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Specie di Chondrichthyes

lista di un progetto Wikimedia

Gli squali, come siamo abituati a conoscerli, appartengono al superordine dei Selachimorpha, sottoclasse degli Elasmobranchii e classe dei Chondrichthyes. Sono dei pesci con uno scheletro costituito di cartilagine, per questo sono anche detti pesci cartilaginei. In realtà però gli squali non sono solo quelli che immaginiamo con il corpo affusolato, e la pinna dorsale che fende le onde, in quanto gli Elasmobranchii includono anche le razze e i Chondrichthyes includono anche le chimere. Gli studiosi hanno dimostrato che gli squali del superordine Selachimorpha formano un gruppo polifiletico: in particolare, alcuni squali sono geneticamente più strettamente imparentati con le razze che con altre specie di squali fenotipicamente più simili. I primi squali comparvero negli oceani circa 350 - 400 milioni di anni fa. La maggior parte delle specie che oggi conosciamo hanno antenati che risalgono all'era giurassica.

Carcharias taurus
Taeniura lymma
Chimaera monstrosa

Vengono elencate di seguito le specie di tutti gli squali viventi in ordine tassonomico. Si stima che esistano approssimativamente tra le 923 e 1117 specie di squali viventi, suddivise in 171 generi e 55 famiglie (dati aggiornati al 22 gennaio 1995)[1]. Gli squali selachimorpha sono suddivisi in otto ordini, gli squali batoidea sono suddivisi in tre ordini, che sono riportati in ordine evolutivo (dal più antico al più moderno), mentre le famiglie e i generi all'interno degli ordini sono elencati in ordine alfabetico.

Inquadramento tassonomico

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ORDINI DEGLI SQUALI ATTUALMENTE VIVENTI
(I seguenti link consentono di navigare nella lista sottostante. Per aprire la voce dell'enciclopedia correlata, occorre cliccare sul nome dell'ordine all'interno della lista. Il simbolo "▲" riporta al seguente schema.)
Chondrichthyes
     │
     ├o Elasmobranchii
     │        │ 
     │        └─o Neoselachii
     │                │
     │                ├o Batoidea
     │                │     │
     │                │     ├───o Pristiformes
     │                │     │ 
     │                │     ├───o Rajiformes
     │                │     │ 
     │                │     └───o Torpediniformes
     │                │
     │                └o Selachii
     │                      │
     │                      ├o Galeomorphi
     │                      │      │
     │                      │      ├o Carcharhiniformes
     │                      │      │
     │                      │      ├o Heterodontiformes
     │                      │      │
     │                      │      ├o Lamniformes
     │                      │      │
     │                      │      └o Orectolobiformes
     │                      │
     │                      └o Squalomorphi
     │                             │
     │                             ├o Hexanchiformes
     │                             │
     │                             ├o Pristiophoriformes
     │                             │
     │                             ├o Squaliformes
     │                             │
     │                             └o Squatiniformes
     │
     └o Holocephali
            │
            └────o Chimaeriformes
Questo albero tassonomico si basa su recenti studi scientifici ma è possibile che in futuro possa subire dei cambiamenti, alla luce di nuove pubblicazioni e analisi filogenetiche.

Lista tassonomica Selachii

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Identificazione degli otto ordini di squali viventi 
Identificazione degli otto ordini di squali viventi

Lista tassonomica Batoidea

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Lista tassonomica Holocephali

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  1. ^ The IUCN/SSC Shark Specialist Group. Shark News 3: March 1995
  2. ^ Andrea D. Marshall, Leonard J.V. Compagno, & Michael B. Bennett (2009). "Redescription of the genus Manta with resurrection of Manta alfredi (Krefft|1868) (Chondrichthyes; Myliobatoidei; Mobulidae)". Zootaxa|2301

Bibliografia

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  • (EN) Compagno L.J.V., 1984a. FAO species catalogue. Vol. 4. Sharks of the world. An annotated and illustrated catalogue of sharks species known to date. Part 1. Hexanchiformes to Lamniformes. FAO Fish Synop., (125) Vol.4, Pt.1: 249 p. - Una copia on-line è consultabile sul sito: Fao.org
  • (EN) Compagno L.J.V., 1984b. FAO species catalogue. Vol. 4. Sharks of the world. An annotated and illustrated catalogue of shark species known to date. Part 2. Carcharhiniformes. FAO Fish.Synop., (125) Vol.4, Pt.2: 251-655 - Una copia on-line è consultabile sul sito: Fao.org
  • (EN) Compagno L.J.V., 1988. Sharks of the Order Carcharhiniformes. Princeton University Press, Princeton, New Jersey, 486 pp + 21 Figures, + 35 Plates.
  • (EN) Compagno L.J.V., 1999. Checklist of living elasmobranches, p. 471-498. IN: William C. Hamlett, Sharks, skates and rays. The biology of elasmobranchs fishes, Johns Hopkins University Press. Maryland, 515 pp. - Una copia on-line è consultabile sul sito: Google.books.it
  • (EN) Compagno L.J.V., 2001. Sharks of the world. An annotated and illustrated catalogue of shark species known to date. Vol. 2. Bullhead, mackerel, and carpet sharks (Heterodontiformes, Lamniformes and Orectolobiformes). FAO Species Catalogue for Fishery Purposes. No 1, Vol. 2. Roma, FAO. 269 pp. - Una copia on-line è consultabile sul sito: Fao.org Archiviato il 17 febbraio 2011 in Wikiwix.
  • (EN) Compagno L.J.V., Dando M., Fowler S., 2005. A Field Guide to the sharks of the world. HarperCollins Publishers Ltd., London. 368 pp., 64 colour plates.
  • (EN) Jeffrey C. Carrier, Michael R. Heithaus, John A. Musick, (2010). Sharks and Their Relatives II: Biodiversity, Adaptive Physiology, and Conservation (Marine Biology). 736 pp. Versione consultabile on-line sul sito Google.libri
  • (EN) Fabrizio Serena, 2005. Field identification guide to the sharks and rays of the Mediterranean and Black Sea. FAO. Versione consultabile on-line e scaricabile sul sito Fao.org[collegamento interrotto]
  • (EN) Specie di Chondrichthyes, in WoRMS (World Register of Marine Species).
  • Home Page della IUCN Red List of Threatened Species. IUCN 2010. Versione 2010.1
  • Home Page FishBase, su fishbase.org.
  • Animal Diversity Web, su animaldiversity.ummz.umich.edu.

Voci correlate

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