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Generoso Rossi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Generoso Rossi
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Altezza191 cm
Peso84 kg
Calcio
RuoloPortiere
Termine carriera2013
Carriera
Giovanili
1995-1998Bari
Squadre di club1
1997-1998Bari0 (0)
1998-1999Savoia32 (-25)[1]
1999-2000Crotone33 (-26)
2000-2001Bari6 (-11)
2001-2002Venezia46 (-74)
2002-2003Lecce37 (-28)
2003-2004Siena21 (-30)
2004-2005QPR3 (-2)
2005-2008Triestina94 (-118)
2008Catania0 (0)
2008-2009Gallipoli33 (-30)
2010-2013Sorrento72 (-70)[2]
Nazionale
1996-1997Italia (bandiera) Italia U-175 (-4)
1997Italia (bandiera) Italia U-184 (-4)
1998-2000Italia (bandiera) Italia U-209 (-1)
2000-2002Italia (bandiera) Italia U-2112 (-12)
Carriera da allenatore
2021-2022AlbanovaAll. portieri
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate all'8 luglio 2013

Generoso Rossi (Qualiano, 3 gennaio 1979) è un ex calciatore italiano, di ruolo portiere.

Cresciuto nelle giovanili del Bari, passa in prestito al Savoia di Torre Annunziata nella stagione 1998-1999 dove giocando da titolare vince i playoff in finale contro la Juve Stabia e conquista la promozione in Serie B alle dipendenze di Osvaldo Jaconi[3].

L'anno successivo gioca ancora in Serie C1, stavolta con il Crotone, dove vince nuovamente il campionato. Nel 2000 ritorna a Bari dove esordisce in Serie A collezionando in totale 6 gettoni di presenza. Nel mercato invernale passa al Venezia in Serie B, dove contribuisce alla promozione in Serie A dei veneti, vincendo il suo terzo campionato consecutivo. Con i lagunari in massima serie colleziona 31 presenze[4].

Nel 2002 passa in prestito al Lecce e vince nuovamente il campionato di B. Passa al Siena nel 2003 nuovamente in A (all'esordio dei toscani) dove giocherà 21 gare. A fine campionato viene ingaggiato dai londinesi del Queens Park Rangers[5], ma il 25 agosto 2004 l'arbitrato del CONI lo squalifica per un anno per il coinvolgimento nel calcioscommesse, pena poi ridotta di 7 mesi. Con la squadra d'oltremanica giocherà solo 3 gare nella Football League Championship.

Rientra in Italia acquistato dalla Triestina, dove indossa la maglia numero 10. Con gli alabardati giocherà quasi 100 gare tutte in Serie B. Nel mercato invernale del 2008 passa al Catania, in Serie A dove però non collezionerà presenze[6]. A fine campionato scende in Prima Divisione per difendere i pali del Gallipoli, ottenendo con i salentini una storica promozione in B.

L'8 febbraio 2010, senza squadra dal giugno precedente, firma per il Sorrento[7]. Al termine del campionato di Lega Pro Prima Divisione 2011-2012 rimane svincolato ma a novembre dello stesso anno, dopo essere stato vicinissimo alla Salernitana, ritorna alla società campana restandovi fino a fine campionato[8].

È il fratello minore di Cinzia Rossi, ex portiere dell'Associazione Calcio Femminile Giugliano Campania all'epoca del suo unico scudetto nella breve storia della società[9].

Competizioni nazionali

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Venezia: 2000-2001
Lecce: 2002-2003
Savoia: 1998-1999
Crotone: 1999-2000
Gallipoli: 2008-2009
Gallipoli: 2009
  1. ^ 35 (-25) considerando 3 gare di play-off.
  2. ^ 78 (-77) considerando 4 gare di play-off e 2 di play-out.
  3. ^ Calvelli, Lucibelli, Schettino, pag. da 602 a 612.
  4. ^ Andrea Righi, Generoso Rossi al Lecce, in tuttomercatoweb.com, 29 agosto 2002. URL consultato il 18 novembre 2013.
  5. ^ QPR seal signing of keeper Rossi, su news.bbc.co.uk, BBC, 31 gennaio 2005. URL consultato il 2 febbraio 2008.
  6. ^ http://www.tuttomercatoweb.com Ufficiale: Generoso Rossi al Catania tuttomercatoweb.it
  7. ^ SORRENTO CALCIO ARRIVA UN DECISO GENEROSO ROSSI, su Positanonews, 9 febbraio 2010. URL consultato il 7 ottobre 2024.
  8. ^ Stefano Sica, UFFICIALE: Sorrento, torna Generoso Rossi, in tuttomercatoweb.com, 22 novembre 2012. URL consultato il 18 novembre 2013.
  9. ^ il mattino, 28 giugno 2019, pagina 19
  • Chrystian Calvelli, Giuseppe Lucibelli; Raffaele Schettino, Savoia storia e leggenda dall'Oncino al Giraud, Gragnano, Stampa Democratica '95, dicembre 2000. ISBN non esistente

Collegamenti esterni

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