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Isoprene

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Isoprene
formula di struttura dell'isoprene
formula di struttura dell'isoprene
Rappresentazione tridimensionale della molecola di isoprene
Rappresentazione tridimensionale della molecola di isoprene
Nome IUPAC
2-metil-1,3,-butadiene
Nomi alternativi
β-metildivinile
2-metilbutadiene
isopentadiene
emiterpene
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC5H8
Massa molecolare (u)68,12
Aspettoliquido incolore molto volatile, odore caratteristico
Numero CAS78-79-5
Numero EINECS201-143-3
PubChem6557
SMILES
CC(=C)C=C
Proprietà chimico-fisiche
Densità (g/cm3, in c.s.)0,68
Solubilità in acquasolubile in solventi organici
Temperatura di fusione127,15 (-146 °C)
Temperatura di ebollizione307,15 (34 °C)
Tensione di vapore (Pa) a 293,15 K53,2 kPa
Indicazioni di sicurezza
Punto di fiamma219,15 (-54 °C)
Limiti di esplosione1,5 - 8,9 %
Temperatura di autoignizione493,15 (220 °C)
Simboli di rischio chimico
Estremamente infiammabile Tossico
Frasi R12-45-52/53-68
Frasi S45-53-61[1]

L'isoprene (nome IUPAC 2-metil-1,3,-butadiene) è un liquido incolore volatile con numero CAS 78-79-5. È un sospetto cancerogeno umano, risulta tossico per l'ambiente e per riscaldamento polimerizza in modo esplosivo.

La sua importanza risiede nell'utilizzo industriale e nella sua biosintesi endogena, in organismi vegetali ed animali, quale precursore di importanti composti biochimici quali i terpeni (ad es. il carotene è un tetraterpene), il coenzima Q, il fitolo, il retinolo, il tocoferolo, il lanosterolo e altri.

Produzione industriale di isoprene

I processi di produzione dell'isoprene sfruttano essenzialmente le frazioni C5 derivate dal petrolio e, più convenientemente, specifiche reazioni di sintesi.

Isoprene da pentani e penteni

L'isoprene può essere ottenuto per deidrogenazione del 2-metilbutano e dei 2-metilbuteni ottenuti dal frazionamento dei pentani di topping e dei penteni di cracking. Si può utilizzare anche n-pentano previa isomerizzazione a 2-metilbutano.

Processo ENICHEM (attuale Polimeri Europa)

Sciogliendo acetone ed acetilene in ammoniaca liquida, alla pressione di 25 atm, catalizzatore idrossido di potassio, avviene una condensazione con produzione di 2-metil-3-butin-2-olo (MBI). MBI viene quindi parzialmente idrogenato a MBE che viene, in ultima battuta, disidratato cataliticamente su allumina.

Processo IFP (Institut Français du Pétrole)

Si sfrutta la condensazione tra due molecole di formaldeide e una di isobutene, per catalisi acida, con formazione di 4,4-dimetil-1,3-diossano. Per pirolisi catalitica, infine, il diossano elimina acqua e formaldeide (che viene riciclata) producendo isoprene.

Processo Goodyear Tire and Scientific Design Co.

Sfrutta tre stadi:

  • dimerizzazione del propene, catalizzata da un trialchilalluminio, a 2-metil-1-propene;
  • isomerizzazione del 2-metil-1-propene a 2-metil-2-propene;
  • pirolisi del 2-metil-2-propene, con acido bromidrico catalizzatore, a isoprene.

Utilizzo per sintesi di polimeri

Circa il 95% dell'isoprene prodotto è destinato alla produzione di cis-1,4-poliisoprene, analogo sintetico del caucciù ottenuto con l'ausilio di catalizzatori stereospecifici quali il complesso trialchilalluminio-TiCl4. Il restante 5% è utilizzato per produrre la gomma copolimerica isobutene-isoprene e altre materie plastiche.

Note

Voci correlate

  Portale Chimica: il portale della scienza della composizione, delle proprietà e delle trasformazioni della materia