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Logorrea

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Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.

In ambito psicologico, la logorrea patologica, o più semplicemente logorrea (dal greco antico λόγος, logos - "parola" e ῥέω, rheo - "scorrere"), è un'alterazione della comunicazione verbale; è caratterizzata da un costante bisogno dell'individuo affetto di parlare, e si manifesta con un flusso di parole abnorme, verboso e rapidissimo che, in alcuni casi, sfocia nell'incoerenza.[1]

Non è ancora stato definito con chiarezza il grado di produzione verbale che deve essere raggiunto perché si possa parlare di un vero e proprio disturbo logorroico,[2] ma è importante non confondere la logorrea con il semplice "essere loquaci": il logorroico non solo parla molto, ma non è in grado di smettere neppure per ascoltare con interesse il suo interlocutore, anzi, lo travolge con un fiume di parole, come se parlasse da solo.[3]

Associazione con altre patologie

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James Gillray, The feast of reason, and the flow of soul,' - ie - the wits of the age, setting the table in a roar, 1797

La logorrea è spesso associata alla tachifemia o tachilalia (dal greco ταχύς, 'veloce') [4], cui assomiglia molto, con la differenza però che quest'ultima comprende anche un'alterazione (aumento) del ritmo della catena parlata, caratterizzata da un eloquio spasmodico con parole pronunciate spesso scorrettamente.[5]

La logorrea inoltre spesso è associata al tachipsichismo, ovvero un disturbo che consiste nell'alterazione del ritmo del pensiero: le idee si susseguono con una rapidità vertiginosa, fino ad arrivare a una possibile 'fuga delle idee'. Conseguenza di ciò è la diminuzione dell’efficacia razionale e comunicativa, poiché l’eccesso di idee può ostacolare o addirittura bloccare la produzione verbale.[6]

Il disturbo logorroico non va confuso con il pressured speech, un rapido e costante saltare da un argomento all'altro, che avviene quando il soggetto crea collegamenti basati per esempio su rime o giochi di parole.[1]

Sintomatologia

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I sintomi della logorrea sono piuttosto semplici da identificare:

  • parlare eccessivamente, per lunghi periodi, senza pause, anche quando non serve;
  • parlare in modo spesso incoerente e sconnesso;
  • sbagliare a pronunciare le parole;[4]
  • fare fatica a concentrarsi su ciò che dice l'interlocutore, perché si pensa solo a intervenire;[3]
  • borbottare continuamente, anche e soprattutto se da soli;
  • ripetere molte volte certe determinate parole o frasi;[1]
  • tachifemia, ovvero parlare a una velocità spropositata.

Le cause specifiche della logorrea rimangono tuttora poco chiare, ma si ritiene che siano riconducibili ad anomalie nelle strutture del lobo frontale, che è l'area associata al linguaggio.[1]

Il disturbo logorroico è però spesso legato alla presenza di altri disturbi, psichiatrici e/o neurologici, nel paziente, e ne è uno dei sintomi. Si può presentare infatti, ad esempio, in caso di demenze, di manie, di afasia di Wernicke e di lesioni corticali del talamo, oltre che nei gravi disturbi d’ansia, nel disturbo bipolare, nella ciclotimia, nel disturbo schizoaffettivo e, soprattutto, nelle manifestazioni catatoniche di schizofrenia. Questa manifestazione è tipica, anche, degli stati di eccitamento, passeggeri o duraturi, caratterizzati da umore esuberante e iperattività.[7]

In una ricerca svolta nel 2009 è stata valutata la produzione verbale di 60 soggetti, tra i 20 e gli 80 anni, quantificandola in seguito all'analisi di cinque discorsi. In tutti i pazienti logorroici è stato riscontrato un elevato livello di istruzione ed è stata diagnosticata una degenerazione frontotemporale associata, in un solo caso, a coesistenti fattori di rischio vascolare e lesioni vascolari subcorticali. L’atrofia corticale si trovava nei lobi temporali anteriori destri, temporale anteriore sinistro, prefrontale destro e prefrontale sinistro.[2]

La logorrea si può osservare anche come conseguenza di uno stato di ebbrezza, o come effetto di sostanze psicostimolanti.[7]

La logorrea può essere diagnosticata semplicemente attraverso l'osservazione attenta del soggetto affetto; spesso infatti sono proprio i familiari o le persone più vicine a rendersi conto dei sintomi.[4]

Per trattare la logorrea, il primo dato importante è tenere in considerazione il fatto che spesso si tratta di una manifestazione di un altro disturbo psichiatrico; è dunque fondamentale analizzare i sintomi, per capire se si ha a che fare con un individuo che soffre di disturbo bipolare, piuttosto che in piena crisi da mania o colto da un episodio isolato di schizofrenia. In caso di logorrea legata a manie o a un disturbo bipolare, la terapia più comune si basa sull'assunzione di litio, accostata a un costante monitoraggio dei valori del sangue. In caso di logorrea dovuta a disturbi psicotici, invece, la terapia verte sull'assunzione di neurolettici e sull'implementazione del sostegno da parte di uno psicoterapeuta.[4]

  1. ^ a b c d Logorrhea (psychology), su ipfs.io. URL consultato il 6 settembre 2019.
  2. ^ a b Logorrea patologica, cause psicologiche e rimedi, su Dott.ssa Tiziana Corteccioni, 12 settembre 2018. URL consultato il 6 settembre 2019.
  3. ^ a b Silvia, Disturbo logorroico cos'è? si può curare?, su Psico.it, 21 dicembre 2018. URL consultato il 6 settembre 2019.
  4. ^ a b c d (EN) Logorrhea, su CCM Health. URL consultato il 6 settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 10 aprile 2018).
  5. ^ Significato del termine Tachilalia, su MEDICITALIA.it. URL consultato il 6 settembre 2019.
  6. ^ Tachipsichismo, su nunziaiello, 7 novembre 2014. URL consultato il 6 settembre 2019.
  7. ^ a b (EN) Logorrea - Cause e Sintomi, su www.my-personaltrainer.it. URL consultato il 6 settembre 2019.

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