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Gaeltacht

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Mappa delle zone ufficialmente Gaeltacht

Una Gaeltacht (/'ge:lˠtˠəxtˠ/, sostantivo femminile; pl. Gaeltachtaí /'ge:lˠtˠəxtˠi:/) è un'area in Irlanda in cui la lingua irlandese è, o era in tempi recenti, la lingua primaria parlata dalla maggior parte della comunità.[1][2]

Le Gaeltacht furono riconosciute ufficialmente negli anni 1920 come parte della politica governativa dello Stato Libero d'Irlanda per ripristinare l'uso della lingua irlandese.[3]

Attualmente tale utilizzo è in forte declino.[4] Una ricerca pubblicata nel 2015 ha mostrato che soltanto in 21 delle 155 Gaeltacht, la lingua irlandese è parlata quotidianamente da almeno due terzi della popolazione.[5][6] Il valore di due terzi dei parlanti è considerato un livello critico per la sopravvivenza della lingua.[5]

Storia e descrizione

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Queste oasi linguistiche nacquero nei primi anni dello Stato Libero d'Irlanda, durante la riscoperta del gaelico e delle tradizioni culturali, aspetti portati in auge dalla ventata nazionalista che aveva condotto all'indipendenza gran parte dell'Irlanda.

Le regioni, molto piccole se paragonate all'intera superficie dell'isola, furono ufficialmente delimitate negli anni cinquanta e non hanno più subito variazioni, sebbene in molti casi la lingua gaelica abbia visto una netta diminuzione del suo uso: in varie zone delle aree Gaeltacht è facile constatare la ormai netta minoranza di soggetti che parlano il gaelico come lingua primaria rispetto all'inglese.

Le aree Gaeltacht comprendono una popolazione di circa 85.000 persone e sono situate nel Donegal occidentale, nel Mayo, nel Kerry e infine nelle contee di Galway e Cork. Ci sono anche due curiosissime e piccolissime oasi Gaeltacht nel Meath e un'altra vicino a Waterford.

Un segnale stradale di "dare la precedenza" in lingua gaelica in una zona Gaeltacht.

Le aree in questione sono protette dal Department of Community, Rural & Gaeltacht Affairs, coadiuvato dal "Ministero per la lingua gaelica" che si occupa anche dell'Údarás na Gaeltachta (l'istituto che regola la lingua gaelica). Il TG4 e Raidió na Gaeltachta sono situate nell'area Gaeltacht vicino a Galway.

Il Ministro per il Gaeltacht Éamon Ó Cuív nei primi anni 2000 ha lanciato una iniziativa che prevedeva la trasformazione dei segnali stradali delle zone Gaeltacht da bilingui ad esclusivamente in lingua gaelica. Questa scelta ha provocato forti polemiche da parte degli abitanti di alcuni villaggi, primo fra tutti Dingle, secondo i quali l'eliminazione dell'appellativo inglese danneggerebbe fortemente il turismo, uno dei settori economici principali della zona, in quanto gli stranieri avrebbero difficoltà a distinguere le zone. Soprattutto a Dingle è iniziata una diatriba con le insegne fra il Consiglio della contea, il governo e gli abitanti: il primo dà ragione al villaggio e chiede la sostituzione del cartello, il secondo minaccia la revoca dello status gaeltacht ed i terzi già si sono adoperati scrivendo a pennarello su ogni cartello la parola Dingle sotto il corrispettivo gaelico.


Villaggi e città delle Gaeltachtaí

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Contea Nome inglese Nome gaelico
County Donegal Annagry Anagaire
Arranmore Árainn Mhór
Burtonport Ailt an Chorráin
Carrigart Carraig Airt
Crolly Croithlí
Cruit Island Oileán na Cruite
Derrybeg Doirí Beaga
Doochary An Dúchoraidh
Downings/Downies Na Dúnaibh
Dungloe/Dunglow An Clochán Liath
Falcarragh An Fál Carrach
Fintown Baile na Finne
Glencolmcille Gleann Cholm Cille
Gola Island Gabhla
Gortahork Gort a' Choirce
Gweedore Gaoth Dobhair
Kilcar Cill Charthaigh
Kincasslagh Cionn Caslach
Lettermacaward Leitir Mhic a' Bhaird
Loughanure Loch an Iúir
Magheraroarty Machaire Rabhartaigh
Ranafast/Rannafast Rann na Feirste
Tory Island Toraigh
Teelin Teileann
County Mayo Achill Sound Gob an Choire
Aughleam Eachléim
Belderrig Béal Deirg
Belmullet Béal an Mhuirthead
Bunacurry Bun a' Churraigh
Carrowteige Ceathrú Thaidhg
Cashel An Caiseal
Dooega Dumha Éige
Dooniver Dún Ibhir
Glengad Gleann an Ghad
Rossport/Rosdoagh Ros Dumhach
Salia Sáile
Tonragee Tóin re Gaoth
Toormakeady/Tourmakeady Tuar Mhic Éadaigh
County Galway Ballynahown Baile na hAbhann
Barna Bearna
Bealadangan Béal a' Daingin
Camus Camus
Carna Carna
Carraroe An Cheathrú Rua
Claregalway Baile Chláir
Clonbur An Fhairche
Cornamona Corr na Móna
Costelloe Casla
Inisheer Inis Oírr
Inishmaan Inis Meáin
Inishmore Inis Mór
Inverin Indreabhán
Kilkieran Cill Chiaráin
Kilronan Cill Rónáin
Lettermore Leitir Móir
Lettermullen Leitir Mealláin
Moycullen Maigh Cuilinn
Furbo/Furbogh Na Forbacha
Rossaveal Ros an Mhíl
Rosmuc Ros Muc
Spiddal An Spidéal
County Kerry Ballinskelligs Baile an Sceilg
Ballyferriter Baile an Fheirtéaraigh
Ballynagall/Ballydavid Baile na nGall
Brandon Cé Bhréannain
Caherdaniel Cathair Dónall
Cloghane An Clochán
Dingle An Daingean
Dunquin Dún Chaoin
Feothanach/Feohanagh An Fheothanach
Lispole Lios Póil
Ventry Ceann Trá
County Cork Ballingeary Béal Átha an Ghaorthaidh
Ballymakeera Baile Mhic Íre
Ballyvourney Baile Bhuirne
Cape Clear Island Oileán Chléire
Coolea Cúil Aodha
Kilnamartyra/Kilnamartra Cill na Martra
County Waterford Ring An Rinn
County Meath Gibbstown Baile Ghib
Rathcarne Ráth Chairn

Il bilinguismo

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Cartelli bilingui nelle zone non Gaeltacht

In Irlanda i segnali stradali relativi alle località (sia di direzione che di benvenuto) delle zone non-Gaeltacht, quindi in quasi tutto il territorio, sono bilingui, con l'indicazione in stampatello del nome in inglese sotto, mentre la dizione in lingua gaelica è riportata al di sopra e scritta in corsivo.

  1. ^ (EN) Our Language & The Gaeltacht, su udaras.ie.
  2. ^ Webster's Dictionary – definition of Gaeltacht
  3. ^ Peter A. Maguire, Language and Landscape in the Connemara Gaeltacht, in Journal of Modern Literature, vol. 26, n. 1, Fall 2002, pp. 99–107, DOI:10.2979/JML.2002.26.1.99.[collegamento interrotto]
  4. ^ Mac Donnacha, Joe, The Death of a Language, Dublin Review of Books, Issue 58, 16 June 2014: http://www.drb.ie/essays/the-death-of-a-language
  5. ^ a b RTÉ News Report of Friday 29 May 2015
  6. ^ NUASHONRÚ AR AN STAIDÉAR CUIMSITHEACH TEANGEOLAÍOCH AR ÚSÁID NA GAEILGE SA GHAELTACHT: 2006–2011

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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