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Roberto il Forte

nobile Franco

Roberto IV di Worms o Roberto il Forte (in francese Robert le Fort) (820 circa[1]Brissarthe, 2 luglio[2] oppure 15 settembre[1] 866) fu marchese di Neustria contro i Bretoni, dall'861, conte d'Angiò, dall'862/3, Conte di Autun, dall'864, e di Auxerre e di Nevirno, dall'865. Fu anche abate laico di alcune abbazie. Membro della famiglia dei Robertingi, che poi assunse il nome di Capetingi, infatti fu il bisnonno di Ugo Capeto, capostipite della dinastia dei capetingi.

Roberto il Forte
Roberto il Forte
Marchese di Neustria contro i Bretoni
In carica861 - 866
Predecessorenuovo titolo
SuccessoreUgo l'Abate
Conte di Worms
PredecessoreRoberto (Ruadbert)
oppure
Gontrano
SuccessoreGuarniero IV
Altri titoliconte d'Orléans
conte d'Angiò
Conte di Autun
conte d'Auxerre
NascitaWorms (molto probabilmente), ca. 820[1]
MorteBrissarthe, 2 luglio[2] oppure 15 settembre[1] 866
DinastiaRobertingi
PadreRoberto III di Hesbaye
MadreWiltrude
ConiugiAgane
Adelaide
FigliDi primo letto:
Un figlio maschio
Richilde
Di secondo letto:
Oddone
Roberto

Origine

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Gli ascendenti di Roberto non sono certi perché le fonti che riportano le notizie sono contrastanti:

In base a tutti queste notizie si sono sviluppate quattro teorie sugli ascendenti paterni e le parentele di Roberto:

Biografia

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Assumendo che Roberto il Forte sia stato anche conte (signore) di Sesseau, dall'imperatore Ludovico il Pio ricevette la chiesa di Saint-Pierre de Magelone[21]. Roberto venne nominato missus, da Ludovico il Pio, negli anni 825[22] e 827[23]. Nell'837 successe al fratello maggiore Gontrano.

Nell'845, il re Carlo il Calvo gli tolse delle proprietà per restituirle all'arcivescovo di Reims, Icmaro[24]

Nella lotta tra Carlo il Calvo e Ludovico II il Germanico, Roberto si schierò dalla parte del primo (probabilmente per via della parentela[25]), per cui la famiglia dei Robertingi, dalla nativa Austrasia si trasferì in Neustria, dove Roberto, nell'852, ricevette l'abbazia di Marmoutier (Tours), da condurre come laico, e nel novembre 853, secondo il Karoli II Capitularia fu nominato missus dominicus per l'Angiò, il Maine e la Turenna, e al servizio del re Carlo II il Calvo[26].

Nell'856, Carlo il Calvo, secondo gli Annales Bertiniani, istituì il ducato del Maine per suo figlio Luigi il Balbo[27], col compito di contrastare sia i Bretoni, ora alleati[27], che i Vichinghi. Roberto ebbe l'incarico di aiutare Luigi il Balbo e si distinse nelle campagne contro i Normanni, sconfiggendoli nel corso di quell'anno.
Ma quando il conte del Maine, Rorgone II, nell'858, si ribellò, Roberto il Forte l'appoggiò e quando Ludovico II il Germanico, in quell'anno, attaccò il fratello, Carlo il Calvo, la maggioranza dei nobili, guidati da Roberto il Forte, si ribellarono e rifiutarono di aiutare il loro re, che fu costretto a fuggire e con l'aiuto di Ugo l'Abate[28] si rifugiò in Borgogna, dove trovò ospitalità presso lo stesso Ugo.

Nell'859, secondo gli Annales Bertiniani, alleandosi col re effettivo[29] d'Aquitania, Pipino II, ed il re di Bretagna, Salomone di Bretagna[30] si rbello a Carlo il Calvo, ma con scarso successo.
Nell'860, dopo che era stato raggiunto un accordo, Carlo il Calvo concesse il perdono a tutti coloro che si erano ribellati, concedendo a Rorgone II l'amministrazione del ducato del Maine[31], mentre Roberto il Forte, per le sue vittorie sui Vichinghi, era tornato nelle grazie di Carlo il Calvo. Così Ugo l'Abate, assieme al fratello, Corrado, lasciarono la Neustria per passare al servizio dell'imperatore Ludovico II.

Nell'861, Carlo il Calvo istituì il marchesato di Neustria[32], dividendolo in due parti, una, per combattere i Vichinghi, fu affidato ad Adalardo il Siniscalco; l'altro, per combattere i Bretoni, secondo il cronista Reginone, fu affidato a Roberto il Forte, che lo resse con capacità per alcuni anni[33]. Secondo Rosamond McKitterick), nel suo The Frankish Kingdoms under the Carolingians, 751-987 (1983), con la succitata operazione, Carlo il Calvo si era assicurata la fedeltà di Roberto[2].

Nell'862, sempre secondo gli Annales Bertiniani, dopo aver sventato un attacco di Normanni sia sulla Loira che sulla Senna, Roberto attaccò i Bretoni di Salomone e li sconfisse[34].
In quell'anno, quando Rorgone prese parte ancora a una ribellione contro Carlo il Calvo, questa volta guidata dal figlio di Carlo, Luigi[35]; a Rorgone fu revocata l'amministrazione del ducato in favore di Roberto il Forte[31], mentre il Balbo era stato destituito dal ducato del Maine, che però con l'aiuto dei Bretoni riuscì a sconfiggere Roberto e si rappacificò col padre[35].

Nell'865, Luigi il Balbo aveva ottenuto di poter governare tutta la Neustria, col titolo di re[36] e quando gli Annales Bertiniani riferiscono il fatto parlando di Roberto lo citano come conte del marchesato d'Angiò[37], che presumibilmente comprendeva anche Orleans, probabilmente dall'861/2.

Roberto continuò a combattere i Vichinghi e sulla Loira ottenne parecchie vittorie; sempre gli Annales Bertiniani, quando riferiscono di una vittoria di Roberto, nella valle della Senna, dove senza combattere, catturò un certo numero di navi, lo citano come conte (praefectus) di quella zona (contea d'Auxerre)[38]. Infatti in quell'anno (865, forse l'anno della morte di Corrado I di Borgogna), secondo gli Hincmari Remensis Annales la contea di Auxerre e la contea di Nevers, furono assegnate a Roberto il Forte[39], per tornare al casato dei Guelfi, l'anno dopo.

Nell'estate dell'866, i Normanni, cui si erano aggregati dei Bretoni, avevano devastato Ceromannis[40]; sulla via del ritorno il 2 luglio[2] oppure 15 settembre[1] 866, nella località di Brissarthe furono affrontati da Roberto ed altri conti tra cui, Ranulfo I di Poitiers[40]. Nella battaglia che ne seguì, Ranulfo fu gravemente ferito (poco dopo morì) mentre Roberto trovò la morte[40].
La morte di Ranulfo e di Roberto è riportata anche nella cronaca Adonis Continuatio[41]
Quando Roberto fu ucciso contro i Vichinghi, Ugo l'Abate ricevette da Carlo il Calvo diverse abbazie (tra cui quella di San Martino di Tours[42]) e i titoli di conte d'Angiò e marchese di Neustria, e nel contempo, divenne tutore e reggente[43] dei figli di Roberto, Oddone e Roberto, che avevano ereditato soltanto la piccola regione della Beauce e la Turenna. Da quel momento Ugo divenne il più strenuo difensore dei figli di Roberto il Forte, che in vita gli era stato sempre avverso.

Matrimoni e discendenza

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Secondo la Chronica Albrici Monachi Trium Fontium Roberto ebbe i due figli dalla moglie Regina, che da giovane era stata l'amante di Carlomagno, già avanti negli anni (dandogli due figli nei primi anni del IX secolo)[44]. Dato che Oddone e Roberto erano nati verso l'860 è poco credibile che Regina abbia partorito ultrasettantenne.

Come già esposto sopra la prima moglie di Roberto fu Agane, come è indicato nelle Europäische Stammtafeln[14] e secondo i Miraculis Sancti Genulfi[15] Roberto da Agane ebbe due figli[1]:

  • Un figlio maschio di cui non si conosce il nome che gli subentrò nei titoli in Borgogna,
  • Richilde che sposò Tebaldo conte di Tours.

Dopo la morte di Corrado il Vecchio († 862/6, Roberto il Forte, tra l'864 e l'866, ne sposò la vedova, Adelaide d'Alsazia, come è indicato nelle Europäische Stammtafeln[14] (non consultate). Secondo la Chronique de l'abbaye de Saint-Bénigne de Dijon Roberto il Forte conte d'Angiò ebbe due figli[45], che molto probabilmente non erano figli di Adelaide[46]:

Ascendenza

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Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Turimberto di Hesbaye Roberto I di Hesbaye  
 
Williswinda  
Roberto II di Hesbaye  
 
 
 
Roberto III di Hesbaye  
 
 
 
Teoderata  
 
 
 
Roberto il Forte  
Geroldo di Vintzgau  
 
 
Adriano d'Orléans  
Emma d'Alemannia Hnabi  
 
 
Waldrada di Worms  
Alleaume di Autun  
 
 
Waldrada  
 
 
 
 
  1. ^ a b c d e f g h (EN) Genealogy: capetingi - Robert I "le Fort"
  2. ^ a b c d e f g h i (EN) Foundation for Medieval Genealogy : Re capetingi - ROBERT "le Fort"
  3. ^ (LA) #ES Monumenta Germaniae historica, Scriptores, tomus II - Annales Xantenses pag 232 Archiviato il 21 aprile 2014 in Internet Archive.
  4. ^ (LA) Monumenta Germaniae historica, Scriptores, tomus III - Widukindi liber I pag 430 Archiviato il 21 aprile 2014 in Internet Archive.
  5. ^ (LA) Monumenta Germaniae historica, Scriptores, tomus III - Richeri historia liber I pag 570 Archiviato il 21 aprile 2014 in Internet Archive.
  6. ^ (LA) Miracula Sancti Benedicti II, pag 93
  7. ^ (FR) Abbon. Siège de Paris, pag 58
  8. ^ (LA) Monumenta Germaniae historica, Scriptores, tomus VII - Rudulfi historia liber I pag 53 Archiviato il 26 settembre 2015 in Internet Archive.
  9. ^ (LA) Annales Ecclesiastici Francorum, pagg. 101 e 102
  10. ^ (LA) Codex Laureshamensis, tomus II, doc 1826 pag. 470
  11. ^ (LA) Codex Laureshamensis, tomus II; doc. 271 , Pag 52
  12. ^ (LA) Monumenta Germaniae historica, Scriptores, tomus I - Reginonis Chronicon pagg 604 e 605 Archiviato il 9 ottobre 2015 in Internet Archive.
  13. ^ (EN) Foundation for Medieval Genealogy : nobiltà carolingia- Aledramn
  14. ^ a b c Le Europäische Stammtafeln sono una raccolta di tavole genealogiche delle (più influenti) famiglie europee.
  15. ^ a b c (LA) Monumenta Germaniae historica, Scriptores, tomus XV Pars II- Miraculis Sancti Genulfi pagg 1206 e 1207 Archiviato il 9 ottobre 2015 in Internet Archive.
  16. ^ La Vita Hludowici Imperatoris sono due biografie, dalla nascita all'840, dell'imperatore Ludovico il Pio, scritte, in latino, da due monaci, uno anonimo, conosciuto come "l'Astronomo", mentre del secondo si conosce il nome: Thegano.
  17. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, tomus II: Vita Hludovici imperatoris, Pag 626
  18. ^ (LA) Monumenta Germanica Historica, tomus I: Einhardi Annales, Pag 209 Archiviato il 28 settembre 2013 in Internet Archive.
  19. ^ (FR) René Merlet Les Comtes de Chartres, cap. III, pag 26 e seguenti
  20. ^ (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy : Nobiltà della Franconia-EUDES
  21. ^ (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus VI- Diplomata Ludovicii Pii Imperatoris pag 516
  22. ^ (LA) Monumenta Germanica historica, Legum, tomus I, Hludovici et Hlotari Capitularia pag. 246
  23. ^ (LA) Monumenta Germanica historica, Legum, tomus I, Ansegisi Capitularium liber II pag. 295 Archiviato l'11 marzo 2016 in Internet Archive.
  24. ^ (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptores, tomus VIII- Diplomata Caroli Calvi pag 478
  25. ^ Carlo il Calvo aveva sposato la cugina di Roberto Ermentrude d'Orléans
  26. ^ (LA) Monumenta Germanica historica, Legum, tomus I, Karoli II Capitularia pag. 426
  27. ^ a b (LA) Annales Bertiniani anno 856, pag 88
  28. ^ In quegli anni, alla corte di Carlo il Calvo erano giunti i parenti di sua madre, Giuditta, il fratello, Corrado I di Borgogna, coi figli Ugo l'Abate e Corrado II di Borgogna, che, in poco tempo, divennero i più ascoltati consiglieri di Carlo il Calvo, mettendo in ombra Roberto, che aveva cominciato a raccogliere intorno a sé il malcontento.
  29. ^ Il re titolare d'Aquitania, dall'854, era il figlio di Carlo il Calvo, Carlo III il Bambino
  30. ^ (LA) Annales de Saint-Bertin , Pag 99
  31. ^ a b (EN) Nobiltà del Maine - Rorico II
  32. ^ Il marchesato di Neustria fu istituito dal re dei Franchi occidentali, Carlo il Calvo, proprio nell'861, ed era diviso in due zone, una a sud ovest per combattere i Bretoni, affidata a Roberto il Forte, mentre l'altra zona era a nord est, per combattere i Vichinghi fu affidata ad Adalardo il Siniscalco.
  33. ^ (LA) Monumenta Germaniae historica, Scriptores, tomus I - Reginonis Chronicon pag 571 Archiviato il 31 maggio 2016 in Internet Archive.
  34. ^ (LA) Annales de Saint-Bertin , Pag 111
  35. ^ a b (LA) Annales de Saint-Bertin , Pag 114
  36. ^ (EN) Foundation for Medieval Genealogy :CAROLINGIANS - LOUIS
  37. ^ (LA) Annales de Saint-Bertin , Pag 151
  38. ^ (LA) Annales de Saint-Bertin , Pag 153
  39. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus I, Hincmari Remensis Annales, pag 470 Archiviato il 13 marzo 2016 in Internet Archive.
  40. ^ a b c (LA) Annales de Saint-Bertin , Pag 159
  41. ^ (LA) Monumenta Germaniae historica, Scriptores, tomus II - Adonis Continuatio Prima, Pag 324
  42. ^ Karl Ferdinand Werner, Nascita della nobiltà. Lo sviluppo delle élite politiche in Europa, collana Biblioteca di cultura storica, traduzione di Stefania Pico e Sabrina Santamato, Torino, Giulio Einaudi editore, 2000, p. 374, ISBN 88-06-15288-2.
  43. ^ Ugo l'Abate, nei confronti dei due bambini, molto piccoli, era il fratellastro oppure lo zio, a seconda che fossero figli di Adelaide o di Emma.
  44. ^ (LA) Monumenta Germaniae historica, Scriptores, tomus XXIII - Chronica Albrici Monachi Trium Fontium, Pag 774 Archiviato il 15 febbraio 2018 in Internet Archive.
  45. ^ (LA) Chronique de l'abbaye de Saint-Bénigne de Dijon, Pag 109
  46. ^ Molto probabilmente, Roberto il Forte, sposò non Adelaide, ma una figlia di Corrado I e Adelaide, Emma di Welfen, prima dell'860, altrimenti se contrasse il matrimonio con Adelaide tra l'864 e l'866, avrebbe dovuto avere un'altra moglie (di cui non si hanno notizie), dopo Agane e prima di Adelaide, in quanto il figlio maggiore, Oddone era nato prima dell'860.

Bibliografia

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Fonti primarie

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Letteratura storiografica

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Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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