Giuseppe De Martino (attore)
Giuseppe De Martino (Napoli, 11 giugno 1854 – Napoli, 11 aprile 1918) è stato un attore italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Giuseppe De Martino nacque da Vincenzo ed Elisabetta Rossoli, fu da giovanissimo un tappezziere di professione e filodrammatico a tempo perso, esordì nella parte di Pulcinella a Bari con la compagnia teatrale di G. Crispo nel 1871; recitò quindi al Teatro San Carlino dove imparò i "segreti" dei grande attore Antonio Petito, che rese famoso Pulcinella in tutta Italia.[1][2]
Diventò attore professionista nel 1875, abbandonando le tappezzerie, seguendo gli insegnamenti di Petito, personalizzando la sua interpretazione e adattandola alla caratterizzazione del napoletano medio, tendente maggiormente al comico e alla goffaggine.[1]
Per lo stile e una certa rassomiglianza fisica con il Petito venne scelto dal direttore del San Carlino, per sostituire il Pulcinella scomparso da appena quattro giorni, e quindi debuttò il 26 marzo 1876, recitando la commedia di Giacomo Marulli Pulcinella che fa tricchi-tracche e la farsa di C. Guarino Pulcinella 'mbrugliato 'nfra nu cappiello, nu pazzo, nu rilorgio e nu rilorgiaro, ottenendo successo e consensi.[1][2]
De Martino divenne l'erede di Petito, ma nonostante questo, non riuscì ad evitare la crisi del Teatro San Carlino che chiuse i battenti nel 1880[2] riaprendo, poco dopo, con un nuovo personaggio di Eduardo Scarpetta e quindi De Martino abbandonò il San Carlino portando in giro nei teatri napoletani, in quelli romani e del Mezzogiorno Pulcinella, mantenendo in vita il personaggio.[1][2]
Ebbe modo di ammirarlo nel 1900 il Lyonnet che dedicò al De Martino una parte del suo studio sulla maschera del Pulcinella, in cui lo descrisse così: «fanatico della sua arte, custode fedele della tradizione di A. Petito del quale parla con grande rispetto, servo balordo, pasticcione, ingenuo, stupido, insomma il tipo del vero Pulcinella».[1]
Interpretazioni
[modifica | modifica wikitesto]- Pulcinella che fa tricchi-tracche di Giacomo Marulli (1876);
- Pulcinella 'mbrugliato 'nfra nu cappiello, nu pazzo, nu rilorgio e nu rilorgiaro di C. Guarino (1876);
- Numarito spagnuolo e Na meza duzzina 'e scartellate 'ncopp' Arenella di Eugenio Aiello (dal 1908);
- Roberto il diavolo;
- No primmo e no seconno piano 'ncopp' a Salute con Pulcinella servo corazzone;
- Pulcinella, don Miserino e don Felice ladri di un tesoro.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- G. Antonini, Il teatro contemporaneo in Italia, Milano, 1927.
- (a cura di) Maria Bandini Buti, Enciclopedia biografica e bibliografica italiana, II, 1944.
- G. Costetti, Il teatro italiano nel 1800, Rocca San Casciano, 1901.
- B. Curato, Sessanta anni di teatro in Italia, Milano, 1947.
- S. D'Amico, Il teatro italiano, Milano, 1933.
- Enciclopedia dello spettacolo, II, Le Maschere, 1960.
- Emilio Faccioli, Il Teatro Italiano, Einaudi, 1975.
- Siro Ferrone, La Commedia e il dramma borghese nell'Ottocento, Einaudi, 1979.
- G. Gallina, Teatro completo, XVIII, Milano, Treves, 1930.
- G. Garollo, Dizionario biografico universale, II, Milano, Cisalpino Goliardica, 1907.
- G. Gori, Il teatro contemporaneo, Torino, 1924.
- N. Leonelli, Attori tragici - Attori comici, in Enciclopedia biografica e bibliografica italiana, I, Milano, 1940.
- C. Levi, Il teatro, Roma, 1919.
- Paolo Puppa, Parola di scena: teatro italiano tra Otto e Novecento, Roma, Bulzoni, 1999.
- Mirella Schino, Profilo del teatro italiano dal XV al XX secolo, Carocci, 2003.
- A. Tilgher, Studi sul teatro contemporaneo, Torino, 1924.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Roberta Ascarelli, DE MARTINO, Giuseppe, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 38, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1990.
- Giuseppe De Martino, su siusa.archivi.beniculturali.it, Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche.
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