Volkswagen Golf Plus
Volkswagen Golf Plus | |
---|---|
Descrizione generale | |
Costruttore | Volkswagen |
Tipo principale | Monovolume |
Produzione | dal 2004 al 2014 |
Sostituita da | Volkswagen Golf Sportsvan |
Altre caratteristiche | |
Dimensioni e massa | |
Lunghezza | 4204 mm (CrossGolf) 4235 mm |
Larghezza | 1759 mm (CrossGolf) 1775 mm |
Altezza | 1580 mm (CrossGolf) 1650 mm |
Passo | 2578 mm |
Massa | 1293–1501 kg |
Altro | |
Assemblaggio | Wolfsburg |
Stile | Flavio Manzoni (restyling 2008) |
Stessa famiglia | Volkswagen Golf V |
Auto simili | Citroën Picasso Ford C-Max Kia cee'd Opel Meriva Peugeot 3008 Renault Scenic SEAT Altea Toyota Verso JAC J6 |
La Volkswagen Golf Plus è un'autovettura prodotta dalla casa automobilistica tedesca Volkswagen dal 2004 al 2014.
Contesto
[modifica | modifica wikitesto]La Golf Plus era monovolume compatto a cinque posti appartenente al segmento C sviluppata come versione alternativa, più versatile, abitabile e spaziosa della Golf, basata sulla Golf V e realizzata sulla piattaforma PQ35, che si andava a posizioanare nel listino Volkswagen sotto la Touran a sette posti.[1] Della vettura nel 2006, venne realizzata una versione rialzata in stile crossover SUV, denominata Volkswagen CrossGolf. Nel 2014, la Golf Plus è stata sostituita dalla Golf Sportsvan basata sulla nuova piattaforma modulare MQB.[2]
Storia e descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La Golf Plus è stata presentata al pubblico in anteprima mondiale al Motor Show di Bologna nel dicembre 2004[3][4]. È 95 mm più alta rispetto alla Golf Mk5 e 150 mm più corta della Touran;[5] rispetto alla Golf offre una posizione di guida e una seduta più alta e più spazio in abitacolo, con 50 litri in più di volume nel bagagliaio arrivando a 395 litri. I sedili posteriori sono scorrevoli con un'escursione di 160 mm e quando sono ripiegati, il vano di carico risulta essere quasi orizzontale. Il frazionamento del divano posteriore è 60:40, con il sedile centrale che si può ripiegare per essere utilizzato come bracciolo o porta bicchieri.[6][1]
Alcune parti e componenti meccaniche della Golf Mk5 sono state condivise con la Golf Plus, come i motori, le trasmissioni, i poggiatesta e e gli specchietti esterni. A differenza della Golf V, nella Golf Plus sono state utilizzate luci posteriori dalla forma circolare con tecnologia completamente a LED, prima applicazione su una vettura di serie di questo segmento.[7]
Restyling 2008
[modifica | modifica wikitesto]Nel dicembre 2008 è stata presentata sempre al Motor Show di Bologna la versione rinnovata della Golf Plus. Introdotta sul mercato all'inizio del 2009 e disegnata da Flavio Manzoni,[8] l'aggiornamento si caratterizza principalmente per il frontale, che è stato ridisegnato e che ha visto l'introduzione di una griglia anteriore nera con listelli orizzontali cromati e nuovi fari con luci diurne, riprendendo lo stile introdotto sulla Golf Mk6. Il resto dell'auto rimane gran parte simile, ad eccezione del paraurti posteriore e di alcune parti degli interni come il volante.[9] Per la prima volta sulla Golf Plus è stato introdotto un sistema di assistenza al parcheggio chiamato ParkAssist e come optional era disponibile anche una retrocamera posteriore montata dietro lo stemma Volkswagen.
CrossGolf
[modifica | modifica wikitesto]Al Salone di Parigi del 2006,[10] la Volkswagen ha presentato la CrossGolf, una versione rialzata in stile SUV della Golf Plus, con rivestimento della carrozzeria in plastica nera e assetto modificato con un'altezza da terra leggermente aumentata.[11] Così come le CrossPolo e CrossTouran, la CrossGolf è stata sviluppata dalla divisione Volkswagen Individual, che ha sviluppato anche la Golf R32.
La CrossGolf era disponibile solo nella configurazione a trazione anteriore ed era alimentata da due motori a benzina, 1.6 e 1.4 TSI, e due motori diesel, 1.9 TDI e 2.0 TDI, con potenze comprese tra 102 CV (75 kW) e 140 CV (103 kW). Nel Regno Unito, questo modello è stato venduto con un nome differente Golf Plus Dune e solo con il 1.9 TDI da 105 CV (77 kW).[12] Della vettura ne è stato presentato un restyling, che ha esordito nel febbraio 2010 al Salone di Ginevra.[13]
Motorizzazioni
[modifica | modifica wikitesto]Durante tutta la sua produzione, sono state disponibili sette varianti di motore a benzina con una potenza compresa tra 75–170 CV (55–125 kW) e cinque varianti di motore diesel con una potenza di 90–140 CV (66-103 kW). Tutti i motori diesel sono dotati di filtro antiparticolato (DPF).
Inoltre vi era disponibile un modello speciale denominato BlueMotion. Dotato del motore con 105 CV (77 kW) e cambio manuale a 5 marce, per incrementarne l'efficienza, ricevette delle specifiche modifiche nella messa a punto del motore come l'abbassamento del regime del minimo, oltre che modifiche aerodinamiche come una carenatura del sottoscocca, pneumatici a basso attrito, abbassamento dell'altezza di 15 mm e una diversa rapportatura del cambio con la terza, la quarta e la quinta marcia con un rapporto di trasmissione più lungo. Tutto ciò era volto a ridurne i consumi di carburante, che si attestavano sui 4,8 l/100 km.
È stata offerta anche una variante GPL (BiFuel) con una potenza di 98 CV (72 kW) e un cambio manuale a 5 marce.
Riepilogo versioni
[modifica | modifica wikitesto]Motori a benzina | |||||
---|---|---|---|---|---|
Modello | Cilindrata | Nome in codice | Potenza | Coppia | Produzione |
1.2 TSI | 1.197 cc | CBZA | 86 CV (63 kW) | 160 Nm | 2010–2014 |
1.2 TSI | 1.197 cc | CBZB | 105 CV (77 kW) | 175 Nm | 2009–2014 |
1.4 | 1.390 cc | BCA | 75 CV (55 kW) | 126 Nm | 2004–2006 |
1.4 | 1.390 cc | BUD/CGGA | 80 CV (59 kW) | 132 Nm | 2006–2014 |
1.4 TSI | 1.390 cc | CAXA | 122 CV (90 kW) | 200 Nm | 2007–2014 |
1.4 TSI | 1.390 cc | BMY | 140 CV (103 kW) | 220 Nm | 2006–2008 |
1.4 TSI | 1.390 cc | CAV | 160 CV (118 kW) | 240 Nm | 2008–2014 |
1.4 | 1.390 cc | BLG | 80 CV (59 kW) | 132 Nm | 2006–2014 |
1.6 | 1.595 cc | BSE/BSF/CCSA | 102 CV (75 kW) | 148 Nm | 2005–2010 |
1.6 Multifuel | 1.595 cc | CMXA | 102 CV (75 kW) | 148 Nm | 2010–2014 |
1.6 Bifuel | 1.595 cc | CHGA | 98 CV (72 kW) (GPL)
102 CV (75 kW) (benzina) |
144 Nm (GPL)
148 Nm (benzina) |
2010–2014 |
1.6 FSI | 1.598 cc | BLF/BLP | 115 CV (85 kW) | 155 Nm | 2004–2007 |
2.0 FSI | 1.984 cc | BLR/BVY | 150 CV (110 kW) | 200 Nm | 2005–2008 |
Motori diesel | |||||
1.6 TDI (CR) | 1.598 cc | CAYB | 90 CV (66 kW) | 230 Nm | 2009–2014 |
1.6 TDI (CR) | 1.598 cc | CAYC | 105 CV (77 kW) | 250 Nm | 2009–2014 |
1.9 TDI (PD) | 1.896 cc | BRU/BXF/BXJ | 90 CV (66 kW) | 210 Nm | 2005–2008 |
1.9 TDI (PD) | 1.896 cc | BKC/BXE/BLS | 105 CV (77 kW) | 250 Nm | 2004–2008 |
2.0 TDI (CR) | 1.968 cc | CBDC | 110 CV (81 kW) | 250 Nm | 2008–2009 |
2.0 TDI (PD) | 1.968 cc | BKD | 140 CV (103 kW) | 320 Nm | 2004–2008 |
2.0 TDI (PD) | 1.968 cc | BMM | 140 CV (103 kW) | 320 Nm | 2005–2008 |
2.0 TDI (CR) | 1.968 cc | CBDB | 150 CV (110 kW) | 320 Nm | 2008–2014 |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b https://www.testdriven.co.uk/new-vw-golf-plus-unveiled-at-bologna/
- ^ https://www.autoblog.com/2013/09/08/vw-golf-sportsvan-succeeds-golf-plus-in-frankfurt/
- ^ https://www.automobilismo.it/articoli/print/4125
- ^ https://www.infomotori.com/auto/volkswagen-golf-plus_6482/
- ^ http://www.autoevolution.com/volkswagen/golf-plus/
- ^ https://www.repubblica.it/2004/k/speciale/altri/2004motorshow/golfpluss2/golfpluss2.html
- ^ https://www.ledsmagazine.com/specialty-ssl/industrial-life-sciences/article/16696552/twoinone-taillights-feature-in-new-vw-golf-plus
- ^ https://www.quattroruote.it/news/novita/2008/12/03/in_vendita_da_marzo.html
- ^ https://www.alvolante.it/prova/volkswagen_golf_plus_1_2_0_tdi_highline_dsg
- ^ https://www.autoblog.com/2006/09/29/paris-motor-show-volkswagen-crossgolf/
- ^ https://www.repubblica.it/2006/09/motori/settembre-2006/golf-cross/golf-cross.html
- ^ https://www.autocar.co.uk/car-news/new-cars/vw-gives-golf-plus-dune-treatment
- ^ https://www.caranddriver.com/news/a15130910/2010-volkswagen-crossgolf-auto-shows
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla Volkswagen Golf Plus
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su volkswagen.com (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2009).
- Listino della Golf Plus restyling, su quattroruote.it.
Controllo di autorità | GND (DE) 4817104-9 |
---|