[go: up one dir, main page]

Vai al contenuto

Attentato a Hebron (1980)

Coordinate: 31°31′33.74″N 35°06′16.14″E
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Attentato a Hebron (1980)
attentato
Beit Hadassah a Hebron, luogo dell'attacco terroristico di Hebron del 1980.
Tipoimboscata
Data2 maggio 1980
LuogoHebron, Cisgiordania
Coordinate31°31′33.74″N 35°06′16.14″E
Armiarmi da fuoco
granate
Responsabilisquadra di 4 terroristi palestinesi di Fatah
Conseguenze
Morti6 civili (3 israeliani, 2 statunitensi e un canadese)
Feriti20 civili israeliani e statunitensi

Nell'attentato a Hebron del 1980, avvenuto il 2 maggio 1980, sei civili ebrei: tre israeliani, due americani e un canadese, furono uccisi e altri 20 furono feriti[1] mentre tornavano a casa dalla preghiera dello Shabbat alla Tomba dei Patriarchi a Hebron.[2] Cinque dei sei uccisi erano studenti della yeshivah di età compresa tra 20 e 21 anni. Furono attaccati con colpi di arma da fuoco e granate dai tetti intorno a un piccolo vicolo.

Fu l'attacco terroristico con più vittime nella Cisgiordania parzialmente occupata da Israele dai tempi della guerra dei sei giorni.[3]

L'attacco, senza precedenti nel periodo successivo al 1967, venne inteso come segno di una transizione da attacchi "mordi e fuggi" ad attacchi volti a ottenere vittime di massa mediante l'uso di tattiche militari e un'attenta pianificazione.[4]

L'attacco venne attentamente pianificato in stile militare. I terroristi studiarono il percorso e la tempistica del ritorno dei fedeli alla residenza ebraica nell'ex clinica di Hadassah (Beit Hadassah) il venerdì sera e attaccarono sia dalla strada che dal tetto non appena gli ebrei apparvero nello stretto passaggio.[4] Il terrorista Adnan Jabar si posizionò sul tetto di un edificio di fronte alla clinica medica Hadassah con in mano un kalashnikov con il quale aprì il fuoco non appena vide i pedoni ebrei.[3] Le guardie israeliane dell'ex clinica risposero immediatamente al fuoco.[4] Gli autori ammisero di aver ricevuto istruzioni direttamente da Khalil al-Wazir.[5] Israele inviò una nota di protesta alle Nazioni Unite, sostenendo che "questo incidente criminale illustra ancora una volta il vero carattere dell'OLP e i suoi obiettivi violenti".[6]

Azioni legali

[modifica | modifica wikitesto]

Venne scoperto un vasto deposito di esplosivi ed armi, incluse quelle usate nell'attacco.[7]

Nel settembre 1980, quattro membri di Al-Fatah furono arrestati e accusati di aver perpetrato l'attacco. Uno dei 4 si era formato in Unione Sovietica, due furono arrestati mentre cercavano di passare da Israele alla Giordania.[7]

Altri sei arabi palestinesi furono presi in custodia, accusati di aver aiutato i terroristi fornendo alloggio e trasporto.[7]

Processo e condanna

[modifica | modifica wikitesto]

Tutti e quattro i terroristi furono condannati all'ergastolo, ma in seguito furono rilasciati durante uno scambio di prigionieri.[1]

  • Tzvi Glatt, 20 anni, studente yeshiva americano-israeliano presso la yeshiva Mercaz HaRav di Gerusalemme,[8] autore di "Rise From the Dust";[9]
  • Shmuel Mermelstein, 21 anni, studente yeshiva di Montreal[8] che studiava a Yeshivat Kerem B'Yavneh;
  • Gershon Klein, 20 anni, studente yeshiva al Nir Yeshiva di Kiryat Arba;
  • Hanan Krauthamer, 21 anni, di Bnei Brak, studente yeshiva franco-israeliano al Nir Yeshiva;
  • Yaakov Zimmerman, 20 anni, di Bnei Brak,[10] studente yeshiva al Nir Yeshiva;
  • Eli HaZeev, 32 anni, veterano della guerra del Vietnam arrivato in Israele durante la guerra dello Yom Kippur e convertitosi al giudaismo.[11][12]

Tutti i terroristi erano membri di Fatah (tra parentesi l'età).[5]

  • Yasser Hussein Mohammed Zedat (30), caposquadra. Da Hebron; fuggì in Giordania dopo aver lanciato un razzo Katyusha contro Kiryat Arba nell'aprile 1977; addestrato in tattiche terroristiche in Libano;[5]
  • Adnan Jabar (32), secondo in comando.[5] Era stato addestrato per 6 mesi a Skhodnya, in Unione Sovietica nel 1974, in un programma in cui i militanti di Fatah e del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina si erano formati insieme;[3]
  • Tayseer Abu Sneineh (30). Eletto sindaco di Hebron nel 2017;[1]
  • Mohammed Shubaki (32). Contadino. Accusato anche in una sparatoria nel 1979 ad una coppia israeliana.[5]
  • Omar Haroub (30 anni). Accusato di aver fornito armi e mezzi di trasporto la notte dell'agguato.[5]

L'attacco spinse il governo di Menachem Begin a ristrutturare la clinica Hadassah e a consentire agli ebrei di vivere negli edifici Beit Hason e Beit Schneerson adiacenti.[13]

La comunità israeliana di Beit Hagai venne fondata nel 1982 da ex compagni di classe dei ragazzi uccisi in questo attacco. Oltre ad essere il nome di un profeta biblico, Aggeo, è l'acronimo dei nomi di Hanan Krauthamer, Gershon Klein e Yaakov Zimmerman, tre studenti Nir Yeshiva (Kiryat Arba) uccisi il 2 maggio 1980.[14]

  1. ^ a b c (EN) T. O. I. staff, AFP, Palestinian terrorist in killing of 6 Jews elected Hebron mayor, su timesofisrael.com. URL consultato il 25 marzo 2021.
  2. ^ Daniel Byman, A high price : the triumphs and failures of Israeli counterterrorism, New York : Oxford University Press, 2011, ISBN 978-0-19-539182-4. URL consultato il 25 marzo 2021.
  3. ^ a b c Claiborne, William (17 November 1980). "PLO Terrorist Recalls His Training, Mission: Terrorist: Soviets Gave PLO Training". Newsday. ProQuest 1002861278.
  4. ^ a b c Torgerson, Dial (6 May 1980). "Arab Attack on Hebron Signals Shift of Terrorist Tactics". Los Angeles Times. ProQuest 162803326.
  5. ^ a b c d e f Israel Charges 10 Palestinians in Hebron Ambush, su washingtonpost.com.
  6. ^ Letter to the Secretary General dated 4 May 1980, su documents-dds-ny.un.org.
  7. ^ a b c Shipler, David (17 settembre 1980). "Israel Holds 10 Arabs for Slaying of 6 Jews in May". New York Times. ProQuest 423982400.
  8. ^ a b (EN) Friends of Yeshiva Students Murdered in Hebron Recall Their Objectives, su Jewish Telegraphic Agency, 7 maggio 1980. URL consultato il 25 marzo 2021.
  9. ^ (EN) Victim of terror in Hebron believed in Israel, su The Jewish Star. URL consultato il 25 marzo 2021.
  10. ^ (HE) אתר ההנצחה לחללי מערכות ישראל, su אתר ההנצחה לחללי מערכות ישראל. URL consultato il 25 marzo 2021.
  11. ^ Virginia Man's Violent World Ends in West Bank, su washingtonpost.com.
  12. ^ Martyrs and memory, su jewishpress.com.
  13. ^ Keinon, Herb (17 gennaio 1997). "Jerusalem's elder sister". Jerusalem Post. ProQuest 319182566.
  14. ^ The Six, su web.archive.org, 19 febbraio 2010. URL consultato il 25 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 19 febbraio 2010).