Cucina ferrarese
La cucina ferrarese raccoglie i piatti e le preparazioni dell'arte culinaria della provincia di Ferrara.[1]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La fama della cucina ferrarese risale al periodo medievale ed in particolare al tempo della signoria degli Este.[1] Tra i cuochi più noti, autori di testi di cucina legati alla tradizione ferrarese si può citare Cristoforo di Messisbugo, sepolto a Ferrara nella chiesa di Sant'Antonio in Polesine.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La cucina ferrarese vanta un buon numero di specialità locali che vengono da una tradizione risalente all'epoca medioevale e dalla cultura contadina. È stata influenzata dalle province vicine ed ha piatti in comune con la cucina emiliana e con quella veneta.[1]
Primi piatti
[modifica | modifica wikitesto]- Cappellacci di zucca, simili a quelli mantovani, solitamente serviti con ragù di carne e solo in tempi più recenti presentati al pomodoro o conditi con burro e salvia.
- Cappelletti.
- Passatelli in brodo.
- Pasticcio di maccheroni alla ferrarese che può essere nelle versioni dolce (ricoperto di pasta frolla) o salata (ricoperto di pasta sfoglia).
- Tagliatelle.[2][3][4][5]
Secondi piatti
[modifica | modifica wikitesto]- Salama da sugo, che è forse il piatto più rappresentativo della città, un salume di carni di maiale tipico della zona, cotta e servita calda con purè di patate in inverno oppure affettata fredda d'estate. Era apprezzata anche da Renzo Ravenna che non avrebbe dovuto mangiare carne di maiale. Il podestà ebreo amico di Italo Balbo, anche se una sola volta all'anno, la metteva in tavola.[6]
- Anguilla, tradizione che arriva dalla zona di Comacchio.
- Lumache alla casumarese.
Salumi e formaggi
[modifica | modifica wikitesto]Pane
[modifica | modifica wikitesto]Il pane tipico è la coppia ferrarese, protetto del marchio Indicazione geografica protetta.[7] Ferrara aderisce all'Associazione nazionale città del pane. Di preparazione diversa sono i pinzini, non esclusivi del territorio e conosciuti in altre aree vicine come gnocco fritto ma molto diffusi.
Dolci
[modifica | modifica wikitesto]- Pampapato[8] è il dolce più noto, consumato nel periodo natalizio
- Zuppa inglese.
- Tenerina.
- Ciambella ferrarese (brazadela)[9]
- Tamplun, frittelle di castagne, uvetta e pinoli
- Mistocchine, frittelle di farina di castagne[10]
Vini
[modifica | modifica wikitesto]I vini i più noti del territorio sono quelli del bosco Eliceo, con origini legate al periodo di Spina e ottenuti probabilmente da innesti con vitigni portati da Renata di Francia, consorte del duca Ercole II d'Este.[11]
Prodotti agroalimentari
[modifica | modifica wikitesto]- Aglio di Voghiera.[12]
- Riso di Jolanda di Savoia.[13]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Ricette della tradizione, su ferraraterraeacqua.it. URL consultato il 5 maggio 2023.
- ^ Cappellacci di Zucca ferraresi IGP, su ferraraterraeacqua.it
- ^ .MaryEllenSnodgrass
- ^ Lia Celi, Andrea Santangelo, Le tagliatelle di Lucrezia, Francesca Ghermandi (illustrazioni), Argelato, Minerva, 2021, ISBN 9788833243412, OCLC 1334536469.
- ^ Le tagliatelle di Lucrezia, su minervaedizioni.com.«Il racconto coinvolge i lunghi e biondi capelli di Lucrezia e quelli della piccola Nina in un crescendo di tenerezza e umorismo deliziosi come le tagliatelle»
- ^ Salama da sugo o Salamina - IGP, su ferraraterraeacqua.it
- ^ Coppia ferrarese - IGP, su ferraraterraeacqua.it. URL consultato il 5 maggio 2023.
- ^ Pampepato o pampapato di Ferrara, su ferraraterraeacqua.it
- ^ Ciambella ferrarese o "brazadela", su ferraraterraeacqua.it
- ^ Ricetta: Le Mistocchine, su saporiferraresi.it. URL consultato il 5 maggio 2023.
- ^ Vini del Bosco Eliceo - DOC, su ferraraterraeacqua. URL consultato il 5 maggio 2023.
- ^ Aglio di Voghiera DOP, su agliodivoghiera.it. URL consultato il 5 maggio 2023.
- ^ Jolanda di Savoia capitale del riso, su lanuovaferrara.it. URL consultato il 5 maggio 2023.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Graziano Pozzetto, La salama da sugo ferrarese, prefazione di Alfredo Santini, Giovanni Battista Panatta; contributi di Luca Civenni e altri, Rimini, Panozzo, 2002, ISBN 8874720025.
- Angela Ghinato, Il pane più buono del mondo tra storia, legislazione e arte, Ferrara, Comune di Bondeno, Cartografica artigiana di Ferrara, 2003, OCLC 955971013.
- (EN) Mary Ellen Snodgrass, Encyclopedia of kitchen history, Londra, Fitzroy Dearborn, 2004, SBN BVE0266908.
- Giuliana Berengan, La cucina dei ferraresi, Ferrara, Litografia Tosi, 2009, ISBN 8886736207.
- Cristoforo di Messisbugo, Banchetti composizioni di vivande e apparecchio generale, a cura di Fernando Bandini, Venezia, Neri Pozza, 1960 [1549], SBN SBL0572690.
- Cristoforo da Messisbugo, Libro nouo nel qual s'insegna, il modo d'ordinar banchetti ... Et a far d'ogni sorte di viuande ... Aggiontoui di nuouo, il modo di saper tagliare ogni sorte di carne ... opera ... composta per Christoforo di Messisbugo ... et hora di nuouo coretta, et ristampata, In Venetia, al segno della Regina, 1578, SBN CERE052189.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Cucina italiana
- Cucina emiliana
- Cucina romagnola
- Cucina bolognese
- Cucina modenese
- Cucina parmigiana
- Cucina piacentina
- Cucina reggiana
Altri progetti
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