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Ferrari 575M Maranello

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Ferrari 575M Maranello
Descrizione generale
CostruttoreItalia (bandiera) Ferrari
Tipo principaleCoupé
Altre versioniConvertibile
Produzionedal 2002 al 2006
Sostituisce laFerrari 550 Maranello
Sostituita daFerrari 599
Altre caratteristiche
Dimensioni e massa
Lunghezza4555 mm
Larghezza1935 mm
Altezza1277 mm
Passo2500 mm
Massa1730 kg
Altro
StilePininfarina
Stessa famigliaFerrari 612 Scaglietti
Auto similiLamborghini Murciélago
Mercedes-Benz SL 55 AMG
Aston Martin Vanquish
Porsche 911 GT2

La Ferrari 575M Maranello è un'autovettura Gran Turismo presentata nel 2002 dalla casa di Maranello la cui sigla deriva dalla cilindrata e dalla lettera "M" dal significato di "modificata".

Questa sportiva della Ferrari monta un motore V12 da 5,75 litri da 515 CV (379 kw) a 7.250 giri/minuto, e 60 kgm a 5.250 giri (588,6 Nm) di coppia motrice massima, con un incremento medio di 1,5 kgm tra 1.000 e 4.000 giri/min rispetto al propulsore precedentemente installato sulla Ferrari 550 Maranello. Lo stesso propulsore è stato montato anche sulla Ferrari 612 Scaglietti. Questa vettura ha le seguenti prestazioni: supera i 300 km/h e raggiunge i 100 km/h con partenza da ferma in 4,2 secondi. È stata la prima Ferrari a 12 cilindri a montare il cambio tipo Formula 1. Il prezzo al lancio del modello era di 196.000 per la versione col cambio manuale e di 204.000 € col cambio elettroattuato F1 (entrambi a 6 marce). Nel 2006 è stata presentata la sua erede, la Ferrari 599 GTB Fiorano.

Versioni speciali

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Una Ferrari 575 GTC

Dalla 575M Maranello derivò una vettura da corsa, la 575 GTC. Rispetto al modello da cui traeva origine, possedeva una carreggiata più larga ed altre caratteristiche che la rendevano adatta a competizioni su pista[1].

Il collezionista giapponese Yoshiyuki Hayashi voleva celebrare il cinquantesimo anniversario della gamma del modello 250 e per farlo commissionò a Zagato una one-off: doveva avere come base una 575M ed ispirarsi alla 250 GTZ (o 250 GT Zagato). Anche grazie all'appoggio della Ferrari la carrozzeria realizzò il progetto includendo il suo caratteristico tetto a doppia bolla e presentandolo al Salone dell'automobile di Ginevra nel 2006.

575 Superamerica

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Una Ferrari 575 Superamerica

Nel 2005 venne presentata la versione chiamata 575 Superamerica in produzione limitata a 559 esemplari, che presentava un potenziamento del motore a 540 CV. Si trattava di una targa con tetto rigido, realizzato dallo stilista Leonardo Fioravanti, che, a richiesta, poteva essere in vetro termico ad oscuramento autoadattativo (a seconda dell'intesità della luce solare) e dotato di pannelli elettrocromici in grado di mantenere, nell'abitacolo, la temperatura preimpostata dal proprietario.

Caratteristiche tecniche

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Caratteristiche tecniche - Ferrari 575M Maranello
Configurazione
Carrozzeria: coupé Posizione motore: anteriore Trazione: posteriore
Dimensioni e pesi
Ingombri (lungh.×largh.×alt. in mm): 4555 × 1935 × 1277 Diametro minimo sterzata:
Interasse: 2500 mm Carreggiate: anteriore ? - posteriore ? mm Altezza minima da terra:
Masse a vuoto: 1730 kg
Meccanica
Tipo motore: motore V12 ad acqua. Rapporto compressione: 11:1 Cilindrata: (Alesaggio x corsa: 89x77 mm) 5748 cm³
Distribuzione: bialbero a camme in testa, 4 valvole per cilindro Alimentazione: iniezione elettronica Bosch Motronic M 7.1
Prestazioni motore Potenza: 515 CV a 7.250 giri/min / Coppia: 588,6 Nm
Frizione: monodisco a secco Cambio: in blocco col differenziale (6 rapporti + retromarcia)
Telaio
Corpo vettura tubolare in acciaio
Sterzo a cremagliera
Sospensioni anteriori: ruote indipendenti, molle elicoidali, ammortizzatori telescopici, barra antirollio, bracci triangolari sovrapposti / posteriori: quadrilateri deformabili
Freni anteriori: a disco autoventilanti / posteriori: a disco autoventilanti
Prestazioni dichiarate
Velocità: 325 km/h Accelerazione: 0-100 km/h: 4,2 secondi
Altro
Lubrificazione a carter secco

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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  • Sito ufficiale, su ferrariworld.com. URL consultato il 1º marzo 2007 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2008).