sperimentali reali avvennero nel 1989, con esito positivo, e l'avvio della produzione in serie fu fissata per il 1994.[5] Il crollo del Patto di Varsavia comportò un rallentamento nello sviluppo. I primi esemplari di pre-produzione vennero testati operativamente nel febbraio 1992[6] sul Puma Proving Ground, Arizona, dal principale subcostruttore, la Aerojet Electronics Systems Division.[6] Essi non diedero i risultati sperati, dei 46 tiri reali effettuati, solo 7 proiettili raggiunsero il loro obiettivo.[7] Tra l'ottobre 1992 e l'aprile 1993 vi furono ulteriori 17 test operativi, e i 16 casi emersero problemi all'apertura del paracadute di discesa, e con il funzionamento dell'antenna del radar ad onde millimetriche.[8] Dopo gli opportuni accorgimenti, nel giugno 1993 vi fu un'ulteriore serie di 36 test, ognuno con un proiettile dotato di due submunizioni.[8] Ventiquattro di essi raggiunsero il bersaglio, e dopo un successivo programma, che vide l'impiego di ulteriori 21 proiettili, l'US Army dichiarò negativamente conclusa la sperimentazione.[8] Nell'aprile 1994 vi fu una nuova serie di test, che videro l'utilizzo di 13 proiettili con 26 submunizioni, e 11 di essi colpirono il bersaglio a una distanza di circa 15 chilometri.[3] Tuttavia vi erano ancora problemi sui tiri a più lunghe, nonché problemi di collisione delle submunizioni in fase di discesa.[3]
La produzione a basso regime iniziò nel 1995, con ulteriori test condotti con successo nell'aprile 1996 sul Yuma Proving Ground. In questo caso 8 dei 9 colpi (con 18 submunizioni) sparati alla distanza di 18 km, colpirono il bersaglio, senza il verificarsi delle collisioni in volo.[3] La produzione a basso regime raggiunse un totale di 836 proiettili. A causa del crollo dell'Unione Sovietica, le cui forze armate non rappresentavano più una minaccia per i paesi della NATO, il programma Sadarm fu interrotto prima dell'avvio della produzione a pieno regime.[3]
Descrizione tecnica
[modifica | modifica wikitesto]Il proiettile M-898 è lungo 0,805 m, pesa 44 kg e un diametro di 155 mm.[9] La submunizione SADARM ha un peso di 11,77 kg, una lunghezza di 204,4 mm, un diametro di 147 mm, e la carica esplosiva e una LX-14 da 1,5 kg.[9]
Il proiettile M898 SADARM da 155 mm, sparato da una normale pezzo d'artiglieria da 155 mm, e dotato di una spoletta a tempo M762/M767 impostata per esplodere a 1.000 m al di sopra del bersaglio.[3] Il proiettile rilasciava due submunizioni SADARM, le quali, una volta espulse, aprivano ognuna un paracadute per rallentare la discesa.[10] Poco dopo si dispiegava un secondo "paracadute ad anello di vortice" per far girare la submunizione a una velocità di 456 g/min, posizionandola con un angolo di circa 30° rispetto alla verticale.[10] Mentre scendeva a 17 m/sec, i suoi sensori coprivano una spirale decrescente scansionando un'area di circa 150 m di diametro sotto di essa.[3] I sensori erano costituiti da un radar ad onde millimetriche, un radiometro passivo ad onde millimetriche e un telescopio a infrarossi.[10] Un magnetometro viene utilizzato come ausilio per l'inseguimento e il puntamento. Quando la submunizione rileva un bersaglio, la carica esplosiva LX-14 viene fatta esplodere per proiettare a 2.500 m/sec un penetratore esplosivo[11] che perfora la sottile corazza superiore[N 1] della maggior parte dei carri armati fino a una distanza di circa 152 m.[3] Se la sumbunizione tocca il suolo prima di trovare un bersaglio si autodistrugge.[3] La SADARM doveva anche essere usata nei razzi MLRS, ognuno dei quali era previsto che ne trasportasse da quattro o sei, ma ciò non avvenne mai.[3]
Impiego operativo
[modifica | modifica wikitesto]L'M898 SADARM è stato usato operativamente per la prima volta durante l'Operazione Iraqi Freedom del 2003.[12] L'US Army ha utilizzato un totale di 121 colpi, sparati dalla 3rd Infantry Division, di cui 108 colpirono i bersagli, distruggendo 48 veicoli. Tra l'11 e il 12 aprile 2010 l'M898 SADARM è stato oggetto di una campagna di tiri effettuata da semoventi M-109A6 Paladin sullo Yuma Proving Ground, Arizona, con l'utilizzo di 96 proiettili.[11]
Utilizzatori
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]Annotazioni
[modifica | modifica wikitesto]- ^ L'esatto potere di penetrazione della corazzatura non è stato divulgato, e rimane classificato.
Fonti
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Po 2010, p. 31.
- ^ a b c d e Po 2010, p. 30.
- ^ a b c d e f g h i j Global Security.
- ^ a b General Accountig Office 1993, p. 1.
- ^ a b c General Accountig Office 1993, p. 3.
- ^ a b General Accountig Office 1993, p. 2.
- ^ General Accountig Office 1993, p. 12.
- ^ a b c General Accountig Office 1993, p. 13.
- ^ a b FAS.
- ^ a b c General Accountig Office 1993, p. 11.
- ^ a b Walker, Gillette 2010, p. 36.
- ^ Batacchi 2009, p. 33.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Christopher Chant, A Compendium of Armaments and Military Hardware, Abingdon, Routledge, 2014, ISBN 1-134-64668-2.
- (EN) Christopher F. Foss, Tank & Combat Vehicle Recognition Guide, New York, Harper Collins, 2000, ISBN 0-00-472452-6.
- (EN) Anthony H. Cordesman, The Iraq War: Strategy, Tactics, and Military Lessons, Washington DC, Center from Strategic and International Studies, 2003.
- Pubblicazioni
- Enrico Batacchi, La Network Centric Warfare e l’esperienza italiana. Il processo di digitalizzazione dell’Esercito (PDF), Centro Militare di Studi Strategici, 2009, pp. 1-103.
- (EN) General Accountig Office, Problems With the Sense and Destroy Armour (PDF), Washington, United States General Accountig Office, 23 November 1993, pp. 1-23. URL consultato il 19 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2011).
- Enrico Po, In principio fu il COPPERHEAD..., in Rivista Italiana Difesa, n. 2, Chiavari, Giornalistica Riviera Soc. Coop. a.r.l., febbraio 2010, pp. 30-37.
- (EN) Michael T. Walker e John W. Gillette, Problems With the Sense and Destroy Armour, in Field Artillery, Fort Sill, Oklahoma, January-February 2010, pp. 36-39.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) M898 SADARM (Sense and Destroy Armor), su Global Security, https://www.globalsecurity.org. URL consultato il 19 febbraio 2020.
- (EN) XM898 SADARM (Sense and Destroy Armor), su FAS, https://fas.org. URL consultato il 19 febbraio 2020.
- Video
- ArmA2 M109A6 M898 SADARM, su youtube.com.
- M898 Sense and Destroy Armor (SADARM), su youtube.com.