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Hymni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Inni
Titolo originaleHymni
Ritratto di Sant'Ambrogio da Milano
AutoreSant'Ambrogio
1ª ed. originale386
Genereinno
Sottogenereletteratura cristiana
Lingua originalelatino

Gli Hymni (in italiano Inni) di Ambrogio di Milano, dottore della Chiesa, composti a partire dal 386, ricoprono un ruolo fondamentale nella storia della liturgia e della poesia cristiana occidentale[1].

Gli inni furono composti in quartine di dimetri giambici: degli innumerevoli componimenti a lui attribuiti dalla tradizione (San Benedetto nella sua Regola utilizza ambrosianus come sinonimo di "inno"), solo quattro sono sicuramente autentici: Aeterne rerum conditor, Deus creator omnium, Iam surgit hora tertia, Intende qui regis Israel[2]. Tuttavia, vi è un ampio consenso degli studiosi anche riguardo l'autenticità ambrosiana per testo e musica di altri nove inni: i cristologici Splendor paternae gloriae (a cui allude Ambrogio stesso in un suo discorso), Illuminans Altissimus e Hic est dies verus Dei, ed i martirologici Agnes beatae virginis, Victor Nabor Felix pii, Grates tibi Iesu novas, Apostolorum passio, Apostolorum supparem e Amore Christi nobilis[3], espressione della sua propaganda in favore del culto dei martiri.

Secondo sant'Agostino, Ambrogio rimase strettamente fedele alla musica liturgica greca:

(LA)

«Nos adhuc frigidi a calore spiritus tui excitabamur tamen civitate attonita atque turbata. Tunc hymni et psalmi ut canerentur secundum morem orientalium partium, ne populus maeroris taedio contabesceret, institutum est [...]»

(IT)

«Noi stessi, sebbene freddi ancora del calore del tuo spirito, ci sentivamo tuttavia eccitati dall'ansia attonita della città [Milano]. Fu allora, che s'incominciò a cantare inni e salmi secondo l'uso delle regioni orientali, per evitare che il popolo deperisse nella noia e nella mestizia [...]»

  1. ^ Bosio-dal Covolo-Maritano, 91.
  2. ^ Bosio-dal Covolo-Maritano, 55.
  3. ^ G. Biffi, Gli inni di Sant'Ambrogio, Bologna 2001 (PDF), su meicbo.it. URL consultato il 27 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale l'11 maggio 2006).
  4. ^ Traduzione di Carlo Carena.

Voci correlate

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Controllo di autoritàVIAF (EN1472162117997702320008 · GND (DE4356114-7