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Attentato al bus di Kiryat Menachem

Coordinate: 31°45′29.11″N 35°10′09.7″E
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Attentato al bus di Kiryat Menachem
attentato
Tipoattacco suicida
Data21 novembre 2002
LuogoKiryat Menachem, Gerusalemme
StatoIsraele (bandiera) Israele
Coordinate31°45′29.11″N 35°10′09.7″E
ResponsabiliHamas rivendicò la responsabilità per l'attacco
Conseguenze
Morti11 civili e un attentatore suicida
Feritialmeno 50

L'attentato al bus di Kiryat Menachem fu un attentato suicida palestinese avvenuto il 21 novembre 2002 in un autobus pubblico nel quartiere di Kiryat Menachem a Gerusalemme.[1] 11 persone furono uccise nell'attentato e oltre 50 rimasero ferite.[2]

Hamas rivendicò l'attacco.[3]

Il 21 novembre 2002, intorno alle 7:00, l'attentatore suicida palestinese Na'el Abu Hilail, che indossava una cintura esplosiva piena di cinque chilogrammi di esplosivo e shrapnel, salì sull'autobus pubblico in via Mexico a Gerusalemme.

L'attentatore suicida fece esplodere l'esplosivo nell'autobus affollato, prima che l'autobus raggiungesse la fermata successiva, mentre l'autobus si trovava nel quartiere suburbano di Kiryat Menachem.[4] 11 persone furono uccise nell'attacco e più di 50 rimasero ferite.[5]

  • Hodaya Asraf, 13 anni, di Gerusalemme;[6]
  • Marina Bazarski, 46 anni, di Gerusalemme;[7]
  • Hadassah (Yelena) Ben-David, 32 anni, di Gerusalemme;[7]
  • Sima Novak, 56 anni, di Gerusalemme;[8]
  • Kira Perlman, 67 anni, di Gerusalemme;[9]
  • Ilan Perlman, 8 anni, di Gerusalemme - nipote di Kira Perlman;[10]
  • Yafit Ravivo, 14 anni, di Gerusalemme;[11]
  • Ella Sharshevsky, 44 anni, di Gerusalemme;[12]
  • Michael Sharshevsky, 16 anni, di Gerusalemme - Figlio di Ella Sharshevsky;[13]
  • Mircea Varga, 25 anni, turista rumena;[14]
  • Dikla Zino, 22 anni, di Gerusalemme.[15]

I responsabili

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Hamas si prese la responsabilità dell'attentato, che venne effettuato da Na'el Abu Hilail, 22 anni, da el-Khader, appena a sud di Betlemme.[5] 4 delle vittime erano bambini o adolescenti che andavano a scuola.[5] Il padre di Abu Hilail si disse soddisfatto di suo figlio, dicendo: "La nostra religione dice che siamo orgogliosi di lui fino al giorno della risurrezione". I suoi amici dissero che era un sostenitore della Jihad islamica palestinese.[16]

  1. ^ Leonard A. Cole, Terror : how Israel has coped and what America can learn, Bloomington : Indiana University Press, 2007, ISBN 978-0-253-00001-9. URL consultato il 7 maggio 2021.
  2. ^ (EN) James Bennet, AT LEAST 10 KILLED IN SUICIDE BOMBING OF JERUSALEM BUS, in The New York Times, 21 novembre 2002. URL consultato il 7 maggio 2021 (archiviato l'11 maggio 2020).
  3. ^ (EN) Juliana Ochs, Security and Suspicion: An Ethnography of Everyday Life in Israel, University of Pennsylvania Press, 6 giugno 2011, ISBN 978-0-8122-0568-8. URL consultato il 7 maggio 2021.
  4. ^ Copia archiviata, su israel.org. URL consultato il 7 maggio 2021 (archiviato il 18 agosto 2005).
  5. ^ a b c The JPost - Casualties of War, su web.archive.org, 2 aprile 2012. URL consultato il 7 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2012).
  6. ^ Copia archiviata, su mfa.gov.il. URL consultato il 7 maggio 2021 (archiviato il 15 ottobre 2012).
  7. ^ a b Copia archiviata, su mfa.gov.il. URL consultato il 7 maggio 2021 (archiviato il 15 ottobre 2012).
  8. ^ Copia archiviata, su mfa.gov.il. URL consultato il 7 maggio 2021 (archiviato il 15 ottobre 2012).
  9. ^ Copia archiviata, su mfa.gov.il. URL consultato il 7 maggio 2021 (archiviato il 15 ottobre 2012).
  10. ^ Copia archiviata, su mfa.gov.il. URL consultato il 7 maggio 2021 (archiviato il 15 ottobre 2012).
  11. ^ Copia archiviata, su mfa.gov.il. URL consultato il 7 maggio 2021 (archiviato il 15 ottobre 2012).
  12. ^ Copia archiviata, su mfa.gov.il. URL consultato il 7 maggio 2021 (archiviato il 15 ottobre 2012).
  13. ^ Copia archiviata, su mfa.gov.il. URL consultato il 7 maggio 2021 (archiviato il 15 ottobre 2012).
  14. ^ Mircea Varga, su web.archive.org, 6 agosto 2011. URL consultato il 7 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2011).
  15. ^ Copia archiviata, su mfa.gov.il. URL consultato il 7 maggio 2021 (archiviato il 27 marzo 2017).
  16. ^ foxnews.com, http://www.foxnews.com/story/0,2933,71044,00.html. URL consultato il 7 maggio 2021 (archiviato il 4 novembre 2012).

Voci correlate

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