Palazzo Filangieri d'Arianello

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Palazzo Filangieri d'Arianello
Facciata
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
RegioneCampania
LocalitàNapoli
Informazioni generali
CondizioniIn uso
CostruzioneXVI secolo
Usoresidenziale

Il Palazzo Filangieri d'Arianello è un palazzo storico di Napoli, ubicato in via Atri, nel punto in cui si amplia e prende il nome di Largo proprio d’Arianello, "proprio" in quanto era uno spazio privato di proprietà dei Filangieri, allora principi di Arianello; in epoche successive, in questo largo, erano soliti fare mercato i venditori di verdure, per cui il luogo a lungo è stato chiamato dai popolani napoletani ’o llargo d’’a menesta, cioè “il largo della minestra”[1].

Eretto nella prima metà del XVI secolo, come altri edifici affaccianti su questa strada, fu abitato nel Seicento dai D'Aponte, duchi di Flumeri, i quali in quello stesso secolo promossero il rifacimento della vicina Chiesa di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta; finché nella prima metà del XVIII secolo non passò ai Filangieri a causa del matrimonio tra Anna d'Aponte (figlia unica dell'ultimo esponente della famiglia) e Giovan Gaetano Filangieri (principe d'Arianello e nonno di Gaetano).

Nel XVIII secolo il palazzo fu rinnovato in chiave barocca, con un caratteristico cortile (stravolto da moderne verande) sul quale affacciano la scala aperta dalle tre arcate a tutto sesto per livello e una loggia aggettante sorretta da mensole. Al quarto piano si conservano degli affreschi settecenteschi a tema religioso, commissionati forse da Serafino Filangieri, che fu arcivescovo prima a Palermo e poi a Napoli.

Sulla facciata principale del palazzo sono affisse quattro targhe commemorative che ricordano quattro illustri ospiti dell'edificio. Infatti qui Gaetano Filangieri accolse Wolfgang Goethe nel suo soggiorno napoletano e vi dimorarono Benedetto Croce ed il matematico Nicola Trudi.

Altre immagini

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  1. ^ Romualdo Marrone, Le strade di Napoli, Newton & Compton Editori, Roma 1996 ISBN 88-8183-426-X pag. 98.

Voci correlate

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