Outing
La parola inglese outing indica la pratica di rendere pubblico l'orientamento sessuale o l'identità di genere di una persona in assenza del suo consenso.[1]
In Italia il termine a volte viene erroneamente utilizzato come sinonimo di coming out e cioè per indicare un soggetto che rivela volontariamente il proprio orientamento sessuale o la propria identità di genere.
Il termine può anche essere utilizzato con un'accezione più ampia, assumendo il significato di rendere pubblico un fatto personale di qualcuno che vorrebbe mantenerlo segreto. Per esempio, si potrebbe fare outing su qualcuno rivelando l'orientamento politico (outing politico), oppure svelando il credo religioso (outing religioso).
Origine del nome
Il termine deriva dall'avverbio "out", "fuori", contenuto in coming out ("uscir fuori", sottinteso "dall'armadio di una eterosessualità fittizia o supposta"), usato come verbo transitivo (to out), quindi "buttar fuori" (dall'armadio) qualcuno, contrapposto al "venir fuori" spontaneo.
Negli USA l'outing è stato utilizzato (e soprattutto praticato nei fatti), a partire dal 1990 circa, dal giornalista Michelangelo Signorile come arma politica di difesa contro quegli omosessuali conservatori che, per allontanare da sé i sospetti di omosessualità, si rivelano particolarmente fanatici nella deprecazione e addirittura nella persecuzione pubblica dell'omosessualità.
In Italia outing è spesso confuso con coming out, che indica invece l'atto di qualcuno che dichiara volontariamente - e non in modo forzato, quindi - di essere omosessuale.
Sempre in Italia, il movimento di liberazione omosessuale non ha mai fatto uso dell'outing, sia per ragioni politiche (la rivelazione non si limiterebbe a costringere la persona "outed" a cessare gli attacchi omofobi, ma potrebbe comportarne la rovina sociale e la messa al bando) sia per motivi legali, dato che in base alla legge italiana potrebbe configurare il reato di diffamazione. La differenza sostanziale è che negli USA non si ha diffamazione se si è in grado di provare l'affermazione, in Italia invece il giudice valuta solo se l'affermazione sia diffamante in sé e per sé, indipendentemente dal fatto che sia vera o no, a meno che il querelante consenta "ampia facoltà di prova", cosa che in questi casi non avviene praticamente mai.
In italiano non esiste una traduzione del verbo "to out", che pertanto viene sostituito con verbi analoghi, di solito con il colloquiale "sputtanare": "Il signor X è stato sputtanato" (= outed) "dal suo ex amante". Chi fa outing su qualcun altro viene chiamato outer.
Le persone outed sono spesso figure pubbliche quali i politici o celebrità.
Il termine è derivato dall'espressione "coming out" (rivelare le proprie preferenze sessuali), e fu coniato dal Time. Taylor Branch usò il termine "outage" nel 1982, Michelangelo Signorile preferisce il termine "reporting" (dire, riportare, descrivere, in italiano), e Gabriel Rotello suggerisce "equalizing" (equiparare), spiegando che:
«Quello che abbiamo chiamato 'outing' è prima di tutto un movimento giornalistico che ha come scopo l'arrivare a trattare l'omosessualità allo stesso modo dell'eterosessualità nei media… Nel 1990, molti di noi attraverso i media gay annunciarono che da ora in poi avrebbero trattato parimenti omosessualità ed eterossesualità. Non saremmo stati lì ad aspettare l'arrivo di un futuro perfetto ed utopistico prima di equagliare questi due aspetti della vita sessuale: l'avremmo fatto ora. Questo è ciò che l'outing è realmente: equiparare omosessualità ed eterosessualità nei media.»
I motivi dell'outing
Mentre si potrebbe decidere di rivelare segreti o dettagli privati della vita degli altri per molte ragioni, anche per piacere personale o per avere un guadagno commerciale, il movente dell'outing è la pressione politica e il reportage giornalistico. L'outing non dovrebbe solamente rivelare l'ipocrisia di coloro che sono, come ha detto Brench, nascosti negli "armadi del potere", ma anche una maggiore consapevolezza della presenza di persone gay e di problemi politici, mostrando così che essere gay o lesbiche non è "così incredibilmente grottesco che non se ne dovrebbe mai parlare." (ibid, p. 78)
Richard More nota che "alcune persone hanno paragonato l'outing al Maccartismo… e fare outing per vendetta è fare maccartismo: un outing del genere dà i gay in pasto ai cani, che di conseguenza ne vengono rafforzati… Ma il tipo di outing che ho sostenuto non invoca, non mobilita, e non conferma ritualmente i valori anti-gay; anzi va contro di loro, cerca di disfarli. Lo scopo dell'outing, inteso così come io l'ho difeso, non è di causare vendetta, non è di punire, e non è lo sviare l'attenzione dal proprio stato degradato. Il suo scopo è di evitare il proprio degrado." In questi termini, l'outing è "sia permissibile sia una conseguenza attesa del vivere moralmente." (ibid p. 77)
Inoltre, fare outing non vuol dire gettare al vento dettagli privati. Come Signorile domanda, "Come può essere una cosa privata l'essere gay, quando l'essere etero non lo è? Il sesso è privato. Ma facendo outing noi non mettiamo in discussione la vita sessuale di nessuno. Diciamo solo che sono gay." (p. 80) "Le persone comuni hanno subito l'outing per decenni. La gente ha sempre fatto outing sul postino, sul lattaio e sul single che vive in fondo al quartiere. Se ce ne è uno, lo scopo dietro l'outing è solo di far vedere quante tra le persone più in vista della nostra società sono gay, così che quando qualcuno farà outing sul lattaio o sul single, tutti diranno "E allora?" (p. 82)
L'outing come strumento politico
Uno dei primi ad avere l'idea di fare outing su personaggi gay omofobi, non dichiarati e ipocriti fu Michelangelo Signorile, come documenta nel suo libro Queer in America. All'inizio degli anni novanta Signorile fu duramente criticato da molti appartenenti alla comunità gay e alla stampa eterosessuale, ma molte delle sue tattiche sono oggi viste come tecniche giornalistiche e politiche legittime, che hanno rivelato l'ipocrisia dei potenti che mettono a repentaglio l'uguaglianza per gli americani GLB (gay, lesbiche e bisessuali).
Alcuni attivisti dei diritti gay, comunque, difendono l'outing come tattica. L'attivista britannico Peter Tatchell dice che "la comunità gay e lesbica ha il diritto di difendersi contro le figure pubbliche che abusano del loro potere e della loro influenza per appoggiare politiche che infliggono sofferenze agli omosessuali." Nel 1994 il gruppo di attivisti di Tatchell OutRage! fece i nomi di quattordici vescovi della Chiesa Anglicana che erano omosessuali o bisessuali, accusandoli di ipocrisia per aver sostenuto il punto di vista della Chiesa, che giudica ogni atto omosessuale come peccaminoso mentre allo stesso tempo non osservavano questo divieto nelle loro vite personali.
"L'outing è l'autodifesa gay," dice Tatchell. "Le donne lesbiche e gli uomini gay hanno un diritto, e un dovere, smascherare gli ipocriti e gli omofobi. Non facendo outing sui vescovi gay che appoggiano politiche che danneggiano gli omosessuali, avremmo protetto quei vescovi e di conseguenza gli avremmo permesso di continuare ad infliggere sofferenza ai membri della nostra comunità. La collusione tra omofobia e ipocrisia non è eticamente difendibile dai cristiani, né da nessun altro."
Seguendo lo stesso ragionamento, si potrebbe fare outing su un legislatore contrario alla libertà di scelta in tema di interruzione di gravidanze che ha fatto abortire la propria figlia.
Il sostegno all'outing
Le persone che hanno subito l'outing includono Pete Williams, Chad Allen, Chastity Bono, Florian Philippot e Richard Chamberlain.
Le persone che hanno appoggiato l'outing includono Victoria Brownworth, giornalista del Daily News di Philadelphia; Micheal McWilliams del Detroit News; Charles Kaiser, che ha lavorato nel New York Times, a Newsweek e nel Wall Street Journal, e che ora è professore alla Pinceton University; la giornalista Ann Northrup, ex produttrice del CBS Morning News; il produttore esecutivo di Village Voice Richard Goldstein; il giornalista di Voice Michael Musto; Frank Bruni del Detroit Free Press; il corrispondente a New York del Los Angeles Times Victor Zonana; Marvin Libman, attivista repubblicano gay conservatore, e autore; Donna Minkowitz dello staff di Voice; Larry Gross, professore di Comunicazioni all'Annenberg School of Communications all'Università della Pennsylvania; Jeffrey Schmalz un redattore del The New York Times; l'ex redattore di QW Maer Roshan; l'ex redattore di Advocate Richard Rouilard; l'attuale redattore di Advocate Jeff Yarbrough; il parlamentare Gerry Studds; lo storico Martin Duberman; il filosofo Richard Mohr; il romanziere Armistead Maupin; l'artista Terry Sweeney; il produttore di In the Life per la televisione pubblica John Scagliotti; Hank Plante di KPIX-TV a San Francisco; Lindsy Van Gelder, redattore di Allure; Gabriel Rotello, ora un giornalista al New York Newsday; i giornalisti freelance Marshal Alan Phillips, Michael Bronski, Susie Bright, e Rex Wockner. (ibid, p.163-164)
Il presidente dell'RNC (congresso nazionale repubblicano) Ken Mehlman è stato bersaglio delle campagne di outing, ma fino ad ora non si è mai dichiarato gay. Conspiracy Planet - Media Whores - Washington Blade Spikes 'Ken Mehlman Is Gay' Story.
Non è chiaro se il parlamentare statunitense Barney Frank abbia subito l'outing o si sia dichiarato da solo, dato che i due eventi sono accaduti contemporaneamente. Frank però dichiara di essersi dichiarato volontariamente:
«Frank, al contrario, ha detto di essersi dichiarato perché era "motivato da due fattori: la mia profonda infelicità personale per la mia vita come personalità pubblica non dichiarata, e la mia convinzione che sarebbe stato di aiuto nella nostra lotta contro l'omofobia se mi fossi unito a circa 432 miei colleghi in parlamento, essendo anch'io onesto a proposito del mio orientamento sessuale.»
In lingua originale:
«Frank, to the contrary, has said he came out because he was "motivated by two factors: my deep personal unhappiness with my life as a closeted public person, and my view that it would be helpful in our fight against homophobia if I joined approximately 432 of my House colleagues in being honest about my sexual orientation.»
Ci si riferisce spesso alle opinioni di Barney Frank a proposito dell'outing chiamandole "The Barney Frank Rule", la legge di Barney Frank.
Barney Frank, parlamentare gay (partito democratico del Massachusetts), ha detto che appoggia questa pratica solo in circostanze limitate.
«"Non sono incline a farlo, ma penso che se il parlamentare [che subisce outing] è strenuamente anti-gay, allora è appropriato," disse Frank. "Non esiste il diritto all'ipocrisia; non si ha il diritto di esimersi dalle cose negative che si fanno alle altre persone."»
Critiche
Alcuni movimenti per i diritti gay continuano a disapprovare l'uso dell'outing come tattica politica, sostenendo che anche i conservatori anti-gay hanno il diritto alla privacy sulla loro vita personale, che andrebbe rispettato. Steven Fisher, un portavoce della Campagna per i Diritti dell'Uomo, il gruppo di pressione più grande negli Stati Uniti per quanto riguarda i problemi di gay e lesbiche, commentando l'outing di Schrock, ha detto che è contro l'uso dell'"orientamento sessuale come arma". Christopher Barron, direttore politico di Log Cabin Republicans, un gruppo che rappresenta gay e lesbiche repubblicani, ha detto: "siamo in forte disaccordo con la campagna per l'outing, ma siamo molto amareggiati che il presidente Bush abbia sostenuto l'emendamento sul matrimonio federale, contro le famiglie."
Roger Rosenblatt nel gennaio del 1993 disse nel suo saggio "Who Killed Privacy?" (chi ha ucciso la privacy?) sul New York Times Magazine che la pratica di fare outing su omosessuali [sic] implica contraddittoriamente che gli omosessuali abbiano il diritto a scelte private ma non a vite private. (ibid, p. 80)
La storia
Germania
Il Wissenschaftlich-humanitäres Komitee (Comitato scientifico-umanitario) di Magnus Hirschfeld ha discusso dell'outing nel 1902 e decise di non appoggiarlo. Comunque, quando Adolf Brand, fondatore di Der Eigene, ha contribuito allo scandalo Harden-Eulenburg facendo outing su "ipocriti" come Friedrich Dasbach, politico del partito antiriformista Centro, e Bernhard von Bülow, Hirschfeld testimoniò a favore degli outers. Questo danneggiò il supporto, i fondi e il numero dei membri del suo comitato. Brand fu condannato per diffamazione ai danni di von Bülow e condannato a 18 mesi di carcere e concluse che "la società rispettabile non può sopportare la verità". All'inizio degli anni trenta Ernst Röhm subì l'outing da parte della stampa di sinistra, e ciò fece modo che Brand scrisse che "in alcuni momenti, comunque, quando qualcuno--come un insegnante, un prete, un rappresentante, o un uomo di stato--vorrebbe danneggiare nel modo più grave gli intimi contatti d'amore di altri con un controllo degradatore--in quei momenti il suo amore e la sua vita smettono di essere un affare privato e non può più pretendere di essere protetta da lì in poi dallo scrutinio pubblico e da sviste sospette." (ibid, p. 85)
Personalità che hanno subito l'outing
Outing politico
Un esempio recente di punizione politica fu l'outing del 2004 di Edward Schrock, un parlamentare repubblicano della Virginia, da parte dell'attivista dei diritti gay Michael Rogers. Rogers ha pubblicato una storia sul suo sito internet in cui rivela che Schrock ha usato un servizio di sesso telefonico interattivo per incontrare altri uomini con cui avere rapporti sessuali. Schrock non ha negato le accuse e ha annunciato il 30 agosto 2004 che non si candiderà per la rielezione.
Rogers ha dichiarato che ha fatto outing su Schrock per punirlo per la sua ipocrisia: Schrock ha votato per il Marriage Protection Act (legge sulla protezione del matrimonio) e ha anche firmato come sostenitore il Federal Marriage Amendament (emendamento federale sul matrimonio). "È arrivato il momento per questi gay omofobi di uscire allo scoperto o di subire l'outing," ha detto Rogers. "Schrock è il primo: ce ne saranno degli altri."
Outing nel clero
La recente ondata di casi di abuso sessuale tra le file della Chiesa cattolica ha portato all'outing di molti membri del clero cattolico. L'outing più recente che ha colpito la chiesa è avvenuto a New York dove un prete del New Jersey, Bob Hoatson ha accusato il cardinale Edward Michael Egan, arcivescovo dell'Arcidiocesi di New York, non solo di nascondere il dilagare degli abusi sessuali tra il clero a lui sottoposto, ma anche di essere un omosessuale praticante; di ciò Hoatson dichiarò di avere prova personale. La questione è ancora irrisolta; verrà chiarita col processo all'arcivescovo.
Il sacerdote e teologo polacco Krzysztof Charamsa, nel pubblicare il suo libro La prima pietra. Io, prete gay, e la mia ribellione all'ipocrisia della Chiesa ha fatto contemporaneamente un coming out e un outing denunciando l'ipocrisia e l'omofobia del clero cattolico. Nella lettera a papa Francesco con cui ha fatto il suo coming out, Charamsa denuncia una situazione che causa un misto di ipocrisia, colpa e pedofilia al servizio del potere e della ricattabilità dei membri del Vaticano.
In un'intervista a Il Messaggero, Charamsa ha fatto un outing sociologico: Le intenzioni di papa Bergoglio erano buone […] voleva davvero che la chiesa iniziasse a studiare le minoranze sessuali. Ma il sistema lo ha mangiato e dominato e oggi io vengo ancora considerato un 'pervertito animale' […] Il coming out è un dovere morale per un omosessuale, è un passo indispensabile per essere felice[2].
Outing tra psicoanalisi e psicocinema
Un caso di outing con drammatiche implicazioni è quello del regista e psicoanalista Ottavio Rosati, autore del programma di Rai3 Da Storia nasce Storia, che nel 1993 concluse a malincuore un suo lungo fidanzamento con una giovane teologa[3] perché si era innamorato di Fabio, un ragazzo gay di cui produceva una Carmen nella riduzione di Peter Brook. Sull'esempio dell'analista Jacques Lacan che teneva in mostra davanti al divano dei pazienti L'origine del mondo di Courbet (ritenuto il quadro più scandalosa del mondo) Rosati fece il suo coming out esponendo nel suo studio di psicodramma un grande quadro, Adriano e Antinoo alle terme con Eclectus, opera di Fabio Bonvicini che era diventato il suo compagno e viveva con lui.
Molti anni dopo la fine del rapporto con Fabio, il regista è tornato sull’episodio mentre era in analisi con Stefano Carta[4] e ha completato il suo coming out con un outing video che chiamò Bricconaggio [5][6], I cani dell’Acqua Marcia (2018), con due Cocker Spaniel inglese (la Commedia e la Tragedia) che Rosati porta fuori dall’Orto Botanico di Roma, dopo aver fatto una catarsi, per lavarli e dissetarli in una fontana dell’Acqua Marcia di via Corsini[7].
Il cortometraggio-outing rivela con una forte carica emotiva, un doppio tradimento. Rosati un giorno aveva scoperto che il suo ex analista didatta, il prof. Mario Trevi, amante, anche sul piano ideologico, de le zone d’ombra dell’esistenza[8], aveva rapporti sessuali con Fabio, durante le 'sedute di analisi' che erano pagate da Rosati. La cosa ebbe un esito traumatico per il regista, tradito sia dal suo ex didatta che dal compagno, e distrusse la relazione. Fabio lasciò la pittura per lavorare all'estero nella Computer-Generated imagery[9]. Nel suo Outing del 2018 Rosati sostiene che in questo caso la seduzione del paziente nello studio di Trevi, costituisce l'attacco invidioso di un uomo gay, velato, sposato e con figli, contro una coppia gay più giovane che invece aveva avuto il coraggio di fare coming out. I Bricconaggi di Rosati, dal punto di vista del film biografico, non rientrano nella fiction ma nella faction in quanto fedeli fatti anche se, come psicoterapia si pongono tra la Psicomagia di Jodorowsky e la catarsi dello Psicocinema di Moreno padre dello psicodramma.
L’outing de I cani dell’Acqua Marcia comprende i commenti del prof. Maurizio Stupiggia, specialista di traumi all'università di Genova, e del giovane psicodrammatista Francesco Marzano, che introduce i nuovi termini della cultura GLBT. Per Rosati questo corto contribuì alla soluzione di un lungo PTSD e lo liberò da sintomi come farsi imbrogliare sui resti alle casse dei cinema e perdere in modo compulsivo le carte di credito nei bancomat e il portamonete per strada. L'outing (che il regista fa sette anni dopo la morte di Trevi) denuncia l’omofobia interiorizzata di un padre di famiglia ufficialmente 'eterosessuale' e, in chiave junghiana, la collega all’archetipo di Arpocrate, dio del silenzio e della falsità[10][11]. Sul piano teorico-clinico Rosati fa riferimento al pensiero di Melanie Klein per quel che riguarda la distruttività dell'attacco invidioso nella posizione 'schizo-paranoide'[12] e al concetto di Vero e Falso Sè di Donald Winnicott sostenendo che, in casi simili, l'outing non costituisce una vendetta o denuncia ma un omaggio allo spirito beffardo di Pasquino. Questa operazione auto-riparativa, valida anche su basi etiche, psicologiche e narrative, libera il paziente (o meglio l'autore del bricconaggio) dal noto fenomeno per cui la vittima di un trauma emotivo rischia di sentirsi in colpa al posto di chi lo ha ferito[13].
La catarsi continua nella scheda IMDb de I cani dell'acqua marcia dove Rosati riporta un biglietto di Trevi, allargando il discorso sull'outing ai doppi legami e alle manipolazioni latenti nel testo. Il regista le definisce molto sottili ma ipnotiche e degne di un mentalista non di un analista[14][15][16].
Insieme all'outing del cortometraggio il regista mise in scena alla scuola Ipod un sociodramma con le musiche de La Traviata e mise in rete lettere e mail in quanto componenti della struttura dell'outing nel suo atomo sociale[17].
Il bricconaggio del 2019, non fa solo l’outing dell'orientamento sessuale di Trevi ma pure del tradimento di Fabio, come paziente, e Ottavio, come allievo. A chi protesta che fare outing significa dare la verità in pasto ai cani, Rosati risponde che considera Julian Assange il suo vero didatta: Voglio troppo bene ai miei cocker, Winnie e Duffy, per nutrirli con croccantini falsi e adulterati e, quando posso, li disseto e li lavo con acqua corrente. L’acqua Marcia a Roma è tra le migliori.
Outing nel cinema e nella televisione
Sul piano del grande cinema di denuncia il film Il caso Spotlight (2015) con la regia di Tom McCarthy, premio Oscar 2016 per il miglior film e la migliore sceneggiatura originale, ha reso nota a tutto il mondo l'indagine realizzata in America da The Boston Globe: un tipo di outing che non riguarda una normale identità gay nascosta ma un crimine basato sulla manipolazione traumatica dei bambini. Il giornale aveva rivelato come l'arcivescovo Bernard Francis Lew avesse insabbiato molti casi di pedofilia commessi nelle loro parrocchie da sacerdoti cattolici contrari all'omosessualità. Il suo unico provvedimento fu quello di spostarli da una parrocchia all'altra, senza avviare né proporre al Vaticano alcuna ricerca psichiatrica, psicosociale, socioculturale su quanto era accaduto. Il film ha contribuito al dibattito sul problema omosessualità e cattolicesimo anche perché, dopo la denuncia e le proteste, l'arcivescovo Lew nel 2002 è stato allontanato da Boston e nominato arciprete della Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma dove è morto nel dicembre del 2017 senza mai rilasciare nessuna dichiarazione né intervista sugli abusi cui era stato co-responsabile.
La serie di Rai3 Da Storia nasce storia, derivata da Psychodrame di Roberto Rossellini e Jacob Levi Moreno, nel 1991 presenta in TV un outing gay di denuncia, alla Jean Genet[18].
In un'intervista alla rivista Gay OUT, del 2014 il famoso attore Robert de Niro esplora la vita di suo padre pittore e scultore diventato noto soprattutto dopo la morte. Si tratta di un outing postumo in vista dell'uscita del documentario televisivo Remembering the artist Robert De Niro Sr.. De Niro afferma: Mio padre aveva probabilmente conflitti sulla sua sessualità... Inevitabile probabilmente, essendo di quella generazione, e specialmente a Syracuse, una piccola città dello stato di New York [19].
Va infine sottolineato che alcuni film a tematica GLBT confondono il significato corretto di coming out e outing.
Out è un cortometraggio d'animazione statunitense del 2020 scritto e diretto da Steven Clay Hunter; prodotto dai Pixar Animation Studios e distribuito da Walt Disney. La prima storia della Pixar con protagonisti gay: due ragazzi impauriti che he con l'aiuto di un gatto magico, riescono a fare coming out davanti ai genitori e si baciano.
Impatto ed efficacia
L'efficacia dell'outing come tattica politica dipende dalla volontà dei media di raccontare che una persona ha subito l'outing. L'avvento di internet ha reso molto più facile l'outing di personalità pubbliche. Vent'anni fa Michael Rogers avrebbe dovuto convincere un giornale o qualche altro media a rischiare un'azione legale per raccontare le sue accuse a Schrock. Oggi può pubblicarle da solo sul suo sito internet e gli altri media potranno poi dire che lui l'ha fatto.
Signorile sostiene che l'outing di Pete Williams "e le sue conseguenze non hanno poi intaccato la politica dei militari contro i gay. La pubblicità che l'outing ha generato ha dato molta risonanza a questa linea di condotta nel 1992, forzando il problema nella campagna presidenziale," facendo promettere pubblicamente ad ogni candidato democratico e al candidato indipendente Ross Perot di porre una fine al bando. (ibid, p. 85)
Auto outing
Outing ha dato vita all'espressione "outing oneself" (fare outing su se stesso): consiste nell'annunciare che si ha una sessualità alternativa a quella pubblicamente dichiarata, non con orgoglio e piacere ma solo per precedere qualcuno che sta per farlo in modo aggressivo. L'esempio più recente di auto outing è quello del governatore del New Jersey Jim McGreevy, che ha annunciato di essere un "Gay American" nell'agosto del 2004. McGreevey era consapevole del fatto che il suo nome stava per essere fatto in una causa di molestie sessuali da Golan Cipel, il suo ex consigliere della sicurezza, con cui si presume McGreevey abbia avuto una relazione sessuale.
Bibliografia
- Warren Johansson, William A. Percy, Outing, Harrington Park Press, New York 1994.
- Michelangelo Signorile, Queer in America: sex, media, and the closets of power, 1993. ISBN 0299193748.
Note
- ^ ForfatterLGBT+ Danmark, Outing, su LGBT+ Danmark, 3 aprile 2016. URL consultato il 22 ottobre 2020.
- ^ Marco Pasqua, L'ex monsignor Charamsa torna alla carica: «In Vaticano ci sono preti gay con compagni» in Il Messaggero, 1 Luglio 2016 Il Messaggero
- ^ Rosati la descrive bella e intelligente, meritevole di un matrimonio giudaico-cristiano senza conflitti erotici. Cfr. Quattro decenni di plays per il teatro del tempo - Quarto decennio scritti iPod
- ^ Prof. Stefano Carta linkedin
- ^ Un bricconaggio ha lo scopo di superare traumi, offese e manipolazioni Playlist ipodplays YouTube
- ^ Ottavio Rosati, Giochi di bricconaggio - Università di Roma iPod scritti
- ^ Ottavio Rosati I cani dell'Acqua Marcia Cortometraggio YouTube
- ^ Mario Trevi, Da Jung a Fellini, amo le zone d'ombra dell'esistenza, intervista a cura di Antonio Gnoli, La Repubblica 29 giugno 2010 Intervista
- ^ Ottavio Rosati, Quattro decenni di plays per il teatro del tempo - Quarto decennio scritti iPod
- ^ Giochi di bricconaggio (UniRoma 2010 scritti iPod
- ^ In un'intervista fatta da Moreno Cerquetelli, già critico teatrale del TG3 Rai, il regista sostiene che Mario, con la sua famiglia alto borghese, e Ottavio con Fabio fanno parte di un sistema nel quale l'outing costituisce un’identificazione proiettiva del coming out che Mario Trevi non ha mai avuto il coraggio di fare: Nel suo minimalismo questo outing-video ha la stessa funzione di quello fatto da Krzysztof Charamsa verso il Vaticano. […] Però, più che una condanna, dovremmo fare tutti (familiari compresi) un sociodramma fuori dallo spazio e dl tempo in cui tutti i membri del sistema potrebbero spiegarsi e incontrarsi per comprendere la peste dell'omofobia che ci è stata inculcata per secoli e che continua a causare sofferenze, ricatti e suicidi. Alla ‘protezione’ di Trevi nei confronti di suo figlio Emanuele, che sarebbe poi diventato un importante scrittore, non corrispose nessun rispetto per il mio legame con Fabio: dal punto di vista normotico l'affetto e la cura di un tutore gay non hanno valore. [...] Gli esempi di Menotti o Cocteau non sembrano validi né rispettabili in Moreno Cerquetelli, L'architrave e l'architetto, intervista a Ottavio Rosati Scritti iPod
- ^ I cani dell'acqua marcia note in Trivia IMDb
- ^ Il regista racconta: 'Ricordo che, molti anni prima (quando ero ancora in analisi didattica con lui) Trevi, alla fine di una seduta, mi regalò un piccolo libro di Holderlin Sul tragico (1804), dicendomi: Lo legga bene, Ottavio. Qui Holderlin propone che l’essenza della tragedia è nel fatto che tutti i personaggi hanno una loro ragione. Io l'ho letto il meglio possibile. Per questo, prima ho perdonato tutti e poi ho fatto questo outing in chiave di bricconaggio' in I cani dell'acqua marcia scheda del cortometraggio, 2018 IMDb su Trivia
- ^ Da una cartolina di Trevi: Caro Ottavio, Caro Fabio, ho ricevuto il vostro dono poco prima di partire per Firenze, da dove vi scrivo. Così non ho ancora potuto vedere le vostre videocassette, che immagino bellissime. Grazie di cuore. Io non mi sono più fatto sentire perché supponevo che entrambi avevate - e forse avete tuttora - buone ragioni per dimenticarvi di me. Ma vi ho pensato spesso e con nostalgia. Conservo un caro e grato ricordo di entrambi. Dell'ultima volta che ci siamo visti conservo anche un po' di pena per una certa amarezza di Fabio a malapena compensata dalla saggezza di Ottavio. Spero sinceramente che le ragioni di quell'amarezza siano superate. Ho trovato l'immaginetta di un santo sulla vostra busta. Credo si tratti di un San Giuseppe [in effetti si trattava di San Francesco Ndr] patrono - credo - della castità. Se così fosse accetto di buon grado l'ironia, confidando che non sia disgiunta da bonomia. C'è poi una firma - Otto - Chi può essere? Perdonate la mia memoria difettosa. Vi voglio molto bene. Vi abbraccio. Mario. Riportato in Quattro decenni di plays per il teatro del tempo - Quarto decennio scritti iPod
- ^ Uno sceneggiatore ha fatto notare a Rosati che il giorno in cui Trevi aprì finalmente la porta dello studio con i capelli in disordine, sapeva che Rosati era venuto a prendere Fabio con la moto e lo aspettava in strada da due ore. Perché i due scopatori segreti si erano fatti cogliere sul fatto come in una commedia di secondo ordine? Per un banale senso di colpa inconscio o per provocare malignamente un disastro? Rosati risponde: La generazione di Trevi (1924) era stata (soprattutto in una provincia come Ancona dove era nato) ancora più persecutoria e sessuofobica rispetto alla mia (1950), a quella di Fabio (1968) e alla libertà di oggi che Francesco Marzano (1988) descrive sorridendo napoletanamente nel finale del bricconaggio. In un certo senso, l’unico coming out Trevi l’aveva fatto con me mentre [come paziente e allievo] io cercavo una guida da lui. Questa storia mi ha confuso e mi ha bombardato di doppi legami [... Per anni ho sentito che non solo dovevo tacere ma dovevo anche proteggere Trevi da sentirsi troppo in colpa per il suo passo falso perché era un uomo coltissimo ma fragile. Al tempo stesso mi sembrava che mi prendesse in giro. Ma una cosa mi è chiara: ho fatto questo outing contro l'omofobia in generale non contro le sue vittime, Trevi compreso.In 'Quattro decenni di plays per il Teatro del Tempo, un ipertesto - Quarta parte' - anno 2002' Scritti iPod
- ^ I cani dell'acqua marcia produsse diversi tipi di reazioni dentro e fuori la Scuola di Specializzazione in Psicodramma e Psicocinema. Dopo l'Outing, Rosati si ricordò che Trevi gli aveva detto che Fabio era il più difficile paziente che avesse mai avuto. Fabio, da parte sua, fece anche lui un mini-outing e raccontò che Trevi teneva spesso gli occhi fissi sulle mani sotto la scrivania, tacendo e giocherellando con dei lacci da scarpe, anziché guardarlo. Emerse pure che qualcuno sapeva già da anni della bisessualità di Trevi. Per gestire il trauma, Rosati iniziò una nuova analisi con Claudio Modigliani e fece trascrivere tutte le sedute. Cfr. I cani dell'Acqua Marcia Bricconaggio IMDb Trivia
- ^ L'idea mi venne da un meraviglioso lapsus di un allievo che scrisse 'Travio' come combinazione di 'Trevi' e 'Ottavio'. La scheda sul cortometraggio in IMDb riporta: 'After seeing I Cani dell'Acqua Marcia, Enrico Santori (psychodramatist, a student of Rosati, married and the father of a child) had this dream: Travio [sic] mi accompagna a casa del Mario Trevi. stiamo un po' lì cordialmente e poi Ottavio esce e saluta. rimango con Trevi che mi racconta che giorni prima aveva chiesto al figlio Tommaso dei film da vedere. lui, il figlio, era arrabbiato perché Ottavio gli aveva fatto intendere giorni prima con una battuta che lui, il padre aveva avuto una storia con Fabio. Trevi mi chiede se so qualcosa, io lo compiaccio e dico di no, allora Trevi inizia il suo racconto, dicendo che non era vero, che lui ricorda benissimo Fabio, ricorda che lo ha visto qualche volta, ricorda che era molto giovane, bello, seduttivo, ricorda anche come era vestito (con dei pantaloni verdi e una maglietta nera). che al primo incontro se ne andava in giro per la casa e Trevi ha pensato che avrebbe sedotto sua moglie. io dico qualcosa tipo che ho visto le foto di Fabio da ragazzo e che era bello e molto seduttivo. a quel punto Trevi si arrabbia molto, inizia a gridare, ha dei capelli bianchi molto lunghi e sottili alla Musatti, i baffi, è paonazzo e grida, e racconta la sua storia, abbozza una versione dei fatti. io penso che voglia sedurre/rimorchiare me che sono più giovane di ora, sui trent'anni, anche se Trevi nei fatti non fa nulla se non gridare. a quel punto bussano alla porta, è Ottavio con un registratore in mano, ci sono anche Francesco e Stefano Carta. Ottavio mostra il registratore a Trevi lasciando intendere che ormai è spacciato, che ha ottenuto quello che voleva, Stefano si avvicina e lo arresta. usciamo dalla casa per portare Trevi all'Ordine degli Psicologi che è al piano 76 dello stesso palazzo di casa di Trevi subito fuori la porta con Stefano ci salutiamo e ci baciamo. Trevi a quel punto è un vecchietto dimesso. ci sono due ascensori che chiamiamo contemporaneamente, arrivano, Ottavio e Francesco salgono su uno e io, Stefano e Trevi sull'altro. spiangiamo [sic] sia piano terra che piano 76, l'ascensore scende poi sale velocemente, c'è un piano grande con l'entrata dell'Ordine, tipo un grande ufficio, un signore pingue con un completo marrone passa e ci chiede qualcosa, sembra un burocrate. Stefano e lì con Trevi sottobraccio che è mite ma sembra pensare a come difendersi, io penso che in fondo nella registrazione non ha ammesso veramente nulla e che Stefano deve aver disdetto tutti i pazienti della giornata per essere lì. NOTE: The dream is reported in Italian with its mistakes and slips. Cfr. I cani dell'Acqua Marcia Bricconaggio IMDb Trivia
- ^ Adriano in carcere gioca la rabbia YouTube canale ipodplays
- ^ Cinema: outing postumo, De Niro, mio padre era gay, 29 maggio 2014 Swiss-info
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