Portale:Automobili
" L’Automobile è femminile. Questa ha la grazia, la snellezza, la velocità di una seduttrice; ha inoltre una virtù ignota alle donne: la perfetta obbedienza. Ma, per contro, della donna ha la disinvolta levità nel superare ogni scabrezza" Gabriele D'Annunzio, nel 1926, in risposta a Giovanni Agnelli che lo aveva interpellato riguardo al genere da attribuire al termine "automobile"Portale — Progetto — La catena di montaggio — Categorie — Immagini |
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modificaL'automobile | |
L'autovettura o automobile, comunemente chiamata con la forma contratta auto o popolarmente macchina, è un autoveicolo progettato e costruito per il trasporto privato di persone. Una parte rilevante della sua struttura o carrozzeria, di conseguenza, è occupata dall’abitacolo, all’interno del quale sono installati dei sedili.
Dopo i progetti rinascimentali e il prototipo settecentesco di Cugnot basato sul vapore, l'automobile, come mezzo di trasporto valido e alternativo alla trazione animale, si affermò nell'Ottocento. Per la sua propulsione furono utilizzati numerosi e diversi motori con vari sistemi di alimentazione finché, dopo la prima guerra mondiale, il motore endotermico e la benzina si imposero dovunque su tutti gli altri. Anche esteticamente l'automobile si sviluppò dai primi carri e carrozze direttamente derivati dai veicoli trainati dai cavalli, verso forme sempre più autonome, tendenti da un lato a sfruttare le caratteristiche aerodinamiche del mezzo e dall'altro a fornire sempre maggior comfort ai passeggeri. Nel corso del Novecento, i continui miglioramenti tecnici della componente motoristica e le altre innovazioni (gli pneumatici in particolare) non hanno comunque impedito l'elaborazione di progetti innovativi per i motori e per i sistemi d'alimentazione. |
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modificaIl portale | |||||||
Il Portale Automobili ha lo scopo di fornire uno strumento per la navigazione delle voci riguardanti questo argomento che sono presenti su Wikipedia in italiano. Wikipedia, grazie ai collegamenti ipertestuali ed alla classificazione delle voci presenti tramite categorie specifiche, consente un'esplorazione efficace dell’argomento scelto, partendo sia da una voce specifica, che da una categoria di interesse. Il settore automobilistico può essere esplorato, per quanto riguarda gli aspetti produttivi, conoscendo le case automobilistiche, sia attive che del passato, oppure utilizzando il metodo per nazionalità. I vari modelli di automobile sono facilmente disponibili grazie alla ricerca attraverso il raggruppamento per marca, oppure tramite quello per nazionalità. Il portale è organizzato in finestre che sono collegate ad un dato argomento, il quale è associato ad una o più categorie. All'interno dei box sono presenti dei riassunti di voci presenti su Wikipedia che si alternano. Invece per discussioni generali, richieste o proposte sulle voci di Wikipedia riguardanti le automobili, vieni a parlarne al bar del progetto automobili.
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modificaL'immagine in evidenza | |
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modificaLa voce in evidenza | |
La Honda Civic è un modello di autovettura prodotto dalla casa automobilistica nipponica Honda dal 1972.
Honda ha sempre cercato di differenziare la Civic sui vari mercati nella quale è stata proposta. Questa tendenza è andata marcandosi a partire dalla sesta generazione, dalla quale si è potuto chiaramente identificare la vettura dedicata al mercato europeo (EDM) da quella riservata invece ai mercati statunitense (USDM) e giapponese (JDM). La differenziazione è andata sempre più definendosi, tant'è che la versione europea non condivide ormai praticamente nulla con quella statunitense, se non parte dei motori a benzina. La prima Honda Civic nacque in un periodo contrassegnato, per il Giappone, da un intenso sviluppo economico. Eventi di importanza internazionale quali l'Osaka Expo del 1970 e i Sapporo Winter Olympic Games del 1972 spinsero il Paese verso una urbanizzazione più intensa alla quale non si sottrasse l'automobile, la quale assunse, in quegli anni, il ruolo a noi sempre più noto di mezzo di trasporto di massa. |
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modificaI modelli d'automobile contemporanei | |||
La Corsa è un'autovettura di segmento B prodotta in più serie a partire dal 1982 dalla Casa automobilistica tedesca Opel. La vettura è una delle auto che hanno segnato la storia del marchio Opel. Conta all'attivo quattro generazioni che l'hanno vista come una delle protagoniste del mondo cittadino. Venduta sui vari mercati mondiali tramite altre aziende del gruppo General Motors è conosciuta anche come Vauxhall Corsa e Vauxhall Nova sul mercato britannico, Chevrolet Corsa in America latina, Holden Barina in Australia e Opel Vita in Giappone (a causa dell'omonimia con un modello della Toyota). Le dimensioni contenute e un design adattatosi periodo dopo periodo, fase dopo fase, hanno fatto sì che sia divenuta una best-seller nel mondo delle utilitarie.
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modificaLe case automobilistiche attive | |||
La Mitsubishi Motors Corporation è la quarta azienda automobilistica del Giappone. Fa capo alla holding finanziaria (Keiretsu) Mitsubishi. La Mitsubishi ha portato avanti la produzione delle automobili prima attraverso la Mitsubishi Heavy Industries (fino al 1970), successivamente con la Mitsubishi Motors Corporation. La prima auto fabbricata (nel 1917) fu anche la prima automobile prodotta in serie in Giappone, quando l'allora Mitsubishi Shipbuilding and Engineering Company presenta la "A", vagamente ispirata alla Fiat "Zero". Nel 1921 la casa decide di dedicarsi esclusivamente ai veicoli industriali, attività che prosegue, con evidente interruzione di guerra, fino al 1959. Negli anni trenta venne prodotta in pochissimi esemplari la PX33, una delle prime vetture a trazione integrale. Durante la Seconda guerra mondiale la Mitsubishi Heavy Industries fu impegnata nella costruzione di mezzi militari, per questo motivo i suoi stabilimenti vennero pesantemente bombardati. Dopo la guerra la Mitsubishi si rimise in piedi costruendo automobili su licenza. Nel 1953 firmò un accordo con l'americana Willys-Overland per costruire in Giappone, sempre su licenza, la famosa Jeep CJ3B: verrà prodotta in diversi modelli fino al 1998.
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modificaI designer automobilistici | |||
Flaminio Bertoni (Varese, 10 gennaio 1903 – Parigi, 7 febbraio 1964) è stato un designer e scultore italiano. È universalmente considerato come uno dei maggiori stilisti d'automobili di tutti i tempi, ma il suo nome è quasi sconosciuto in Italia o, nel migliore dei casi, confuso con l'assonante Bertone. Nato a Masnago, comune poi accorpato alla città di Varese, appena conseguita la licenza tecnica nel 1918, Flaminio Bertoni entrò come apprendista nella Carrozzeria Macchi. Cinque anni dopo, alcuni tecnici francesi in visita alla Macchi, vista la creatività del giovane disegnatore, lo esortano a fare esperienza in Francia. In quegli anni, la Francia era il centro della ricerca automobilistica, la fucina delle idee che diedero vita all'automobile moderna. Bertoni, che parlava un pessimo francese, a scanso di equivoci si presentò ad André Citroën esibendo un suo brevetto per il sollevamento pneumatico dei finestrini. Venne assunto immediatamente. Ritenendo d'aver accumulato sufficiente esperienza, un paio d'anni più tardi, Bertoni rientrò nella sua Varese ed aprì uno studio di progettazione; aveva, però, idee troppo progredite per l'imprenditoria italiana del tempo, ancora basata sul concetto di famiglia-impresa e su progetti di immediato utilizzo, ma di breve respiro; di conseguenza ritornò a Parigi, nel 1931, per non fare più ritorno in Italia.
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modificaI componenti | |||||||
Il carter, anche detto scatola, è un contenitore, un involucro o uno scudo in materiale rigido che, applicato a un macchinario, racchiude e protegge gli organi meccanici in movimento e favorisce o mantiene la corretta lubrificazione. In relazione alle sue applicazioni e funzioni più comuni, può assumere varie denominazioni composte come, ad esempio, carter motore, carter trasmissione, carter secco o carter umido. Per altre applicazioni e funzioni è più usuale il termine scatola, ad esempio per scatola del cambio, scatola dello sterzo o scatola degli ingranaggi. Per questo apprestamento meccanico il termine "carter", parola inglese con il significato originario di "carrettiere", deriva dall'inventore Harrison Carter, che ne ideò e brevettò un tipo per bicicletta, adottata nel 1893 dalla Sunbeam per la sua produzione ciclistica. Il nuovo sistema brevettato dall'inventore inglese consisteva in un involucro stagno di lamiera che racchiude il gruppo di trasmissione della bicicletta, con la doppia funzione di proteggere la catena e gli ingranaggi dalla polvere e dagli agenti atmosferici, oltre a contenere una piccola quantità di olio per la loro continua lubrificazione.
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modificaI tipi di automobile | |||
Vettura subcompact è un termine utilizzato in Nord America per definire un’autovettura le cui dimensioni sono minori di quelle di una vettura compact, ma maggiori di quelle di una microcar. La lunghezza non è, in genere, superiore a 165 pollici (4.191 mm). In accordo con l’United States Environmental Protection Agency, un’autovettura per il trasporto dei passeggeri è definita “vettura subcompact”, quando possiede un volume interno compreso tra 85 piedi cubi (2.407 L) e 99 piedi cubi (2.803 L). In Europa le vetture subcompact sono comprese nelle categorie delle utilitarie e superutilitarie. Il segmento di mercato a cui appartenevano le vetture subcompact venne espanso negli anni settanta con l’introduzione di molti modelli, prodotti da case automobilistiche nordamericane, che erano la risposta alla crescente popolarità delle piccole automobili importate nel continente dall’Europa e dal Giappone. Le altre due categorie utilizzate in Nord America per classificare le automobili sono mid-size e full-size.
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modificaLe categorie di riferimento | |
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modificaLo sapevi che… | |
Il Parallelogramma di Watt è un collegamento meccanico ideato da James Watt in cui il punto mobile centrale del sistema è costretto a muoversi approssimativamente in linea retta. Le sue applicazioni includono il raddoppio della potenza di un motore a pistoni mediante la connessione di un cilindro a doppio effetto a un braccio oscillante e, nelle sospensioni automobilistiche, l'esclusione di indesiderati movimenti laterali durante le oscillazioni verticali dell'assale del veicolo. Il Parallelogramma di Watt consiste in una serie di tre barre: due più lunghe e di misura uguale tra loro, connesse entrambe a una più piccola barra centrale. Gli estremi esterni delle barre lunghe sono imperniati in posizioni fisse tra loro, mentre i due giunti tra le tre barre sono liberi di ruotare. Tenendo conto della distanza fissa tra gli estremi esterni di cui sopra, il sistema è un esempio di "connessione a quattro bracci".
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modificaLa biografia in evidenza | |||
Alfieri Maserati (Voghera, 23 settembre 1887 – Bologna, 3 marzo 1932) è stato un pilota automobilistico e imprenditore italiano, fondatore della casa automobilistica Maserati. Alfieri Maserati è il quarto di sette fratelli. Il primogenito è Carlo, il quale trasmette ad Alfieri ed ai fratelli la passione per la meccanica. Alfieri all’età di 12 anni già lavora in una fabbrica di biciclette. Tre anni più tardi si sposta dalla piccola Voghera alla grande città di Milano riuscendo nel 1902 a farsi assumere alla Isotta Fraschini grazie all’aiuto del fratello Carlo. Alfieri grazie alle sue capacità fa carriera e dalle mansioni più umili riesce ad arrivare fino al Reparto corse dell’azienda per poi assistere meccanicamente alla macchina vincente della targa Florio del 1908. Più tardi l'Isotta-Fraschini decide di inviarlo come capotecnico della filiale di Buenos Aires in Argentina per poi spostarlo a Londra, in Francia e facendolo infine tornare nel 1912 a Bologna, che rimarrà la sua città. Nel 1914 decide di diventare indipendente e fonda la “Società Anonima Officine Alfieri Maserati” affiancato dai fratelli Ettore ed Ernesto. Intanto però in Italia scoppia la guerra, e la sua attività viene bloccata. Alfieri in questo periodo progetta una candela d'accensione per motori per la quale nascerà a Milano la “Fabbrica Candele Maserati”, che verrà spostata a Bologna nel 1919.
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modificaI modelli d'automobile d'epoca | |||
La Traction Avant è un'autovettura prodotta dal 1934 al 1957 dalla Casa francese Citroën. In realtà, Traction Avant è solo la denominazione di un gruppo di vetture costruite dalla Citroën, basate su di un unico progetto e realizzate su chassis simili, ma differenti per esempio nella misura del passo e nelle caratteristiche del motore. Queste diversità erano necessarie per creare una gamma variegata di modelli, in modo da creare una sorta di continuità con le Citroën 8CV, 10CV e 15CV che stavano per uscire di produzione. Doveva nascere una gamma di modelli in grado di riprendere l'eredità di tutte e tre. Pertanto, vi furono Traction Avant a passo corto, medio e lungo. Il nome Traction Avant utilizzato per indicare questa famiglia di modelli sarebbe stato adottato solo dopo l'entrata in produzione della prima versione. Frutto dell'estro di Flaminio Bertoni, oggigiorno considerato tra i più geniali designer automobilistici di sempre, la famiglia di vetture nota come Traction Avant si distinse fin dal suo debutto per alcune soluzioni stilistiche d'avanguardia, prima fra tutte la carrozzeria più bassa e profilata rispetto alle vetture concorrenti dell'epoca, merito anche della struttura monoscocca che permetteva di contenere gli ingombri in altezza, ma anche dello spirito innovatore di Bertoni e di Lefébvre, quest'ultimo cresciuto alla scuola di Voisin, dove ha appreso l'importanza dell'aerodinamica. Un'altra caratteristica della vettura fu l'eliminazione del predellino per salire a bordo, il che conferiva più slancio alla fiancata. Ma la vera importanza storica e tecnica della 7CV stava nelle sue numerose innovazioni dal punto di vista tecnologico, più ancora che da quello stilistico. Questa nuova famiglia di vetture fu infatti la prima in Europa ad adottare soluzioni come il telaio monoscocca e le sospensioni a barra di torsione, e la prima a riunirle assieme ad altre soluzioni considerate all'epoca molto ardite, come la trazione anteriore.
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modificaLe case automobilistiche del passato | |||
La SIMCA (acronimo di Société Industrielle de Mécanique et de Carrosserie Automobile) è stata una casa automobilistica e motociclistica francese, fondata nel 1934, attiva fino al 1980 e definitivamente dismessa nel 1990. La Simca affonda le sue radici nei primi anni del secolo scorso: nel 1907 la Fiat, all'epoca già una potente realtà industriale, avviò l'esportazione dei suoi modelli in Francia. L'importatore nel paese transalpino fu Ernest Loste, che procedette così alla diffusione dei modelli italiani in territorio francese. Durante gli anni venti del secolo scorso, la Fiat decise di presenziare in maniera più diretta alla commercializzazione dei suoi modelli in Francia. A tale scopo il 13 agosto 1926 fu fondata la SAFAF (Société Anonyme Française des Automobiles Fiat), con sede a Parigi. La direzione fu invece affidata ad un giovane italiano, già da qualche anno inviato anch'esso dalla Fiat in Francia, sempre per occuparsi della vendita dei modelli importati. Questo giovane, all'epoca ventottenne, fu Enrico Teodoro Pigozzi, il futuro patron della Simca. Ma proprio la crescente domanda per i modelli SAFAF fu alla base, già all'inizio del 1934, della decisione di Pigozzi di ingrandire ulteriormente l'azienda da lui diretta. Il grande interrogativo riguardava il come: acquistando un terreno su cui edificare un nuovo stabilimento o rilevandone uno già esistente? Alla fine si scelse la seconda possibilità: fu questa la cornice in cui nacque la SIMCA vera e propria.
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modificaI portali di Wikipedia collegati | |
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modificaIl progetto automobili | |
È attivo il progetto automobili, dove potete trovare tutte le informazioni sulle iniziative in corso, sulle ultime voci inserite e sulle indicazioni utili per la compilazione delle voci relative alle automobili.
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