Joe Hahn
Joe Hahn | |
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Joe Hahn in concerto con i Linkin Park nel 2011 | |
Nazionalità | Stati Uniti |
Genere | Rock alternativo[1][2] Nu metal[3][4] Rap rock[3] Alternative metal[3] Rock elettronico[5][6] |
Periodo di attività musicale | 1996 – in attività |
Strumento | giradischi, campionatore, mixer, tastiera |
Etichetta | Warner, Machine Shop |
Gruppi attuali | Linkin Park |
Album pubblicati | 2 |
Colonne sonore | 2 |
Joseph Hahn, noto anche come Mr. Hahn (Dallas, 15 marzo 1977), è un disc jockey e regista statunitense, famoso per essere il DJ del gruppo musicale alternative metal Linkin Park.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Vita personale
[modifica | modifica wikitesto]Di origini coreane[7] e ultimo di tre figli (ha due sorelle più grandi),[8] è nato a Dallas (Texas) ma si trasferì ancora giovane con la famiglia a Glendale, in California.[8][9]
Il 15 febbraio 2005 Hahn si sposò con Karen Benedit, da cui divorziò nel 2009.[10] Hahn si risposò il 21 ottobre 2012 con Heidi Woan.[11]
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Divenne disc jockey ai tempi del liceo[12] e studiò illustrazione all'Art Center College of Design a Pasadena.[9] Al college incontrò Mike Shinoda, il quale lo invitò ad entrare nel suo gruppo, gli Xero (che diventeranno più tardi i Linkin Park).[12]
Inizialmente Hahn avrebbe voluto specializzarsi nell'illustrazione, ma preferì a questa la realizzazione di effetti speciali televisivi. Questo gli permise di lavorare, oltre che in ambito musicale, nella realizzazione di effetti speciali per film come X-Files - Il film e Dune - Il destino dell'universo.[13]
Hahn diresse la maggior parte dei videoclip dei Linkin Park, tra i quali quelli Numb, What I've Done, Somewhere I Belong, New Divide e Burn It Down.[14] Diresse anche alcuni video di Story of the Year, Xzibit e Alkaline Trio.[9] In un'intervista a MTV nel 2003, Hahn disse che il suo sogno sarebbe quello di dirigere un film.[14] Inoltre fu il primo artista coreano/statunitense a ricevere un Grammy Award, quando nel 2002 i Linkin Park vinsero il Grammy Award alla miglior interpretazione hard rock con il brano Crawling.[7][15]
Nel 2005 collabora con i Fort Minor (progetto parallelo fondato dal rapper dei Linkin Park Mike Shinoda) al brano Slip Out the Back. Nello stesso anno dirige The Seed un cortometraggio dalla durata di 12 minuti, co-diretto da Ken Mercado, mentre l'anno più tardi nel sobborgo della moda di Los Angeles, apre un piccolo negozio di abbigliamento di nome "SURU".[16]
Il 2010 è un anno di cambiamento per i Linkin Park grazie alla pubblicazione di A Thousand Suns, quarto album in studio del gruppo statunitense che vede un'importante partecipazione di Hahn per quanto riguarda il grande utilizzo dell'elettronica. Nel 2014, nonostante l'abbandono da parte del gruppo delle sonorità elettroniche a cui egli aveva particolarmente contribuito, corona il suo sogno di regista dirigendo Mall, film che vede la partecipazione di Vincent D'Onofrio.
Discografia
[modifica | modifica wikitesto]Da solista
[modifica | modifica wikitesto]- Colonne sonore
- 2014 – Mall (Music from the Motion Picture) (con Chester Bennington, Dave Farrell, Mike Shinoda e Alec Puro)
- 2022 – Blade of the 47 Ronin (Original Motion Picture Soundtrack) (con Alec Puro)
Con i Linkin Park
[modifica | modifica wikitesto]- 2000 – Hybrid Theory
- 2003 – Meteora
- 2007 – Minutes to Midnight
- 2010 – A Thousand Suns
- 2012 – Living Things
- 2014 – The Hunting Party
- 2017 – One More Light
Collaborazioni
[modifica | modifica wikitesto]- 2002 – X-Ecutioners feat. Mike Shinoda and Mr. Hahn of Linkin Park – It's Goin' Down
- 2005 – Fort Minor feat. Mr. Hahn – Slip Out the Back[17]
- 2009 – Uncle Kracker feat. Mr. Hahn – Vegas Baby[18]
Filmografia
[modifica | modifica wikitesto]Cinema
[modifica | modifica wikitesto]Lungometraggi
[modifica | modifica wikitesto]- Mall (2014)
Cortometraggi
[modifica | modifica wikitesto]- The Seed (2005)
Video musicali
[modifica | modifica wikitesto]- Linkin Park – Papercut (2001)
- Linkin Park – In the End (2001)
- Linkin Park – Cure for the Itch (2001)
- Static-X – Cold (2002)
- Xzibit – Symphony in X Major (2002)
- X-Ecutioners feat. Mike Shinoda & Joe Hahn – It's Goin' Down (2002)
- Linkin Park – Pts.of.Athrty (2002)
- Linkin Park – Kyur4 th Ich (2002)
- Linkin Park – Somewhere I Belong (2003)
- Linkin Park – Numb (2003)
- Story of the Year – Anthem of Our Dying Day (2004)
- Linkin Park – From the Inside (2004)
- Linkin Park – Breaking the Habit (2004)
- Alkaline Trio – Time to Waste (2005)
- Linkin Park – What I've Done (2007)
- Linkin Park – Bleed It Out (2007)
- Linkin Park – Shadow of the Day (2007)
- Linkin Park – Given Up (accreditato come Linkin Park) (2008)
- Linkin Park – Leave Out All the Rest (2008)
- Linkin Park – New Divide (2009)
- Linkin Park – The Catalyst (2010)
- Linkin Park – Waiting for the End (2010)
- Linkin Park – Burning in the Skies (2011)
- Linkin Park – Iridescent (2011)
- Linkin Park – Burn It Down (2012)
- Linkin Park & Steve Aoki – A Light That Never Comes (2013)
- Linkin Park – Until It's Gone (2014)
- Linkin Park – One More Light (2017)
- Steve Aoki feat. BTS – Waste It on Me (2018)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Linkin Park Biography, su Artistdirect. URL consultato il 26 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 7 gennaio 2021).
- ^ (EN) Linkin Park revews, music, news, su Sputnikmusic. URL consultato il 25 aprile 2013.
- ^ a b c (EN) Linkin Park, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 25 aprile 2013.
- ^ Riccardo Bertoncelli, Cris Thellung, Ventiquattromila dischi, novembre 2006, p. 691, ISBN 88-6018-151-8.
- ^ (EN) Linkin Park - Living Things, su musicreview.co.za, 20 giugno 2012. URL consultato il 25 aprile 2013.
- ^ (EN) Linkin Park Blends Rock And Electronic Music In Tour Opener, su Blabbermouth.net, 24 gennaio 2011. URL consultato il 25 aprile 2013.
- ^ a b (EN) Han Hyun-Woo, A Band's Linkin Korea, su english.chosun.com, 23 ottobre 2003. URL consultato il 14 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 15 aprile 2008).
- ^ a b (EN) Joe Hahn, su lpamerican.com. URL consultato il 14 gennaio 2013.
- ^ a b c (EN) Linkin Park's Joseph Hahn releases The Seed on iTunes, su Monster & Critics, 27 marzo 2008. URL consultato il 14 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 14 ottobre 2012).
- ^ (EN) Jessica, Karen Benedit, su linkinlady.net. URL consultato il 14 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 3 luglio 2016).
- ^ (EN) Jen Brockwell, Heidi Woan, su linkinlady.net. URL consultato il 14 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 2 gennaio 2013).
- ^ a b (EN) Marinel R. Cruz, Curse-free music for the young and the restless, su Philippine Daily Inquirer, 2 giugno 2002. URL consultato il 14 gennaio 2013.
- ^ (EN) Joe D'Angelo, Why Linkin Park, Disturbed, Foo Fighters Just Say No To Video Directors, su MTV, 27 agosto 2002. URL consultato l'11 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 28 novembre 2014).
- ^ a b (EN) Jon Wiederhorn, In The End, Linkin Park's Joseph Hahn Wants To Be A Filmmaker, su MTV, 11 agosto 2003. URL consultato il 14 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2012).
- ^ (EN) Bobby Kim, Linkin Park: Not Some Korean Kid's Name, su yellowworld.org, 9 maggio 2002. URL consultato il 14 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ Biografie: Joseph Hahn, su linkinpark.it.
- ^ (EN) Corey Moss, Linkin Park MC Gets Director With Flair For Video With Flares, su MTV, 20 ottobre 2005. URL consultato il 14 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 3 aprile 2010).
- ^ (EN) LPLive Exclusive: Vegas Baby (Uncle Kracker & Mr. Hahn), su Linkin Park Live. URL consultato il 14 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 15 gennaio 2013).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Joe Hahn
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Joseph Hahn / Joe Hahn, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Joe Hahn, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Joe Hahn, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Joe Hahn, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Joe Hahn, su TV.com, Red Ventures (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2012).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 84965875 · ISNI (EN) 0000 0003 8593 9916 · Europeana agent/base/61121 · GND (DE) 135297265 |
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