Marco Centenio Penula
Marco Centenio Penula[1] (latino: Marcus Centenius Penula; fl. 212 a.C.) è stato un militare romano.
Marco Centenio Penula | |
---|---|
Dati militari | |
Paese servito | Repubblica romana |
Forza armata | Esercito romano |
Arma | Fanteria |
Specialità | Triarii |
Grado | Centurio prior |
Comandanti | Publio Cornelio (Rufino) Silla |
Guerre | Seconda guerra punica |
Battaglie | Battaglia del Silaro |
Comandante di | Primo manipolo di triarii |
voci di militari presenti su Wikipedia | |
Biografia
modificaEra uno dei centurioni del primo manipolo dei triarii, famoso per prestanza fisica e coraggio. Egli era stato introdotto dal pretore Publio Cornelio Silla, per chiedere ai senatori che gli fossero affidati 5.000 soldati. Egli conoscendo i luoghi molto bene, avrebbe usato contro Annibale le sue stesse tattiche, che in passato avevano ingannato e vinto tanti comandanti romani.[2] Nel 212 a.C. In base a queste assicurazioni gli fu affidato il comando di 8.000 uomini, per metà cittadini romani e per metà alleati; ma questo numerò si raddoppiò in breve tempo grazie all'arrivo di numerosi volontari. Al comando di questo esercito Centenio marciò verso la Lucania e, non appena ebbe l'occasione, affrontò Annibale in battaglia, ma fu facilmente sopraffatto (battaglia del Silaro).[3] Livio racconta che:
«Non vi potevano essere dubbi sull'esito finale della battaglia tra Annibale, comandante in capo [delle forze cartaginesi], e un centurione romano. Tra due eserciti, uno abituato a vincere, l'altro, in gran parte messo insieme disordinatamente e solo per metà armato.»
Si combatté a lungo, per quanto le forze non fossero pari. Lo scontro durò per più di due ore. I Romani resistettero fino a quando il loro comandante rimase in piedi.[4] Quando Centenio Penula venne colpito dai dardi nemici nel mezzo del furore della battaglia, l'esercito romano fu immediatamente sbaragliato.[5]
Note
modifica- ^ William Smith, Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology, 1, Boston: Little, Brown and Company, Vol.1 p. 666 Archiviato il 7 agosto 2014 in Internet Archive.
- ^ Livio, XXV, 19.9-11.
- ^ Livio, XXV, 19.12-17;Paolo Orosio, IV, 16.
- ^ Livio, XXV, 19.15.
- ^ Livio, XXV, 19.16.
Bibliografia
modifica- Fonti primarie
- (GRC) Appiano di Alessandria, Historia Romana (Ῥωμαϊκά), VII e VIII. Versione in inglese qui Archiviato il 20 novembre 2015 in Internet Archive..
- (GRC) Polibio, Storie (Ἰστορίαι), VII. Versioni in inglese disponibili qui e qui.
- (GRC) Strabone, Geografia, V. Versione in inglese disponibile qui.
- (LA) Tito Livio, Ab Urbe condita libri, XXI-XXX.
- Fonti storiografiche moderne
- Giovanni Brizzi, Storia di Roma. 1. Dalle origini ad Azio, Bologna, Patron, 1997, ISBN 978-88-555-2419-3.
- André Piganiol, Le conquiste dei romani, Milano, Il Saggiatore, 1989.
- Howard H.Scullard, Storia del mondo romano. Dalla fondazione di Roma alla distruzione di Cartagine, vol.I, Milano, BUR, 1992, ISBN 9788817119030.