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Henri Lefebvre

Da Wikiquote, aforismi e citazioni in libertà.
Henri Lefebvre nel 1971

Henri Lefebvre (1901 – 1991), scrittore, sociologo e filosofo francese.

Citazioni di Henri Lefebvre

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  • [Sulla nascita della Comune di Parigi] Diciannove marzo 1871: la più bella aurora che mai abbia dato luce a una città, l’alba più splendente in cui si compivano le attese, i presentimenti, gli annunci dei tempi nuovi: i sogni, le ‘utopie’.[1]

Il marxismo e la città

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Siamo nel 1845: gli elementi e gli indizi di una nuova realtà, l'industrializzazione, la classe operaia, il capitalismo, si moltiplicano. Da alcuni anni Friedrich Engels (che compirà venticinque anni proprio nel 1845) si interessa ai problemi economici e sociali che, a suo parere, prevalgono sulle questioni filosofiche alle quali si era precedentemente dedicato. Con Marx ha avuto soltanto un incontro brevissimo: qualche giorno a Parigi, nel 1844. Egli non collabora ancora con Marx alla costruzione del «marxismo»: o, meglio, precede il suo futuro amico sulla strada che intraprenderanno insieme proprio a partire dal 1845.

Citazioni

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  • L'ordine capitalistico genera il caos urbano. (p. 24)
  • Ciò che oggi stupisce è il fatto che Friedrich Engels, con la freschezza della sensibilità e del pensiero rivoluzionario, esprimendo il «vissuto» senza essere passato per la dura scuola dei concetti teorici e delle sconfitte politiche, abbia saputo porsi, spontaneamente, al di là del bene e del male. (p. 32)
  • Il pensiero dei fondatori del marxismo èr stato filtrato, scremato, pastorizzato; si è tolto anche il meglio; si è proceduto come l'industria del latte fa con il latte naturale, consevando unicamente prodotti sterili, igienici, accuratamente omogeneizzati, facilmente assimilabili, senza sapore e senza vigore. p. 34)
  • Proudhon riteneva che la fabbrica, riunione di macchine, sopprimesse la divisione del lavoro mediante la tecnica. Errore madornale! La macchina è una unione di strumenti, e non una combinazione dei lavori compiuti dall'operaio. (p. 69)

Citazioni su Henri Lefebvre

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  • L'influenza di Henri Lefebvre [sui situazionisti] è innegabile (un'influenza che è stata, del resto, reciproca) ma anche quella dei dadaisti, dei surrealisti, dei lettristi e di altri gruppi di avanguardia. Questa corrente, di origine culturale, riprende la critica marxista, e in particolare quella di origine Hegeliana come è stata interpretata da Lukács. (Richard Gombin)

Note

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  1. Da La proclamation de la Commune, p. 289.

Bibliografia

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  • Henri Lefebvre, Il marxismo e la città (La pense marxiste et la ville), a cura e traduzione di Mario Spinella, Gabriele Mazzotta editore, Milano 1976.
  • Henri Lefebvre, La Proclamation de la Commune, Gallimard, Paris, 1965.

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