[go: up one dir, main page]

Vai al contenuto

Donato Acciaiuoli

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Disambiguazione – Se stai cercando l'uomo politico del XIV secolo, vedi Donato Acciaiuoli il vecchio.
Erma di Donato Acciaiuoli sul Palazzo dei Visacci
Stemma di Donato Acciaiuoli a Volterra

Donato Acciaiuoli o Acciaioli (Firenze, 15 marzo 1429Milano, 28 agosto 1478) è stato uno scrittore, politico e umanista italiano, della celebre famiglia fiorentina degli Acciaiuoli, figlio di Neri e fratello di Pietro.

Dopo aver brillantemente appreso la lingua greca, il latino e gli studi matematici quale allievo prediletto dell'Argiropulo, si dedicò alla traduzione di opere classiche dal greco al latino, come alcune delle Vite di Plutarco, e alla stesura di opere originali, soprattutto di carattere storico e filosofico, come i Commentari all'Etica di Aristotele, o le biografie di Carlo Magno, di Annibale, di Scipione l'Africano.

Ricoprì anche incarichi politici per la città di Firenze: Consigliere e Maestro di Palazzo del Re di Francia nel 1461 e nel 1478, Vicario di Poppi e del Casentino (1462), Priore di Libertà nel 1463, commissario a Pistoia (1464), capitano a Volterra (1469 e 1477), podestà a Montepulciano (1470), nonché responsabile di alcune ambascerie di successo (a Milano nel 1467, presso la Santa sede nel 1470, 1471, 1476 e 1478, a Siena nel 1471) fino all'elezione a gonfaloniere della città nel 1473 e in seguito a podestà di Pisa nel 1476. Morì a Milano il 28 agosto 1478, mentre si recava a Parigi per chiedere l'aiuto di re Luigi XI di Francia per i fiorentini contro il papa Sisto IV, responsabile della congiura dei Pazzi.

Le sue spoglie furono riportate in città e inumate nella Certosa di Firenze, luogo di sepoltura di famiglia.[1]

Matrimonio e discendenza

[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1461 Donato sposò Marietta Pazzi, dalla quale ebbe due figli:

  1. ^ L'epigrafe sulla sua tomba è del Poliziano.
  • Isidoro Carini, Appendice al tumulto de' Ciompi: lettera di Donato Acciajuoli alla Signoria di Firenze: testo di lingua del buon secolo, riprodotto sulla fede di due codici capponiani, in Il Muratori: raccolta di documenti storici inediti o rari tratti dagli archivi italiani pubblici e privati, vol. 2, n. 7-10, Roma, Tip. Vaticana, 1893, SBN IT\ICCU\TO0\0189422.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN56592841 · ISNI (EN0000 0001 2133 952X · SBN SBLV157380 · BAV 495/6371 · CERL cnp01879212 · LCCN (ENn81133965 · GND (DE102433402 · BNE (ESXX4679475 (data) · BNF (FRcb12001231h (data) · J9U (ENHE987007271840005171