Riposo
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Questo testo fa parte della raccolta XIII. Da 'Psiche'
XX
RIPOSO
O traversando le romite strade,
o misurando il portico ventoso,
ogn’alto spettro, che in pensier mi cade,
vesto di note. E m’è divin riposo
la soave mestizia che m’invade,
mista a la gioia dei lavor nascoso:
onde l’Imo salir, mentre il piò rade,
panni a le nozze ascree, delfico sposo.
Altri voli in quadriga, altri la dura
prema polve de’ campi : io non agogno
che un raggio de la grande attica fola.
E cosi l’opra nel pensier matura:
l’opra, die vive, come un dolce sogno,
a lusingar la breve ora clic vola.