Efisio Zanda Loy
Efisio Zanda Loy | |
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Capo della Polizia | |
Durata mandato | 2 febbraio 1973 – 4 giugno 1975 |
Predecessore | Angelo Vicari |
Successore | Giorgio Menichini |
Dati generali | |
Professione | Funzionario, Prefetto |
Efisio Zanda Loy (Talana, 31 marzo 1914 – Grosseto, 25 agosto 2003) è stato un prefetto italiano, capo della Polizia italiana dal 1973 al 1975.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Originario della provincia di Nuoro (era nato nel piccolo comune di Talana nel 1914), entrò nei ranghi del ministero dell'interno. Nominato prefetto nel 1966,[1], fu chiamato a dirigere la prefettura di Nuoro. Dal 1969 al 1972 fu prefetto di Savona. Fu quindi prefetto di Genova.[1] Il 2 febbraio 1973, durante il secondo governo Andreotti, fu nominato nuovo capo della Polizia, succedendo ad Angelo Vicari, che aveva lasciato l'incarico per "raggiunti limiti di età".[2]
Durante il suo incarico, svoltosi, come era già accaduto per Vicari, in un periodo particolarmente critico per l'ordine pubblico,[3] per rispondere all'emergenza del terrorismo italiano, fu istituito nel 1974 l'Ispettorato per l'azione contro il terrorismo[1] diretto da Emilio Santillo. Una delle prime operazioni dell'Ispettorato fu l'arresto di Renato Curcio, fondatore, con Alberto Franceschini e Margherita Cagol, delle Brigate Rosse.[1].
L'incarico di Zanda Loy terminò il 4 giugno del 1975. Gli succedette il prefetto Giorgio Menichini. La sua sostituzione, a soli undici giorni dalle elezioni regionali del 15-16 giugno, fu considerato un fatto inconsueto e provocò qualche polemica.[4] Il ministro dell'Interno Luigi Gui, giustificò la sua sostituzione con la richiesta esplicita avanzata dallo stesso funzionario di essere sollevato dal gravoso incarico.[4]
Morì a Grosseto, a ottantanove anni, nel 2003. Il figlio è il senatore del Partito Democratico Luigi Zanda.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d Scheda di Efisio Zanda Loy, dal sito della Polizia di Stato. Vedi Collegamenti esterni.
- ^ I funzionari pubblici andavano in pensione d'ufficio (messi a riposo per raggiunti limiti di età) il primo giorno del mese successivo a quello di compimento del sessantacinquesimo anno.
- ^ Sono di quegli anni: l'attentato di Gianfranco Bertoli alla Questura di Milano, il rapimento di Mario Sossi, sostituto procuratore di Genova, la strage di piazza della Loggia a Brescia, l'attentato contro il treno Italicus.
- ^ a b Vedi l'articolo di Furno pubblicato da La Stampa il 6 giugno 1975.
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Efisio Zanda Loy scheda nel sito ufficiale della Polizia di Stato
- I capi della Polizia italiana dal sito polizianellastoria.it
- Polizia: nuovo capo il prefetto di Genova articolo di Lamberto Furno, La Stampa, 3 febbraio 1973, p. 1, Archivio storico.
- Assaltano il carcere, liberano il capo delle "Brigate rosse" articolo di Vincenzo Tessandori, La Stampa, 19 febbraio 1975, p. 1, Archivio storico.
- Zanda Loy non è più il capo della polizia articolo di Lamberto Furno, La Stampa, 5 giugno 1975, p. 1, Archivio storico.
- Polemiche sulla fretta di sostituire Zanda Loy articolo di Lamberto Furno, La Stampa, 6 giugno 1975, p. 4, Archivio storico.