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Ribavirina

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Ribavirina
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC8H12N4O5
Massa molecolare (u)244,206 g/mol
Numero CAS36791-04-5
Numero EINECS636-825-3
Codice ATCJ05AB04
PubChem5064
DrugBankDBDB00811
SMILES
C1=NC(=NN1C2C(C(C(O2)CO)O)O)C(=O)N
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimico
tossico a lungo termine
pericolo
Frasi H360
Consigli P201 - 308+313 [1]

La ribavirina è il principio attivo di indicazione specifica per virus influenzali con gravi manifestazioni. È un analogo della guanosina, ma presenta la base azotata modificata. Ciò induce errori nella replicazione e nella trascrizione del genoma virale, producendo mutazioni che inattivano mRNA e proteine. Essa agisce inibendo la sintesi dei nucleosidi, il capping dell'mRNA e altri processi importanti per la replicazione di molti virus a DNA e RNA. Come molti farmaci antivirali analoghi nucleosidici, deve essere trifosforilata dagli enzimi (cellulari e/o virali) perché diventi farmacologicamente attiva.

Viene utilizzato anche come terapia contro malattie infiammatorie polmonari, come per esempio nella bronchiolite. Il suo più comune uso è in duplice terapia con l'interferone alfa nelle infezioni da epatite C (HCV - Hepatitis C Virus), nel caso in cui non vi sia indicazione all'uso degli anti virali ad azione diretta (DAA - Directly Acting Antivirals), anch'essi associati spesso a ribavirina. Sembra sia efficace anche per il morbillo, ma il suo uso in questo caso è sperimentale.

Controindicazioni

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Sconsigliato in soggetti con insufficienza epatica, da evitare in caso di gravidanza e manifeste cardiopatie. Nel caso di somministrazione a uomini è necessario l'utilizzo di preservativo in atti sessuali con donne gravide, dato l'effetto teratogeno che caratterizza questa sostanza. Si effettua l'esame della tiroide, sia prima sia durante il trattamento.

  • Bronchiolite, 20 mg 12-18 ore, periodo massimo 7 giorni, modalità di somministrazione per inalazione
  • Epatite C (dipende dal peso): inferiore a 65 kg 400 mg 2 volte al giorno, fino a 85 kg si aumenta di 200 mg la seconda somministrazione, se invece il peso è ancora maggiore le somministrazioni diventano ognuna di 600 mg.

Effetti indesiderati

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Fra gli effetti collaterali più frequenti si riscontrano forme di anemia, astenia, dolore toracico, dolore addominale, cefalea, nausea, vomito, dispepsia, diarrea, tosse, sincope.

  1. ^ Sigma Aldrich; rev. del 08.10.2012
  • British national formulary, Guida all’uso dei farmaci 4 edizione, Lavis, agenzia italiana del farmaco, 2007.
  • Patrick R. Murray, Rosenthal Pfaller, Microbiologia Medica, Milano, Elsevier Masson, 2010, ISBN 978-0-323-05470-6.

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Collegamenti esterni

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