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{{nota disambigua|il cognome italiano|Seri (cognome)|Seri}}
[[File:PtolemyWorldMap.jpg|thumb|upright=1.8|Una ''[[Mappa Mundi|mappa mundi]]'' [[Repubblica di Firenze|fiorentina]] della metà del XV secolo basata sulla prima proiezione (conica modificata) nella traduzione [[Lingua latina|latina]] del 1406 di [[Jacopo d'Angelo]] dei manoscritti greci della ''[[Geografia (Tolomeo)|Geografia]]'' di [[Claudio Tolomeo|Tolomeo]] (II secolo) riscoperti da [[Massimo Planude]] alla fine del XIII secolo. La Serica si trova all'estremità nord-orientale del mondo.]]
La '''Serica''' (in [[Lingua greca antica|greco antico]] Σηρικά)<ref>[http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Perseus:text:1999.01.0197:book=15:chapter=1 Strabone, ''Geografia'', 15,1].</ref> era uno dei [[Paese (geografia)|paesi]] più orientali dell'[[Asia]] noti agli [[Antichità classica|antichi]] geografi [[Antica Grecia|greci]] e [[Civiltà romana|romani]]. Si ritiene generalmente che corrispondesse alla [[Cina del Nord|Cina settentrionale]] delle [[Dinastie della storia cinese|dinastie]] [[Dinastia Zhou|Zhou]], [[Dinastia Qin|Qin]] e [[Dinastia Han|Han]], dal momento che veniva raggiunta via terra tramite la [[via della seta]], a differenza della [[Sinae|Sina]] (''Sinae''), che veniva raggiunta via mare. Una distinzione simile si riscontrerà anche più tardi, nel [[Medioevo]], tra il «[[Catai]]» (a nord) e il «Mangi» o «Cina» (a sud). Gli abitanti della Serica venivano chiamati '''Seri''' (''Seres'', in [[Lingua greca antica|greco antico]] Σῆρες),<ref>[https://topostext.org/work/241#S562.2 Stefano di Bisanzio, ''Etnica'', 562,2].</ref> nome con cui veniva indicata anche la loro regione. L'accesso alla Serica divenne piuttosto facile a seguito della conquista, da parte degli Han, del [[bacino del Tarim]] (l'attuale [[Xinjiang]]), ma divenne pressoché impossibile quando l'[[impero partico]] cadde in mano ai [[Impero sasanide|Sasanidi]]. [[Henry Yule]] riassunse così i geografi classici:<ref>{{cita libro | autore=[[Henry Yule]] | anno=1878 | capitolo=China § China as known to the Ancients | titolo=Encyclopædia Britannica | edizione=9 | p=627}}</ref>
<blockquote>Se uniamo insieme tutto ciò che gli antichi sapevano sui Seri e sul loro paese, omettendo affermazioni anomale ed evidenti fandonie, potremmo ottenere un risultato del tipo: – «La regione dei Seri è un paese vasto e popoloso, che ad est raggiunge l'[[Oceano (divinità)|Oceano]] e i limiti del [[Ecumene|mondo abitabile]], e ad ovest si estende fino all'[[Monte Imeon|Imao]] e ai confini della [[Battria]]. La popolazione è civile, mite, giusta e frugale, evita i contrasti con i vicini ed è persino timida a stringere rapporti; tuttavia, non è contraria ad offrire i suoi prodotti, dei quali la seta grezza è il fiore all'occhiello, senza dimenticare stoffe di [[seta]], pellicce pregiate e ferro di notevole qualità». Tale definizione si addice chiaramente ai [[Han|Cinesi]].<ref>{{cita web | titolo=Page:EB1911 - Volume 06.djvu/203 - Wikisource, the free online library | url=https://en.wikisource.org/wiki/Page:EB1911_-_Volume_06.djvu/203 | accesso=3 novembre 2020 | sito=en.wikisource.org}}</ref></blockquote>

Alcuni studiosi, tuttavia, sostengono che i Seri non fossero i Cinesi veri e propri, ma le tribù che parlavano [[lingue indoeuropee]] ai margini occidentali delle dinastie e degli imperi cinesi unite da rapporti commerciali con gli antichi indiani, come gli [[Yuezhi]], i [[Saci]] e i [[Tocari]].

== Etimologia ==
Le forme [[Lingua latina|latine]] ''Serica'' e ''Seres'' derivano dal [[Lingua greca antica|greco]] ''Sērikḗ'' (Σηρική) e ''Sḗres'' (Σῆρες).<ref>{{cita pubblicazione | autore=Wilfred H. Schoff | titolo=The Eastern Iron Trade of the Roman Empire | url=https://archive.org/details/jstor-592648 | rivista=Journal of the American Oriental Society | volume=35 | anno=1915 | p=[https://archive.org/details/jstor-592648/page/n14 237]}}</ref> La loro etimologia è probabilmente da ricondurre alla parola usata per indicare la [[seta]] (in [[Lingua greca|greco]] σηρικός, ''sērikós''; in [[Lingua latina|latino]] ''sericum''), che lo studioso Julius Klaproth<ref>{{cita libro | autore=Klaproth | titolo=Mem. rel. à l'Asie | volume=III | p=265}}</ref> ha correlato al [[Cina|cinese]] 絲,<ref name=silky>{{cita|Yule, 1866|p=[https://books.google.co.uk/books?id=SgcVAAAAQAAJ&pg=PR44 xliv]}}</ref> la cui pronuncia in [[Lingua cinese antica|cinese antico]] è stata ricostruita come /*[s]ə/.<ref>Baxter-Sagart.</ref>{{efn|Il rotico del termine greco e romano potrebbe essere stato di origine dialettale o un'aggiunta dell'[[Asia centrale]]. [[Henry Yule|Yule]] riportò le forme [[Lingua coreana|coreana]], [[Lingua mongola|mongola]] e [[Lingua mancese|mancese]] della parola rispettivamente come ''sir'', ''sirkek'' e ''sirghé''.<ref name=silky/>}} Greci e romani conoscevano la seta molto prima di sapere che veniva prodotta dai [[Bombyx mori|bachi da seta]], pertanto ''sēr'' (σὴρ) è una [[retroformazione]].<ref name=silky/> Un'altra forma del nome è ''Serica Regio''.<ref>{{cita libro | autore=[[Claudio Tolomeo|Tolomeo]] | url=https://archive.org/details/cosmographia00ptol | curatore=Nicolaus Germanus | editore=Leinhart Holle | anno=1482 | città=Ulm | titolo=Claudii Ptolomei Viri Alexandrini Cosmographie Octavus et Ultimus Liber Explicit Opus | lingua=la}}</ref> [[Flavio Giuseppe]], nel suo libro ''[[Antichità giudaiche]]'', libro 1, paragrafo 147, chiama quella regione «Σηρια», resa in latino come «Seria».

Secondo alcuni [[Studi classici|classicisti]] sarebbe estremamente improbabile che una nazione avesse preso il nome da un insetto. [[Christian Lassen|Lassen]] affermò di aver identificato riferimenti ai ''Seres'' nelle [[Veda|scritture]] [[Induismo|indù]], così come era avvenuto per «[[Saci|Çaka]]» [Saci], «[[Battria|Tukhâra]]» [Battria] e «[[Kangju|Kanka]]» [Kangju].<ref>{{cita libro | autore=[[Christian Lassen]] | titolo=Indische Alterthumskunde | volume=I: Geographie und die älteste Geschichte | anno=1847 | editore=H. B. Koenig | città=Bonn | p=[https://books.google.com/books?id=5nEIAAAAQAAJ&pg=PA321 321] | url=https://books.google.com/books?id=5nEIAAAAQAAJ | lingua=de}}</ref>

== Testimonianze ==
[[File:Ptolemy Asia detail.jpg|thumb|upright=1.8|Una mappa a inserto in latino derivata dalla ''[[Geografia (Tolomeo)|Geografia]]'' di [[Claudio Tolomeo|Tolomeo]].<ref>[[Claudio Tolomeo|Ptol.]], ''[[Geografia (Tolomeo)|Geo.]]'', Asia, Tavola xi.</ref> La Serica (''Sericae Pars'') è situata a nord della ''[[Sinae]]'', che si affaccia sul [[Magnus Sinus|Grande Golfo]] (''Magnus Sinus'') all'estremità di un [[oceano Indiano]] (''Indicum Pelagus'') chiuso da terre emerse.]]
[[File:Fries worldmap 1522.jpg|thumb|upright=1.8|In questo planisfero di Laurent Fries (1522) sono indicate sia la Serica (''Serica Regio'') a nord dell'[[Himalaya]], che il [[Catai]] (''Cathaya'') all'estremità nord-orientale dell'Asia.]]

=== Panoramica ===
{{vedi anche|Relazioni diplomatiche sino-romane|Da Qin}}
A partire dal I secolo a.C., con [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]], [[Quinto Orazio Flacco|Orazio]] e [[Strabone]], i testi romani offrono solo vaghi accenni alla Cina e ai ''Seres'' produttori di seta dell'Estremo Oriente.<ref name="ostrovsky 2007 p44"/> Sembra che Floro abbia confuso i Seri con i popoli dell'India, o almeno avesse notato che la loro carnagione dimostrava che entrambi vivevano «sotto un altro cielo» rispetto ai romani.<ref name="ostrovsky 2007 p44">{{cita libro | autore=Max Ostrovsky | anno=2007 | titolo=Y = Arctg X: the Hyperbola of the World Order | url=https://archive.org/details/yarctgxhyperbola0000ostr | città=Lanham, Boulder, New York, Toronto, Plymouth | editore=University Press of America | isbn=0-7618-3499-0 | p=[https://archive.org/details/yarctgxhyperbola0000ostr/page/n69 44]}}</ref> [[Pomponio Mela]], geografo del I secolo, affermò che le terre dei Seri si trovavano nella parte centrale della costa che si affacciava su [[Oceano Pacifico|un oceano orientale]], tra l'India a sud e gli [[Sciti]] della [[steppa eurasiatica]] a nord.<ref name="ostrovsky 2007 p44"/> Lo storico [[Ammiano Marcellino]] (330 ca. - 400 ca.) scrisse che la terra dei Seri era chiusa da grandi muraglie naturali attorno a un fiume chiamato Bautis, forse identificabile con il [[Fiume Giallo]].<ref name="ostrovsky 2007 p44"/> Successivamente, grazie a un prestito dai [[popoli turchi]] dell'Asia centrale, i [[Impero bizantino|romani d'Oriente]] (vale a dire i bizantini) coniarono un nuovo nome per la Cina, Taugast (dal turcico ''Tabghach''), durante il periodo dei [[Wei del Nord|Wei settentrionali]] (386-535).<ref name="luttwak 2008 p168"/> All'epoca dell'[[Imperatori bizantini|imperatore romano d'Oriente]] [[Giustiniano I]] (il cui regno durò dal 527 al 565), i bizantini acquistavano la seta cinese da intermediari [[Sogdiana|sogdiani]].<ref name="luttwak 2008 p168"/> Tuttavia, essi riuscirono anche a [[Introduzione delle uova di baco da seta nell'Impero bizantino|contrabbandare i bachi da seta fuori dalla Cina]] grazie all'aiuto dei monaci [[Nestorianesimo|nestoriani]], i quali affermavano che la terra di «Serindia» si trovava a nord dell'India e produceva la seta più pregiata.<ref name="luttwak 2008 p168">{{cita libro | autore=Edward Luttwak | anno=2009 | titolo=The Grand Strategy of the Byzantine Empire | url=https://archive.org/details/grandstrategyofb0000lutt | città=Cambridge e Londra | editore=The Belknap Press of Harvard University Press | isbn=978-0-674-03519-5 | p=[https://archive.org/details/grandstrategyofb0000lutt/page/168 168]}}</ref>

=== Ctesia ===
Il primo accenno ai Seri giunto fino a noi è quello che si trova negli ''[[Indica (Ctesia)|Indica]]'' di [[Ctesia di Cnido|Ctesia]] del V secolo a.C., dove è scritto che sono «un popolo di statura e longevità portentose».<ref>[[Ctesia di Cnido|Ctes.]], ''[[Indica (Ctesia)|Ind.]]''</ref> L'autenticità della testimonianza, tuttavia, è stata messa in discussione.

=== Strabone ===
Strabone, nel I secolo, menziona i Seri in due punti della sua ''[[Geografia (Strabone)|Geografia]]''. Nel primo passaggio riporta che «alcuni scrittori» affermano che i Seri vivano più a lungo degli indiani di Musicano, che [[Onesicrito]] sosteneva vivessero fino a 130 anni.<ref>[[Strabone]], ''[[Geografia (Strabone)|Geo.]]'', [https://www.perseus.tufts.edu/cgi-bin/ptext?doc=Perseus%3Atext%3A1999.01.0239&query=head%3D%23119 Libro XV, Cap. I].</ref> Nel secondo passaggio, trattando del [[Regno greco-battriano]], scrive che [[Apollodoro di Artemita]] sosteneva che i confini dei Battriani si estendessero «fino ai Seri e ai [[Frini]]».<ref>[[Strabone]], ''[[Geografia (Strabone)|Geo.]]'', [https://www.perseus.tufts.edu/cgi-bin/ptext?lookup=Strab.+11.11.1 Libro XI, Cap. XI].</ref>

=== Pomponio Mela ===
Il ''De situ orbis'' di [[Pomponio Mela]] indica i Seri come uno dei tre popoli che abitano l'estremità orientale dell'Asia. Il geografo colloca i Seri tra gli [[Indiani (popolo)|indiani]] a sud e gli [[Sciti]] a nord.<ref name=pompa/>{{efn|«Secondo quello che ci vien narrato, i primi abitatori dell'Asia sono gl'[[Indiani (popolo)|Indi]], i Seri e gli [[Sciti]]. I Seri abitano quasi il mezzo della parte orientale; gl'Indi e gli Sciti le estremità».<ref name=pompa>[[Pomponio Mela|P. Mela]], ''De Situ Orbis'', Libro. I, Cap. II.</ref>}} In un passaggio successivo scrive:<ref name=pompb>[[Pomponio Mela|P. Mela]], [http://dsr.nii.ac.jp/toyobunko/III-2-F-b-2/V-1/page/0169.html.ja ''De Situ Orbis'', Libro. III, Cap. VII].</ref>
<blockquote>Trapassate queste spiagge deserte [del [[mar Caspio]]] volgesi il corso verso il mare Eoo e verso quella parte della terra che guarda a oriente. Questa si estende dal promontorio [[Sciti]]co sino a quel di Colide. In sulla prima è tutta quanta inaccessibile; quindi è incolta per la barbarie degli abitanti. Sono appunto gli Sciti [[Cannibalismo|Androfagi]] ed i [[Saci|Sachi]]; separati da una contrada inabitabile perché piena di fiere. I vasti luoghi che vengono appresso sono anche essi infestati da belve insino a quel monte che si eleva sul mare, chiamato Tabi. Lungi da questo s'innalza il Tauro. Fra mezzo sono i Seri, generazione di uomini piena di giustizia, e molto nota pel commercio che ella esercita, lasciando in una solitudine le derrate ed allontanandosi.</blockquote>

=== Plinio ===
[[File:Green glass Roman cup unearthed at Eastern Han tomb, Guixian, China.jpg|thumb|Coppa di vetro romano verde portata alla luce in una tomba della [[Dinastia Han orientale|dinastia degli Han orientali]] (25-220 d.C.) nel [[Guangxi]] (Cina).]]
[[Plinio il Vecchio]] parlò dei Seri nella sua ''[[Naturalis historia|Storia naturale]]'' (Libro VI, capitolo XX).<ref>[[Plinio il Vecchio|Plin.]], ''[[Naturalis historia|Nat. Hist.]]'', [https://www.perseus.tufts.edu/cgi-bin/ptext?lookup=Plin.+Nat.+6.20 Libro VI, Cap. XX].</ref> Anche lui collocò i Seri al di là di una terra desolata dall'altra parte della [[Scizia]]; come [[Publio Virgilio Marone|Virgilio]] prima di lui, fraintese palesemente la [[Bachicoltura|sericoltura]], credendo che la seta venisse prodotta da certi alberi:<ref name=silky/>
<blockquote>Troviamo poi [ad est del Caspio] di nuovo degli Sciti e ancora zone desertiche popolate da fiere fino a che non si giunge a una catena montuosa, chiamata Tabi, a strapiombo sul mare. E non è dato trovare abitanti in quella regione prima di aver percorso circa metà della costa rivolta a nord-est. I primi uomini di cui qui si abbia notizia sono i Seri, celebri per la [[Seta|lana]] delle loro foreste, che ricavano togliendo con un pettine la bianca lanugine delle foglie dopo averla bagnata con dell'acqua. Da ciò deriva per le nostre donne il doppio lavoro di dividere i fili e di tesserli di nuovo: è attraverso un'operazione di questa complessità e un viaggio in terre così lontane che si ottiene che una nostra matrona possa presentarsi in pubblico con vesti trasparenti.</blockquote>

Anche [[Ammiano Marcellino|Ammiano]] riporta questa versione, sebbene [[Pausania il Periegeta|Pausania]] sapesse che la seta proveniva da insetti appositamente allevati a tale scopo dai Seri, il che lascia intendere una sua maggior attenzione alle notizie riportate dai [[Relazioni diplomatiche sino-romane|diplomatici e commercianti romani]] che avevano visitato la Cina.<ref>{{cita|Yule, 1866|p=[https://books.google.co.uk/books?id=SgcVAAAAQAAJ&pg=PR45 xlv]}}</ref>

In un altro punto della sua opera, Plinio afferma che il loro ferro – che «ce lo inviano con le loro vesti e pellami» – è della migliore qualità del mondo, superiore persino a quello dei [[Impero partico|Parti]].<ref>[[Plinio il Vecchio|Plin.]], ''[[Naturalis historia|Nat. Hist.]]'', [https://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Perseus%3Atext%3A1999.02.0137%3Abook%3D34%3Achapter%3D41 Libro XXXIV, Cap. xli].</ref>

Plinio riporta anche una curiosa descrizione dei Seri rilasciata dai membri di un'ambasciata giunta presso l'imperatore [[Claudio]] da [[Taprobana|Taprobane]], da cui si ipotizza che potesse trattarsi di popolazioni [[Lingue indoeuropee|indoeuropee]] del [[bacino del Tarim]], come i [[Tocari]]:<ref>[[Plinio il Vecchio|Plin.]], ''[[Naturalis historia|Nat. Hist.]]'', [http://www.perseus.tufts.edu/cgi-bin/ptext?lookup=Plin.+Nat.+6.24 Libro VI, Cap. xxiv].</ref>

<blockquote>Essi raccontano ancora che la costa dell'isola posta a sud-est dell'India misura {{M|10000}} [[Stadio (unità di misura)|stadi]] e che il loro paese è situato di fronte a quello dei Seri, al di là dei monti Emodi [l'[[Himalaya]]], popolo per altro loro noto grazie alla attività commerciale. Vi si era recato il padre di Rachia [l'ambasciatore]. Lì le fiere attaccano gli stranieri mentre gli abitanti hanno una statura superiore alla media, i capelli rossi, gli occhi azzurri, uno spaventoso timbro di voce e non parlano con i viaggiatori. Le altre informazioni [sui Seri] concordano con quelle dei nostri mercanti: le merci erano collocate sulla riva opposta del fiume accanto a quelle che essi mettevano in vendita: se lo scambio li soddisfaceva, le prendevano e le portavano via. Non esiste motivo più valido, per odiare il lusso, che far correre la mente fino a quelle lontane contrade, facendola riflettere su che cosa esso esige, a qual prezzo e per quale ragione.</blockquote>

=== Tolomeo ===
{{Doppia immagine|right|Silk from Mawangdui.jpg|140px|Western Han blue glass bowl.JPG|160px|A sinistra: tessuto in [[seta]] intrecciata proveniente da [[Mawangdui]], vicino a [[Changsha]] (provincia dell'[[Hunan]]), risalente al periodo degli [[Dinastia Han|Han occidentali]] (II secolo a.C.).<br/>A destra: scodella di vetro blu del periodo degli [[Dinastia Han|Han occidentali]] (202 a.C. - 9 a.C.); sebbene i cinesi fossero in grado di produrre perline di vetro già dal [[periodo delle primavere e degli autunni]] (722-481 a.C.), almeno a quanto si apprende dalle importazioni in [[Asia occidentale]], i primi articoli in vetro cinesi apparvero durante il periodo degli Han occidentali.<ref>{{cita libro | autore=Jiayao An | anno=2002 | capitolo=When Glass Was Treasured in China | curatore=Annette L. Juliano e Judith A. Lerner | titolo=Silk Road Studies VII: Nomads, Traders, and Holy Men Along China's Silk Road | pp=79, 82-83 | città=Turnhout | editore=Brepols Publishers | isbn=2503521789}}</ref>}}
Il paese di «Serica» è raffigurato nel [[planisfero tolemaico]] del 150 d.C. nell'area oltre l'«Imao» (il [[Pamir]]). Ciò indica che secondo Tolomeo la Serica coincidesse con l'attuale [[Xinjiang]], o almeno che quest'ultimo fosse parte di essa.

<blockquote>Tutta la parte della abitabile della nostra terra confina a oriente con la ''terra incognita'' vicina ai popoli orientali dell'Asia maggiore, con i Sini e con i Serici.<ref name=Tolomeo>[[Claudio Tolomeo|Tolomeo]], ''[[Geografia (Tolomeo)|Geografia]]'', [https://www.google.it/books/edition/Geografia_di_Claudio_Tolomeo_alessandrin/xtlZkK0MG8QC?hl=it&gbpv=1&dq=geografia+tolomeo&printsec=frontcover Libro VII].</ref></blockquote>

Inoltre [[Claudio Tolomeo|Tolomeo]] posiziona i Sini in modo abbastanza preciso:

<blockquote>L'estremità orientale della terra conosciuta è limitata dal meridiano tracciato attraverso la metropoli dei Sini, a una distanza da [[Alessandria d'Egitto|Alessandria]] di 119,5 gradi, calcolata sull'equatore, corrispondenti a circa otto ore equinoziali.<ref name=Tolomeo/></blockquote>

Tolomeo nomina anche «Sera, la capitale dei Seri». Secondo [[Henry Yule]], dal momento che Tolomeo interpretava erroneamente il [[Oceano Indiano|mare Indiano]] come un bacino chiuso e non sapeva posizionare con esattezza la costa cinese, l'idea che la Sina fosse un paese distinto dalla Serica sarebbe del tutto erronea.<ref name="yule2">{{cita libro | autore=Henry Yule | url=https://books.google.com/books?id=SgcVAAAAQAAJ&pg=PR38 | titolo=Cathay and the Way Thither, Volume 1 | anno=1866 | pp=xxxvii-xxxviii | isbn=8120619668}}</ref>

Nell sua ''[[Geografia (Tolomeo)|Geografia]]'', Tolomeo parlò delle terre dentro e intorno all'[[oceano Indiano]], affermando che una città portuale chiamata [[Cattigara]], situata oltre il [[Chersoneso Aureo]] (la [[penisola malese]]), era stata visitata da un marinaio greco di nome Alessandro, molto probabilmente un mercante.<ref name="young 2001 p29">{{cita libro | autore=Gary K. Young | anno=2001 | titolo=Rome's Eastern Trade: International Commerce and Imperial Policy, 31 BC – AD 305 | url=https://archive.org/details/romeseasterntrad0000youn | isbn=0-415-24219-3 | p=[https://archive.org/details/romeseasterntrad0000youn/page/29 29]}}</ref> In una pubblicazione del 1877 [[Ferdinand von Richthofen]] suggerì che Cattigara sorgesse vicino alla moderna [[Hanoi]], nell'antica provincia cinese di Jiaozhi, che comprendeva il [[Vietnam]] settentrionale.<ref>{{cita libro | autore=Ferdinand von Richthofen | titolo=China | città=Berlino | anno=1877 | volume=I | pp=504-510}} Citato in {{cita libro|autore=Richard Hennig | titolo=Terrae incognitae: eine Zusammenstellung und kritische Bewertung der wichtigsten vorcolumbischen Entdeckungsreisen an Hand der daruber vorliegenden Originalberichte | capitolo=Altertum bis Ptolemäus | città=Leida | editore=Brill | anno=1944 | pp=387, 410-411}} Citato in Zürcher (2002), pp 30-31.</ref> Tuttavia, i ritrovamenti archeologici di reperti romani e mediterranei a [[Óc Eo]] (vicino a [[Ho Chi Minh (città)|Ho Chi Minh]]) nel [[Delta del Mekong (regione)|delta del Mekong]] (Vietnam meridionale) suggeriscono che fosse piuttosto questo il sito della città portuale di cui parla Tolomeo.<ref name="young 2001 p29"/> Qui furono trovati [[Medaglia|medaglioni]] d'oro romani risalenti al periodo di [[Antonino Pio]] e [[Marco Aurelio]] e sembrerebbe pertanto che ci fosse una certa attività commerciale romana del [[Sud-est asiatico]], almeno durante l'epoca [[Dinastia degli Antonini|antonina]] (ipotesi avvalorata anche da altri ritrovamenti in [[Thailandia]], [[Indonesia]] e [[Malaysia|Malesia]]).<ref name="young 2001 p29"/><ref>Per ulteriori informazioni sugli scavi a [[Óc Eo]], vedi: {{cita libro | autore=Milton Osborne | anno=2006 | titolo=The Mekong: Turbulent Past, Uncertain Future | url=https://archive.org/details/mekongturbulentp0000milt | città=Crows Nest | editore=Allen & Unwin | edizione=aggiornata | annooriginale=2000 | isbn=1-74114-893-6 | pp=[https://archive.org/details/mekongturbulentp0000milt/page/n41 24]-25}}</ref> La [[Ventiquattro Storie|storiografia cinese]] afferma che mercanti di «[[Da Qin]]» (l'impero romano) erano attivi in [[Regno del Funan|Cambogia e Vietnam]].<ref name="young 2001 p29"/><ref name="halsall 2000">{{cita web | annooriginale=1998 | anno=2000 | autore=Paul Halsall | curatore=Jerome S. Arkenberg | url=http://www.fordham.edu/halsall/eastasia/romchin1.html | titolo=East Asian History Sourcebook: Chinese Accounts of Rome, Byzantium and the Middle East, c. 91 B.C.E. – 1643 C.E. | editore=[[Fordham University]] | sito=Fordham.edu | accesso=17 settembre 2016 | dataarchivio=10 settembre 2014 | urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140910050947/http://www.fordham.edu/halsall/eastasia/romchin1.html | urlmorto=sì }}</ref><ref name="hill 2004 webpage">{{cita web | url=http://depts.washington.edu/uwch/silkroad/texts/weilue/weilue.html | titolo=The Peoples of the West from the Weilue'' 魏略 ''by Yu Huan'' 魚豢'': A Third Century Chinese Account Composed between 239 and 265, Quoted in zhuan 30 of the Sanguozhi, Published in 429 CE | autore=Huan Yu | curatore=John E. Hill |traduttore=John E. Hill | sito=Depts.washington.edu | data=settembre 2004 | accesso=17 settembre 2016}}</ref> Le prove archeologiche sembrano convalidare quanto riportato dalla antiche fonti cinesi, secondo le quali [[Relazioni diplomatiche sino-romane#Prima ambasciata romana|un'ambasciata romana]] inviata da un sovrano di nome «Andun» (安敦; Antonino Pio o Marco Aurelio) arrivò per la prima volta nel 166 d.C. a Jiaozhi,<ref>{{cita libro | autore=Yu Ying-shih | anno=1986 | capitolo=Han Foreign Relations | curatore=Denis Twitchett e Michael Loewe | opera=The Cambridge History of China: Volume I: the Ch'in and Han Empires, 221 B.C. – A.D. 220 | città=Cambridge | editore=Cambridge University Press | pp=460-461 | isbn=978-0-521-24327-8}}</ref><ref>{{cita libro | autore=Rafe de Crespigny | anno=2007 | titolo=A Biographical Dictionary of Later Han to the Three Kingdoms (23–220 AD) | città=Leida | editore=Koninklijke Brill | p=600 | isbn=978-90-04-15605-0}}</ref> la stessa regione che sarebbe stata visitata altre volte dai romani negli anni a venire, sempre secondo le fonti cinesi.<ref name="young 2001 p29"/><ref name="halsall 2000"/><ref name="hill 2004 webpage"/>

== Geografia ed economia ==
[[File:Bronze coin of Contantius II 337 361 found in Karghalik.jpg|thumb|Moneta di bronzo di [[Costanzo II]] (337–361) rinvenuta a [[Yecheng|Karghalik]] ([[Cina]]).]]
Secondo la descrizione di Tolomeo, la Serica era delimitata ad ovest dalla [[Scizia]], a nord-est da una [[Terra incognita|terra sconosciuta]], ad est dalla [[Sinae|Sina]] e a sud dall'[[India]]. Plinio, al contrario, sostiene che essa si spingesse ad est fino all'estrema costa orientale dell'Asia, tanto da citare addirittura un «oceano Serico», mentre in un altro punto della sua opera cita un promontorio e una baia. Le opinioni degli studiosi moderni variano, ma la maggior parte dei geografi è concorde nell'affermare che la Serica corrisponda all'attuale [[Xinjiang|Turkestan cinese]]. Ai confini settentrionali della regione si trovavano le pendici più orientali dei monti ''Annibi'' e ''Auxacii'' (gli [[Monti Altaj|Altaj]], o più probabilmente il [[Tien Shan]]), che si estendevano fino a là dalla Scizia. Nell'interno vi erano i monti ''Asmiraei'' e verso i confini meridionali del paese i monti ''Casii'' (forse il [[Kunlun]]), un ramo dei quali, denominato ''Thagurus'', si spingeva fin quasi al fiume Bautis (forse il [[Fiume Giallo]] o il [[Tarim (fiume)|Tarim]]).<ref name=dictionary>{{cita web | url=http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Perseus:text:1999.04.0064:id=serica-geo | titolo=Serica | sito=Dictionary of Greek and Roman Geography | autore=William Smith | anno=1854}}</ref>

Gli scrittori greco-romani nominano più di una dozzina di tribù e quindici città dei Seri. Dai loro ritratti è evidente che non appartenevano tutti alla stessa etnia, ma condividevano una denominazione nazionale comune. La loro capitale si chiamava ''Sera'', che taluni hanno voluto riconoscere in [[Kashgar]] o [[Contea di Yarkant|Yarkand]]. Si pensa che un'altra città della regione, ''Issedon'', la capitale degli [[Issedoni]] serici, fosse situata sulle pendici orientali del [[Pamir]] o addirittura sui [[monti Altaj]], mentre della terza città degna di nota, ''Aspacara'', si diceva che fosse situata vicino alla sorgente del [[Fiume Giallo]].<ref name=dictionary/>

Secondo i geografi antichi la Serica aveva un clima gradevole ed era ricca di risorse naturali, quali ferro, pelli e pellicce, e pietre preziose.<ref name=dictionary/>

== Note ==
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== Bibliografia ==
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== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* Henry Yule, [http://dsr.nii.ac.jp/toyobunko/III-2-F-b-2/V-1/page/0055.html.ja ''Cathay and the way thither'']:
** Estratti dalla [http://dsr.nii.ac.jp/toyobunko/III-2-F-b-2/V-1/page/0162.html.ja ''Geografia''] di Tolomeo;
** Estratti dalla [http://dsr.nii.ac.jp/toyobunko/III-2-F-b-2/V-1/page/0169.html.ja ''Naturalis historia''] di Plinio;
** Estratti dal [http://dsr.nii.ac.jp/toyobunko/III-2-F-b-2/V-1/page/0169.html.ja ''De Situ Orbis''] di Pomponio Mela.
* Plinio il Vecchio, ''Naturalis historia'', [https://www.perseus.tufts.edu/cgi-bin/ptext?lookup=Plin.+Nat.+6.20 6,20].

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