Tachikawa Ki-36
Il Tachikawa Ki-36 (立川 キ36?, Tachikawa ki sanjūroku), indicato anche Aereo da ricognizione per il supporto ravvicinato Tipo 98 (九八式直接協同偵察機?, Kyūhachi-shiki chokusetsukyōdō teisatsuki) in base alle convenzioni allora vigenti, e al quale venne assegnato dagli alleati il nome in codice Ida[3] fu un aereo da ricognizione monomotore, monoplano ad ala bassa sviluppato dall'azienda aeronautica giapponese Tachikawa Hikōki KK nei tardi anni trenta e prodotto, oltre che dalla stessa, anche dalla Kawasaki Kokuki Kogyo, la divisione aeronautica della Kawasaki Heavy Industries, fino alla prima metà degli anni quaranta.
Tachikawa Ki-36 | |
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Tachikawa Ki-36 | |
Descrizione | |
Tipo | aereo da ricognizione |
Equipaggio | 2 |
Costruttore | Tachikawa Hikōki Kawasaki |
Data primo volo | 20 aprile 1938 |
Data entrata in servizio | 1939 |
Utilizzatore principale | Dai-Nippon Teikoku Rikugun Kōkū Hombu |
Altri utilizzatori | Kongthap Akat Thai |
Esemplari | 1 334 |
Altre varianti | Tachikawa Ki-55 |
Dimensioni e pesi | |
Lunghezza | 8,00 m |
Apertura alare | 11,80 m |
Altezza | 3,64 m |
Superficie alare | 20,00 m² |
Peso a vuoto | 1 247 kg |
Peso max al decollo | 1 660 kg |
Propulsione | |
Motore | un radiale Hitachi Ha-13a (Type 98) |
Potenza | 510 hp (380 kW) |
Prestazioni | |
Velocità max | 348 km/h |
Velocità di crociera | 235 km/h |
Autonomia | 1 235 km (max) |
Tangenza | 8 150 m (26 740 ft) |
Armamento | |
Mitragliatrici | una calibro 7,7 mm fissa in caccia una calibro 7,7 mm su supporto brandeggiabile posteriore |
Bombe | 150 kg |
i dati sono estratti da: | |
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Impiegato principalmente dal Dai-Nippon Teikoku Rikugun Kōkū Hombu, la componente aerea dell'Esercito imperiale giapponese, durante le fasi della seconda guerra mondiale, operò con un modesto numero di esemplari catturati anche nella thailandese Kongthap Akat Thai. Venne ulteriormente sviluppato anche come aereo da addestramento al quale venne assegnata la designazione Ki-55.
Storia del progetto
modificaIl Ki-36 era un piccolo aereo, con scheletro metallico e rivestimento in tela e alluminio, e venne costruito per rispondere ad esigenze diverse di quelle del Mitsubishi Ki-15, che era un velivolo da aero-cooperazione e ricognizione armata a corto raggio, non un velivolo tattico-strategico.
Il Ki-36 era robusto e affidabile, con una eccellente maneggevolezza. Per il lato tecnico, era un velivolo con motore radiale, carrello d'atterraggio leggero a struttura molto semplice, elica bipala. Venne usato come addestratore e ricognitore, prodotto fino al 1944 in 862 esemplari dalla Tachikawa Hikōki e 472 dalla Kawasaki Kokuki Kogyo.
Poco dopo fu trasformato in addestratore avanzato, dotato di una mitragliatrice da 7,7 mm per l'addestramento alla caccia. Dalle notevoli maneggevolezza e affidabilità, volò nel settembre 1939, identificato come Ki-55 o, nella convenzione di designazione "lunga" "addestratore avanzato per l'esercito Tipo 99". La Tachikawa e la Kawasaki ne produssero oltre 1 380 esemplari.
Impiego operativo
modificaL'aereo fu impiegato come ricognitore in Cina, ma subì perdite elevate a causa della reazione alleata. Alla fine fu adattato per il ruolo Kamikaze, armato da una bomba da 500 kg sotto la fusoliera.
Versioni
modifica- Ki-36
- prima versione di serie impiegata nel ruolo di ricognitore.
- Ki-55
- versione da addestramento.
- Ki-72
- evoluzione del Ki-36, rimasta a livello progettuale, dotata di motore Hitachi Ha-38 da 600 hp (447 kW) e carrello d'atterraggio retrattile.[4]
Utilizzatori
modifica- 2 velivoli catturati dopo la guerra ed usati come aerei da addestramento fino al loro ritiro nei primi anni cinquanta
- Indonesia
Note
modifica- ^ Francillon 1979, p. 253.
- ^ Mondey 1996, p. 246.
- ^ Marcon 2000, p. 37.
- ^ Rickard, J, Tachikawa Ki-72, su historyofwar.org, http://www.historyofwar.org/mainindexframe.html. URL consultato il 23 settembre 2011.
Bibliografia
modifica- (EN) René J. Francillion, Japanese Aircraft of the Pacific War, London, Putnam Aeronautical, 1987, ISBN 0-85177-801-1.
- (EN) David Mondey, The Concise guide to Axis Aircraft of World War II, London, Chancellor, 1996, ISBN 1-85152-966-7.
Pubblicazioni
modifica- Tullio Marcon, Le denominazioni dei velivoli giapponesi, in Storia Militare, VIII, n. 81, Parma, Albertelli Edizioni Speciali srl, giugno 2000.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
modifica- (EN) Maksim Starostin, Tachikawa Ki-36 IDA, su Virtual Aircraft Museum, http://www.aviastar.org/index2.html. URL consultato il 23 settembre 2011.
- (RU) Tachikawa Ki-36, su Уголок неба, http://www.airwar.ru. URL consultato il 23 settembre 2011.
- (JA) 立川 九八式直協偵察機(キ36), su Keyのミリタリーなページ, http://military.sakura.ne.jp. URL consultato il 23 settembre 2011.