Barzio
Barzio comune | |
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Piazza Garibaldi e il monumento ai caduti | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Lecco |
Amministrazione | |
Sindaco | Andrea Ferrari (lista civica) dal 09-06-2024 |
Territorio | |
Coordinate | 45°57′N 9°28′E |
Altitudine | 769 m s.l.m. |
Superficie | 21,35 km² |
Abitanti | 1 255[2] (31-5-2021) |
Densità | 58,78 ab./km² |
Frazioni | Concenedo[1], Coldogna, Pian la cà, Prada, Voltone, Berlendino, Vallicello |
Comuni confinanti | Cassina Valsassina, Cremeno, Introbio, Moggio, Pasturo, Valtorta (BG), Vedeseta (BG) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 23816 |
Prefisso | 0341 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 097007 |
Cod. catastale | A687 |
Targa | LC |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[3] |
Cl. climatica | zona F, 3 158 GG[4] |
Nome abitanti | barziesi |
Patrono | sant'Alessandro |
Giorno festivo | 26 agosto |
Cartografia | |
Posizione del comune di Barzio nella provincia di Lecco | |
Sito istituzionale | |
Barzio (AFI: /ˈbaːrʦjo/; Bàrz in dialetto valsassinese[5][6]) è un comune italiano di 1 255 abitanti della Provincia di Lecco in Lombardia. Anticamente era anche conosciuto coi nomi di Barzo, Barso, Barsio.
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Barzio sorge all'interno di una conca del cosiddetto Altopiano Valsassinese, che sovrasta la valle sul versante est, in posizione opposta rispetto alle Grigne, tra il colle di Balisio e le Chiuse di Introbio.[7]
Origini del nome
[modifica | modifica wikitesto]La radice Bar- fa supporre un'origine ligure.[7]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Da Barzio, in epoca romana, passava la via Spluga, strada romana che metteva in comunicazione Milano con Lindau passando dal passo dello Spluga.
Durante il Medioevo, a Barzio erano in vigore i cosiddetti "Statuti civili e criminali della comunità Valsassinese".[7]
Feudo dei Della Torre, sotto il Ducato di Milano Barzio fu quindi assegnato come feudo a Facino Cane (1409) e, in seguito, a Giacomo Medici detto il Medeghino.[7]
Nel XVI secolo contava solo poco più di trecento abitanti che vivevano in semplici case di legno con loggiati, verso la fine dell'Ottocento, con il miglioramento economico e sociale della popolazione, apparvero le prime ville e successivamente, con l'avvento del turismo di massa, numerosi condomini.
Il paese è considerato capoluogo turistico della Valsassina e offre numerose opportunità agli sportivi; da qui parte infatti una funivia, attiva già dagli anni '60, che conduce agli impianti di risalita dei Piani di Bobbio e della Valtorta costituendo il comprensorio sciistico più vicino a Milano ed alla Brianza.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma e il gonfalone del Comune di Barzio sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 22 settembre 1992.[8][9]
«Semitroncato partito: nel 1°, di argento, alle lettere maiuscole AR, poste in fascia, nel 2°, di rosso, al bue passante, di argento; nel 3°, di azzurro, al leone d'argento; il tutto sotto il capo di rosso, caricato di tre stelle di otto raggi, d'oro.»
Lo stemma del paese si basa su una proposta formulata dallo studioso di storia locale Pietro Pensa. Le tre stelle ad otto punte ed il leone ricordano la Valsassina e l'importanza di questo paese per tutta la Valle. Il monogramma AR è presente negli stemmi della famiglia Arrigoni e rimanda alla beata Guarisca Arrigoni, nata a Barzio nel 1382, che nel XV secolo fondò l'ospedale della Valle a Concenedo.[10] Il manzo passante è simbolo della famiglia Manzoni, originaria della Valsassina.[11]
Il gonfalone è un drappo di bianco.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa di Sant'Alessandro
- Chiesa di Santa Maria Assunta a Concenedo[12]
- Santuario della Regina dei Monti e delle Funivie ai Piani di Bobbio
- Oratorio di San Giovanni Battista
- Palazzo Manzoni – sede del municipio
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]- 744 nel 1722
- 475 nel 1771
- 787 nel 1805
- 2033 dopo annessione di Cassina, Cremeno, Concenedo e Moggio nel 1809
- 717 nel 1853
- 786 nel 1861
- 758 nel 1881
- 1 080 nel 1901
- 1 081 nel 1921
- 1 177 nel 1931 dopo l'annessione di Concenedo
Abitanti censiti[13]
Etnie e minoranze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2021 i cittadini stranieri residenti a Barzio erano 68[14].
Cultura
[modifica | modifica wikitesto]Biblioteche
[modifica | modifica wikitesto]La biblioteca comunale ha sede a Palazzo Manzoni in via Alessandro Manzoni 12.
Fondo Biblioteca manzoniana: dotazione della Biblioteca comunale è dedicato interamente alla figura di Alessandro Manzoni, alle sue opere ed alla relativa critica.
Museo Medardo Rosso
[modifica | modifica wikitesto]Il Museo Medardo Rosso ha sede in via Baruffaldi 4.
Eventi
[modifica | modifica wikitesto]Nelle prime settimane di giugno dal 2015 al 2019 aveva luogo Nameless Festival (Nameless Music Festival fino al 2022), che si è successivamente spostato ad Annone di Brianza.
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Altre informazioni amministrative
[modifica | modifica wikitesto]Il Comune fa parte della Comunità montana della Valsassina, Valvarrone, Val d'Esino e Riviera.
Gemellaggi
[modifica | modifica wikitesto]Sport
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1979 Barzio è stata sede d'arrivo della 18ª tappa del Giro d'Italia, partita da Trento.
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]-
Via Martiri Patrioti Barziesi
-
Località Cesura
-
Le Grigne
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Comune di Barzio - Statuto.
- ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 maggio 2021 (dato provvisorio).
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 65, ISBN 88-11-30500-4.
- ^ Amanzio Aondio - Felice Bassani (a cura di), Dialetto da salvare, Oggiono, Cattaneo Editore, 1983, p. 216.
- ^ a b c d Borghese, p.89.
- ^ Barzio, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 16 marzo 2023.
- ^ Barzio, su araldicacivica.it.
- ^ Marco Rapetti Arrigoni, Chiesa e donne: Guarisca Arrigoni (altro che “vescove”!), su breviarium.eu, 15 gennaio 2018. URL consultato il 31 gennaio 2021.
- ^ Gli stemmi del territorio/Arrigoni e Manzoni simboli di Barzio, su valsassinanews.com, 21 settembre 2019. URL consultato il 31 gennaio 2021.
- ^ Zastrow, p. 166.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it. - ^ Dati ISTAT al 31 dicembre 2021
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Annalisa Borghese, Barzio, in Il territorio lariano e i suoi comuni, Milano, Editoriale del Drago, 1992, p. 89.
- Oleg Zastrow, Sant'Ambrogio - Immagini tra Lario e Brianza, Oggiono, Cattaneo Editore, 1997.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Barzio
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Barzio
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito istituzionale, su comune.barzio.lc.it.
- Barzio, su LombardiaBeniCulturali, Regione Lombardia.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 147018470 · LCCN (EN) nr91045026 · J9U (EN, HE) 987007538126705171 |
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